vincristina eg iv fl 1mg 1ml vincristina eg spa
Che cosa è vincristina eg iv fl 1mg 1ml?
Vincristina soluzione iniettabile prodotto da
eg spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Vincristina risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di farmaco antineoplastico.
Contiene i principi attivi:
vincristina solfato
Codice AIC: 020782037
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Puo' essere impiegata sia in monoterapia che in associazione con altri agenti oncolitici per il trattamento delle seguenti condizioni patologiche: leucemie acute; linfomi maligni, tra i quali il morbo di Hodgkin, il linfosarcoma ed il reticolosarcoma; altre neoplasie come il neuroblastoma, il tumore di Wilms ed il rabdomiosarcoma.
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Posologia
Si deve porre particolare attenzione nel calcolare e nel somministrare la dose. Il sovradosaggio puo' avere conseguenze molto gravi o mortali. Si somministra per via endovenosa ad intervalli settimanali. Nei bambini la dose normale e' di 2 mg/m2. In quelli di peso uguale o inferiore a 10 kg la dose iniziale deve essere di 0.05 mg/kg in somministrazione unica settimanale. Negli adulti la dose normale e' di 1.4 mg/m2.Una riduzione del 50% della dose del prodotto viene raccomandata nei pazienti con valori di bilirubina diretta superiore a 3 mg/100 ml. Nondeve essere somministrato a pazienti che ricevono radioterapia che includa l'area epatica. Somministrandolo in combinazione con la L-asparaginasi, deve essere somministrato da 12 a 24 ore prima dell'enzima, alfine di minimizzare la tossicita' acuta. La somministrazione di L- asparaginasi effettuata prima di quella di Vincristina puo' ridurne la clearance epatica.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse che si manifestano nel corso della somministrazione del prodotto sono in genere reversibili e direttamente proporzionali alla dose. Tra le manifestazioni piu' comuni vi e' l'alopecia; tra quelle piu' fastidiose, sono i disturbi neuromuscolari. Somministrandolo in dosi uniche settimanali, le reazioni avverse (leucopenia, dolori neuritici, stitichezza) sono di breve durata (meno di sette giorni) e diminuiscono o scompaiono riducendo la dose. Invece esse tendono ad aumentare somministrando la stessa dose in modo frazionato. Gli altri sintomi (alopecia, perdita della sensibilita', parestesie, difficolta' alla deambulazione, andatura steppante, atassia, perdita dei riflessi tendinei profondi ed atrofie muscolari) possono persistere piu' a lungoed eventualmente durare per tutta la terapia pero' tendono a scomparire circa sei settimane dopo la sospensione della terapia. La disfunzione sensorio-motoria generalizzata puo' aggravarsi continuando il trattamento. IPERSENSIBILITA'. Casi rari di reazioni di tipo allergico quali anafilassi, rash ed edema correlabili al prodotto sono stati osservati in pazienti trattati con regimi polichemioterapici che lo contenevano. Manifestazioni neuromuscolari: gli effetti indesiderati a carico del sistema neuro-muscolare si sviluppano frequentemente seguendo una sequenza caratteristica. Inizialmente si manifestano soltanto ipoestesie e parestesie. Con la prosecuzione del trattamento possono apparire dolori neuritici ed ancora piu' tardi difficolta' motorie, perdita dei riflessi tendinei profondi, paralisi flaccida dei piedi, atassia e manifestazioni a carico dei nervi cranici, tra cui paresi isolate e/o in particolare paralisi della muscolatura, che possono verificarsi in qualsiasi distretto anche in assenza di un'insufficienza motoria. La muscolatura extraoculare e laringea sono i distretti piu' frequentemente interessati. Sono stati riportati inoltre dolori mascellari, faringei, della ghiandola parotide, ossei, lombari, degli arti, muscolari, anchegravi. Non esistono farmaci od altre sostanze che possano di per se' prevenire od ovviare alla sintomatologia neuromuscolare indotta dal farmaco. Negli adulti sono state notate convulsioni, frequentemente associate ad ipertensione e nei bambini convulsioni seguite da coma. In tali casi si suggerisce la somministrazione di una dose anticonvulsivante di fenobarbital. Sono state descritte cecita' corticale transitoria ed atrofia ottica con cecita'. Manifestazioni endocrine: la sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico ipofisario e' stata osservata raramente in alcuni pazienti sottoposti al trattamento. Il miglioramento della iponatremia e della perdita renale di sodio si ottengono con la restrizione dell'apporto di liquidi. Manifestazioni gastrointestinali: stitichezza, crampi addominali, perdita di peso, nausea, vomito, anoressia, ulcerazioni buccali, diarrea, ileo paralitico, necrosi intestinale con o senza perforazione, stitichezza puo' manifestarsi con ritenzione fecale nel tratto superiore del colon e, all'esame obiettivo, il retto puo' risultare vuoto. La sindrome puo' simulare,nei casi estremi, l'occlusione intestinale. Una radiografia dell'addome in bianco puo' essere di particolare aiuto nel porre la giusta diagnosi. Tutti i casi possono essere risolti con l'ausilio di enteroclismi e lassativi. Al fine di ovviare alla stipsi, si raccomanda che tuttii pazienti trattati con il prodotto seguano un regime dietetico. Nel bambino puo' svilupparsi ileo paralitico che si risolve interrompendone la somministrazione e con terapia sintomatica. La sintomatologia puo' simulare l'addome acuto. Genito-urinari: poliuria, disuria, ritenzione urinaria per atonia vescicale. Nei soggetti anziani, la terapia confarmaci che causano ritenzione urinaria dovrebbe essere interrotta nei primi giorni dopo la somministrazione. Cardiovascolari: ipertensioneed ipotensione arteriosa. Regimi polichemioterapici contenenti Vincristina in pazienti che erano stati trattati con irradiazione mediastinica sono risultati associati a coronaropatia ed infarto del miocardio, anche se non e' stato stabilito un rapporto di causalita'. Polmonari: dispnea acuta e broncospasmo grave sono stati riportati a seguito della somministrazione degli alcaloidi della Vinca. Queste reazioni si sono verificate piu' frequentemente quando l'alcaloide della Vinca venivasomministrato in combinazione con la Mitomicina C. L'inizio puo' averluogo entro pochi minuti o diverse ore dalla somministrazione dell'alcaloide della Vinca, e fino a due settimane dopo la dose di MitomicinaC. Puo' verificarsi una dispnea progressiva che richiede terapia a lungo termine. Non deve piu' essere somministrato Ematologici. La grave depressione del midollo osseo non costituisce generalmente un fattore che limita la dose. Comunque, sono state osservate anemia, leucopenia e trombocitopenia. Se la trombocitopenia e' presente al momento in cuisi inizia la terapia puo' anche migliorare prima che si manifesti unaremissione midollare. Pelle: alopecia e rash. Altri: febbre, cefalea.
Indicazioni
Puo' essere impiegata sia in monoterapia che in associazione con altri agenti oncolitici per il trattamento delle seguenti condizioni patologiche: leucemie acute; linfomi maligni, tra i quali il morbo di Hodgkin, il linfosarcoma ed il reticolosarcoma; altre neoplasie come il neuroblastoma, il tumore di Wilms ed il rabdomiosarcoma.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non deve essere somministrata per via intratecale. La somministrazione intratecale di solfato di vincristina abitualmente causa la morte del paziente. Forma demielinizzante della malattia di Charcot-Marie-Tooth. Non dovrebbe essere somministrata a pazienti con infezioni batteriche in atto. Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il farmaco va somministrato in caso di effettiva necessita'. Puo' causare danni al feto. Somministrando il farmaco ad una donna gravida o se una donna diviene gravida nel corso di un trattamento bisogna fornire adeguate informazioni sul danno potenziale che il feto puo' ricavarne. Le donne in eta' feconda debbono essere avvisate ed evitarela gravidanza. Somministrata a topi od a cricete gravide, a dosaggi capaci di determinare un riassorbimento fetale dal 23 all'85%, ha prodotto malformazioni nei feti sopravvissuti. Nelle scimmie, somministrando il prodotto tra il 27 ed il 34 giorno di gravidanza, si sono avuti casi di evidenti malformazioni in due dei cinque animali trattati. I rimanenti tre erano normali. Non e' noto se il farmaco viene escreto conil latte. Nel caso di allattamento al seno, la somministrazione e' controindicata.
Interazioni con altri prodotti
E' stato riportato che la contemporanea somministrazione orale od endovenosa di fenitoina e combinazioni di polichemioterapia includenti ilprodotto riducono i livelli plasmatici dell'anticonvulsivante e diminuiscono la soglia per le convulsioni. L'aggiustamento del dosaggio dovrebbe essere basato sul monitoraggio dei livelli plasmatici di fenitoina. Il suo contributo a questa interazione non e' certo. L'interazionepuo' essere spiegata da un ridotto assorbimento della fenitoina e da un suo aumentato metabolismo ed eliminazione. Nei soggetti trattati incombinazione con la Mitomicina C, si sono manifestati casi di dispneae di broncospasmo grave. Queste reazioni possono verificarsi da pochiminuti ad alcune ore dopo la somministrazione di Vincristina e fino a2 settimane dopo quella della Mitomicina C. Puo' verificarsi una dispnea progressiva che richiede una terapia a lungo termine. Non dovrebbeessere piu' somministrato. Nel caso in cui il farmaco venga iniettatoattraverso il deflussore di una fleboclisi, bisogna fare molta attenzione che i liquidi non modifichino il pH della soluzione al di fuori dei valori di 3,5 e 5,5. Pertanto, non deve essere miscelato con nessunaltro liquido eccetto che la soluzione fisiologica o glucosata.