zeldox*20cps 60mg ziprasidone viatris pharma srl

Che cosa è zeldox 20cps 60mg?

Zeldox capsule rigide prodotto da viatris pharma srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Zeldox risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antipsicotici, derivati indolici.
Contiene i principi attivi: ziprasidone cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ziprasidone.
Codice AIC: 034935534 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento della schizofrenia negli adulti. Ziprasidone e' indicato per il trattamento di episodi maniacali o misti di gravita' moderata associati al disturbo bipolare negli adulti e nei bambini ed adolescenti di eta' compresa tra 10 e 17 anni (l'efficacia nella prevenzione di episodi di disturbo bipolare non e' stata stabilita).

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Posologia

La dose raccomandata nel trattamento acuto della schizofrenia e dellamania bipolare e' di 40 mg due volte al giorno da assumere con il cibo. La dose giornaliera potra' essere successivamente modificata in base alle condizioni cliniche del paziente, fino ad un massimo di 80 mg due volte al giorno. Se indicato, la dose massima raccomandata potra' essere raggiunta gia' al terzo giorno di trattamento. E' particolarmente importante non superare la dose massima in quanto il profilo di sicurezza con dosi superiori a 160 mg/die non e' stato confermato e ziprasidone e' associato ad un prolungamento dell'intervallo QT correlato alla dose. Nella terapia di mantenimento della schizofrenia, i pazienti devono essere trattati con la dose minima efficace di ziprasidone; in molti casi, puo' essere sufficiente una dose da 20 mg due volte al giorno. Una dose iniziale piu' bassa non e' di solito indicata, ma deve essere considerata per quei pazienti di eta' >= 65 anni quando necessario in base ai dati clinici. Non e' richiesto un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale. Nei pazienti con insufficienza epatica devono essere presi in considerazione dosi piu' basse. La dose raccomandata nel trattamento degli episodi acuti della mania bipolare in pazienti pediatrici (eta' 10-17 anni) e' una singola dose da 20 mg il primo giorno di trattamento, da assumere ai pasti. Ziprasidonedeve essere successivamente somministrato ai pasti in due dosi giornaliere separate e la dose deve essere titolata nell'arco di 1-2 settimane ad un regime posologico target di 120-160 mg/die nei pazienti con peso corporeo >= 45 kg oppure ad un regime posologico target di 60-80 mg/die per i pazienti con peso corporeo =45 kg, o di un regime posologico di 40-80 mg/die per i pazienti di peso =45 kg and 80 mg/die per i bambini di peso <45 kg) non e' stato confermato e ziprasidone e' associato ad un prolugamento dell'intervallo QT correlatoalla dose. La sicurezza e l'efficacia di ziprasidone in pazienti pediatrici affetti da schizofrenia non sono state stabilite.

CONSERVAZIONEConservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.AVVERTENZESi deve effettuare l'anamnesi, inclusa la valutazione della storia familiare, ed un esame obiettivo al fine di identificare i pazienti per i quali il trattamento con ziprasidone non e' raccomandato. Ziprasidone causa un prolungamento lieve-moderato dell'intervallo QT correlato alla dose. Ziprasidone non deve essere somministrato insieme ai medicinali che notoriamente causano un prolungamento dell'intervallo QT. Si consiglia cautela in pazienti con bradicardia significativa. Gli squilibri elettrolitici, come ipopotassiemia e ipomagnesiemia, aumentano il rischio di aritmie maligne e devono quindi essere corretti prima di avviare il trattamento con ziprasidone. Prima di iniziare il trattamentoin pazienti con malattie cardiache stabili si raccomanda di effettuare un controllo ECG. Se si verificano sintomi cardiaci come palpitazioni, vertigini, sincope o convulsioni, si deve prendere in considerazione la possibilita' di un'aritmia cardiaca maligna e deve essere effettuata una valutazione cardiaca, incluso un ECG. Se l'intervallo QTc e' >500 msec, allora si raccomanda di interrompere il trattamento. Sono stati segnalati rari episodi di torsione di punta in pazienti con molteplici fattori di rischio confondenti che assumevano ziprasidone. La sicurezza e l'efficacia di ziprasidone nel trattamento della schizofrenia non sono state valutate nei pazienti pediatrici e negli adolescenti.La Sindrome Maligna da Neurolettici e' una sindrome rara ma potenzialmente fatale che e' stata segnalata in associazione ai medicinali antipsicotici, incluso ziprasidone. Il trattamento della Sindrome Maligna da Neurolettici deve includere la sospensione immediata di tutti i medicinali antipsicotici. Esiste la possibilita' che dopo un trattamento a lungo termine con ziprasidone si possano manifestare discinesia tardiva ed altre sindromi extrapiramidali ad insorgenza tardiva. E' noto che i pazienti con disturbo bipolare sono particolarmente vulnerabili aquesta categoria di sintomi. Cio' si verifica piu' frequentemente quando la durata del trattamento e l'eta' aumentano. Se compaiono segni esintomi di discinesia tardiva, si dovra' prendere in considerazione una riduzione della dose o la sospensione del trattamento con ziprasidone. Si raccomanda cautela nel trattamento dei pazienti con anamnesi diconvulsioni. L'esperienza sui pazienti con grave insufficienza epatica e' limitata e pertanto ziprasidone deve essere impiegato con cautelain questa popolazione di pazienti. Le capsule contengono lattosio. Negli studi clinici randomizzati controllati verso placebo in pazienti affetti da demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi avversi cerebrovascolari. Il meccanismo di questo aumento di rischio non e' noto. Un aumento di rischio non puo' essere escluso per altri farmaci antipsicotici o per altre popolazioni di pazienti. Deve essere usato con cautela in pazienti che presentano fattori di rischio per l'ictus. Dati ottenuti hanno evidenziato un piccolo aumento del rischio di decessonegli anziani affetti da demenza in trattamento con antipsicotici rispetto a pazienti non trattati. Non vi sono dati sufficienti per dare una stima esatta della grandezza precisa di tale rischio e la causa dell'aumento del rischio non e' nota. Non e' autorizzato per il trattamento dei pazienti anziani con disturbi del comportamento correlati a demenza. Con l'uso di farmaci antipsicotici sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV). Prima e durante il trattamento con ziprasidone devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischiodi TEV e devono essere adottate misure di prevenzione poiche' i pazienti trattati con antipsicotici spesso sviluppano fattori di rischio ditromboembolismo venoso.INTERAZIONINon sono stati condotti studi di interazione farmacocinetica e farmacodinamica tra ziprasidone ed altri medicinali che prolungano l'intervallo QT. Non puo' essere escluso un effetto additivo di ziprasidone e questi medicinali; pertanto, ziprasidone non deve essere somministrato in associazione ai medicinali che prolungano l'intervallo QT, quali antiaritmici di Classe IA e III, arsenico triossido, alofantrina, levometadil acetato, mesoridazina, tioridazina, pimozide, sparfloxacina, gatifloxacina, moxifloxacina, dolasetron mesilato, meflochina, sertindoloo cisapride. Non sono stati condotti studi di interazione nei pazienti pediatrici trattati con ziprasidone ed altri medicinali. A causa degli effetti primari di ziprasidone, si deve fare attenzione quando il farmaco viene assunto insieme ad altri medicinali ad azione centrale edagli alcolici. Uno studio in vivo con destrometorfano non ha evidenziato una marcata inibizione del CYP2D6 in corrispondenza di concentrazioni plasmatiche inferiori del 50% a quelle ottenute con la somministrazione di ziprasidone 40 mg due volte al giorno. I dati in vitro indicano che ziprasidone puo' essere un moderato inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4. Tuttavia e' improbabile che ziprasidone possa modificare in misura clinicamente rilevante la farmacocinetica dei medicinali metabolizzati da queste isoforme del citocromo P450. La somministrazione di ziprasidone non ha comportato alterazioni significative della farmacocinetica dei componenti degli estrogeni (etinilestradiolo, un substrato del CYP3A4) o del progesterone. La somministrazione concomitante di ziprasidone e litio non ha causato alterazioni della farmacocinetica del litio. Poiche' lo ziprasidone ed il litio sono associati ad alterazioni della conduzione cardiaca, la combinazione dei due medicinali puo' costituire un rischio di interazioni farmacodinamiche, incluse le aritmie. I dati sulla somministrazione concomitante di ziprasidone e stabilizzanti dell'umore quali carbamazepina e valproato sono limitati. Il ketoconazolo (400 mg/die), inibitore del CYP3A4, ha aumentato le concentrazioni sieriche di ziprasidone in misura < 40%. Le concentrazioni sieriche di S-metil-diidroziprasidone e ziprasidone sulfossido, in corrispondenza del Tmax previsto di ziprasidone, sono aumentate rispettivamente del 55% e dell'8%. Non e' stato osservato un ulteriore prolungamento dell'intervallo QTc. E' improbabile che le alterazioni farmacocinetiche dovute alla somministrazione concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 possano avere un'importanza clinica e pertanto non e' necessario un aggiustamento della dose. La terapia con carbamazepina (200 mgb.i.d. per 21 giorni) ha causato una riduzione di circa il 35% nell'esposizione a ziprasidone. Non ci sono dati sull'uso concomitante di valproato. La somministrazione di dosi multiple di antiacidi contenenti alluminio e magnesio o di cimetidina non ha alterato in maniera clinicamente significativa la farmacocinetica di ziprasidone a stomaco pieno. In casi isolati sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica associati dal punto di vista temporale all'uso terapeutico di ziprasidone in combinazione con medicinali serotoninergici come gli SSRI. Lasindrome serotoninergica puo' essere caratterizzata da insieme di segni e sintomi quali: confusione, agitazione, febbre, sudorazione, atassia, iperreflessia, mioclono e diarrea. Ziprasidone si lega ampiamente alle proteine plasmatiche. Il legame di ziprasidone alle proteine plasmatiche in vitro non e' risultato alterato da warfarin o propranololo,due farmaci altamente legati alle proteine, ne' ziprasidone ha alterato il legame di questi farmaci nel plasma umano. Pertanto, la potenziale interazione di spiazzamento tra farmaci con ziprasidone e' improbabile.EFFETTI INDESIDERATILe reazioni avverse piu' comuni sulla schizofrenia sono state sedazione e acatisia; sulla mania bipolare le reazioni avverse piu' comuni sono state sedazione, acatisia, disturbi extrapiramidali e capogiri. Sono riportati gli eventi avversi che si sono verificati negli studi a breve termine sulla schizofrenia condotti con dose fissa e sulla mania bipolare condotti con dose flessibile e per i quali e' stata stabilita una correlazione probabile o possibile con ziprasidone e che si sono verificati con un'incidenza superiore al placebo. Tutte le reazioni avverse sono classificate per classe e frequenza: molto comune (>= 1/10);comune (>=1/100 < 1/10); non comune (>=1/1000 < 1/100); raro (>= 1/10000 < 1/1000); molto raro (< 1/10000) e non nota. Le reazioni avverse elencate di seguito possono anche essere associate alla malattia di base e/o all'impiego di farmaci concomitanti. Infezioni e infestazioni. Raro: rinite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune:aumento dell'appetito; raro: ipocalcemia. Disturbi psichiatrici. Comune: irrequietezza; non comune: agitazione, ansia, senso di soffocamento, incubi; raro: attacchi di panico, sintomi depressivi, bradifrenia, appiattimento dell'affettivita', anorgasmia; non nota: insonnia; mania/ipomania. Patologie del sistema nervoso. Comune: distonia, acatisia, disturbi extrapiramidali, parkinsonismo (inclusi rigidita' a ruota dentata, bradicinesia, ipocinesia), tremori, capogiri, sedazione, sonnolenza, cefalea; non comune: convulsioni tonico-cloniche generalizzate, discinesia tardiva, discinesia, scialorrea, atassia, disartria, crisi oculogire, disturbi dell'attenzione, ipersonnia, ipoestesia, parestesia, letargia; raro: torcicollo, paresi, acinesia, ipertonia, sindrome delle gambe senza riposo; non nota: sindrome maligna da neurolettici, sindrome serotoninergica, paralisi facciale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: linfopenia, aumento della conta degli eosinofili. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia; raro: prolungamento dell'intervallo QT corretto rilevato all'elettrocardiogramma;non nota: torsione di punta. Patologie dell'occhio. Comune: offuscamento della vista; non comune: fotofobia; raro: ambliopia, disturbi della vista, prurito agli occhi, secchezza oculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, tinnito; raro: dolore alle orecchie. Patologie vascolari. Non comune: crisi ipertensive, ipertensione, ipotensione ortostatica, ipotensione; raro: ipertensione sistolica, ipertensione diastolica, pressione arteriosa instabile; non nota: sincope, tromboembolismo venoso. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, mal di gola; raro: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, stipsi, dispepsia, secchezza delle fauci, ipersecrezione salivare; non comune: diarrea, disfagia, gastrite, disturbi gastrointestinali, edema della lingua, linguaspessa, flatulenza; raro: reflusso gastroesofageo, feci molli. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria, eruzione, eruzione maculo-papulare, acne; rari: psoriasi, dermatite allergica, alopecia, edema del viso, eritema, eruzione papulare, irritazionecutanea; non nota: ipersensibilita', angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: rigidita' muscoloscheletrica; non comune: disturbi muscoloscheletrici, crampi muscolari, dolore delle estremita', rigidita' delle articolazioni; raro: trisma. Patologie renali e urinarie. Raro: incontinenza urinaria, disuria;non nota: enuresi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: disfunzione erettile, aumento dell'erezione, galattorrea, ginecomastia; non nota: priapismo. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici; raro: alterazione dei test di funzionalita' epatica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, stanchezza; non comune: disturbi al torace, andatura alterata, dolore, sete; raro: piressia, sensazione di caldo. Esami diagnostici. Raro: aumento della latticodeidrogenasi nel sangue. Negli studi clinici a breve termine e a lungo termine con ziprasidone sulla schizofrenia e la mania bipolare, l'incidenza dei casi diconvulsioni tonico-cloniche e di ipotensione e' stata non comune e questi eventi si sono verificati in meno dell'1% dei pazienti trattati con ziprasidone. Ziprasidone causa un prolungamento lieve- moderato e dose-correlato dell'intervallo QT. Negli studi clinici sulla schizofrenia e' stato osservato un incremento di 30-60 msec nel 12,3% dei tracciati ECG dei pazienti trattati con ziprasidone e nel 7,5% dei tracciatiECG dei pazienti in trattamento con placebo. Nel corso degli studi clinici sulla schizofrenia sulla terapia di mantenimento a lungo termine, i livelli di prolattina nei pazienti in trattamento con ziprasidone sono talvolta aumentati, ma nella maggior parte dei casi si sono normalizzati senza interrompere il trattamento. Inoltre, le possibili manifestazioni cliniche (p.es. ginecomastia e ingrossamento del seno) si sono verificate solo raramente. Bambini e adolescenti affetti da mania bipolare: ziprasidone per via orale e' stato somministrato a pazienti pediatrici affetti da disturbo bipolare. In uno studio controllato verso placebo, le reazioni avverse piu' frequenti sono state sedazione, sonnolenza, cefalea, astenia e nausea. La frequenza, tipologia e gravita' delle reazioni avverse in questi soggetti e' stata generalmente simile a quella osservata nei soggetti adulti con disturbo bipolare in trattamento con ziprasidone. Negli studi clinici sul disturbo bipolare condotti in pazienti pediatrici, ziprasidone e' stato associato ad un prolungamento dell'intervallo QT lieve-moderato, correlato alla dose, simile a quello osservato nella popolazione adulta. Convulsioni tonico-cloniche e ipotensione non sono state riportate sui pazienti pediatricicon disturbo bipolare trattati con placebo.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGli studi sulla tossicita' riproduttiva hanno evidenziato effetti avversi a carico del processo riproduttivo ai dosaggi associati a tossicita' materna e/o sedazione. Non sono stati riscontrati segni di teratogenicita'. Non sono stati effettuati studi sulle donne in gravidanza. Pertanto, si deve consigliare alle donne in eta' fertile in trattamentocon ziprasidone di fare uso di un adeguato metodo di contraccezione. Poiche' l'esperienza clinica e' limitata, si raccomanda di non somministrare ziprasidone durante la gravidanza a meno che i benefici previsti per la madre giustifichino i potenziali rischi per il feto. Non e' noto se ziprasidone venga escreto nel latte materno. Pertanto, le pazienti in trattamento con ziprasidone non dovranno allattare. Se il trattamento e' necessario, l'allattamento deve essere sospeso.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' comuni sulla schizofrenia sono state sedazione e acatisia; sulla mania bipolare le reazioni avverse piu' comuni sono state sedazione, acatisia, disturbi extrapiramidali e capogiri. Sono riportati gli eventi avversi che si sono verificati negli studi a breve termine sulla schizofrenia condotti con dose fissa e sulla mania bipolare condotti con dose flessibile e per i quali e' stata stabilita una correlazione probabile o possibile con ziprasidone e che si sono verificati con un'incidenza superiore al placebo. Tutte le reazioni avverse sono classificate per classe e frequenza: molto comune (>= 1/10);comune (>=1/100 < 1/10); non comune (>=1/1000 < 1/100); raro (>= 1/10000 < 1/1000); molto raro (< 1/10000) e non nota. Le reazioni avverse elencate di seguito possono anche essere associate alla malattia di base e/o all'impiego di farmaci concomitanti. Infezioni e infestazioni. Raro: rinite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune:aumento dell'appetito; raro: ipocalcemia. Disturbi psichiatrici. Comune: irrequietezza; non comune: agitazione, ansia, senso di soffocamento, incubi; raro: attacchi di panico, sintomi depressivi, bradifrenia, appiattimento dell'affettivita', anorgasmia; non nota: insonnia; mania/ipomania. Patologie del sistema nervoso. Comune: distonia, acatisia, disturbi extrapiramidali, parkinsonismo (inclusi rigidita' a ruota dentata, bradicinesia, ipocinesia), tremori, capogiri, sedazione, sonnolenza, cefalea; non comune: convulsioni tonico-cloniche generalizzate, discinesia tardiva, discinesia, scialorrea, atassia, disartria, crisi oculogire, disturbi dell'attenzione, ipersonnia, ipoestesia, parestesia, letargia; raro: torcicollo, paresi, acinesia, ipertonia, sindrome delle gambe senza riposo; non nota: sindrome maligna da neurolettici, sindrome serotoninergica, paralisi facciale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: linfopenia, aumento della conta degli eosinofili. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia; raro: prolungamento dell'intervallo QT corretto rilevato all'elettrocardiogramma;non nota: torsione di punta. Patologie dell'occhio. Comune: offuscamento della vista; non comune: fotofobia; raro: ambliopia, disturbi della vista, prurito agli occhi, secchezza oculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, tinnito; raro: dolore alle orecchie. Patologie vascolari. Non comune: crisi ipertensive, ipertensione, ipotensione ortostatica, ipotensione; raro: ipertensione sistolica, ipertensione diastolica, pressione arteriosa instabile; non nota: sincope, tromboembolismo venoso. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, mal di gola; raro: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, stipsi, dispepsia, secchezza delle fauci, ipersecrezione salivare; non comune: diarrea, disfagia, gastrite, disturbi gastrointestinali, edema della lingua, linguaspessa, flatulenza; raro: reflusso gastroesofageo, feci molli. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria, eruzione, eruzione maculo-papulare, acne; rari: psoriasi, dermatite allergica, alopecia, edema del viso, eritema, eruzione papulare, irritazionecutanea; non nota: ipersensibilita', angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: rigidita' muscoloscheletrica; non comune: disturbi muscoloscheletrici, crampi muscolari, dolore delle estremita', rigidita' delle articolazioni; raro: trisma. Patologie renali e urinarie. Raro: incontinenza urinaria, disuria;non nota: enuresi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: disfunzione erettile, aumento dell'erezione, galattorrea, ginecomastia; non nota: priapismo. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici; raro: alterazione dei test di funzionalita' epatica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, stanchezza; non comune: disturbi al torace, andatura alterata, dolore, sete; raro: piressia, sensazione di caldo. Esami diagnostici. Raro: aumento della latticodeidrogenasi nel sangue. Negli studi clinici a breve termine e a lungo termine con ziprasidone sulla schizofrenia e la mania bipolare, l'incidenza dei casi diconvulsioni tonico-cloniche e di ipotensione e' stata non comune e questi eventi si sono verificati in meno dell'1% dei pazienti trattati con ziprasidone. Ziprasidone causa un prolungamento lieve- moderato e dose-correlato dell'intervallo QT. Negli studi clinici sulla schizofrenia e' stato osservato un incremento di 30-60 msec nel 12,3% dei tracciati ECG dei pazienti trattati con ziprasidone e nel 7,5% dei tracciatiECG dei pazienti in trattamento con placebo. Nel corso degli studi clinici sulla schizofrenia sulla terapia di mantenimento a lungo termine, i livelli di prolattina nei pazienti in trattamento con ziprasidone sono talvolta aumentati, ma nella maggior parte dei casi si sono normalizzati senza interrompere il trattamento. Inoltre, le possibili manifestazioni cliniche (p.es. ginecomastia e ingrossamento del seno) si sono verificate solo raramente. Bambini e adolescenti affetti da mania bipolare: ziprasidone per via orale e' stato somministrato a pazienti pediatrici affetti da disturbo bipolare. In uno studio controllato verso placebo, le reazioni avverse piu' frequenti sono state sedazione, sonnolenza, cefalea, astenia e nausea. La frequenza, tipologia e gravita' delle reazioni avverse in questi soggetti e' stata generalmente simile a quella osservata nei soggetti adulti con disturbo bipolare in trattamento con ziprasidone. Negli studi clinici sul disturbo bipolare condotti in pazienti pediatrici, ziprasidone e' stato associato ad un prolungamento dell'intervallo QT lieve-moderato, correlato alla dose, simile a quello osservato nella popolazione adulta. Convulsioni tonico-cloniche e ipotensione non sono state riportate sui pazienti pediatricicon disturbo bipolare trattati con placebo.

Indicazioni

Trattamento della schizofrenia negli adulti. Ziprasidone e' indicato per il trattamento di episodi maniacali o misti di gravita' moderata associati al disturbo bipolare negli adulti e nei bambini ed adolescenti di eta' compresa tra 10 e 17 anni (l'efficacia nella prevenzione di episodi di disturbo bipolare non e' stata stabilita).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' accertata a ziprasidone o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Prolungamento accertato dell'intervallo QT. Sindrome congenita del QT lungo. Recente infarto acuto del miocardio. Scompenso cardiaco. Aritmie trattate con medicinali antiaritmici di classe IA e III. Trattamento concomitante con farmaci che prolungano l'intervallo QT, come antiaritmici di Classe IA e III, arsenico triossido, alofantrina, levometadil acetato, mesoridazina, tioridazina, pimozide, sparfloxacina,gatifloxacina, moxifloxacina, dolasetron mesilato, meflochina, sertindolo o cisapride.

Composizione ed Eccipienti

Parte interna: lattosio monoidrato, amido di mais pregelatinizzato, magnesio stearato. Opercoli: gelatina, titanio diossido (E171), sodio laurilsolfato (sodio dodecilsolfato), indaco carminio (E132) (solo nelle capsule da 20 mg, 40 mg, 80 mg). Inchiostro: shellac, alcol etilico anidro, alcol isopropilico, alcol n-butilico, glicole propilenico, acqua depurata, ammonio idrossido, potassio idrossido, ossido di ferro nero (E172).

Avvertenze

Si deve effettuare l'anamnesi, inclusa la valutazione della storia familiare, ed un esame obiettivo al fine di identificare i pazienti per i quali il trattamento con ziprasidone non e' raccomandato. Ziprasidone causa un prolungamento lieve-moderato dell'intervallo QT correlato alla dose. Ziprasidone non deve essere somministrato insieme ai medicinali che notoriamente causano un prolungamento dell'intervallo QT. Si consiglia cautela in pazienti con bradicardia significativa. Gli squilibri elettrolitici, come ipopotassiemia e ipomagnesiemia, aumentano il rischio di aritmie maligne e devono quindi essere corretti prima di avviare il trattamento con ziprasidone. Prima di iniziare il trattamentoin pazienti con malattie cardiache stabili si raccomanda di effettuare un controllo ECG. Se si verificano sintomi cardiaci come palpitazioni, vertigini, sincope o convulsioni, si deve prendere in considerazione la possibilita' di un'aritmia cardiaca maligna e deve essere effettuata una valutazione cardiaca, incluso un ECG. Se l'intervallo QTc e' >500 msec, allora si raccomanda di interrompere il trattamento. Sono stati segnalati rari episodi di torsione di punta in pazienti con molteplici fattori di rischio confondenti che assumevano ziprasidone. La sicurezza e l'efficacia di ziprasidone nel trattamento della schizofrenia non sono state valutate nei pazienti pediatrici e negli adolescenti.La Sindrome Maligna da Neurolettici e' una sindrome rara ma potenzialmente fatale che e' stata segnalata in associazione ai medicinali antipsicotici, incluso ziprasidone. Il trattamento della Sindrome Maligna da Neurolettici deve includere la sospensione immediata di tutti i medicinali antipsicotici. Esiste la possibilita' che dopo un trattamento a lungo termine con ziprasidone si possano manifestare discinesia tardiva ed altre sindromi extrapiramidali ad insorgenza tardiva. E' noto che i pazienti con disturbo bipolare sono particolarmente vulnerabili aquesta categoria di sintomi. Cio' si verifica piu' frequentemente quando la durata del trattamento e l'eta' aumentano. Se compaiono segni esintomi di discinesia tardiva, si dovra' prendere in considerazione una riduzione della dose o la sospensione del trattamento con ziprasidone. Si raccomanda cautela nel trattamento dei pazienti con anamnesi diconvulsioni. L'esperienza sui pazienti con grave insufficienza epatica e' limitata e pertanto ziprasidone deve essere impiegato con cautelain questa popolazione di pazienti. Le capsule contengono lattosio. Negli studi clinici randomizzati controllati verso placebo in pazienti affetti da demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi avversi cerebrovascolari. Il meccanismo di questo aumento di rischio non e' noto. Un aumento di rischio non puo' essere escluso per altri farmaci antipsicotici o per altre popolazioni di pazienti. Deve essere usato con cautela in pazienti che presentano fattori di rischio per l'ictus. Dati ottenuti hanno evidenziato un piccolo aumento del rischio di decessonegli anziani affetti da demenza in trattamento con antipsicotici rispetto a pazienti non trattati. Non vi sono dati sufficienti per dare una stima esatta della grandezza precisa di tale rischio e la causa dell'aumento del rischio non e' nota. Non e' autorizzato per il trattamento dei pazienti anziani con disturbi del comportamento correlati a demenza. Con l'uso di farmaci antipsicotici sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV). Prima e durante il trattamento con ziprasidone devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischiodi TEV e devono essere adottate misure di prevenzione poiche' i pazienti trattati con antipsicotici spesso sviluppano fattori di rischio ditromboembolismo venoso.

Gravidanza e Allattamento

Gli studi sulla tossicita' riproduttiva hanno evidenziato effetti avversi a carico del processo riproduttivo ai dosaggi associati a tossicita' materna e/o sedazione. Non sono stati riscontrati segni di teratogenicita'. Non sono stati effettuati studi sulle donne in gravidanza. Pertanto, si deve consigliare alle donne in eta' fertile in trattamentocon ziprasidone di fare uso di un adeguato metodo di contraccezione. Poiche' l'esperienza clinica e' limitata, si raccomanda di non somministrare ziprasidone durante la gravidanza a meno che i benefici previsti per la madre giustifichino i potenziali rischi per il feto. Non e' noto se ziprasidone venga escreto nel latte materno. Pertanto, le pazienti in trattamento con ziprasidone non dovranno allattare. Se il trattamento e' necessario, l'allattamento deve essere sospeso.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati condotti studi di interazione farmacocinetica e farmacodinamica tra ziprasidone ed altri medicinali che prolungano l'intervallo QT. Non puo' essere escluso un effetto additivo di ziprasidone e questi medicinali; pertanto, ziprasidone non deve essere somministrato in associazione ai medicinali che prolungano l'intervallo QT, quali antiaritmici di Classe IA e III, arsenico triossido, alofantrina, levometadil acetato, mesoridazina, tioridazina, pimozide, sparfloxacina, gatifloxacina, moxifloxacina, dolasetron mesilato, meflochina, sertindoloo cisapride. Non sono stati condotti studi di interazione nei pazienti pediatrici trattati con ziprasidone ed altri medicinali. A causa degli effetti primari di ziprasidone, si deve fare attenzione quando il farmaco viene assunto insieme ad altri medicinali ad azione centrale edagli alcolici. Uno studio in vivo con destrometorfano non ha evidenziato una marcata inibizione del CYP2D6 in corrispondenza di concentrazioni plasmatiche inferiori del 50% a quelle ottenute con la somministrazione di ziprasidone 40 mg due volte al giorno. I dati in vitro indicano che ziprasidone puo' essere un moderato inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4. Tuttavia e' improbabile che ziprasidone possa modificare in misura clinicamente rilevante la farmacocinetica dei medicinali metabolizzati da queste isoforme del citocromo P450. La somministrazione di ziprasidone non ha comportato alterazioni significative della farmacocinetica dei componenti degli estrogeni (etinilestradiolo, un substrato del CYP3A4) o del progesterone. La somministrazione concomitante di ziprasidone e litio non ha causato alterazioni della farmacocinetica del litio. Poiche' lo ziprasidone ed il litio sono associati ad alterazioni della conduzione cardiaca, la combinazione dei due medicinali puo' costituire un rischio di interazioni farmacodinamiche, incluse le aritmie. I dati sulla somministrazione concomitante di ziprasidone e stabilizzanti dell'umore quali carbamazepina e valproato sono limitati. Il ketoconazolo (400 mg/die), inibitore del CYP3A4, ha aumentato le concentrazioni sieriche di ziprasidone in misura < 40%. Le concentrazioni sieriche di S-metil-diidroziprasidone e ziprasidone sulfossido, in corrispondenza del Tmax previsto di ziprasidone, sono aumentate rispettivamente del 55% e dell'8%. Non e' stato osservato un ulteriore prolungamento dell'intervallo QTc. E' improbabile che le alterazioni farmacocinetiche dovute alla somministrazione concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 possano avere un'importanza clinica e pertanto non e' necessario un aggiustamento della dose. La terapia con carbamazepina (200 mgb.i.d. per 21 giorni) ha causato una riduzione di circa il 35% nell'esposizione a ziprasidone. Non ci sono dati sull'uso concomitante di valproato. La somministrazione di dosi multiple di antiacidi contenenti alluminio e magnesio o di cimetidina non ha alterato in maniera clinicamente significativa la farmacocinetica di ziprasidone a stomaco pieno. In casi isolati sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica associati dal punto di vista temporale all'uso terapeutico di ziprasidone in combinazione con medicinali serotoninergici come gli SSRI. Lasindrome serotoninergica puo' essere caratterizzata da insieme di segni e sintomi quali: confusione, agitazione, febbre, sudorazione, atassia, iperreflessia, mioclono e diarrea. Ziprasidone si lega ampiamente alle proteine plasmatiche. Il legame di ziprasidone alle proteine plasmatiche in vitro non e' risultato alterato da warfarin o propranololo,due farmaci altamente legati alle proteine, ne' ziprasidone ha alterato il legame di questi farmaci nel plasma umano. Pertanto, la potenziale interazione di spiazzamento tra farmaci con ziprasidone e' improbabile.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.