zafirst 28 compresse rivestite 20mg chiesi farmaceutici spa

Che cosa è zafirst 28cpr riv 20mg?

Zafirst compresse rivestite prodotto da chiesi farmaceutici spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Zafirst risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiasmatici per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: zafirlukast
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa rivestita con film contiene zafirlukast 20 mg.
Codice AIC: 032957019 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato nella profilassi e nella terapia cronica dell'asma bronchiale.

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Posologia

Poiche' e' indicato per la prevenzione degli attacchi di asma, la suaassunzione deve essere continua nel tempo. Adulti e adolescenti (di eta' uguale o superiore a 12 anni): la terapia va iniziata con una dosedi 20 mg due volte al giorno. La posologia di mantenimento piu' frequente e' 20 mg due volte al giorno. Un aumento della dose fino ad un massimo di 40 mg due volte al giorno puo' determinare un beneficio terapeutico aggiuntivo. Non superare la dose massima consigliata. Il farmaco non deve essere assunto durante i pasti, poiche' il cibo puo' determinare una diminuzione della biodisponibilita' di zafirlukast. La clearance di zafirlukast e' ridotta nel paziente anziano (di eta' superiorea 65 anni), con conseguente aumento della Cmax e della AUC di circa due volte rispetto all'adulto giovane. Non si e' comunque verificato alcun accumulo significativo di zafirlukast. Nel corso degli studi clinici, la somministrazione di 20 mg due volte al giorno ai pazienti anziani non e' risultata associata ad aumenti dell'incidenza complessiva dieventi avversi o della frequenza di ritiri a causa di eventi avversi.La terapia puo' essere iniziata alla dose di 20 mg due volte al giorno e in seguito modificata in accordo alla risposta clinica. Nei bambini di eta' inferiore a 12 anni non sono disponibili dati sull'efficaciae la sicurezza d'impiego del farmaco. Nei pazienti con insufficienza renale non si rende necessario alcun aggiustamento posologico. Nei pazienti con insufficienza epatica inclusa cirrosi epatica l'uso non e' raccomandato.

Effetti indesiderati

Effetti indesiderati presentati secondo la classificazione per organie sistemi: adulti e bambini (dai 12 anni in poi). 10%.Infezioni ed infestazioni: infezione. Comune >=1% a <10%. Patologie gastrointestinali: disturbi gastrointestinali; patologie epatobiliari: aumento dei livelli di transaminasi; patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia; patologie del sistema nervoso: cefalea; patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash. Non comune >=0,1% a <1%. Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione: edema, malessere; disturbi del sistema immunitario: ipersensibilita'; patologie epatobiliari: iperbilirubinemia; patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: artralgia; disturbi psichiatrici: insonnia; patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: prurito, orticaria. Rara >=0,01% a <0,1%. Patologie epatobiliari: epatite; disturbi del sistema immunitario: angioedema;traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: ecchimosi; patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: vesciche; patologie vascolari: disturbi della coagulazione. Molto rara <0,01%. Patologie delsistema emolinfopoietico: agranulocitosi; patologie epatobiliari: epatite fulminante, insufficienza epatica. Effetti epatici: nel corso degli studi clinici con il farmaco, sono stati raramente osservati livelli elevati delle concentrazioni sieriche delle transaminasi. Tali modificazioni si sono generalmente risolte proseguendo la terapia o sospendendola. In rari casi l'andamento dei valori delle transaminasi era quello tipico dell'epatite indotta da farmaco; i valori si sono normalizzati con la sospensione della terapia con il prodotto. In concomitanza all'utilizzo del medicinale e' stata anche riportata iperbilirubinemia, senza alcun altro aumento nei valori dei test di funzionalita' epatica. Le osservazioni effettuate dopo la commercializzazione del farmacohanno messo in evidenza rari casi di epatite sintomatica, in presenzao meno di livelli elevati di bilirubina, associata all'impiego del farmaco. Tali casi si sono generalmente risolti dopo l'interruzione della terapia con il prodotto. La grande maggioranza di questi e' stata riportata nella popolazione femminile. In casi molto rari sono state riportate epatite fulminante e insufficienza epatica, talvolta ad esito fatale. Infezioni: nel corso degli studi clinici controllati con placebo e' stato osservato un aumento dell'incidenza delle infezioni nei pazienti anziani trattati con il medicinale. Le infezioni erano in prevalenza di lieve entita', soprattutto a carico dell'apparato respiratorioe tali da non richiedere la sospensione della terapia con il farmaco.Sono stati segnalati casi di esantemi.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato nella profilassi e nella terapia cronica dell'asma bronchiale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il prodotto e' controindicato nei pazienti con insufficienza epatica grave. Controindicato durante l'allattamento; generalmente controindicato in gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, croscarmellosa sodica, povidone, ipromellosa, titanio diossido, magnesio stearato.

Avvertenze

Il farmaco, per determinare il suo effetto terapeutico, deve essere assunto regolarmente, anche durante i periodi nei quali il paziente nonavverte sintomi. La somministrazione deve essere continuata normalmente anche nel corso degli attacchi acuti di asma. Al pari dei corticosteroidi per via inalatoria e dei cromoni (sodio cromoglicato e nedocromil) non e' indicato come agente anti-broncospasmo durante gli attacchiacuti di asma. Non e' stato valutato nella terapia dell'asma labile odell'asma instabile e, pertanto, non e' indicato in tali condizioni. Non e' consigliabile sostituire bruscamente la terapia con corticosteroidi, sia per via inalatoria che per via orale, con quella con il farmaco. Ogni riduzione nel dosaggio di corticosteroidi deve essere graduale. In rari casi i pazienti affetti da asma in trattamento con farmaciantileucotrieni possono presentare eosinofilia sistemica, polmonite eosinofila o segni clinici di vasculite sistemica che possono essere classificati come sindrome di Churg-Strauss. Le manifestazioni possono interessare vari sistemi e includere rash vasculitico, peggioramento dei sintomi polmonari, complicanze cardiache o neuropatia. Tali eventi sono stati generalmente, ma non sempre, associati a riduzione e/o interruzione della terapia steroidea orale. La possibilita' che gli antagonisti dei recettori dei leucotrieni, il farmaco incluso, possano essereassociati ad insorgenza della sindrome di Churg-Strauss non puo' essere ne' stabilito ne' escluso. Durante il trattamento con il medicinalepuo' verificarsi un aumento delle transaminasi sieriche, usualmente asintomatico e transitorio, ma che potrebbe rappresentare una iniziale evidenza di epatotossicita' e molto raramente e' stato associato a unapiu' severa lesione epatocellulare, epatite fulminante ed a insufficienza epatica, in alcuni casi ad esito fatale; in casi estremamente rari l'epatite fulminante e l'insufficienza epatica sono state riportate in pazienti in cui non erano stati riscontrati precedenti sintomi o segni clinici di disfunzione epatica. Nel caso di comparsa di sintomi o segni clinici potenzialmente indicativi di una disfunzione epatica (per es. anoressia, nausea, vomito, dolore al quadrante superiore destro,affaticamento, letargia, sintomi di tipo influenzale, epatomegalia, prurito ed ittero), il medicinale deve essere sospeso. Le transaminasi sieriche, in particolare l'ALT, devono essere misurate immediatamente ed i pazienti trattati di conseguenza. Sebbene non sia stato dimostrato che il controllo periodico delle transaminasi sieriche sia in grado di prevenire un danno epatico severo, viene generalmente ritenuto che una rilevazione precoce di un danno epatico indotto da farmaco unitamente all'immediata sospensione del farmaco sospetto possa aumentare le probabilita' di recupero. Il medico curante puo' tenere in considerazione il valore del test di funzionalita' epatica. I pazienti nei quali la terapia con il prodotto sia stata sospesa a causa della tossicita' epatica, senza che vi siano altre cause ad essa attribuibili, non devono essere trattati nuovamente con il farmaco. Non e' raccomandato in pazienti con alterazioni preesistenti della funzionalita' epatica. Ognicompressa da 20 mg contiene 45 mg di lattosio. Pertanto quando assunto secondo la posologia raccomandata, il medicinale fornisce fino a 90 o 180 mg di lattosio/die. Cio' e' da tenere presente nei pazienti con insufficienza di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.

Gravidanza e Allattamento

Negli studi sull'animale, zafirlukast non ha determinato alcun effetto apparente sulla fertilita' e non ha mostrato alcun effetto teratogeno o di tossicita' specifica nei confronti del feto. Tuttavia la sicurezza d'impiego del medicinale nella donna in gravidanza non e' stata determinata. Nel corso della gravidanza i rischi potenziali della terapia devono essere attentamente valutati rispetto ai possibili benefici. Il farmaco deve essere utilizzato in gravidanza solo se ritenuto essenziale. Zafirlukast viene escreto nel latte materno e non deve essere pertanto somministrato nel corso dell'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il medicinale puo' essere somministrato con le altre terapie utilizzate abitualmente per il trattamento dell'asma e delle allergie. Fra i farmaci che sono stati somministrati in concomitanza con il prodotto senza riscontro di interazioni negative vi sono: gli steroidi per via inalatoria, i broncodilatatori per via inalatoria e per via orale, gli antibiotici e gli antiistaminici. Il farmaco puo' essere somministrato durante terapia con anticoncezionali orali senza determinare alcuna interazione negativa. La co-somministrazione con acido acetilsalicilico puo' determinare un aumento dei tassi plasmatici di zafirlukast, di circa il 45%. E' improbabile che tale aumento possa determinare effetti clinicamente rilevanti. Non sono disponibili dati relativi all'interazione con altri antiinfiammatori non-steroidei. La co-somministrazione con eritromicina determina una riduzione dei tassi plasmatici di zafirlukast di circa il 40%. In studi clinici, la somministrazione contemporanea di teofillina ha determinato una diminuzione dei livelli plasmatici di zafirlukast di circa 30% mentre i livelli plasmatici di teofillina sono rimasti invariati. Anche in uno studio condotto su bambini dieta' compresa tra 5 e 11 anni i livelli di teofillina non sono stati alterati da zafirlukast. Tuttavia, le osservazioni effettuate dopo la commercializzazione del farmaco hanno messo in evidenza rari casi di aumento dei livelli plasmatici di teofillina in pazienti che assumevanocontemporaneamente il medicinale. La co-somministrazione con terfenadina ha comportato una diminuzione del 54% dell'AUC di zafirlukast, senza pero' alcun effetto sui livelli plasmatici di terfenadina. La co-somministrazione con warfarin comporta un aumento del tempo massimo di protrombina di circa il 35%. Pertanto si raccomanda che nel caso il prodotto venga co-somministrato con il warfarin, il tempo di protrombina sia strettamente monitorato. L'interazione e' probabilmente dovuta alla inibizione da parte di zafirlukast del sistema isoenzimatico 2C9 delcitocromo P 450.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a + 30 gradi C.