wilfactin*1000ui+fl 10ml fattore di von lab.francais du fract.biotech.

Che cosa è wilfactin 1000ui+fl 10ml?

Wilfactin soluzione iniett polv solv prodotto da lab.francais du fract.biotech.
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Wilfactin risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antiemorragici.
Contiene i principi attivi: fattore di von willebrand
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fattore von willebrand umano.
Codice AIC: 037392014 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Prevenzione e trattamento dell'emorragia o del sanguinamento chirurgico nella malattia di von Willebrand (VWD) quando il solo trattamento con desmopressina (DDAVP) sia inefficace o controindicato. Non deve essere usato nel trattamento dell'emofilia A.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Per il trattamento della malattia di von Willebrand e' necessaria la supervisione di un medico esperto nel trattamento dei disordini dell'emostasi. Generalmente, la somministrazione di una UI/kg di fattore vonWillebrand aumenta di 0,02 UI/ml (2%) il livello di VWF:RCo circolante. Si devono raggiungere livelli di VWF:RCo > 0,6 UI/ml (60%) e livelli di FVIII:C > 0,4 U.I./ml (40%). L'emostasi non puo' essere garantitafintanto che l'attivita' coagulante del fattore VIII (FVIII:C) non abbia raggiunto 0,4 UI/ml (40%). Occorrono almeno 6-12 ore affinche' FVIII:C raggiunga il valore massimo dopo l'iniezione del solo fattore vonWillebrand. Il livello di FVIII :C non puo' essere corretto immediatamente. Pertanto, se il livello plasmatico basale di FVIII:C del paziente e' al di sotto di questa soglia critica, in tutte le situazioni nelle quali si dovesse rendere necessaria una rapida correzione dell'emostasi, come nel trattamento di emorragie, traumi gravi o nella chirurgia d'emergenza, bisogna associare un concentrato di fattore VIII alla prima iniezione di fattore von Willebrand affinche' si raggiungano livelli plasmatici di FVIII:C tali da assicurare l'emostasi. Tuttavia, ovenon sia necessario un immediato aumento di FVIII:C, qualora per esempio il livello basale dello stesso sia tale da garantire l'emostasi o nel caso di un intervento chirurgico programmato, il medico puo' decidere di omettere la co-somministrazione del fattore VIII con la prima iniezione di VWF. La prima dose va da 40 a 80 UI/kg, per il trattamento di emorragia o trauma in associazione con, la quantita' necessaria di concentrato di fattore VIII calcolata in base al livello plasmatico basale di FVIII:C del paziente, in modo da raggiungere un appropriato livello plasmatico di FVIII:C, subito prima dell'intervento o appena possibile dopo l'esordio dell'episodio di sanguinamento o dopo trauma grave. In caso di intervento chirurgico, somministrare il farmaco 1 ora prima della procedura. Puo' essere necessaria la somministrazione di una dose iniziale di 80 UI/kg, in particolare nei pazienti affetti da VWD di tipo 3 nei quali il mantenimento di livelli adeguati puo' richiedere dosi superiori rispetto agli altri tipi di VWD. Per la chirurgia elettiva, il trattamento deve iniziare fra le 12 e le 24 ore antecedenti l'intervento ed essere ripetuto 1 ora prima della procedura. In tal caso non e' necessaria la co-somministrazione di un concentrato di fattore VIII, dal momento che normalmente FVIII:C endogeno raggiunge la soglia critica di 0,4 UI/ml (40%) prima dell'intervento. E' comunque necessario accertarsene caso per caso. Iniezioni successive Se necessario, il trattamento va protratto per uno o piu' giorni somministrando una dose giornaliera adeguata del farmaco, da 40 a 80 UI/kg al giorno, in una o due iniezioni. La dose e la durata del trattamento dipendono dalle condizioni cliniche del paziente, dalla natura e dalla gravita' del sanguinamento e dai livelli di VWF:RCo e di FVIII:C. Dietro consiglio del medico, in particolare nei casi di sanguinamento lieve o moderato, e' possibile istituire il trattamento in regime domiciliare. Puo' essere impiegato per la profilassi a lungo termine, a dosaggi adattaticaso per caso. Dosi comprese fra le 40 e le 60 UI/kg, somministrate 2o 3 volte a settimana, riducono il numero di episodi di sanguinamento. I dati degli studi clinici non definiscono una risposta relativamente all'impiego del prodotto nei bambini di eta' inferiore a 6 anni e nei pazienti che non sono mai stati trattati. Il medicinale si presenta sotto forma di polvere da ricostituire al momento dell'uso con acqua per preparazioni iniettabili,. Somministrare esclusivamente per via endovenosa, in dose singola, immediatamente dopo la ricostituzione, ad una velocita' massima di 4 ml/minuto.

Effetti indesiderati

Sono state occasionalmente osservate reazioni allergiche o da ipersensibilita' in seguito all'uso di prodotti a base di fattore von Willebrand umano: angioedema, bruciore o dolore acuto nella sede di infusione, brividi, vampate, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione toracica, formicolio, vomito, affanno, le quali possono in talunicasi evolvere fino all'anafilassi grave (shock compreso). In rari casi si osserva la comparsa di febbre. In rarissimi casi, i pazienti con VWD, in particolare quelli affetti da VWD di tipo 3, possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) nei confronti del VWF. La presenza di inibitori si manifesta come un'inadeguata risposta clinica al trattamento. Questi anticorpi si possono verificare strettamente associati a reazioni anafilattiche. Nei pazienti con reazione anafilattica va pertanto ricercata la presenza di inibitori. In tutti questi casi siraccomanda di contattare un centro specializzato nel trattamento dell'emofilia. Negli studi clinici condotti su 62 pazienti, 23 dei quali affetti da VWD di tipo 3, non e' stata rilevata la presenza di inibitori dopo la somministrazione del prodotto. Vi e' il rischio dell'insorgenza di eventi trombotici in modo particolare per i pazienti con fattori di rischio clinici o analitici noti.

Indicazioni

Prevenzione e trattamento dell'emorragia o del sanguinamento chirurgico nella malattia di von Willebrand (VWD) quando il solo trattamento con desmopressina (DDAVP) sia inefficace o controindicato. Non deve essere usato nel trattamento dell'emofilia A.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso uno qualsiasi dei costituenti.

Composizione ed Eccipienti

Polvere: albumina umana, arginina cloridrato, glicina, sodio citrato e calcio cloruro. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Nei soggetti con sanguinamento in atto, si raccomanda di somministrare in associazione un concentrato di fattore VIII con un concentrato difattore von Willebrand a basso contenuto di FVIII come trattamento diprima linea. Come con tutti i prodotti a base di proteine somministrati per via endovenosa, sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. I pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo ed osservati attentamente per l'intera durata dell'infusione in mododa evidenziare eventuali sintomi. E' necessario informare i pazienti riguardo ai segni precoci di reazioni di ipersensibilita' quali orticaria, orticaria generalizzata, senso di costrizione toracica, affanno, ipotensione e anafilassi. Se si presentano tali sintomi, bisogna immediatamente interrompere la somministrazione. In caso di shock, bisogna praticare il trattamento medico standard che si effettua per lo shock.Le comuni misure messe in atto per prevenire le infezioni dovute all'uso di specialita' medicinali ottenute da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, l'analisi delle singole donazioni e dei pool di plasma per la ricerca di specifici marcatori di infezione, e l'introduzione di metodi efficaci di rimozione/inattivazione virale nel processo produttivo. Malgrado cio', quando si somministrano specialita' medicinali ottenute da sangue o plasma umano, non e' possibile escludere completamente la possibilita' di trasmissione di agenti infettivi. Questa affermazione e' valida anche per virus emergenti o di natura ignota e per altri agenti patogeni. Le contromisure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro quali HIV, HBV e HCV, mentre potrebbero avere valore limitato contro i virus privi di involucro quali l'HAV e il parvovirus B19. L'infezione da parvovirus B19 puo'avere conseguenze gravi per le donne in stato di gravidanza (infezione fetale) e per i soggetti con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (es. anemia emolitica). Per i pazienti che ricevano con regolarita'fattore von Willebrand ottenuto dal plasma umano, va considerata la possibilita' di vaccinare opportunamente il paziente (contro l'epatite A e l'epatite B). Si raccomanda di prendere nota della denominazione edel numero di lotto del prodotto ogni qualvolta si somministra il farmaco ad un paziente, in modo da poter risalire al lotto di produzione somministrato a ciascun paziente. Vi e' il rischio dell'insorgenza di eventi trombotici in particolare nei pazienti che presentano noti fattori di rischio clinici o di laboratorio. I pazienti a rischio devono pertanto essere tenuti sotto controllo per evidenziare eventuali segni precoci di trombosi. Istituire la profilassi contro la tromboembolia venosa seguendo le attuali linee guida. I pazienti con VWD, in particolare quelli con VWD di tipo 3, possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) nei confronti del VWF. Se non vengono raggiunti i livelli plasmatici attesi di attivita' del VWF:RCo, o se non si riesce a controllare il sanguinamento con una dose adeguata, si raccomanda di eseguire un dosaggio appropriato per valutare la presenza di inibitore di VWF. Nei pazienti che presentano livelli elevati di inibitore, il trattamento con VWF puo' risultare inefficace e si dovrebbero dunque considerare strategie terapeutiche alternative. Tali soggetti devono essere seguiti da medici esperti nel trattamento dei pazienti affetti da disordini dell'emostasi. Questo medicinale contiene sodio. Un flaconcino (1000 UI) contiene 0,3 mmol (6,9 mg) di sodio. Questo deve essere tenuto in considerazione nel caso vengano iniettate piu' di 3300 UI (piu' di 1 mmol di sodio) nei pazienti con un regime dietetico iposodico.

Gravidanza e Allattamento

La sicurezza del medicinale durante la gravidanza e l'allattamento non e' stata valutata in studi clinici controllati. Gli studi condotti sull'animale non sono sufficienti a dimostrare la sicurezza sulla riproduzione, la gravidanza, lo sviluppo dell'embrione o del feto, o lo sviluppo peri- e post-natale. somministrare a donne carenti del fattore von Willebrand in gravidanza o che allattano solo se chiaramente indicato.

Interazioni con altri prodotti

Non sono note interazioni fra i concentrati di VWF ed altre specialita' medicinali.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di wilfactin

Conservazione del prodotto

Conservare nella confezione originale. Non conservare al di sopra dei25 gradi C. Tenere al riparo dalla luce. Non congelare.