vumon*infus 1f 50mg/5ml teniposide bristol-myers squibb srl
Che cosa è vumon infus 1f 50mg/5ml?
Vumon preparazione iniettabile prodotto da
bristol-myers squibb srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Vumon risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antineoplastici ed immunomodulatori. derivati dalla podofillotossina.
Contiene i principi attivi:
teniposide
Codice AIC: 024601015
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Linfomi maligni generalizzati (fase III e IV); morbo di Hodgkin, reticolosarcoma, linfosarcoma. Tumori cerebrali: glioblastoma, astrocitoma, ependimoma. Tumori della vescica (in particolare le forme papillomatose).
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Posologia
La dose viene data per mg/mq di superficie corporea calcolata in baseal peso ed all'altezza. MONOTERAPIA. La seguente posologia viene a tutt'oggi impiegata nella pratica clinica nei casi in cui il Vumon e' usato come farmaco singolo: linfoma maligno e carcinoma della vescica.Trattamento iniziale: a) 30 mg/mq/die per 5 giorni consecutivi, seguiti da un intervallo di 10 giorni in cui non si somministra il farmaco.Questo periodo di 15 giorni costituisce un ciclo. E' necessario fare 2 o 3 cicli di cura prima che si evidenzi un miglioramento. Questa posologia e' stata impiegata con successo nel trattamento di linfomi maligni e carcinomi maligni. b) 40-50 mg/m2 2 volte la settimana per un periodo di almeno 6-9 settimane. Nei pazienti con buona riserva midollaremane. Nei pazienti con buona riserva midollare questo dosaggio puo' essere somministrato sotto controllo 3 volte la settimana. Tale posologia e' stata usata con successo in casi di linfoma maligno. Dose di mantenimento: una dose di 100 mg/m2 ogni 10-14 giorni viene consigliata come dose di mantenimento. Questo mantenimento che deve essere continuato per diversi mesi, si e' dimostrato valido nei casi di linfomi maligni.Tumori cerebrali: la seguente posologia e' stata usata con successonel trattamento di questi tumori: una singola dose settimanale di 100-130 mg/m2 per infusione. Un ciclo comprende 6-8 dosi seguito da due settimane nelle quali non viene effettuata nessuna terapia. L'efficaciadel trattamento puo' essere valutata dopo un solo ciclo (6-8 settimane) in caso di successo il trattamento dovra' essere continuato fino a quando si evidenzia diminuzione della massa tumorale. ASSOCIAZIONI CHEMIOTERAPICHE. Morbo di Hodgkin, viene consigliata la seguente posologia: ai pazienti trattati con procarbazina e prednisone si possono somministrare 40 mg/m2 di Vumon in 1a, 4a, 8a, 11a e 14a giornata di trattamento, seguiti da un intervallo di 14 giorni.
Effetti indesiderati
EMATOLOGICI. L'effetto collaterale dose-limitante e' costituito dallamielodepressione evidenziata da leuco e trombocitopenia dopo 7-14 giorni di trattamento. Di norma, il recupero del midollo osseo si raggiunge entro 2-3 settimane. La leucopenia e' piu' frequente e piu' severa che non la trombocitopenia. Si verifica anche anemia ed e' stata segnalata anemia immuno emolitica. La mielodepressione e' dose-dipendente ereversibile. In pazienti trattati con Vumon, in associazione con altri agenti antineoplastici, si e' manifestata leucemia acuta non linfocitica.GASTROINTESTINALI. Nausea e vomito, controllabili normalmente con farmaci antiemetici. Stomatite/mucosite, anoressia, diarrea, dolore addominale e disfunzione epatica.ALOPECIA. Soprattutto nei pazienti sottoposti a ripetuti cicli di terapia.IPOTENSIONE. E' stata riportata morte improvvisa, probabilmente dovuta ad aritmia ed ipotensione.REAZIONI DI IPERSENSIBILITA'. Sono state riportate reazioni di tipo anafilattoide caratterizzate da tremori, febbre, tachicardia, broncospasmo, dispnea ed ipotensione durante o immediatamente dopo somministrazione di Vumon. Queste reazioni si possono verificare durante la somministrazione della prima dose e piu' comunemente in pazienti con tumori cerebrali o con neuroblastoma. Il rischio di queste reazioni puo' essere correlato a terapie ripetute ed all'accumulo del farmaco. Generalmente queste reazioni cessano con l'interruzione dell'infusione e con lasomministrazione adeguata di agenti pressori, corticosteroidi, antistaminici o di fluidi. Sono stati riportati anche: rossore, sudorazione,ipertensione ed edema. Dermatologici: e' stata riportata orticaria, con o senza prurito.NEUROTOSSICITA'. In pazienti trattati con Vumon e vincristina e' stata riportata neurotossicita', inclusi severi casi di neuropatia, dovutaad interazione tra i due farmaci. In pazienti in terapia con dosi superiori a quelle raccomandate, e' stata osservata depressione del sistema nervoso centrale.ALTRI. Sono stati riportati inoltre i seguenti effetti indesiderati: infezione, disfunzione renale, ipertensione, cefalea, confusione ed astenia.
Indicazioni
Linfomi maligni generalizzati (fase III e IV); morbo di Hodgkin, reticolosarcoma, linfosarcoma. Tumori cerebrali: glioblastoma, astrocitoma, ependimoma. Tumori della vescica (in particolare le forme papillomatose).
Controindicazioni ed effetti secondari
Controindicato in presenza di alterata emopoiesi, in particolare in seguito a radioterapia o chemioterapia intensiva oppure come conseguenza di infiltrazione tumorale del midollo. Tale condizione puo' essere evidenziata da leucopenia o trombocitopenia lieve o marcata. Non va somministrato per iniezione intracavitaria. Gravi alterazioni epatiche. Ipersensibilita' al farmaco.In gravidanza non deve essere somministrato ad esclusione di casi eccezionali, in cui occorre valutare con attenzione il potenziale beneficio del farmaco rispetto agli eventuali danni alla madre ed al nascituro. A tale proposito, si tenga presente che Vumon e' risultato teratogeno ed embriotossico in ratti trattati con dosi equivalenti a quelle utiizzate in clinica. Non sono stati condotti studi clinici su donne ingravidanza. Se il prodotto viene somministrato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante la terapia, dovra' essere informata dei rischi potenziali per il feto. Le donne in eta' fertile dovranno essere informate di evitare gravidanze. Vumon e' risultato mutageno in test effettuati in vitro.Non e' stato stabilito se teniposide viene escreto con il latte materno. Dato che molti farmaci sono escreti con il latte materno ed il potenziale di effetti indesiderati gravi da Vumon per i bambini in allattamento, si dovra' valutare se interrompere l'allattamento o la terapiacon Vumon, considerando attentamente l'importanza di quest'ultima perla madre.
Interazioni con altri prodotti
L'impiego di Vumon e' generalmente attuato secondo schemi di polichemioterapia. In tali casi occorre valutare il potenziale sinergismo tossico dei farmaci specie a livello midollare. I prodotti anticonvulsivanti quali fenobarbitale e fenitoina aumentano la clearance media del teniposide provocando un abbassamento dell'esposizione sistemica alla dose di teniposide. Dosi maggiori possono essere necessarie per quei pazienti che sono in terapia con farmaci anticonvulsivanti. Tolbutamide, sodio salicilato e sulfametazolo hanno mostrato in vitro capacita' di rimuovere il teniposide dalle proteine del plasma. Data l'estrema forza con cui teniposide si lega alle proteine, minime diminuizioni di questi legami possono portare ad aumenti sostanziali di farmaco libero, accrescendone di conseguenza sia gli effetti che la tossicita'.