zoltar*sc 6sir 0,3ml 3200ui parnaparina alfasigma spa
Che cosa è zoltar sc 6sir 0,3ml 3200ui?
Zoltar preparazione iniettabile prodotto da
alfasigma spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Zoltar risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antitrombotici eparinici
Contiene i principi attivi:
parnaparina sodica
Composizione Qualitativa e Quantitativa: parnaparina sodica
Codice AIC: 035806013
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Profilassi della trombosi venosa profonda (TVP) in chirurgia generaleed ortopedica e nei pazienti a rischio maggiore di TVP.
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Posologia
Somministrare per via sottocutanea. Nella profilassi della trombosi venosa profonda in chirurgia generale ed ortopedica, e nei pazienti a rischio maggiore di TVP, lo schema posologico da seguire e' il seguente: in chirurgia generale una iniezione per via sottocutanea di 0,3 ml 2ore prima dell'intervento. Successivamente ogni 24 ore per almeno 7 giorni. Non sono necessari controlli emocoagulativi. In chirurgia ortopedica una iniezione per via sottocutanea di 0,4 ml 12 ore prima e 12 ore dopo l'intervento, quindi una iniezione quotidiana nei successivi giorni del decorso post-operatorio. La durata del trattamento e' di almeno 10 giorni. Nei pazienti a rischio maggiore di TVP una iniezione per via sottocutanea di 0,4 ml al giorno. La durata del trattamento e' di almeno 10 giorni. Trattamento della trombosi venosa profonda: due iniezioni al giorno per via sottocutanea di 0,6 ml. La terapia va protratta per almeno 7-10 giorni. Questa terapia puo' essere preceduta da 3-5 giorni di terapia con 12.800 U.I. per via endovenosa in infusione lenta. Dopo la fase acuta, la terapia puo' essere protratta con 0,6 ml per via s.c./die, oppure con 0,4 ml per via s.c./die per altri 10-20 giorni. Tecnica di iniezione: l'iniezione deve essere praticata nel tessuto sottocutaneo dei quadranti supero-esterni dei glutei, alternando il lato destro ed il lato sinistro, o nella cintura addominale anterolaterale e posterolaterale. L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore. La plica deve essere mantenuta per tutta la durata dell'iniezione.
Effetti indesiderati
Manifestazioni emorragiche di entita' limitata e prevalentemente legate a preesistenti fattori di rischio, quali lesioni organiche con tendenza emorragica, oppure ad effetti iatrogeni. Rari casi di trombocitopenia, a volte gravi. Rari casi di necrosi cutanea, generalmente localizzata nel punto di iniezione, osservati sia con le eparine classiche che con quelle a basso peso molecolare. Questi fenomeni sono preceduti dalla comparsa di porpora o di placche eritematose, infiltrate e doloranti, con o senza sintomi generali. In questi casi e' necessario sospendere immediatamente il trattamento. Eccezionalmente lievi ematomi nelpunto di iniezione. Rare manifestazioni di allergia cutanea o generale. Aumento delle transaminasi. Molto raramente sono stati riportati casi di ematomi spinali o epidurali in associazione con l'uso profilattico dell'eparina nel corso di anestesia spinale o peridurale o di puntura lombare. Gli ematomi hanno causato diversi gradi di alterazione neurologica compresa paralisi prolungata o permanente.
Indicazioni
Profilassi della trombosi venosa profonda (TVP) in chirurgia generaleed ortopedica e nei pazienti a rischio maggiore di TVP.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva e'controindicata in quei pazienti che ricevono eparina per motivazioni diverse dalla profilassi. Generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento. Anamnesi positiva per trombocitopenia. Manifestazioni o tendenze emorragiche legate a disturbi dell'emostasi, ad eccezione delle coagulopatie da consumo non legate all'eparina. Lesioni organiche a rischio di sanguinamento. Endocardite infettiva acuta. Accidenticerebrovascolari emorragici. Allergia al farmaco. Nefropatie e pancreopatie gravi, ipertensione arteriosa grave, traumi cranioencefalici gravi nel periodo post-operatorio. Periodo di attivita' terapeutica delle antivitamine K. Controindicazioni relative: associazione con ticlopidina, con salicilati o FANS, con antiaggreganti piastrinici.
Composizione ed Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Non va somministrato per via intramuscolare. Trombocitopenia da eparina: complicazione ben conosciuta della terapia con eparina e puo' comparire da 4 a 10 giorni dopo l'inizio del trattamento, ma anche prima in caso di precedente trombocitopenia da eparina. Nel 10 al 20% dei pazienti puo' comparire precocemente una lieve trombocitopenia, che puo' restare stabile o regredire, anche se la somministrazione di eparina e' continuata. In alcuni casi si puo' invece determinare una forma piu'grave, immunomediata caratterizzata dalla formazione di anticorpi contro il complesso eparina. In questi pazienti si possono sviluppare nuovi trombi associati con trombocitopenia, derivanti dall'irreversibile aggregazione di piastrine indotta dall'eparina. Tale processo puo' portare a gravi complicazioni tromboemboliche; in questo caso la somministrazione deve essere interrotta. La prosecuzione della terapia anticoagulante andrebbe intrapresa con un anticoagulante alternativo. E' rischiosa in questi casi l'immediata introduzione della terapia anticoagulante orale. Quindi una trombocitopenia di qualunque natura deve essere attentamente monitorata. Se la conta piastrinica scende al di sotto di 100,000/mm^3, o se si verifica trombosi ricorrente, l'eparina a basso peso molecolare deve essere sospesa. In caso di insorgenza di trombocitopenia con eparina classica, si sostituisce con un'eparina a bassopeso molecolare. Nei pazienti sottoposti ad anestesia spinale o peridurale, ad analgesia epidurale o a puntura lombare, la profilassi con basse dosi di eparina a basso peso molecolare puo' essere raramente associata con ematomi spinali o epidurali che possono portare a paralisi di durata prolungata o permanente. Il rischio e' aumentato dall'uso dicateteri peridurali a permanenza per infusione continua, dall'assunzione concomitante di farmaci che influenzano l'emostasi come gli antinfiammatori non steroidei, gli inibitori dell'aggregazione piastrinica ogli anticoagulanti, da traumi o da punture spinali ripetute, dalla presenza di un sottostante disturbo della emostasi e dalla eta' avanzata. La presenza di uno o piu' di questi fattori di rischio dovra' essereattentamente valutata prima di procedere a questo tipo di anestesia/analgesia. Di regola l'inserimento del catetere spinale deve essere effettuato dopo almeno 8-12 ore dall'ultima somministrazione di eparina abasso peso molecolare a dosi profilattiche. Dosi successive non dovrebbero essere somministrate prima che siano trascorse almeno 2-4 ore dall'inserimento o dalla rimozione del catetere. La rimozione di un catetere epidurale "a permanenza" dovrebbe essere fatta alla massima distanza possibile dalla ultima dose eparinica profilattica eseguita in corso di anestesia. Qualora si decida di somministrare eparina a basso peso molecolare prima o dopo di un'anestesia peridurale o spinale, si deve prestare estrema attenzione e praticare un frequente monitoraggio per individuare segni e sintomi di alterazioni neurologiche. Trattamento: da usare con precauzione in caso di insufficienza epatica, insufficienza renale, ipertensione arteriosa, anamnesi di ulcera gastrointestinale o di tutte le altre lesioni organiche suscettibili di sanguinamento, o di malattie vascolari della corioretina. Le eparine a basso pesomolecolare differiscono nel peso molecolare e nell' attivita' specifica.
Gravidanza e Allattamento
Il rischio di effetti dannosi a carico del feto e/o del lattante a seguito di assunzione/somministrazione di parnaparin non e' escluso, pertanto l'uso del medicinale in gravidanza e/o nell'allattamento e' da riservare ai casi di assoluta necessita'.
Interazioni con altri prodotti
Associazioni sconsigliate: acido acetilsalicilico ed altri salicilati: aumento del rischio di emorragia. Utilizzare altre sostanze per un effetto antalgico o antipiretico. FANS: aumento del rischio emorragico.Se non e' possibile evitare l'associazione, istituire un'attenta sorveglianza clinica e biologica. Ticlopidina : aumento del rischio emorragico. E' sconsigliata l'associazione a forti dosi di eparina. L'associazione a basse dosi di eparina richiede un'attenta sorveglianza clinica e biologica. Altri antiaggreganti piastrinici: aumento del rischio emorragico. Associazioni che necessitano di precauzioni d'uso. Anticoagulanti orali: potenziamento dell'azione anticoagulante. L'eparina falsa il dosaggio del tasso di protrombina. Al momento della sostituzione dell'eparina con gli anticoagulanti orali rinforzare la sorveglianza clinica. Per controllare l'effetto degli anticoagulanti orali effettuare il prelievo prima della somministrazione di eparina; nel caso questasia discontinua o di preferenza, utilizzare un reattivo non sensibileall'eparina. Glicocorticoidi: aggravamento del rischio emorragico proprio della terapia con glicocorticoidi a dosi elevate o in trattamentoprolungato superiore a dieci giorni. L'associazione deve essere giustificata; potenziare la sorveglianza clinica. Destrano: aumento del rischio emorragico. Adattare la posologia dell'eparina in modo da non superare una ipocoagulabilita' superiore a 1,5 volte il valore di riferimento, durante l'associazione e dopo la sospensione di destrano. In caso di somministrazione contemporanea di acido ascorbico, antistaminici,digitale, penicillina e.v., tetracicline o fenotiazine si puo' avere una inibizione dell'attivita' del farmaco.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare al di sopra di 30 gradi C.