xomolix*ev 10f 1ml 2,5mg/ml droperidolo substipharm

Che cosa è xomolix ev 10f 1ml 2,5mg/ml?

Xomolix soluzione per infusione prodotto da substipharm
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Xomolix risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di derivati del butirrofenone.
Contiene i principi attivi: droperidolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: droperidolo.
Codice AIC: 038169025 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Prevenzione e trattamento di nausea e vomito post-operatori negli adulti e, secondariamente, nei bambini e negli adolescenti. Prevenzione di nausea e vomito provocati da derivati di morfina durante l'analgesiapost-operatoria controllata dal paziente (PCA) negli adulti.

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Posologia

Uso endovenoso. >>Prevenzione e trattamento di nausea e vomito nel post-operatorio (PONV). Adulti: da 0,625 mg a 1,25 mg (da 0,25 a 0,5 ml). Anziani: 0,625 mg (0,25 ml) Compromissione renale/epatica: 0,625 mg (0,25 ml) Bambini (di eta' superiore a 2 anni) e adolescenti: da 20 a 50 mcg /kg (fino a un massimo di 1,25 mg). Bambini (eta' inferiore a 2anni): non e' raccomandato. Si consiglia di somministrare il droperidolo 30 minuti prima del termine previsto dell'intervento chirurgico. Dosi ripetute possono essere somministrate ogni 6 ore come richiesto. Il dosaggio deve essere adattato a ogni singolo caso. I fattori da considerare includono eta', peso corporeo, uso di altri prodotti medicinali, tipo di anestesia e procedura chirurgica. >>Prevenzione di nausea evomito causati da sostanze derivate della morfina durante l'analgesiapost-operatoria controllata dal paziente (PCA). Adulti: da 15 a 50 mcg di droperidolo per mg di morfina, fino a una dose giornaliera massima di 5 mg di droperidolo. Anziani, danno renale ed epatico: nessun dato in PCA disponibile. Bambini (di eta' superiore a 2 anni) e adolescenti: non indicati in PCA. Nei pazienti a rischio individuato o sospettodi aritmia ventricolare deve essere eseguita una pulsossimetria continua e il monitoraggio deve essere continuato nei 30 minuti successivi la singola somministrazione endovenosa.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro (=1/10.000 =1/1000 =1/100 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOIn uno studio prospettico, 80 pazienti affetti da hyperemesis gravidarum hanno ricevuto dosi elevate di droperidolo (in media 1 mg/ora in 50 ore) per controllare la nausea e il vomito. L'epoca gestazionale al momento del parto, ossia il peso alla nascita, l'incidenza della nascita pretermine e l'incidenza di "feto piccolo per l'epoca gestazionale"erano comparabili a un gruppo di controllo storico. Un altro studio, che ha coinvolto 28 pazienti a cui e' stato somministrato mediamente 1mg/ora di droperidolo in 40 ore, non ha evidenziato alcuna differenzastatisticamente significativa tra il gruppo di trattamento e il gruppo di controllo storico circa aborti spontanei, aborti volontari, punteggio di Apgar, epoca gestazionale al momento del parto e peso alla nascita. Il droperidolo non si e' dimostrato teratogeno nei ratti. Gli studi sugli animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sullagravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto e sullo sviluppo post-natale. Nei bambini neonati da madri sottoposte a trattamentoa lungo termine e con dosi elevate di neurolettici sono stati descritti disturbi neurologici temporanei di natura extrapiramidale. In pratica, come misura precauzionale, e' preferibile non somministrare il droperidolo durante la gravidanza. In tarda gravidanza, se la sua somministrazione e' necessaria, si consiglia di monitorare le funzioni neurologiche del neonato. I neurolettici del gruppo dei butirrofenoni sono noti per essere escreti nel latte materno; il trattamento con droperidolo deve essere limitato a una singola somministrazione o l'allattamento dovra' essere interrotto se sono necessarie dosi ripetute. La somministrazione ripetuta non e' raccomandata.

Indicazioni

Prevenzione e trattamento di nausea e vomito post-operatori negli adulti e, secondariamente, nei bambini e negli adolescenti. Prevenzione di nausea e vomito provocati da derivati di morfina durante l'analgesiapost-operatoria controllata dal paziente (PCA) negli adulti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al droperidolo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' ai butirrofenoni. Noto o sospetto intervallo QT prolungato (QTc maggiore di 450 msec nelle femmine e maggiore di 440 msec nei maschi). Questo include i pazienti con un intervallo QT lungo congenito, pazienti con una storia familiare di prolungamento QT congenito equelli trattati con prodotti medicinali noti per prolungare l'intervallo QT. Ipopotassiemia o ipomagnesiemia. Bradicardia (frequenza inferiore a 55 battiti per minuto). Trattamento concomitante noto che provoca bradicardia. Feocromocitoma. Stati comatosi. Malattia di Parkinson. Grave depressione.

Composizione ed Eccipienti

Mannitolo, acido tartarico, sodio idrossido (per la regolazione del pH) ed acqua p.p.i.

Avvertenze

Il droperidolo puo' aumentare la depressione del SNC prodotta da altri farmaci deprimenti del SNC. Qualsiasi paziente sottoposto ad anestesia e a cui sono somministrati potenti medicinali deprimenti del SNC, oche mostra sintomi di depressione del SNC, deve essere attentamente monitorato. L'uso concomitante di metoclopramide e altri neurolettici puo' indurre un aumento dei sintomi extrapiramidali e deve essere evitato. Usare con cautela nei pazienti con epilessia (o con una anamnesi di epilessia) e condizioni predisponenti a epilessia o convulsioni. Successivamente alla somministrazione di droperidolo sono state osservateda lieve a moderata ipotensione e occasionalmente (riflesso) tachicardia. Questa reazione di solito si attenua spontaneamente. Tuttavia, sel'ipotensione dovesse persistere, si deve considerare la possibilita'di ipovolemia e provvedere a un'adeguata reintegrazione di fluidi. I pazienti con i seguenti fattori di rischio, noti o sospetti, per l'aritmia cardiaca devono essere attentamente esaminati prima della somministrazione di droperidolo: un'anamnesi di malattia cardiaca significativa, inclusi grave aritmia ventricolare, blocco atrio-ventricolare di II o III grado, disfunzione del nodo del seno, insufficienza cardiaca congestizia, malattia cardiaca ischemica e ipertrofia ventricolare sinistra; storia familiare di morte improvvisa; insufficienza renale (particolarmente quando in dialisi cronica); significativa malattia polmonare ostruttiva cronica e insufficienza respiratoria; fattori di rischioper disturbi elettrolitici, come osservato in pazienti che assumono lassativi, glucocorticoidi, diuretici eliminatori di potassio, associati alla somministrazione di insulina in quadri acuti, o in pazienti convomito e/o diarrea prolungati. I pazienti a rischio di aritmia cardiaca devono essere sottoposti a esame dei livelli di creatinina ed elettroliti del siero e l'esistenza di un prolungamento dell'intervallo QT deve essere esclusa prima della somministrazione di droperidolo. Nei pazienti a rischio individuato o sospetto di aritmia ventricolare deve essere eseguita una pulsossimetria continua e il monitoraggio deve essere continuato nei 30 minuti successivi la singola somministrazione intravenosa. Per prevenire il prolungamento del QT, e' necessaria cautela quando i pazienti stanno assumendo dei medicinali che possono indurre uno squilibrio elettrolitico (ipopotassiemia e/o ipomagnesiemia) peres. diuretici eliminatori di potassio, lassativi e glucocorticoidi. Le sostanze che inibiscono l'attivita' degli isoenzimi (CYP) CYP1A2 e CYP3A4 del citocromo P450, o di entrambi, potrebbero ridurre la velocita' di metabolizzazione del droperidolo e prolungarne l'azione farmacologica. Conseguentemente, si suggerisce cautela se il droperidolo e' somministrato in concomitanza con potenti inibitori di CYP1A2 e CYP3A4. I pazienti con un'accertata o sospetta storia di abuso di alcol o di assunzioni elevate recenti devono essere accuratamente esaminati prima della somministrazione di droperidolo. In caso di ipertermia inspiegata e' fondamentale sospendere il trattamento, perche' questo segno puo'essere uno degli elementi della sindrome maligna riportata con i neurolettici. La dose deve essere ridotta negli anziani e negli individui con compromissione della funzionalita' renale ed epatica. Questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per 1 ml, ossia e' essenzialmente "privo di sodio".

Gravidanza e Allattamento

In uno studio prospettico, 80 pazienti affetti da hyperemesis gravidarum hanno ricevuto dosi elevate di droperidolo (in media 1 mg/ora in 50 ore) per controllare la nausea e il vomito. L'epoca gestazionale al momento del parto, ossia il peso alla nascita, l'incidenza della nascita pretermine e l'incidenza di "feto piccolo per l'epoca gestazionale"erano comparabili a un gruppo di controllo storico. Un altro studio, che ha coinvolto 28 pazienti a cui e' stato somministrato mediamente 1mg/ora di droperidolo in 40 ore, non ha evidenziato alcuna differenzastatisticamente significativa tra il gruppo di trattamento e il gruppo di controllo storico circa aborti spontanei, aborti volontari, punteggio di Apgar, epoca gestazionale al momento del parto e peso alla nascita. Il droperidolo non si e' dimostrato teratogeno nei ratti. Gli studi sugli animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sullagravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto e sullo sviluppo post-natale. Nei bambini neonati da madri sottoposte a trattamentoa lungo termine e con dosi elevate di neurolettici sono stati descritti disturbi neurologici temporanei di natura extrapiramidale. In pratica, come misura precauzionale, e' preferibile non somministrare il droperidolo durante la gravidanza. In tarda gravidanza, se la sua somministrazione e' necessaria, si consiglia di monitorare le funzioni neurologiche del neonato. I neurolettici del gruppo dei butirrofenoni sono noti per essere escreti nel latte materno; il trattamento con droperidolo deve essere limitato a una singola somministrazione o l'allattamento dovra' essere interrotto se sono necessarie dosi ripetute. La somministrazione ripetuta non e' raccomandata.

Interazioni con altri prodotti

>>Controindicazioni all'uso concomitante. I medicinali noti per prolungare l'intervallo QTc non devono essere somministrati in concomitanzacon il droperidolo. Gli esempi includono certi antiaritmici, come quelli di Classe IA (ad es. chinidina, disopiramide, procainamide) e Classe III (ad es. amiodarone, sotalolo); antibiotici macrolidi (ad es. azitromicina, eritromicina, claritromicina), antibiotici fluorochinoloni(ad es. sparfloxacina); certi antistaminici (ad es. astemizolo, terfenadina); antidepressivi triciclici (ad es. amitriptilina); certi antidepressivi tetraciclici (ad es. maprotilina); certi farmaci antipsicotici (ad es. amisulpride, clorpromazina, aloperidolo, melperone, fenotiazine, pimozide, sulpiride, sertindolo, tiapride); SSRI (ad es. fluoxetina, sertralina, fluvoxamina); agenti antimalarici (per es. chinina, clorochina, alofantrina); cisapride, pentamidina, tacrolimus, tamoxifene e vincamina. L'uso concomitante di prodotti medicinali che provocanosintomi extrapiramidali, ad es. metoclopramide e altri neurolettici, puo' portare a un'aumentata incidenza di questi sintomi e deve essere pertanto evitato. Il consumo di bevande alcoliche e farmaci deve essere evitato. >>Uso concomitante che richiede cautela. Per prevenire il prolungamento dell'intervallo QT, e' necessaria cautela se i pazienti stanno assumendo prodotti medicinali che possono causare squilibrio elettrolitico (ipopotassiemia e/o ipomagnesiemia), per es. diuretici che causano perdita di potassio, lassativi e glucocorticoidi. Il droperidolo puo' potenziare l'azione dei sedativi (barbiturici, benzodiazepine,sostanze derivate dalla morfina). Lo stesso si applica agli agenti antipertensivi, cosicche' ne puo' derivare ipotensione ortostatica. Il droperidolo puo' potenziare la depressione respiratoria indotta da oppioidi. Poiche' il droperidolo blocca i recettori della dopamina, esso puo' inibire l'azione degli agonisti della dopamina, come bromocriptina, lisuride e L-dopa. Le sostanze che inibiscono l'attivita' degli isoenzimi (CYP) CYP1A2 e CYP3A4 del citocromo P450, o di entrambi, potrebbero ridurre la velocita' di metabolizzazione del droperidolo e prolungarne l'azione farmacologica. Conseguentemente, si suggerisce cautela se il droperidolo e' somministrato in concomitanza con gli inibitori del CYP1A2 (ad es. ciprofloxacina, ticlopidina) e del CYP3A4 (ad es. diltiazem, eritromicina, fluconazolo, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, verapamil) o di entrambi (ad es. cimetidina, mibefradil).

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

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