topotecan teva*ev 5fl 1mg/1ml topotecan teva italia srl

Che cosa è topotecan teva ev 5fl 1mg/1ml?

Topotecan teva soluzione per infusione conc prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Topotecan teva risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di altri antineoplastici.
Contiene i principi attivi: topotecan cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: topotecan.
Codice AIC: 040330021 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Indicato nel trattamento di: pazienti affetti da carcinoma metastatizzato dell'ovaio dopo esito negativo della terapia di prima linea o delle successive terapie; pazienti affetti da carcinoma polmonare a piccole cellule recidivante per i quali non e' considerato appropriato un ulteriore trattamento con il regime terapeutico di prima linea. In associazione con cisplatino e' indicato nelle pazienti affette da carcinoma della cervice uterina recidivante dopo radioterapia e nelle pazientiallo stadio IVB della malattia. Le pazienti con precedente esposizione a cisplatino richiedono un prolungato intervallo libero da trattamento prolungato per giustificare il trattamento con tale associazione.

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Posologia

L'uso del medicinale deve essere limitato ad unita' specializzate nella somministrazione di chemioterapia citotossica e deve essere somministrato solo sotto la direzione di un medico esperto nell'uso della chemioterapia. Il medicinale deve essere ulteriormente diluito prima dell'uso. Quando viene utilizzato in associazione con cisplatino, si devono consultare le informazioni complete per la prescrizione di cisplatino. Prima della somministrazione del primo ciclo, i pazienti devono avere un valore di base della conta dei neutrofili pari a >= 1,5 x 10^9/l/die, una conta delle piastrine pari a >= 100 x 10^9/l ed un livello di emoglobina >= 9 g/dl (dopo trasfusione, se ritenuta necessaria). >>Carcinoma dell'ovaio e carcinoma polmonare a piccole cellule. Dose iniziale: 1,5 mg/m^2 di superficie corporea/die, somministrata per infusione endovenosa giornaliera della durata di 30 minuti, per cinque giorniconsecutivi, con un intervallo di tre settimane tra l'inizio di ciascun ciclo. Se ben tollerato, il trattamento puo' continuare fino a progressione della malattia. Dosi successive: il farmaco non deve essere somministrato ulteriormente se il valore dei neutrofili non e' >= 1 x 10^9/l, la conta delle piastrine non e' >= 100 x 10^9/l e il tasso di emoglobina non e' >= 9 g/dl (dopo trasfusione, se ritenuta necessaria).La pratica standard in oncologia per il controllo della neutropenia prevede sia la somministrazione del farmaco con altri medicinali (ad esempio G-CSF), sia la riduzione della dose per mantenere i valori dellaconta dei neutrofili. Se viene scelta la riduzione della dose per i pazienti che presentano una grave neutropenia (neutrofili < 0,5 x 10^9/l) per sette giorni o piu', o una grave neutropenia associata a febbreo infezione, o che, a causa della neutropenia, hanno dovuto ritardareil trattamento, la dose deve essere ridotta di 0,25 mg/m^2/die, fino a 1,25 mg/m^2/die (o, successivamente, ulteriormente ridotta fino a 1,0 mg/m^2/die, se necessario). Il dosaggio deve essere analogamente ridotto anche quando la conta delle piastrine scende al di sotto di 25 x 10^9/l. Nelle sperimentazioni cliniche il trattamento con il medicinale e' stato interrotto quando, dopo riduzione della dose a 1,0 mg/m^2, sarebbe stata necessaria una ulteriore riduzione per mantenere sotto controllo gli effetti indesiderati. >>Carcinoma della cervice uterina. Dose iniziale: 0,75 mg/m^2/die somministrata come infusione endovenosagiornaliera della durata di 30 minuti nei giorni 1, 2 e 3. Il cisplatino viene somministrato come infusione endovenosa nel giorno 1 alla dose di 50 mg/m^2/die e dopo la somministrazione della dose del farmaco.Questo schema di trattamento e' ripetuto ogni 21 giorni per sei ciclio fino alla progressione della malattia. Dosi successive: il farmaco non deve essere somministrato ulteriormente se il valore della conta dei neutrofili non sia superiore o uguale a 1,5 x 10^9/l, la conta delle piastrine non sia superiore o uguale a 100 x 10^9/l e il valore di emoglobina non sia superiore o uguale a 9 g/dl (dopo trasfusione, se ritenuta necessaria). La pratica standard in oncologia per il controllo della neutropenia prevede sia la somministrazione del farmaco con altri medicinali(ad esempio G-CSF), sia la riduzione della dose per mantenere i valori della conta dei neutrofili. Se viene scelta la riduzione della dose per i pazienti che presentano una neutropenia grave (conta dei neutrofili inferiore a 0,5 x 10^9/l) per sette o piu' giorni, od una neutropenia grave associata a febbre o infezione o che, a causa della neutropenia, hanno dovuto ritardare il trattamento, la dose nei cicli successivi deve essere ridotta del 20 % a 0,60 mg/m^2/die, (o ulteriormente ridotta fino a 0,45 mg/m^2/die, se necessario). Le dosi devono essere ridotte in modo simile se la conta piastrinica si riduce al di sotto di 25 x 10^9/l. >>Dosaggio in pazienti con insufficienza renale. Monoterapia (Carcinoma dell'ovaio e carcinoma polmonare a piccole cellule): non sono disponibili informazioni sufficienti per suggerire modalita' di trattamento dei pazienti con clearance della creatinina < 20 ml/min. Un numero ridotto di dati indica che la dose dovrebbe essere diminuita in pazienti con insufficienza renale di grado moderato. Nei pazienti affetti da carcinoma ovarico o carcinoma polmonare a piccole cellule con clearance della creatinina compresa tra 20 e 39 ml/min la dose in monoterapia raccomandata e' di 0,75 mg/m^2/die per cinque giorni consecutivi. Terapia in associazione (carcinoma della cervice uterina): negli studi clinici con il farmaco in associazione con cisplatino per il trattamento del carcinoma della cervice uterina, la terapia e' stata iniziata solo nei pazienti con creatinina sierica inferiore ouguale a 1,5 mg/dl. Se, durante la terapia in associazione farmaco/cisplatino la creatinina sierica supera 1,5 mg/dl, si raccomanda di consultare le informazioni complete per la prescrizione per eventuali indicazioni relative alla riduzione/continuazione del cisplatino. Se vienesospeso il cisplatino, ci sono dati insufficienti relativamente alla possibile continuazione del medicinale in monoterapia in pazienti con carcinoma della cervice uterina. L'esperienza nei bambini e' limitata,pertanto non puo' essere data alcuna raccomandazione per il trattamento di pazienti pediatrici con il prodotto.

Effetti indesiderati

La frequenza e' definita come: molto comune (>= 1/10), comune (da >= 1/100 a < 1/10), non comune (da >= 1/1.000 a < 1/100), raro (da >= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), frequenza non nota (non e' possibile stimarla dai dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia febbrile, neutropenia, trombocitopenia, anemia, leucopenia; comune: pancitopenia; non nota: sanguinamento grave (associato a trombocitopenia). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: malattia polmonare interstiziale (alcunicasi sono stati fatali). Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito e diarrea (tutte queste possono essere gravi), stipsi, dolore addominale (e'stata riportata, come complicazione della neutropenia indotta dal farmaco, colite neutropenica, compresi casi fatali di colite neutropenia), mucosite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: alopecia; comune: prurito. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia (che puo' essere grave). Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni; comune: sepsi(decessi dovuti a sepsi sono stati riportati in pazienti trattati conil farmaco). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia, astenia, affaticamento; comune: malessere; molto raro: stravaso ematico (molto raramente). Le reazioni sono state lievi e non hanno in genere richiesto una terapia specifica. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni di ipersensibilita' compreso rash; raro: reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria. Patologie epatobiliari. Comune: iperbilirubinemia. L'incidenza degli eventi avversi sopra citati puo' essere piu' elevata nei pazientiche hanno uno scarso "performance status". Le frequenze associate ad eventi avversi ematologici e non-ematologici elencati di seguito sono relative alle segnalazioni di eventi avversi considerati correlati/possibilmente correlati alla terapia con il farmaco. >>Ematologici. Neutropenia: grave (conta dei neutrofili < 0,5 x 10^9/l), e' stata osservata durante il primo ciclo nel 55% dei pazienti e con durata >= sette giorni nel 20% dei pazienti, e, globalmente, nel 77% dei pazienti (39% dei cicli). In associazione con una grave neutropenia, e' stata riscontrata febbre o infezione nel 16 % dei pazienti durante il primo ciclo e, globalmente, nel 23 % dei pazienti (6% dei cicli). Il tempo mediano di comparsa di una grave neutropenia e' stato di nove giorni e la durata mediana di sette giorni. Una grave neutropenia e' durata, globalmente, piu' di sette giorni nel 11 % dei cicli. Tra tutti i pazienti trattati nelle sperimentazioni cliniche (inclusi sia quelli affetti da grave neutropenia sia quelli che non hanno sviluppato gravi neutropenie),nell'11% (4% dei cicli) ha manifestato febbre e il 26% (9% dei cicli)ha contratto infezioni. Inoltre il 5% di tutti i pazienti trattati (1% dei cicli) ha sviluppato sepsi. Trombocitopenia: grave (conta dellepiastrine inferiore a 25 x 10^9/l) nel 25% dei pazienti (8% dei cicli); moderata (conta delle piastrine tra 25,0 e 50,0 x 10^9/l) nel 25 % dei pazienti (15 % dei cicli). Il tempo mediano di comparsa delle trombocitopenie severe e' stato il quindicesimo giorno e la durata medianae' risultata di cinque giorni. La trasfusione di piastrine e' stata effettuata nel 4 % dei cicli. Segnalazioni di sequele significative associate alla trombocitopenia, compresi casi fatali dovuti a sanguinamento tumorale, non sono state frequenti. Anemia: da moderata a grave (Hb<= 8,0 g/dl) nel 37% dei pazienti (14% dei cicli). La trasfusione di globuli rossi e' stata effettuata nel 52 % dei pazienti (21 % dei cicli). >>Non ematologici. Gli effetti non ematologici riportati frequentemente sono stati quelli gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, stipsi e mucosite. E' stato anche riscontrato dolore addominale di grado lieve. Durante la somministrazione e' stata osservata la comparsadi affaticamento nel 25% circa dei pazienti e di astenia nel 16% circa dei pazienti. Nel 30 % dei pazienti e' stata osservata alopecia totale o marcata, e nel 15 % dei pazienti alopecia parziale. Altri effettigravi indesiderati, che si sono manifestati nei pazienti, ritenuti correlati o possibilmente correlati con il trattamento con il farmaco, sono stati: anoressia, malessere e iperbilirubinemia. Raramente sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' comprendenti rash, orticaria, angioedema e reazioni anafilattiche.

Indicazioni

Indicato nel trattamento di: pazienti affetti da carcinoma metastatizzato dell'ovaio dopo esito negativo della terapia di prima linea o delle successive terapie; pazienti affetti da carcinoma polmonare a piccole cellule recidivante per i quali non e' considerato appropriato un ulteriore trattamento con il regime terapeutico di prima linea. In associazione con cisplatino e' indicato nelle pazienti affette da carcinoma della cervice uterina recidivante dopo radioterapia e nelle pazientiallo stadio IVB della malattia. Le pazienti con precedente esposizione a cisplatino richiedono un prolungato intervallo libero da trattamento prolungato per giustificare il trattamento con tale associazione.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; stiano allattando; presentino gia' una grave depressione midollare prima dell'inizio del primo ciclo, evidenziata da un valore basale dei neutrofili < 1,5 x 10^9/l e/o da una conta delle piastrine <= 100 x10^9/l.

Composizione ed Eccipienti

Acido tartarico (E334), acido cloridrico (E507) (per aggiustare il pH), sodio idrossido (E524) (per aggiustare il pH), acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

La tossicita' ematologica e' correlata al dosaggio ed e' necessario controllare periodicamente i valori emocromocitometrici, incluse le piastrine. Il medicinale puo' causare mielosoppressione grave. La mielosoppressione porta a sepsi e sono stati riportati casi di decesso dovutoa sepsi in pazienti trattati con il farmaco. La neutropenia indotta dal medicinale puo' causare colite neutropenica. Sono stati riportati casi di decesso causati da colite neutropenica. Nei pazienti che presentano febbre, neutropenia ed un tipo di dolore addominale compatibile, deve essere presa in considerazione la possibilita' di colite neutropenica. Il medicinale e' stato associato a casi di malattia polmonare interstiziale (ILD), alcuni dei quali fatali. I fattori di rischio pre-esistenti includono anamnesi positiva per malattia polmonare interstiziale, fibrosi polmonare, tumore polmonare, esposizione del torace a radiazioni ed uso di sostanze pneumotossiche e/o di fattori di crescita granulocitari. I pazienti devono essere monitorati per la comparsa di sintomi polmonari indicativi di ILD (ad esempio tosse, febbre, dispnea e/o ipossia), e il farmaco deve essere interrotto se la nuova diagnosidi malattia polmonare interstiziale fosse confermata. Il medicinale in monoterapia e in associazione con cisplatino sono comunemente associati a trombocitopenia clinicamente rilevante. Cio' deve essere tenuto presente quando viene prescritto il farmaco, ad esempio nel caso vengano considerati per la terapia pazienti con un rischio aumentato di sanguinamento tumorale. Come atteso, pazienti con "performance status" scarso (PS>1) presentano una percentuale di risposta inferiore ed una maggiore incidenza di complicazioni quali febbre, infezione e sepsi.E' importante valutare il " performance status" al momento di somministrare la terapia, per assicurarsi che i pazienti non siano peggiorati, fino a raggiungere un "performance status" 3. Non vi e' esperienza sufficiente nell'uso del medicinale in pazienti con grave insufficienza della funzionalita' renale ( clearance della creatinina < 20 ml/min) o congrave insufficienza della funzionalita' epatica (bilirubina sierica >= 10 mg/dl) a causa di cirrosi. L'uso del farmaco non e' consigliato in questi gruppi di pazienti. In un numero limitato di pazienti con insufficienza epatica (valori di bilirubina sierica compresi tra 1,5 e 10mg/dl), e' stato somministrato il farmaco per via edovenosa alla dosedi 1,5 mg/m^2 per cinque giorni ogni tre settimane. E' stata osservata una riduzione della clearance del farmaco.Tuttavia i dati disponibili sono insufficienti per suggerire una posologia in questo gruppo di pazienti.

Gravidanza e Allattamento

Come per tutte le chemioterapie citotossiche, devono essere raccomandati metodi contraccettivi efficaci nel caso uno dei due partner e' trattato con il farmaco. Negli studi preclinici e' risultato che il medicinale causa letalita' embrio-fetale e malformazioni. Il medicinale puo' causare danno fetale e pertanto si deve raccomandare alle donne potenzialmente fertili, di evitare una gravidanza durante la terapia. Se il farmaco e' utilizzato durante la gravidanza, o se la paziente iniziauna gravidanza durante la terapia, la paziente deve essere avvertita riguardo ai potenziali rischi per il feto. Il medicinale e' controindicato durante l'allattamento. Sebbene non sia noto se il farmaco venga escreto nel latte umano, l'allattamento al seno deve essere sospeso all'inizio della terapia. Negli studi di tossicita' sulla riproduzione nei ratti non sono stati osservati effetti sulla fertilita' nel maschioo nella femmina. Tuttavia non si puo' escludere che, il medicinale sia genotossico ed abbia effetti sulla fertilita', compresa la fertilita' nel maschio.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi di farmacocinetica di interazione, invivo , nell'uomo. Il prodotto non inibisce gli enzimi P450 umani. In uno studio per via endovenosa di cinetica di popolazione, la somministrazione concomitante di granisetron, ondansetron, morfina o corticosteroidi non ha evidenziato effetti significativi sulla farmacocinetica di topotecan totale (forma attiva e inattiva). Nel caso di associazionedel medicinale con altri agenti chemioterapici, puo' essere richiestala riduzione delle dosi di ciascun medicinale al fine di migliorare la tollerabilita'. Tuttavia, nelle associazioni con composti a base di platino, esiste una diversa interazione dipendente dalla sequenza di somministrazione del composto a base di platino, se somministrato al giorno 1 o 5 del trattamento con il farmaco. Rispetto alle dosi di cisplatino o carboplatino che possono essere somministrate il giorno 5 del trattamento con il farmaco, se il composto a base di platino e' somministrato il giorno 1 del trattamento con il farmaco, devono essere somministrate dosi inferiori di ciascun agente, al fine di migliorare la tollerabilita'. Quando il medicinale (0,75 mg/m^2/die per cinque giorniconsecutivi) e cisplatino (60 mg/m^2/die al Giorno 1) sono stati somministrati a 13 pazienti affetti da carcinoma dell'ovaio, e' stato notato un lieve incremento della AUC (12%, n = 9) e della Cmax (23%, n = 11) al giorno 5. E' improbabile che tale incremento abbia rilevanza clinica.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.