vistagan collirio flaconi 5ml 0,25% allergan spa

Che cosa è vistagan coll fl 5ml 0,25%?

Vistagan collirio prodotto da allergan spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Vistagan risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci beta-bloccanti antiglaucomatosi.
Contiene i principi attivi: levobunololo cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: levobunololo cloridrato.
Codice AIC: 025737038 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato per il controllo della pressione oculare nei pazienti conglaucoma cronico ad angolo aperto e nei pazienti con ipertensione oculare. E' anche indicato come terapia combinata, nei pazienti con angolo stretto.

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Posologia

Adulti (inclusi i pazienti anziani): instillare nel sacco congiuntivale dell'occhio(i) affetto(i) 1 goccia una o due volte al di' o secondoprescrizione medica. Bambini: l'uso non e' raccomandato nei bambini acausa della mancanza di dati sulla sicurezza e efficacia. Se necessario, Vistagan puo' essere usato con altri farmaci utilizzati per ridurre la pressione endooculare. L'uso associato di due beta-bloccanti adrenergici topici non e' raccomandato. La pressione endooculare deve essere misurata dopo circa quattro settimane dall'inizio del trattamento in quanto la normalizzazione della pressione oculare puo' impiegare poche settimane. Come con qualsiasi collirio, per ridurre il possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale al canthus mediale (occlusione puntale) per un minuto. Cio' deve essereeffettuato immediatamente dopo l'instillazione di ciascuna goccia. Passaggio del trattamento ad altro beta-bloccante: quando si sta usando un altro beta-bloccante, il trattamento deve essere interrotto per un'intera giornata di terapia. Iniziare il trattamento il giorno successivo somministrando per via topica una goccia nel sacco congiuntivale nell'occhio(i) affetto(i) una o due volte al giorno. Se sostituisce una combinazione di prodotti anti-glaucoma, deve essere eliminato solo un singolo prodotto alla volta. Uso in caso di insufficienza renale ed epatica: il levobunololo cloridrato non e' stato studiato nei pazienti con insufficienza epatica o renale. E', quindi, necessario procedere con cautela nel trattamento di questi pazienti.

Effetti indesiderati

All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesideratisono riportati in ordine decrescente di gravita'. Le seguenti terminologie sono state impiegate con lo scopo di classificare la comparsa degli effetti indesiderati: Molto comune (>1/10); Comune (>1/100 a 1/1000 a 1/10000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza: non ci sono sufficienti dati sull'uso nelle donne in gravidanza. Non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno di unaevidente necessita'. Studi epidemiologici non hanno rilevato effetti di malformazione ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina quando i beta-bloccanti venivano somministrati per via orale. Inoltre, nel neonato sono stati osservati segni e sintomidi beta-blocco (es. bradicardia, ipotensione, problemi respiratori e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madrefino al parto. Se si somministra fino al parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Gli studi condotti sugli animali trattati con il levobunololo hanno mostrato una tossicita' riproduttiva a dosi significativamente piu' alte di quelle impiegate nella pratica clinica. Allattamento: il levobunololo e' escreto nel latte materno. Non deve essere utilizzato nelle donne che allattano.

Indicazioni

E' indicato per il controllo della pressione oculare nei pazienti conglaucoma cronico ad angolo aperto e nei pazienti con ipertensione oculare. E' anche indicato come terapia combinata, nei pazienti con angolo stretto.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattie da iperattivita' delle vie aeree, inclusa asma bronchiale in atto o pregressa, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave. Bradicardia sinusale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con un pacemaker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno.

Composizione ed Eccipienti

Alcool polivinilico, benzalconio cloruro, disodio editato, sodio fosfato bibasico eptaidrato, potassio fosfato monobasico, sodio cloruro, acqua depurata.

Avvertenze

Come tutti gli altri farmaci oftalmici somministrati per via topica, il Vistagan puo' essere assorbito per via sistemica, pertanto possono manifestarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari e polmonari che si verificano con l'uso di beta-bloccanti sistemici. E' necessario procedere con cautela in caso di trattamento di pazienti affetti da patologie cardiovascolari gravi o instabili e non controllate, incluso il primo grado di blocco atrioventricolare. Prima di iniziare la terapia e' necessario che l'insufficienza cardiaca sia adeguatamentecontrollata. Pazienti con anamnesi positiva di disturbi cardiaci gravi devono essere tenuti in osservazione per segni di insufficienza cardiaca e controllate le loro pulsazioni. A seguito di somministrazione di levobunololo sono state segnalate reazioni cardiache e respiratorie,incluso decesso per broncospasmo nei pazienti asmatici e, raramente, decesso per insufficienza cardiaca. L'effetto sulla pressione endooculare o gli effetti conosciuti sul blocco sistemico dei recettori beta possono essere esacerbati quando e' somministrato a pazienti gia' in trattamento con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere esaminata attentamente. L'uso di due beta-bloccanti adrenergici topici non e' raccomandato. Nei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso, l'obiettivo immediato del trattamento e' di riaprire l'angolo. Cio' richiede di restringere la pupilla con un miotico. Ha poco effetto o nessuno sulla pupilla. Quando e' usato per ridurre la pressione endooculare elevata nel glaucoma ad angolo chiuso, il prodotto deveessere utilizzato con un miotico e non da solo. Il trattamento con levobunololo e' stato associato a pronunciata ipotensione nei pazienti con grave insufficienza renale in dialisi. Il levobunololo puo' peggiorare la tachicardia compensativa ed aumentare il rischio di ipotensionequando viene impiegato in concomitanza con anestetici. L'anestetista deve essere informato se il paziente e' in trattamento. I beta-bloccanti possono anche mascherare i segni di ipertiroidismo e causare peggioramento dell'angina di Prinzmetal, dei gravi disturbi circolatori a livello centrale e periferico e dell'ipotensione. Deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da acidosi metabolica e fecromocitoma nontrattato. Le sostanze che inducono un blocco beta-adrenergico devono essere somministrate con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti diabetici non controllati (soprattutto in quelli con diabete labile) dal momento che i beta-bloccanti possono mascherare i segni ed i sintomi dell'ipoglicemia acuta. I segni indicatori di ipoglicemia acuta possono essere mascherati, in particolare sono tachicardia, palpitazioni e sudorazione. Deve essere utilizzato con cautela nei pazienti che soffrono di depressione, insufficienza cerebrale ocoronarica, fenomeno di Raynaud, ipotensione ortostatica o tromboangioite obliterante. Durante il trattamento con beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia natura possono non rispondere alla dose di adrenalina usata di solito per il trattamento di reazioni anafilattiche. Come nel caso dei beta-bloccanti sistemici, qualora fosse necessario interrompere il trattamento nei pazienti coronaropatici, lo si deve fare gradualmente per evitare i disturbi del ritmo, l'infarto del miocardio o la morte improvvisa. E' stato riportato il distacco della coroide a seguito di chirurgia filtrante con somministrazione di terapie che riducono la produzione di umor acqueo (es. timololo, acetazolamide). Nei pazienti che soffrono di infiammazione cronica dell'occhio e di distrofiacorneale, deve essere somministrato solamente in caso di diagnosi convincente e sotto continuo monitoraggio a brevi intervalli. Sono stati riportati rash cutanei e/o secchezza dell'occhio associati all'uso di beta-bloccanti. L'incidenza e' bassa ed i sintomi sono cessati con la sospensione dei beta-bloccanti. L'interruzione dell'uso di beta-bloccanti deve essere considerata se tali sintomi si presentano ma la sospensione del trattamento deve essere graduale. Il conservante presente inVistagan, il benzalconio cloruro, puo' causare irritazione oculare. Le lenti a contatto devono essere tolte prima dell'instillazione e possono essere nuovamente applicate dopo almeno 15 minuti. E' noto che il benzalconio cloruro puo' opacizzare le lenti a contatto morbide. Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide. Gli atleti devono essere a conoscenza che contiene levobunonolo che puo' indurre ad un risultato positivo nei controlli anti-doping.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: non ci sono sufficienti dati sull'uso nelle donne in gravidanza. Non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno di unaevidente necessita'. Studi epidemiologici non hanno rilevato effetti di malformazione ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina quando i beta-bloccanti venivano somministrati per via orale. Inoltre, nel neonato sono stati osservati segni e sintomidi beta-blocco (es. bradicardia, ipotensione, problemi respiratori e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madrefino al parto. Se si somministra fino al parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Gli studi condotti sugli animali trattati con il levobunololo hanno mostrato una tossicita' riproduttiva a dosi significativamente piu' alte di quelle impiegate nella pratica clinica. Allattamento: il levobunololo e' escreto nel latte materno. Non deve essere utilizzato nelle donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi di interazione. Sebbene non siano stati condotti studi specifici relativi alle interazioni, bisogna tenere presente la possibilita' di effetti additivi o di potenziamento quandosomministrato in associazione a sostanze che deprimono il SNC (alcool, barbiturici, oppiacei, sedativi o anestetici). La somministrazione contemporanea di colliri contenenti levobunololo e bloccanti dei canalidel calcio orali, alcaloidi di Rauwolfia, guanetidina, beta-bloccanti, antiaritmici, glicosidi digitalici o parasimpaticomimetici puo' comportare effetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata. Deve essere prestata attenzione ed i pazienti devono essere monitorati quando e' utilizzato in concomitanza con agenti orali bloccanti beta-adrenergici a causa del potenziale effetto additivo sul beta-blocco sistemico. Un aumentato effetto ipotensivo e' osservato quando baclofen e'somministrato con i beta-bloccanti. Poiche' un assorbimento sistemicosi puo' verificare a seguito di utilizzo di beta-bloccanti topici, e'necessario un regolare controllo della pressione sanguigna. Sebbene il levobunololo abbia poco effetto sul diametro pupillare, e' stata occasionalmente riportata midriasi durante il trattamento con levobunololo associato ad agenti midriatici, quali adrenalina. I beta-bloccanti possono potenziare l'effetto ipoglicemizzante degli antidiabetici e mascherare i segni e i sintomi di ipoglicemia. Durante l'assunzione dei beta-bloccanti puo' essere potenziata la reazione ipertensiva causata dalla sospensione improvvisa della clonidina. Durante il trattamento contemporaneo di chinidina e levobunololo, e' stato segnalato il potenziamento del blocco sistemico dei recettori beta (es. riduzione della frequenza cardiaca), forse dovuto all'inibizione del metabolismo del levobunololo da parte della chinidina, attraverso l'enzima P450, CYP2D6. L'uso di un beta-bloccante in concomitanza con farmaci anestetici puo'attenuare la tachicardia compensativa ed aumentare il rischio di ipotensione; pertanto, l'anestesista deve essere informato se il paziente e' in trattamento. Si raccomanda cautela in caso di trattamento insieme a mezzi di contrasto a base di iodio o con lidocaina somministrata per via endovenosa. La cimetidina puo' aumentare la concentrazione del levobunololo nel plasma. Non sono disponibili dati sul livello di catecolamine in circolazione dopo somministrazione. Si raccomanda, tuttavia, cautela nei pazienti che assumono farmaci che possono alterare il metabolismo e la captazione delle amine circolanti come clorpromazina, metilfenidato, reserpina a causa dei possibili effetti additivi di ipotensione e/o marcata bradicardia, che possono determinare vertigine, sincope o ipotensione posturale. Anche se non sono stati condotti studispecifici sulle interazioni farmacologiche, va tenuto conto della possibilita' conosciuta di un effetto additivo di riduzione della PIO conprostamidi, prostaglandine, inibitori dell'anidrasi carbonica e pilocarpina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.