xenazina 112 compresse div 25mg tetrabenazina pharmaswiss ceska republ.s.r.o

Che cosa è xenazina 112cpr div 25mg?

Xenazina compresse divisibili prodotto da pharmaswiss ceska republ.s.r.o
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Xenazina risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci del sistema nervoso.
Contiene i principi attivi: tetrabenazina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa contiene: tetrabenazina 25 mg.
Codice AIC: 036688012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Disordini del movimento associati a Corea di Huntington. Trattamento della discinesia tardiva da moderata a severa invalidante e/o socialmente imbarazzante. Tale condizione deve permanere anche dopo sospensione di una terapia con antipsicotici, oppure nei casi in cui non c'e' possibilita' di interrompere il trattamento antipsicotico; indicato anche in casi in cui la discinesia persiste nonostante riduzione del dosaggio dell'antipsicotico o sostituzione con antipsicotici atipici.

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Posologia

Disturbi del movimento associati a malattie organiche del sistema nervoso centrale. Adulti: e' consigliabile iniziare con 25 mg per 1-3 volte al giorno. Si puo' aumentare la dose giornaliera di 25 mg ogni 3 o 4 giorni fino ad una dose massima giornaliera di 200 mg, oppure fino araggiungere la dose limite tollerata, indicata dalla comparsa di effetti indesiderati, indipendentemente da quale sia la dose piu' bassa. Se non si ottiene un miglioramento al dosaggio massimo in 7 giorni di terapia, e' poco probabile che il medicinale risulti efficace aumentando ulteriormente il dosaggio o prolungando il periodo di trattamento. Discinesia tardiva: iniziare con 12,5 mg al giorno e aumentare gradualmente il dosaggio in funzione della risposta. Si dovrebbe sospendere iltrattamento in mancanza di beneficio oppure quando gli effetti indesiderati non siano tollerati dal paziente. Non sono stati condotti studispecifici nell'anziano. Il farmaco e' stato somministrato in anziani,al dosaggio standard, senza particolari problemi. L'esperienza clinica suggerisce comunque che siano impiegate dosi iniziali e di mantenimento ridotte. Reazioni avverse simil-Parkinsoniane sono relativamente comuni in questi pazienti e possono essere dose-limitanti. Non sono disponibili studi clinici adeguatamente controllati nei bambini. Non e' stato studiato l'utilizzo di tetrabenazina in pazienti con insufficienza renale. La limitata esperienza clinica suggerisce che il trattamentosia iniziato con meta' della dose impiegata nell'adulto (12,5 mg al giorno, pari a mezza compressa), titolando poi lentamente e con cautelasulla base della risposta e della tollerabilita' individuali.

Effetti indesiderati

Patologie del sangue e del sistema linfatico. Molto raro < 1/10000: leucopenia. Disturbi psichiatrici. Molto comune > 1/10: depressione; comune da >= 1/100 a < 1/10: agitazione, ansieta', insonnia, confusione;non nota: disorientamento, nervosismo, irrequietezza, disturbi del sonno. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, parkinsonismo; molto raro: sindrome neurolettica maligna; non nota: atassia, acatisia, distonia, perdita di memoria, vertigini. Patologie oculari. Molto raro: crisi oculogire, fotofobia. Patologie cardiache. Non nota:bradicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipotensione posturale, crisi ipertensive. Patologie gastrointestinali. Non nota: problemi di deglutizione, nausea, vomito, dolore epigastrico, diarrea, costipazione,bocca secca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: traspirazione. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: ciclo mestruale irregolare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: fatica, stanchezza, ipotermia. E' stata segnalata Sindrome Neurolettica Maligna. Essapuo' manifestarsi subito dopo l'inizio della terapia, in seguito a cambiamenti di dosaggio oppure dopo un trattamento prolungato. I sintomiprincipali sono: disturbi psichici, rigidita', ipertermia, disfunzione autonomica ed elevati livelli di creatinina fosfochinasi: sospendereimmediatamente il trattamento ed adottare una appropriata terapia di supporto. Per evitare il rischio di un'interazione potenzialmente grave che provochi una crisi ipertensiva, devono trascorrere almeno 14 giorni tra la sospensione di un inibitore delle MAO e l'inizio del trattamento con tetrabenazina.

Indicazioni

Disordini del movimento associati a Corea di Huntington. Trattamento della discinesia tardiva da moderata a severa invalidante e/o socialmente imbarazzante. Tale condizione deve permanere anche dopo sospensione di una terapia con antipsicotici, oppure nei casi in cui non c'e' possibilita' di interrompere il trattamento antipsicotico; indicato anche in casi in cui la discinesia persiste nonostante riduzione del dosaggio dell'antipsicotico o sostituzione con antipsicotici atipici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo (tetrabenazina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Allattamento al seno. Pazienti con depressione clinica scarsamente controllata. Da non somministrare a pazienti in trattamento con inibitori delle MAO, a meno che tale terapia non sia statasospesa da almeno 2 settimane. Da non somministrare a pazienti in trattamento con reserpina. Da non somministrare a pazienti con sindrome di Parkinson e rigidita' ipocinetica.

Composizione ed Eccipienti

Amido, lattosio, talco, magnesio stearato, ossido di ferro giallo E172.

Avvertenze

La terapia con tetrabenazina va effettuata quando la discinesia tardiva persiste anche dopo aver ridotto o interrotto una terapia con antipsicotici o quando e' stata fatta la sostituzione con antipsicotici atipici, oppure quando la sospensione o la sostituzione con farmaci antipsicotici atipici non sono possibili. La tetrabenazina puo' causare depressione o peggiorare la depressione pre-esistente. Sono stati casi diideazione e comportamento suicidari. Si deve prestare particolare cautela nei pazienti che presentano una storia di depressione o di tentativi o ideazione suicidari. Se la depressione o l'ideazione suicidaria sono profonde o persistono, si deve considerare l'interruzione del trattamento con tetrabenazina e l'inizio di una terapia con antidepressivi. Non devono essere utilizzati antidepressivi inibitori delle MAO finche' non sono trascorse almeno due settimane da quando e' stata assunta l'ultima dose di tetrabenazina. Tetrabenazina puo' indurre parkinsonismo e aggravare i sintomi pre-esistenti della malattia di Parkinson. La dose di tetrabenazina deve essere aggiustata secondo indicazioni cliniche per minimizzare questo effetto indesiderato. La sindrome neurolettica maligna e' una rara complicanza della terapia con tetrabenazina. I principali sintomi di questa condizione sono disordini psichici, rigidita', ipertermia, disfunzioni autonomiche ed elevati livelli di creatinina fosfochinasi: interrompere immediatamente il trattamento con tetrabenazina e iniziare un trattamento appropriato. La tetrabenazina causa un lieve incremento nell'intervallo QT corretto. Tetrabenazina deve essere usata con cautela se assunta in combinazione con altre sostanze che prolungano il tratto QTc e in pazienti con sindrome congenitadel QT lungo e una storia di aritmie cardiache. Da somministrare con cautela in pazienti con insufficienza epatica. Contiene lattosio. L'uso di Tetrabenazina in pazienti con insufficienza renale non e' stato studiato.

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono dati sufficienti sull'uso di tetrabenazina nelle donne ingravidanza. Tetrabenzina non deve essere usata durante la gravidanza.Dati chimico-fisici suggeriscono che i metaboliti di tetrabenazina possono essere escreti nel latte materno. Non si puo' escludere il rischio per il bambino in allattamento. Tetrabenazina non va somministrata durante l'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

Tetrabenazina inibisce l'azione di levodopa e quindi ne attenua l'effetto. Tetrabenazina non deve essere somministrata in presenza di inibitori delle MAO a causa del rischio di possibili gravi interazioni che danno origine a crisi ipertensive. Devono trascorrere almeno 14 giornitra la sospensione di un inibitore delle MAO e l'inizio del trattamento con tetrabenazina. Si deve prendere in considerazione la possibilita' che si manifestano effetti sedativi additivi quando tetrabenazina viene utilizzata in combinazione con depressori del SNC. Vi e' un potenziale rischio di impoverimento significativo della dopamina quando si somministra tertrabenazina contemporaneamente ad agenti neurolettici ed i pazienti devono essere monitorati clinicamente per riscontrare l'eventuale insorgenza di parkinsonismo. La sindrome neurolettica malignae' stata osservata in casi isolati. L'uso concomitante di tetrabenazina con farmaci anti-ipertensivi e beta-bloccanti puo' aumentare il rischio di ipotensione ortostatica. I metaboliti alfa-DTBZ e beta-DTBZ della tetrabenazina sono substrati del CYP2D6: usare cautela quando si aggiunge un inibitore del CYP2D6 ad un paziente gia' in trattamento condosi stabili di tetrabenazina e considerare la possibilita' di una riduzione della dose di tetrabenazina. Tetrabenazina deve essere usata con prudenza se assunta con sostanze note per prolungare l'intervallo QTc, inclusi farmaci antipsicotici, antibiotici e farmaci antiaritmici di classe IA e III. Il farmaco inibisce l'azione della reserpina. Il pretrattamento con antidepressivi triciclici potrebbe limitare o capovolgere gli effetti della tetrabenazina, dando luogo ad effetti paradossi. Studi nell'animale hanno evidenziato che la difenilidantoina antagonizza gli effetti della tetrabenazina sulla locomozione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.