sporanox ev 25ml 1%+nacl 100ml itraconazolo janssen cilag spa
Che cosa è sporanox ev 25ml 1%+nacl 100ml?
Sporanox soluzione iniett conc solv prodotto da
janssen cilag spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Sporanox risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antimicotici per uso sistemico, derivati triazolici.
Contiene i principi attivi:
itraconazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: itraconazolo.
Codice AIC: 027808031
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'istoplasmosi. Trattamento delle seguenti infezioni micotiche sistemiche quando il trattamento sistemico antimicotico di prima scelta non e' adatto o si e' dimostrato inefficace (a causa di patologie di base, insensibilita' del patogeno o tossicita' del farmaco).Trattamento di aspergillosi, candidosi e criptococcosi (inclusa la meningite criptococcica). Bisogna considerare eventuali linee-guida nazionali e/o locali per l'utilizzo appropriato dei farmaci antimicotici.
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Posologia
Viene somministrato per i primi due giorni con una dose d'attacco duevolte al giorno, seguito da un'unica dose giornaliera. Primo e secondo giorno di trattamento: infusione della durata di un'ora di 200 mg (60 ml di soluzione ricostituita) 2 volte al giorno. Dal terzo giorno: infusione della durata di un'ora di 200 mg (60 ml di soluzione ricostituita) ogni giorno. La sicurezza di impiego per un periodo superiore a 14 giorni non e' stata accertata. Uso nei bambini: considerata la mancanza di dati clinici sull'uso nei pazienti pediatrici, il prodotto nondeve essere utilizzato nei bambini a meno che il beneficio potenzialenon superi il potenziale rischio. Uso negli anziani: poiche' i dati clinici disponibili sull'uso nei pazienti anziani sono limitati, si consiglia di somministrare il prodotto a questa tipologia di pazienti solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. Uso nei pazienti con compromissione renale: sono disponibili dati limitati sull'uso di itraconazolo somministrato per via endovenosa in pazienti con insufficienza renale. L'idrossipropil-beta-ciclodestrina, uno dei componenti utilizzati nella formulazione per somministrazione endovenosa, viene eliminata per filtrazione glomerulare. Conseguentemente, nei pazienti con compromissione renale grave definita come clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min l'uso e' controindicato. Deve essere utilizzato con cautela in pazienti con compromissione renale lieve e moderata. I livelli di creatinina nel siero devono essere attentamente monitorati ed in caso di sospetta tossicita' renale deve essere valutato il passaggio alla formulazione orale in capsule. Uso nei pazienti con compromissione epatica: sono disponibili dati limitati sull'uso di itraconazolo in pazienti con compromissione epatica. Bisogna somministrarecon cautela il farmaco in questa popolazione di pazienti.
Effetti indesiderati
Negli studi clinici in cui itraconazolo veniva somministrato per via endovenosa, gli effetti indesiderati piu' frequentemente riportati sono stati di origine gastrointestinale, metabolica e nutrizionale, ed epatobiliare. Nell'ambito di ogni classificazione organo/sistema, le reazioni avverse sono state ordinate in base alla frequenza, usando la seguente convenzione: Molto comune ( >= 1/10); Comune ( >= 1/100, = 1/1000, = 1/10.000, < 1/1000); Molto raro (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: leucopenia, neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: malattia da siero, edema angioneurotico, reazioni anafilattiche, reazioni anafilattoidi, ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipokaliemia; Non comune: iperglicemia; Non nota: ipertrigliceridemia. Patologie del sistemanervoso. Comune: cefalea, vertigini; Non comune: ipoestesia; Non nota: neuropatia periferica, parestesia. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi, incluso annebbiamento della vista e diplopia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: perdita dell'udito transitoria o permanente; Non nota: tinnito. Patologie cardiache. Non nota: insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche; Non comune: edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; Comune: dolore addominale,vomito, diarrea, costipazione; Non comune: disgeusia; Non nota: dispepsia. Patologie epatobiliari. Comune: epatite, ittero, iperbilirubinemia, incremento degli enzimi epatici; Non nota: epatotossicita', insufficienza epatica acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash cutaneo, prurito; Non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, vasculite leucocitoclastica, orticaria, alopecia, fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia; Non nota: artralgia. Patologie renali e urinarie.Non nota: pollachiuria, incontinenza urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: disordini mestruali, disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza. Non deve essere usato in gravidanza ad eccezione dei casiove, essendoci pericolo di vita, si ritenga che il potenziale beneficio per la madre superi il rischio per il feto. In studi animali, l'itraconazolo ha dimostrato tossicita' riproduttiva. Dati epidemiologici sull'esposizione durante il primo trimestre di gravidanza (prevalentemente in pazienti che avevano ricevuto un trattamento a breve termine per candidosi vulvovaginali) non hanno mostrato un rischio superiore di malformazioni se confrontati a soggetti di controllo non esposti ad alcuna sostanza teratogena conosciuta. Donne potenzialmente fertili: donne in eta' fertile, in trattamento, devono adottare adeguate misure contraccettive. Un'efficace contraccezione deve essere mantenuta fino alla mestruazione successiva al termine del trattamento. Allattamento. Una piccolissima quantita' di itraconazolo viene escreto nel latte materno. Itraconazolo non deve essere somministrato a donne che allattano.L'allattamento deve essere sospeso prima dell'assunzione di itraconazolo.Indicazioni
Trattamento dell'istoplasmosi. Trattamento delle seguenti infezioni micotiche sistemiche quando il trattamento sistemico antimicotico di prima scelta non e' adatto o si e' dimostrato inefficace (a causa di patologie di base, insensibilita' del patogeno o tossicita' del farmaco).Trattamento di aspergillosi, candidosi e criptococcosi (inclusa la meningite criptococcica). Bisogna considerare eventuali linee-guida nazionali e/o locali per l'utilizzo appropriato dei farmaci antimicotici.
Controindicazioni ed effetti secondari
Controindicato nei pazienti con nota ipersensibilita' all'itraconazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non puo' essere utilizzato nei casi in cui sia controindicato l'impiego di soluzione fisiologica. L'eccipiente idrossipropil-b-ciclodestrina viene eliminata attraverso filtrazione glomerulare. Quindi, nei pazienti con compromissione renale grave, definita come clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, l'uso e' controindicato. La somministrazione contemporanea dei seguenti farmaci e' controindicata: substrati metabolizzati da CYP3A4 che possono prolungare l'intervallo QT, quali per esempio, terfenadina, astemizolo, bepridil, mizolastina, cisapride, dofetilide, levacetimetadolo(levometadil), chinidina, sertindolo e pimozide in quanto la somministrazione concomitante puo' causare un incremento dei livelli plasmatici di questi substrati con conseguente prolungamento del QTc e rari fenomeni di torsione di punta Inibitori della HMG-CoA riduttasi metabolizzati da CYP3A4 come simvastatina, lovastatina e atorvastatina Triazolam e midazolam per via orale Alcaloidi dell'ergot quali diidroergotamina, ergometrina (ergonovina), ergotamina e metilergometrina (metilergonovina) Eletriptan, Nisoldipina. Non usare durante la gravidanza per casi che non siano di pericolo di vita.
Composizione ed Eccipienti
Idrossipropil-b-ciclodestrina, glicole propilenico, acido cloridrico,sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili. Sodio Cloruro 0,9% preparazione iniettabile: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Interazioni potenziali. Potenzialmente puo' dar luogo ad importanti interazioni farmacologiche. Uso pediatrico. Poiche' non sono disponibili dati clinici relativi all'utilizzo in pazienti pediatrici, il prodotto non deve essere impiegato nei bambini a meno che il potenziale beneficio non superi il rischio potenziale. Impiego negli anziani. Poiche'i dati clinici disponibili relativi all'utilizzo in pazienti anziani sono limitati, si consiglia di utilizzare Sporanox IV in questi pazienti solo se il potenziale beneficio supera il rischio potenziale. Effetti epatici: si sono verificati casi molto rari di grave epatotossicita', inclusi alcuni casi fatali di insufficienza epatica acuta. Alcuni di questi casi hanno coinvolto pazienti che non avevano una pre-esistente epatopatia. Alcuni di questi casi si sono verificati nel primo mesedi trattamento, inclusi alcuni casi osservati durante la prima settimana. Nei pazienti in trattamento deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalita' epatica. I pazienti devono essere istruiti a segnalare prontamente al proprio medico segni e sintomi indicativi di epat ite come anoressia, nausea, vomito, affaticamento, dolore addominale o urine scure. In questi pazienti, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere condotti test sulla funzionalita' epatica. La maggior parte dei casi di epatotossicita' grave ha coinvolto pazienti che avevano una pre-esistente epatopatia, che erano trattati per indicazioni sistemiche, che avevano altre condizioni mediche concomitanti significative e/o stavano assumendo altri farmaci epatotossici. In pazienti con aumentati livelli degli enzimi epatici, o una malattia epatica in corso, oppure che hanno gia' sperimentatotossicita' epatica con altri farmaci, il trattamento non deve essere iniziato a meno che il beneficio atteso non sia superiore al rischio di danno epatico. Nei pazienti con compromissione epatica che assumono itraconazolo gli enzimi epatici devono essere attentamente monitorati.Compromissione epatica: non sono stati condotti studi con itraconazolo per via endovenosa in pazienti con compromissione epatica. Sono disponibili dati limitati sull'uso di itraconazolo somministrato per via orale in pazienti affetti da insufficienza epatica. Bisogna somministrare con cautela il farmaco in questa popolazione di pazienti. Compromissione renale: l'idrossipropil-b-ciclodestrina, somministrata per via endovenosa, viene eliminata attraverso filtrazione glomerulare. Quindi,nei pazienti con compromissione renale definita come clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min e' controindicato. Usare con cautela in pazienti con insufficienza renale di gravita' inferiore. In pazienti con compromissione renale lieve e moderata, i livelli di creatinina nel siero devono essere attentamente monitorati ed in caso di sospettatossicita' renale deve essere valutato il passaggio alla formulazioneorale in capsule. Neuropatia: se si manifesta una neuropatia, il trattamento deve essere interrotto. Ipersensibilita' crociata: non ci sonoinformazioni relative ad ipersensibilita' crociata tra itraconazolo ealtri antimicotici azolici. E' necessario essere prudenti nel prescrivere a pazienti con ipersensibilita' ad altri azoli. Effetti sulla funzionalita' cardiaca: in uno studio su volontari sani, si e' osservata una transitoria asintomantica diminuzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra che si e' risolta prima dell'infusione successiva. Analoga indagine non e' stata effettuata nella popolazione target. L'itraconazolo ha dimostrato di possedere un effetto inotropo negativo ed il farmaco e' stato associato a segnalazioni di insufficienza cardiaca congestizia. L'insufficienza cardiaca e' stata riportata piu' frequentemente nelle segnalazioni spontanee con dosaggi giornalieri di 400mg piuttosto che con dosaggi giornalieri inferiori, suggerendo che ilrischio di insufficienza cardiaca potrebbe aumentare se aumenta la dose giornaliera di itraconazolo. Non deve essere utilizzato in pazienticon insufficienza cardiaca congestizia o che abbiano precedenti di insufficienza cardiaca congestizia a meno che il potenziale beneficio non superi il rischio. I medici devono valutare attentamente i rischi edi benefici della terapia in pazienti con noti fattori di rischio di insufficienza cardiaca congestizia. I fattori di rischio comprendono: patologie cardiache, come patologie ischemiche e valvolari, patologie polmonari gravi, come le patologie polmonari croniche ostruttive, insufficienza renale ed altri disordini edematosi. Tali pazienti devono essere informati dei segni e sintomi dell'insufficienza cardiaca congestizia, devono essere trattati con cautela e durante il trattamento devono essere accuratamente monitorati per la comparsa di segni e sintomi di insufficienza cardiaca congestizia. In caso di comparsa durante il trattamento di segni e sintomi di insufficienza cardiaca congestizia iltrattamento deve essere interrotto. Deve essere esercitata particolare cautela in caso di somministrazione concomitante di itraconazolo e farmaci calcio antagonisti. Perdita dell'udito: e' stata riportata perdita transitoria o permanente dell'udito in pazienti in trattamento conitraconazolo. In molti di questi casi vi era l'uso concomitante di chinidina, che e' controindicata. La perdita dell'udito si risolve solitamente con l'interruzione del trattamento ma puo' persistere in alcunipazienti.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza. Non deve essere usato in gravidanza ad eccezione dei casiove, essendoci pericolo di vita, si ritenga che il potenziale beneficio per la madre superi il rischio per il feto. In studi animali, l'itraconazolo ha dimostrato tossicita' riproduttiva. Dati epidemiologici sull'esposizione durante il primo trimestre di gravidanza (prevalentemente in pazienti che avevano ricevuto un trattamento a breve termine per candidosi vulvovaginali) non hanno mostrato un rischio superiore di malformazioni se confrontati a soggetti di controllo non esposti ad alcuna sostanza teratogena conosciuta. Donne potenzialmente fertili: donne in eta' fertile, in trattamento, devono adottare adeguate misure contraccettive. Un'efficace contraccezione deve essere mantenuta fino alla mestruazione successiva al termine del trattamento. Allattamento. Una piccolissima quantita' di itraconazolo viene escreto nel latte materno. Itraconazolo non deve essere somministrato a donne che allattano.L'allattamento deve essere sospeso prima dell'assunzione di itraconazolo.
Interazioni con altri prodotti
Farmaci che agiscono sul metabolismo dell'itraconazolo. L'itraconazolo e' metabolizzato prevalentemente dal citocromo CYP3A4. Studi di interazione sono stati effettuati con rifampicina, rifabutina e fenitoina,che sono potenti induttori del citocromo CYP3A4. Dato che in questi studi la biodisponibilita' dell'itraconazolo e dell'idrossi-itraconazolo e' risultata diminuita al punto da causare una notevole diminuzione dell'efficacia, non e' raccomandata la combinazione di itraconazolo con questi potenti induttori enzimatici. Non sono disponibili dati relativi ad altri induttori enzimatici quali carbamazepina, Hypericum perforatum (Erba di S. Giovanni), fenobarbitale e isoniazide, ma effetti simili devono essere previsti. Potenti inibitori di questo enzima come ritonavir, indinavir, claritromicina ed eritromicina possono far aumentare la biodisponibilita' di itraconazolo. Effetti dell'itraconazolo sul metabolismo di altri farmaci. L'itraconazolo puo' inibire il metabolismo dei farmaci metabolizzati dalla famiglia enzimatica del citocromo3A. In tale caso si puo' verificare un aumento e/o un prolungamento dei loro effetti, inclusi quelli indesiderati. Dopo interruzione del trattamento, le concentrazioni plasmatiche di itraconazolo diminuiscono gradualmente, a seconda della dose e della durata del trattamento. Questo deve essere considerato nel valutare l'effetto inibitore di itraconazolo su farmaci somministrati in concomitanza. I seguenti farmaci sono controindicati con itraconazolo: terfenadina, astemizolo, bepridil,mizolastina, levacetilmetadolo (levometadil), cisapride, dofetilide, chinidina, sertindolo o pimozide sono controindicati durante il trattamento, dato che la somministrazione concomitante puo' causare un incremento dei livelli plasmatici di questi substrati con conseguente prolungamento del QTc e rari fenomeni di torsioni di punta. Inibitori dellaHMG-CoA riduttasi metabolizzati da CYP3A4 come simvastatina, lovastatina e atorvastatina. Triazolam e midazolam per via orale. Alcaloidi dell'ergot quali diidroergotamina, ergometrina (ergonovina), ergotamina e metilergometrina (metilergonovina). Eletriptan. Nisoldipina: deve essere usata cautela durante la co-somministrazione di itraconazolo e calcio antagonisti in quanto aumenta il rischio di insufficienza cardiaca congestizia. Oltre ad eventuali interazionifarmacocinetiche che coinvolgono l'attivita' metabolica dell'enzima CYP3A4, i calcio antagonisti possono avere effetti inotropi negativi che possono essere additivi a quelli dell'itraconazolo. I seguenti farmaci devono essere utilizzati con cautela e le loro concentrazioni plasmatiche, effetti ed effettiindesiderati devono essere monitorati. Il loro dosaggio deve essere ridotto, se necessario, quando somministrati contemporaneamente ad itraconazolo. Anticoagulanti orali; inibitori delle proteasi HIV come ritonavir, indinavir, saquinavir; Alcuni agenti antineoplastici come alcaloidi della vinca, busulfan, docetaxel, trimetressato; Calcio antagonisti metabolizzati dal citocromo CYP3A4 come diidropiridine e verapamil;Alcuni inibitori della HMG-CoA riduttasi metabolizzati da CYP3A4 comecerivastatina; Alcuni agenti immunosoppressori: ciclosporina, tacrolimus, rapamicina (noto anche come sirolimus); Alcuni glucocorticoidi come budesonide, desametasone, fluticasone e metilprednisolone; Digossina ( via inibizione della P-glicoproteina); Altri: carbamazepina, cilostazolo, buspirone, alfentanile, alprazolam, brotizolam, midazolam per via endovenosa, rifabutina, disopiramide, ebastina, fentanil, alofantrina, repaglinide e reboxetina. L'importanza dell'incremento della concentrazione e la rilevanza clinica di queste variazioni durante la somministrazione concomitante con l'itraconazolo non e' stata ancora definita. Non e' stata osservata alcuna interazione tra itraconazolo e zidovudina (AZT) e fluvastatina. Non sono stati osservati effetti inducenti dell'itraconazolo sul metabolismo di etinilestradiolo e noretisterone. Effetti sul legame con le proteine: gli studi in vitro hanno dimostrato che non vi sono interazioni per il legame con le proteine plasmatiche tra itraconazolo e imipramina, propranololo, diazepam, cimetidina, indometacina, tolbutamide e sulfametazina.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Conservare nel contenitore originale. Sodio Cloruro 0,9% preparazione iniettabile: nonconservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Non congelare. Soluzione ricostituita: conservare al riparo dalla luce diretta. Dal punto di vista microbiologico, la soluzione deve essere usata immediatamentedopo la sua preparazione. Se questo non avviene, i tempi e le condizioni di conservazione della soluzione ricostituita prima della sua somministrazione sono responsabilita' dell'utilizzatore e normalmente non devono superare le 24 ore a 2-8 gradi C, a meno che la ricostituzione non sia avvenuta in condizioni controllate e convalidate di asepsi.