pantoprazolo sun*ev fl 40mg pantoprazolo sun pharma italia srl
Che cosa è pantoprazolo sun ev fl 40mg?
Pantoprazolo sun soluzione iniettabile polv prodotto da
sun pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Pantoprazolo sun risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa acida.
Contiene i principi attivi:
pantoprazolo sodico sesquidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pantoprazolo.
Codice AIC: 040184018
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Esofagite da reflusso; ulcera gastrica e duodenale; sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche di ipersecrezione.
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Posologia
Questo medicinale deve essere somministrato da un professionista sanitario e sotto idonea supervisione medica. Si raccomanda la somministrazione endovenosa di Pantoprazolo unicamente se la somministrazione orale non e' appropriata. I dati sulla somministrazione endovenosa sono disponibili fino a 7 giorni di trattamento. Quindi, non appena e' possibile istituire una terapia orale, interrompere il trattamento con pantoprazolo 40 mg e.v. e passare al trattamento con 40 mg di pantoprazoloper os. >>Dosaggio raccomandato. Ulcera gastrica e duodenale, esofagite da reflusso: la dose endovenosa raccomandata e' un flaconcino di 40mg di pantoprazolo al giorno. Sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche di ipersecrezione: per il trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche di ipersecrezione, i pazienti devono iniziare il trattamento con una dose giornaliera di 80 mg di pantoprazolo. Quindi la dose puo' essere aumentata o ridotta come necessario, usando come guida la misurazione dell'acido gastrico. Con somministrazioni giornaliere superiori a 80mg, la dose deve essere divisa e assunta due volte al giorno. Un aumento provvisorio della dose al disopra di 160 mg di pantoprazolo e' possibile, ma tale dose non deve essere applicata per un tempo superiore al necessario per il controllo adeguato dell'acido gastrico. Qualora fosse necessario un rapido controllo dell'acido, nella maggior parte dei pazienti, una dose iniziale di 2 x 80 mg di pantoprazolo 40 mg e' sufficiente per ridurre la secrezione acida nei limiti richiesti (< 10 mEq/h) entro un'ora. Pazienti in eta' pediatrica: l'esperienza nei bambini e' limitata. Quindi, pantoprazolo 40 mg non e' raccomandato nei pazienti di eta' inferiore a 18 anni, fino a che non saranno disponibilialtri dati. Compromissione epatica: non superare la dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo (mezzo flaconcino di Pantoprazolo 40 mg) nei pazienti con grave compromissione epatica. Compromissione renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione della funzione renale. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani. Metodo di somministrazione: preparare una soluzione pronta all'uso in 10 ml di una soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%). La soluzione preparata puo' essere somministrata direttamente o dopo miscelazione con 100 ml di soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) o soluzione iniettabile di glucosio 55 mg/ml (5%). Dopo la preparazione, la soluzione deve essere usata entro 12 ore. Il medicinale deve essere somministrato per via endovenosa in 2-15 minuti.
Effetti indesiderati
Gli ADR piu' comunemente riportati sono diarrea e mal di testa, che compaiono entrambi nell'1% dei pazienti. Di seguito viene riportato un elenco delle reazioni avverse riferite con pantoprazolo, classificati secondo il seguente ordine di frequenza: molto comuni (>= 1/10); comuni (da >= 1/100 a < 1/10); non comuni (da >= 1/1.000 a < 1/100); rari (da >= 1/10.000 a < 1/1.000); molto rari (< 1/10.000), frequenza non nota. Per quanto concerne le reazioni avverse derivanti dall'esperienza successiva alla commercializzazione, non e' possibile applicare alcunafrequenza di Reazione Avversa; esse sono quindi classificate come frequenza "non nota. Reazioni avverse di pantoprazolo negli studi clinicie nell'esperienza successiva alla commercializzazione. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rari: trombocitopenia, leucopenia. Disturbi del sistema immunitario. Rari: ipersensibilita' (incluse reazioni anafilattiche e shock anafilattico). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Rari: iperlipidemia e aumento dei lipidi (trigliceridi, colesterolo); alterazioni del peso; non nota: iposodiemia, ipomagnesiemia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: disturbi del sonno; rari: depressione (e tutte le complicanze); molto rari: disorientamento (e tuttele complicanze); non nota: allucinazioni, confusione (soprattutto neipazienti predisposti, nonche' l'aggravamento di questi sintomi in caso di loro preesistenza). Patologie del sistema nervoso. Non comuni: mal di testa; capogiri. Patologie dell'occhio. Rari: visione alterata/offuscata. Patologie gastrointestinali. Non comuni: diarrea, nausea/vomito, distensione e gonfiore addominale, stipsi, secchezza del cavo orale, dolore e fastidio addominale. Patologie epatobiliari. Non comuni: aumento degli enzimi epatici (transaminasi, gamma-GT); rari: aumento della bilirubina; non nota: danno epatocellulare; ittero; insufficienza epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash/esantema/eruzioni, prurito; rari: orticaria, angioedema; non nota: sindrome di Stevens- Johnson, sindrome di Lyell, eritema multiforme, fotosensibilita'. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale; rari: artralgia; mialgia. Patologie renali e urinarie. Non nota: nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Rari: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: tromboflebite al sito di somministrazione; non comuni: astenia, affaticamento e malessere; rari: aumento della temperatura corporea, edema periferico.
Indicazioni
Esofagite da reflusso; ulcera gastrica e duodenale; sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche di ipersecrezione.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, a sostituti benzaimidazolici o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Nessun eccipiente.
Avvertenze
In presenza di qualsiasi sintomo allarmante (ad esempio, significativa involontaria perdita di peso, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e in caso di sospetta o confermata ulcera gastrica,e' necessario escludere la presenza di una malignita', in quanto il trattamento con pantoprazolo puo' alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi. Si raccomanda di effettuare altre analisi se i sintomi persistono nonostante adeguato trattamento. Compromissione epatica: nei pazienti con grave compromissione epatica, monitorare gli enzimi epatici nel corso del trattamento. Qualora si verificasse un innalzamento di tali enzimi, interrompere il trattamento. Somministrazione concomitante di atazanavir: la somministrazione concomitante di atazanavir e inibitori della pompa protonica non e' raccomandata. Qualora l'associazione di atazanavir e un inibitore della pompa protonica fosse ritenuta indispensabile, si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico (ad esempio il monitoraggio della carica virale) e un aumento della dose di atazanavir a 400 mg con 100 mg di ritonavir. Non superare la dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo. Infezioni batteriche dell'apparato gastrointestinale: pantoprazolo puo' aumentare la conta dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale superiore. Il trattamento conPantoprazolo 40 mg puo' causare un lieve rischio di infezioni gastrointestinali provocate da batteri, quali Salmonella e Campylobacter. Ipomagnesiemia: e' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come pantoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemianella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici). Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (>1 anno),potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca,del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anzianio in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti arischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio.
Gravidanza e Allattamento
Non sono disponibili dati adeguati sull'impiego di pantoprazolo in gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo non e' noto. Pantoprazolonon deve essere usato in gravidanza se non effettivamente necessario. Studi negli animali hanno dimostrato una secrezione di pantoprazolo nel latte materno. E' stata riferita una secrezione di pantoprazolo nel latte umano. Di conseguenza, la decisione se continuare/interrompere l'allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con pantoprazolo deveessere presa in considerazione dei benefici che il bambino trae dall'allattamento al seno e dei benefici che la donna trae dal trattamento con pantoprazolo.
Interazioni con altri prodotti
Effetto di pantoprazolo sull'assorbimento di altri medicinali: a causa della profonda e duratura inibizione della secrezione di acido gastrico, pantoprazolo puo' ridurre l'assorbimento dei farmaci la cui biodisponibilita' dipende dal pH gastrico, ad esempio alcuni antifungini azoici come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, ed altri medicinali come erlotinib. Medicinali per il trattamento dell'HIV (atazanavir):la somministrazione concomitante di atazanavir ed altri medicinali per il trattamento dell'HIV, il cui assorbimento e' pH-dipendente, con inibitori della pompa protonica puo' provocare una sostanziale riduzione della biodisponibilita' dei medicinali per il trattamento dell'HIV einfluire sulla loro efficacia. Quindi, la somministrazione concomitante degli inibitori della pompa protonica e atazanavir non e' raccomandata. Anticoagulanti cumarinici (fenprocumone o warfarin): sebbene studi farmacocinetici non abbiano dimostrato nessuna interazione nel corsodella somministrazione concomitante di fenprocumone o warfarin, alcuni casi isolati di alterazioni della International Normalized Ratio (INR) sono stati riferiti nel corso di trattamento concomitante nel periodo successivo alla commercializzazione del prodotto. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici (ad esempio fenprocumone o warfarin) si raccomanda un monitoraggio del tempo di protrombina/INR dopo l'inizio, l'interruzione o durante l'uso irregolare di pantoprazolo. Pantoprazolo e' ampiamente metabolizzato nel fegato mediante il sistema enzimatico del citocromo P450. La principale via metabolica e' la demetilazione mediante CYP2C19; altre vie metaboliche comprendono l'ossidazione mediante CYP3A4. Studi di interazione con medicinali ugualmente metabolizzati per questa via, come carbamazepina, diazepam, glibenclamide, nifedipina e contraccettivi orali contenenti levonorgestrel ed etinil estradiolo, non rivelano alcuna interazione clinicamente significativa. I risultati di una serie di studi di interazione dimostrano che ilpantoprazolo non influisce sul metabolismo dei principi attivi metabolizzati mediante CYP1A2 (quali caffeina, teofillina), CYP2C9 (quali piroxicam, diclofenac, naprossene), CYP2D6 (quale metoprololo), CYP2E1 (quale etanolo), ne' interferisce con l'assorbimento della digossina correlata alla glicoproteina p. Non si e' osservata alcuna interazione con gli antiacidi somministrati contemporaneamente. Sono stati condottistudi di interazione sulla somministrazione concomitante di pantoprazolo e i rispettivi antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state riscontrate interazioni clinicamente rilevanti.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Tenere il flaconcinonell'imballaggio esterno.