yasminelle 21 compresse rivestite 3+0,02mg bb farma srl

Che cosa è yasminelle 21cpr riv 3+0,02mg?

Yasminelle compresse rivestite prodotto da bb farma srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Yasminelle risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di progestinici ed estrogeni.
Contiene i principi attivi: drospirenone/etinilestradiolo clatrato di betadestrina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: etinilestradiolo 0,020 mg (come clatrato di betadestrina) e 3 mg di drospirenone.
Codice AIC: 039454020 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Contraccezione orale.

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Posologia

Uso orale. Assumere le compresse ogni giorno circa alla stessa ora, se necessario con una piccola quantita' di liquido, e nell'ordine indicato sulla confezione blister. Assumere una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Iniziare ciascuna confezione successiva dopo un intervallo di sette giorni, durante il quale si verifica generalmente unsanguinamento da sospensione. Questo inizia in genere a 2-3 giorni didistanza dall'assunzione dell'ultima compressa e puo' non essere ancora terminato prima dell'inizio della confezione successiva. >>Inizio del trattamento. Se non c'e' stato nessun uso precedente di contraccettivi ormonali nel mese precedente, assumere la prima compressa il primogiorno della mestruazione. Per il passaggio da un contraccettivo ormonale combinato, iniziare preferibilmente il giorno dopo l'ultima compressa attiva del precedente COC, o al piu' tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o dopo l'ultima compressa di placebodel precedente COC. Se e' stato usato un anello vaginale o un cerottotransdermico, iniziare preferibilmente il giorno della rimozione, o al piu' tardi quando dovrebbe essere effettuata l'applicazione successiva. La donna puo' passare al farmaco in qualsiasi momento se proviene dalla pillola a base di solo progestinico, il giorno della sua rimozione nel caso di impianto o di uno IUS, il giorno in cui dovrebbe esserepraticata l'iniezione successiva nel caso di un iniettabile. In tuttiquesti casi, adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni di assunzione. Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza e' possibile iniziare subito, senza ulteriori misure contraccettive. Iniziare l'assunzione fra il giorno 21 e il 28 dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza. In caso di inizio successivo, adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni. Se nel frattempo si fossero avuti rapporti sessuali escludere una gravidanza, oppure attendere la mestruazionesuccessiva, prima di iniziare ad usare il COC. >>Dimenticanza di una o piu' compresse. Se il ritardo nell'assunzione di una compressa e' inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva e' mantenuta. Assumere la compressa appena se ne ricorda e quindi assumere le compresse successive secondo la schema previsto. Se il ritardo nell'assunzione di una compressa e' superiore alle 12 ore, la protezione puo' essere ridotta. Non interrompere mai l'assunzione delle compresse per piu' di 7 giorni. Sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un'adeguata soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Per la prima settimana assumere la compressa dimenticata non appena la donna se ne ricordi, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi continuare ad assumere le compresse regolarmente come previsto. Inoltre per i successivi 7 giorni adottare un metodo contraccettivo di barriera, come il profilattico. Se nei 7 giorni precedenti si sono avuti rapporti sessuali, considerare lapossibilita' che si sia instaurata una gravidanza. Quanto maggiore e'il numero di compresse dimenticate e piu' tale dimenticanza e' vicinaall'intervallo libero da pillola, tanto piu' elevato e' il rischio digravidanza. Per la seconda settimana assumere la compressa dimenticata non appena la donna se ne ricordi, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi continuare ad assumere le compresse regolarmente come previsto. Se le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti, non e' necessario adottare altri metodi contraccettivi supplementari. Se e' stata dimenticata piu' di una compressa, impiegare precauzioni aggiuntive per 7 giorni. Per la terza settimana, considerata l'imminenza dell'intervallo libero da pillola, il rischio di ridotta affidabilita' contraccettiva e' maggiore. Modificando lo schema di assunzione delle compresse si puo' ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni, non e' necessario adottare misure contraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state assunte correttamente. In caso contrario, seguire la prima delle due opzioni edadottare anche misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti. Prima opzione: assumere la compressa dimenticata non appena la donna se ne ricordi, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi continuare ad assumere le compresse regolarmente come previsto. Iniziare la confezione successiva subito dopo la fine di quella in uso, cioe' senza osservare alcuna pausa fra le dueconfezioni. E' improbabile che si verifichi emorragia da sospensione prima del termine della seconda confezione; tuttavia, durante l'assunzione, possono presentarsi spotting o sanguinamento da rottura. Secondaopzione: si puo' anche interrompere l'assunzione delle compresse della confezione in uso, osservando un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e successivamente riprendendo con una nuova confezione. Se la donna ha dimenticato di prendere alcune compresse e, nel primo regolare intervallo libero da pillola, non si presenta emorragia da sospensione, considerare l'eventualita' di una gravidanza in atto. >>Disturbi gastrointestinali. In caso di disturbi gastrointestinali importanti, l'assorbimento puo' risultare incompleto e si devono adottare misure contraccettive supplementari. In caso di vomito entro 3-4 ore dall'assunzione, assumere quanto prima una compressa sostitutiva. Se possibile, assumere la nuova compressa entro 12 ore dalla consueta ora di assunzione. Se passano piu' di 12 ore, si applicano le stesse istruzioni relative all'omissione di alcune compresse. Se non si vuole modificareil consueto schema posologico, si dovra' prelevare le compresse necessarie da un'altra confezione. >>Come spostare un'emorragia da sospensione. Per ritardare una mestruazione continuare con un'altra confezionesenza osservare l'intervallo libero da pillola. L'assunzione puo' essere proseguita per il tempo desiderato fino alla fine della seconda confezione. Durante tale assunzione prolungata, possono presentarsi sanguinamenti da rottura o spotting. Riprendere l'assunzione regolarmente dopo la consueta pausa di 7 giorni. Per spostare le mestruazioni ad unaltro giorno della settimana rispetto a quello in cui si verificano con lo schema attuale, si puo' abbreviare il primo intervallo libero dapillola per i giorni desiderati. Quanto piu' breve sara' tale intervallo, tanto maggiore sara' la possibilita' di non presentare emorragia da sospensione, ma sanguinamenti da rottura o spotting durante la confezione successiva (come per mestruazione).

Effetti indesiderati

Nel corso dell'impiego del prodotto sono state riportate le seguenti reazioni avverse, classificate per sistemi e organi secondo MedDRA (MedDRA SOC). Le frequenze sono derivate dai dati degli studi clinici e possono essere o comune (>1% e <=10%) o non comune (>0,1% e <=1%). Infezioni ed infestazioni. Non comune: candidosi, herpes simplex. Disturbidel sistema immunitario. Non comune: reazione allergica. Disturbi delmetabolismo e della nutrizione. Non comune: aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: labilita' emozionale. Non comune: depressione, nervosismo, disturbo del sonno, diminuzione della libido. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Non comune: parestesia, vertigine. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbo della vista. Patologie cardiache. Non comune: extrasistoli, tachicardia. Patologie vascolari. Non comune: embolia polmonare, ipertensione, emicrania, vena varicosa. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: faringite. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale. Non comune: nausea, vomito, gastroenterite, diarrea, costipazione, patologia gastrointestinale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.Comune: acne. Non comune: angioedema, alopecia, prurito, eruzione cutanea, secchezza della pelle, seborrea, patologia cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: dolore al collo, dolore alle estremita', crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: cistite. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: dolore al seno, ingrossamento del seno, dismenorrea, metrorragia. Non comune: neoplasia mammaria, mastopatia fibrocistica, galattorea, cisti ovarica, vampate di calore, disturbo mestruale, amenorrea, menorragia, candidosi vaginale, vaginite, secrezione vaginale, disturbo vulvovaginale, secchezza vaginale, dolore pelvico, sospetto PAP test. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema, astenia, dolore, sete eccessiva, aumento della sudorazione. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso. Non comune: diminuzione di peso. Nelle utilizzatrici di COC sono state riportate le seguenti reazioni avverse gravi: disturbi tromboembolici venosi, disturbi tromboembolici arteriosi, ipertensione, tumori epatici, insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l'associazione con l'uso di COC non e' dimostrata (morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, emicrania, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gravidico, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero col estatico), cloasma, disturbi cronici o acuti della funzionalita' epatica (possono richiedere l'interruzione dei COC fino a quando gli indici di funzionalita' epatica non siano ritornati nella norma). Inoltre nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeniesogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. La frequenza di diagnosi di cancro mammario tra le utilizzatrici di contraccettivi orali e' aumentata molto lievemente. Dato che il cancro mammario e' raro nelle donne di eta' inferiore ai 40 anni, il numero di casi in piu' e' modesto rispetto al rischio complessivo di cancro mammario.Non e' noto se vi sia un rapporto di causalita' con i COC.

Indicazioni

Contraccezione orale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). Trombosi arteriosa in atto o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris e attacco ischemico transitorio). Ictus in atto o pregresso. Presenza di un fattore di rischio grave o di piu' fattori di rischio per la trombosi arteriosa: diabete mellito con sintomi vascolari; grave ipertensione; grave dislipoproteinemia. Predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, come APC-resistenza, deficit di antitrombina-III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulant). Pancreatite in atto o pregressa, se associata a grave ipertrigliceridemia. Grave malattia epatica in atto o pregressa, fino al ritorno alla normalita' dei valori della funzionalita' epatica. Insufficienza renale grave o acuta. Tumori epatici (benigni o maligni) in atto opregressi. Patologie maligne accertate o sospette, dipendenti dagli steroidi sessuali (ad es. degli organi genitali o della mammella). Perdite ematiche vaginali di natura non accertata. Anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali. Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: lattosio monoidrato, amido di mais, magnesio stearato (E470b). Rivestimento: ipromellosa (E464), talco (E553b), titanio diossido (E171), ferro ossido rosso (E172).

Avvertenze

L'impiego aumenta il rischio di disturbi tromboembolici venosi (TEV).La TEV e' fatale nell'1-2% dei casi. L'uso dei COC aumenta rischio ditromboembolia arteriosa. Molto raramente sono stati riportati casi ditrombosi in altri distretti vascolari. I sintomi degli eventi trombotici/tromboembolici venosi o arteriosi o di un ictus possono comprendere dolore unilaterale e/o gonfiore ad una gamba, forte e improvviso dolore toracico, improvvisa mancanza di respiro, tosse improvvisa, cefalea insolita, intensa e prolungata, improvvisa perdita parziale o completa della vista, diplopia, eloquio inceppato o afasia, vertigini, collasso con o senza attacchi epilettici focali, improvvisa debolezza o intorpidimento molto marcato di un lato o di una parte del corpo, disturbi motori, addome acuto. Il rischio di complicazioni di TEV nelle utilizzatrici di COC aumenta con eta', obesita', anamnesi familiare positiva. Inoltre il rischio aumenta con prolungata immobilizzazione, interventi chirurgici maggiori, qualsiasi tipo di intervento chirurgico alle gambe o traumi importanti. In tali situazioni e' consigliabile interrompere l'uso della pillola (nel caso di chirurgia elettiva, almeno quattro settimane prima) e non riprenderlo fino a due settimane dopo la completa ripresa della mobilita'. Se l'uso della pillola non e' stato interrotto prima, considerare un trattamento antitrombotico. Il rischio di complicazioni tromboemboliche arteriose o di un ictus nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati aumenta con eta', fumo, dislipoproteinemia, ipertensione, emicrania, obesita', valvulopatia, fibrillazione atriale, anamnesi familiare positiva. Considerare anche la possibilita' di una terapia anticoagulante. In caso di trombosi sospetta o accertata interrompere i COC. Adottare un idoneo metodo contraccettivo alternativo a causa della teratogenicita' della terapia anticoagulante (cumarinici). Diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, malattie infiammatorie croniche dell'intestino edrepanocitosi sono associati a eventi avversi circolatori. Un aumentonella frequenza e nella gravita' dell'emicrania durante l'uso di un COC (che puo' essere prodromico di un evento cerebrovascolare) puo' richiedere l'interruzione. E' stato riportato un aumentato rischio di cancro della cervice nelle utilizzatrici di COC per periodi > 5 anni. Le donne che usano attualmente COC hanno un rischio relativo lievemente aumentato (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella. L'eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all'interruzione dei COC. L'aumento del rischio osservato puo' essere dovuto ad una piu' precoce diagnosi di cancro della mammella nelledonne che usano COC o agli effetti biologici degli stessi. Sono statiriportati raramente tumori epatici benigni e, ancor piu' raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale che ha messo la paziente in pericolo di vita.E' possibile tumore epatico. Con l'uso dei COC a piu' alto dosaggio il rischio di cancro dell'endometrio e ovarico e' ridotto. La componente progestinica del prodotto e' un antagonista dell'aldosterone con proprieta' di risparmio del potassio. Nella maggior parte dei casi, non sono da attendersi aumenti dei livelli di potassio. In alcune pazienti con compromissione della funzionalita' renale lieve o moderata che assumevano contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio, i livelli sierici di potassio sono aumentati leggermente durante l'assunzione di drospirenone. Controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento nelle pazienti che presentino insufficienza renalee che abbiano un valore di potassio sierico pre-trattamento nella parte alta dell'intervallo di riferimento. E' possibile pancreatite. Benche' in molte donne che assumono COC sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevantee' evento raro. Solo in questi rari casi e' giustificata un'immediatasospensione dei COC. Se in una paziente con preesistente ipertensionei valori pressori sono costantemente elevati o un incremento significativo della pressione sanguigna non risponde adeguatamente alla terapia anti-ipertensiva, sospendere il COC. Se ritenuto appropriato, l'impiego del COC puo' essere ripreso qualora, dopo terapia anti-ipertensiva, la pressione sanguigna si sia normalizzata. Sia durante la gravidanza sia durante l'assunzione di COC e' stata riportata comparsa o aggravamento di ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica,corea di Sydenham, herpes gravidico, perdita dell'udito da otosclerosi. Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l'interruzione del trattamento con il COC fino a quando gli indici di funzionalita' epatica non siano tornati alla norma. Interrompere il COC in caso di ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito da colestasi gia' manifestatosi in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali. ICOC possono avere un effetto sulla resistenza periferica all'insulinae sulla tolleranza al glucosio. Osservare le donne diabetiche. Durante l'uso di COC e' stato riportato aggravamento della depressione endogena, dell'epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa. Puo' verificarsi cloasma. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l'esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante l'uso dei COC. Contiene lattosio. Prima di iniziare o di riprendere l'uso del prodottoraccogliere un'anamnesi completa ed escludere una gravidanza in corso. Misurare la pressione del sangue ed effettuare un esame fisico completo. L'efficacia dei COC puo' diminuire in caso di dimenticanza di unao piu' compresse, di disturbi gastrointestinali o di somministrazionecontemporanea di altri medicinali. Possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari. La valutazione di eventuali perdite ematiche irregolari ha significato solo dopo un periodo di assestamento di circa tre cicli di trattamento. Se le emorragie irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, considerare una eziologia non ormonale e attuare misure diagnostiche adeguate per escludere forme maligne o una gravidanza. Puo' non verificarsi sanguinamento da sospensione durante i giorni di pausa. Se il COC e' stato assunto correttamente, e' improbabile che la donna sia incinta. Se prima della mancata emorragia da sospensione il COC non e' stato assunto secondo le indicazioni, oppure le emorragie da sospensione non verificatesi sono due, escludere una gravidanza prima di proseguire l'uso del COC.

Gravidanza e Allattamento

Non e' indicato in gravidanza. Nel caso di insorgenza di una gravidanza durante l'utilizzo, il medicinale deve essere immediatamente sospeso. Studi epidemiologici di grandi dimensioni non hanno rivelato ne' aumento del rischio di malformazioni congenite in bambini nati da donne che avevano fatto uso di COC prima della gravidanza, ne' effetti teratogeni in caso di assunzione accidentale di COC durante la gravidanza. Studi sperimentali nell'animale hanno rivelato effetti indesiderati durante la gravidanza e l'allattamento. In base a questi dati nell'animale non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all'azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l'esperienza clinica generale con i COC durante la gravidanza non ha fornito alcuna prova di un realeeffetto indesiderato nell'uomo. I dati disponibili sull'uso del farmaco in gravidanza sono troppo limitati per poter trarre conclusioni circa gli effetti negativi sulla gravidanza o sulla salute del feto o delneonato. Non sono disponibili dati epidemiologici in merito. La lattazione puo' essere influenzata dai COC, in quanto questi possono diminuire la quantita' e modificare la composizione del latte materno. Quindi, l'uso dei COC deve essere di norma sconsigliato fino al termine dell'allattamento. Modeste quantita' di steroidi ad azione contraccettivae/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno durante l'uso di COC. Tali quantita' possono avere effetti sul bambino.

Interazioni con altri prodotti

Le interazioni tra i contraccettivi orali ed altri medicinali possonoportare ad emorragie da rottura e/o all'insuccesso del metodo contraccettivo. In letteratura sono state riportate le seguenti interazioni. Possono verificarsi interazioni con i medicinali che inducono gli enzimi epatici, che possono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessuali (ad es. fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, bosentan e medicinali per l'HIV (ad es. ritonavir, nevirapina) e forse anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e i prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)). L'induzione enzimatica massima si osservageneralmente dopo circa 10 giorni, ma puo' persistere per almeno 4 settimane dopo la sospensione della terapia. Sono stati riportati insuccessi del metodo contraccettivo anche con alcuni antibiotici come le penicilline e le tetracicline. Il meccanismo di tale effetto non e' stato chiarito. Le donne trattate per brevi periodi con una qualsiasi delle suddette classi di medicinali o singoli principi attivi (induttori degli enzimi epatici) a parte la rifampicina, devono adottare temporaneamente un metodo contraccettivo di barriera oltre al COC, per tutta ladurata della somministrazione contemporanea del medicinale e nei 7 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Le pazienti che assumono rifampicina devono adottare un metodo contraccettivo di barriera in aggiunta al COC per il periodo della somministrazione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Alledonne in trattamento a lungo termine con principi attivi che induconogli enzimi epatici, si raccomanda di utilizzare un altro metodo contraccettivo non ormonale affidabile. Le donne in trattamento con antibiotici (a parte la rifampicina) devono continuare ad usare il metodo di barriera per 7 giorni dopo la fine del trattamento. Se la somministrazione del medicinale concomitante si estende oltre il termine della confezione corrente del COC, la confezione successiva di COC deve essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. I principali metaboliti del drospirenone nel plasma umano vengono prodotti senza il coinvolgimento del sistema del citocromo P450. E' improbabile che gli inibitori di tale sistema enzimatico influenzino il metabolismo del drospirenone. I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali di questi possono sia aumentare (ad esempio ciclosporina) sia diminuire (ad esempio lamotrigina). Sulla base deglistudi di inibizione in vitro e degli studi di interazione in vivo eseguiti in donne volontarie che usavano omeprazolo, simvastatina e midazolam come substrato marker, un'interazione del drospirenone, alla dosedi 3 mg, con il metabolismo di altri principi attivi e' improbabile. Nei pazienti senza insufficienza renale, l'uso concomitante di drospirenone e di ACE-inibitori o FANS non ha mostrato di esercitare un effetto significativo sul potassio sierico. Tuttavia, l'uso contemporaneo del prodotto con antagonisti dell'aldosterone o diuretici risparmiatoridi potassio non e' stato studiato. In questo caso, e' opportuno controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento. L'uso di steroidi ad azione contraccettiva puo' influenzare i risultati dialcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalita' epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (carrier), quali ad es. la globulina legantei corticosteroidi e le frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri delmetabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i limiti di norma. Il drospirenone provoca un aumento dell'attivita' reninica plasmatica e dell'aldosterone plasmatico, a causa dalla sua debole attivita' antimineralcorticoide.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.