doribax*ev polv 10fl 500mg doripenem janssen cilag spa
Che cosa è doribax ev polv 10fl 500mg?
Doribax preparazione iniettabile prodotto da
janssen cilag spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Doribax risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antibatterici per uso sistemico, carbapenemi.
Contiene i principi attivi:
doripenem
Composizione Qualitativa e Quantitativa: doripenem monoidrato.
Codice AIC: 038679015
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Il farmaco e' indicato per il trattamento delle seguenti infezioni inpazienti adulti: polmonite nosocomiale (compresa la polmonite indottada ventilazione), infezioni complicate intra-addominali, infezioni complicate delle vie urinarie. E' necessario tenere in considerazione lelinee guida ufficiali relative all'uso appropriato degli agenti antibatterici.
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Posologia
Posologia: la dose e la somministrazione raccomandate per infezione sono riportate di seguito. Polmonite nosocomiale, compresa polmonite associata a ventilazione, dose 500 mg ogni 8 ore, tempo d'infusione 1 o 4 ore; infezione complicata intra-addominale, 500 mg ogni 8 ore, tempod'infusione 1 ora; infezione complicata delle vie urinarie, compresapielonefrite, 500 mg ogni 8 ore, tempo d'infusione 1 ora. Un tempo d'infusione di 4 ore potrebbe essere piu' adatto per infezione con patogeni meno sensibili. La durata abituale del trattamento della terapia con doripenem e' di 5-14 giorni e dipende dalla gravita', dal sito dell'infezione e dalla risposta clinica del paziente. Negli studi clinici,doripenem e' stato somministrato per un periodo che arrivava a 14 giorni e non e' stata stabilita la sicurezza di terapie di durata superiore. Dopo l'inizio del trattamento con doripenem per via endovenosa, una volta stabilito il miglioramento clinico, e' possibile passare ad una appropriata terapia per via orale per completare il ciclo di trattamento. Dose nei pazienti pediatrici: il farmaco non e' raccomandato neibambini al di sotto dei 18 anni di eta' a causa della mancanza di dati sulla sicurezza ed efficacia. Dose nei pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale lieve (cioe' clearance della creatinina (CrCl) nel range 51-79 ml/min), non occorre alcun aggiustamento della dose. Nei pazienti con insufficienza renale moderata (CrCl 30-50 ml/min), la dose del farmaco deve essere di 250 mg ogni 8 ore. Nei pazienti con insufficienza renale grave (CrCl =65 anni): nei pazienti anziani non occorre alcun aggiustamento della dose, ad eccezione dei casi di insufficienza renale di grado da moderato a grave. Dose nei pazienti con insufficienza epatica: non occorre alcun aggiustamento della dose. Modo di somministrazione: il farmaco deve essere ricostituito e dunque ulteriormente diluito, prima di essere somministrato mediante infusione endovenosa, per un periodo compreso fra una e quattro ore.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse da farmaco che hanno comportato l'interruzione del trattamento con il farmaco, sono state nausea, diarrea, prurito, infezione micotica vulvovaginale, aumento degli enzimi epatici ed eruzioni cutanee. Le reazioni avverse piu' comuni sono state cefalea, diarreae nausea. Reazioni avverse da farmaco identificate nel corso di studiclinici e durante l'esperienza post marketing con il farmaco. >>Infezioni e infestazioni. Comuni: candidiasi orale, infezione micotica vulvovaginale. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia, neutropenia. >>Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'. Non nota: anafilassi. >>Patologie delsistema nervoso. Molto comune: cefalea. >>Patologie vascolari. Comuni: flebite. >>Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, diarrea. Noncomuni: colite da C. difficile. >>Patologie epatobiliari. Comuni: aumento degli enzimi epatici. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito, eruzioni cutanee. Non noti: necrolisi epidemica tossica, sindrome di Stevens-Johnson.
Indicazioni
Il farmaco e' indicato per il trattamento delle seguenti infezioni inpazienti adulti: polmonite nosocomiale (compresa la polmonite indottada ventilazione), infezioni complicate intra-addominali, infezioni complicate delle vie urinarie. E' necessario tenere in considerazione lelinee guida ufficiali relative all'uso appropriato degli agenti antibatterici.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo. Ipersensibilita' ad uno qualsiasi degli altri agenti antibatterici carbapenemici. Ipersensibilita' grave (ad esempio, reazione anafilattica, grave reazione cutanea) a ognialtro tipo di agente antibatterico beta-lattamico (ad esempio, penicilline o cefalosporine).
Composizione ed Eccipienti
Nessun eccipiente.
Avvertenze
In alcuni pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici si sono manifestate gravi reazioni (anafilattiche) di ipersensibilita' occasionalmente letali. Prima di iniziare la somministrazione del farmaco, e' necessario eseguire un'attenta anamnesi storica sulle reazioni d'ipersensibilita' ad altri principi attivi di questa classe di antibiotici o di altri antibiotici beta-lattamici. Il farmaco deve essere impiegato con cautela nei pazienti con un'anamnesi di questo genere. In caso di reazione di ipersensibilita' al medicinale, e' necessario interrompereimmediatamente il trattamento e intraprendere le misure idonee. Gravireazioni (anafilattiche) di ipersensibilita' necessitano di un trattamento di emergenza immediato. Sono state riportate convulsioni, anche se non frequenti, durante il trattamento con altri carbapenemici. Con la somministrazione del farmaco, e' stata segnalata colite pseudomembranosa, causata da Clostridium difficile, con un range di gravita' da lieve a potenzialmente letale. Pertanto, e' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante osuccessivamente alla somministrazione del farmaco. Analogamente ad altri antibiotici, la somministrazione di doripenem e' stata associata alla comparsa e alla selezione di ceppi con ridotta sensibilita'. I pazienti devono essere attentamente monitorati durante la terapia. Se si manifesta una superinfezione, e' necessario intraprendere le misure appropriate. L'uso prolungato del farmaco deve essere evitato. L'uso concomitante di doripenem e acido valproico/sodio valproato non e' raccomandato. Quando il farmaco e' stato somministrato, a fini sperimentali,per inalazione, e' insorta una polmonite. Pertanto il medicinale non deve essere somministrato attraverso questa via. L'esperienza in pazienti severamente immunocompromessi, che ricevevano terapia immunosoppressiva, e in pazienti con neutropenia grave e' limitata in quanto questa popolazione di pazienti e' stata esclusa dagli studi clinici di faseIII.
Gravidanza e Allattamento
Per doripenem sono disponibili dati clinici limitati relativi ad esposizione in gravidanza. Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Non e' noto se doriperem e' escreto nel latte materno. In uno studio condotto nei ratti, e' stato dimostrato che doripenem e il suo metabolita vengono trasferiti nel latte materno. E' necessario decidere se continuare/interrompere l'allattamento al seno o se continuare/interrompere la terapia conil medicinale, tenendo conto del beneficio dell'allattamento per il bambino e del beneficio della terapia con il farmaco per la madre.
Interazioni con altri prodotti
Doripenem e' sottoposto a un lieve metabolismo mediato dal citocromo P450 (CYP450) o non viene metabolizzato dallo stesso. Sulla base deglistudi in vitro non ci si aspetta che doripenem inibisca e' induca le attivita' del CYP450. Pertanto, non si attendono interazioni farmacologiche correlate al CYP450. E' stato dimostrato che la co-somministrazione di doripenem ed acido valproico causa una riduzione significativa dei livelli sierici di acido valproico al di sotto dell'intervallo terapeutico. I ridotti livelli di acido valproico possono portare ad un inadeguato controllo delle crisi epilettiche. In uno studio di interazione, le concentrazioni sieriche di acido valproico sono state marcatamente ridotte (AUC ridotta del 63%) a seguito della co-somministrazionedi doripenem ed acido valproico. L'interazione ha avuto una rapida insorgenza. Siccome ai pazienti in studio erano state somministrate solo4 dosi di doripenem, non puo' essere esclusa una ulteriore riduzione dei livelli di acido valproico in caso di una co-somministrazione piu'prolungata. Diminuzioni dei livelli di acido valproico sono state riportate anche quando questo e' stato co-somministrato con altri agenti carbapenemici, provocando una diminuzione dei livelli di acido valproico pari al 60 - 100 % in circa due giorni. Devono percio' essere considerate terapie antibiotiche alternative o terapie antiepilettiche supplementari. Probenecid compete con doripenem alla secrezione tubulare renale, riducendo la clearance renale di doripenem. In uno studio clinico d'interazione, dopo la co-somministrazione di probenecid, l'aumentomedio dell'AUC di doripenem e' stato del 75%. Pertanto, la co-somministrazione di probenecid e del farmaco non e' raccomandata. Non possonoessere escluse interazioni con altri farmaci eliminati mediante secrezione tubulare renale.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.