vetoryl 30 capsule 10mg trilostano dechra veterinary products srl
Che cosa è vetoryl 30cps 10mg?
Vetoryl 30cps 10mg capsule rigide prodotto da
dechra veterinary products srl
è un farmaco veterinario della categoria
specialita' medicinali veterinarie con prescrizione medica
.
Vetoryl 30cps 10mg risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di preparati antisurrenalici. anticorticosteroidi.
Contiene i principi attivi:
trilostano
Composizione Qualitativa e Quantitativa: trilostano.
Codice AIC: 103771046
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Prodotto per uso veterinario
vetoryl
scatola da 30 capsule da 10 mg
trilostano - 10 milligrammo (i)
Protoddo per: cani - cani - n/a - n/a - uso orale
Per il trattamento dell'iperadrenocorticalismo di origine ipofisaria o surrenale (morbo e sindrome di Cushing) nel cane.
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Posologia
Dose media iniziale di 6 mg per kg peso corporeo una volta al giorno,insieme al cibo. La dose va, quindi, titolata in base alla risposta individuale, determinata mediante monitoraggio. Le dosi iniziali raccomandate per l'uso sono le seguenti. Peso corporeo da 3 a =40 kg: 120-240 mg (dosaggio 3-6 mg/kg). Negli studiclinici, la maggior parte dei cani risultava alla fine stabilizzata adosi di 2-10 mg/kg/die. Nel caso in cui i sintomi non vengano adeguatamente controllati alla fine di un intervallo interdose completo di 24ore, bisogna considerare l'aumento della dose giornaliera, incrementandola il meno possibile e suddividendola in una dose mattutina e una serale. Non dividere ne' aprire le capsule. In un ristretto numero di animali, puo' essere necessario un dosaggio sensibilmente superiore ai 10 mg/kg di peso corporeo al giorno. In queste situazioni, deve esserecondotto un adeguato monitoraggio supplementare. La capsula da 10 mg deve essere impiegata nei cani che richiedono dosi particolarmente piccole di trilostano e per rendere possibili gli aggiustamenti del dosaggio. MONITORAGGIO: vanno prelevati campioni per le indagini biochimiche (inclusa la determinazione degli elettroliti) e per un test di stimolazione con ACTH prima del trattamento e poi a 10 giorni, a 4 settimane, a 12 settimane, e successivamente ogni 3 mesi, dopo la diagnosi iniziale e dopo ogni aggiustamento della dose. I test di stimolazione conACTH devono assolutamente essere condotti 4-6 ore dopo la somministrazione, per consentire un'accurata interpretazione dei risultati. In occasione delle scadenze temporali sopra riportate, va effettuata anche una valutazione periodica della progressione clinica della malattia. Nel caso di un test di stimolazione con ACTH negativo durante il monitoraggio, il trattamento va interrotto per 7 giorni e quindi ripreso a dosi inferiori. Ripetere il test di stimolazione con ACTH dopo altri 14giorni. Se il risultato e' ancora negativo, interrompere il trattamento fino alla ricomparsa dei segni clinici di iperadrenocorticalismo. Ripetere il test di stimolazione con ACTH dopo un mese dalla ripresa del trattamento. Non impiegare in cani che pesano meno di 3 kg.
Effetti indesiderati
La sindrome da sospensione di corticosteroidi o l'ipocortisolemia vanno distinte dall' ipoadrenocorticalismo, mediante valutazione degli elettroliti sierici. Possono comparire segni associati ad ipoadrenocorticalismo iatrogeno, quali debolezza, letargia, anoressia, vomito e diarrea, in particolare se il monitoraggio non e' adeguato. Tali segni sono in genere reversibili entro un periodo di tempo variabile successivoalla sospensione del trattamento. Possono comparire anche crisi addisoniane acute (collasso). In cani trattati con trilostano, si sono osservati letargia, vomito, diarrea e anoressia senza evidente ipoadrenocorticalismo. In cani sottoposti al trattamento, e' stata occasionalmente riportata una necrosi surrenalica, che puo' condurre ad ipoadrenocorticalismo. Il trattamento con il prodotto puo' smascherare una disfunzione renale subclinica. Il trattamento puo' smascherare un'artrite, a causa della riduzione dei livelli di corticosteroidi endogeni. In un numero ridotto di casi, e' stata riportata la morte improvvisa durante il trattamento. Altre rare reazioni avverse di grado lieve comprendonoatassia, scialorrea, aerofagia, tremori muscolari e alterazioni cutanee.
Indicazioni
Per il trattamento dell'iperadrenocorticalismo di origine ipofisaria o surrenale (morbo e sindrome di Cushing) nel cane.
Controindicazioni ed effetti secondari
Non impiegare in animali che soffrono di malattie epatiche primitive e/o di insufficienza renale.
Composizione ed Eccipienti
Amido di mais; lattosio monoidrato; magnesio stearato. Guscio della capsula: gelatina biossido di titanio (E171); ossido di ferro giallo (E172); ossido di ferro nero (E172). Grigio inchiostro: biossido di titanio (E171); ossido di ferro nero (E172); glassa della gomma lacca.
Avvertenze
E' necessaria un'accurata diagnosi di iperadrenocorticalismo. In casodi mancata risposta evidente al trattamento, la diagnosi deve essere rivalutata. Puo' essere necessario aumentare la dose. Poiche' la maggior parte dei casi di iperadrenocorticalismo viene diagnosticata in cani di 10-15 anni d'eta', spesso sono presenti altri processi patologici. Di particolare importanza e' lo screening delle malattie epatiche primarie e dell'insufficienza renale, poiche' il prodotto e' controindicato in questi casi. Va eseguito, quindi, un attento monitoraggio durante il trattamento. Particolare attenzione va dedicata agli enzimi epatici, agli elettroliti, all'urea e alla creatinina. La presenza contemporanea di diabete mellito e di iperadrenocorticalismo richiede un monitoraggio specifico. Se un cane e' stato precedentemente trattato con mitotano, la sua funzione surrenalica potrebbe essere ridotta. Varie esperienze in questo campo suggeriscono che deve trascorrere un intervallo di almeno un mese fra l'interruzione di mitotano e l'assunzione di trilostano. Si consiglia il monitoraggio della funzione surrenalica, poiche' i cani potrebbero essere piu' sensibili agli effetti del trilostano. Il prodotto deve essere usato con estrema cautela nei cani con preesistente anemia, poiche' potrebbe comparire un'ulteriore riduzione dell'ematocrito e dell'emoglobina. Deve essere eseguito un monitoraggio periodico. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto: il trilostano puo' ridurre la sintesi del testosterone ed avere proprieta' antiprogesterone. Le donne in stato di gravidanza o che desiderano una gravidanza devono evitare di maneggiore le capsule. Dopo un'esposizione accidentale o dopo l'uso, lavarsi le mani con acqua e sapone. Il contenuto delle capsule puo' causare irritazione della cute, degli occhi e sensibilizzazione. Non dividere ne' aprire le capsule: in caso dirottura accidentale delle capsule e di contatto dei granuli con gli occhi o con la cute, lavare subito con acqua abbondantemente. Se l'irritazione persiste, consultare il medico. Persone con ipersensibilita' nota al trilostano o ad uno qualsiasi degli eccipienti devono evitare il contatto con il prodotto. In caso di ingestione accidentale, rivolgersi immediatamente al medico. Sovradosaggio: puo' provocare la comparsa di segni di ipoadrenocorticalismo (letargia, anoressia, vomito, diarrea, segni cardiovascolari, collasso). Non e' comparsa mortalita' in seguito a somministrazione cronica di una dose pari a 3 volte quella massima raccomandata in cani sani, tuttavia ci si puo' attendere mortalita' se le dosi piu' elevate vengono somministrate in cani con iperadrenocorticalismo. Non esiste un antidoto specifico per il trilostano. Iltrattamento va interrotto e, a seconda dei segni clinici, potra' essere indicata una terapia di supporto comprendente corticosteroidi, correzione del bilancio elettrolitico e apporto di liquidi. In caso di sovradosaggio acuto, puo' essere di beneficio l'induzione dell'emesi seguita da somministrazione di carbone attivo. Qualsiasi insufficienza corticosurrenalica iatrogena e', di solito, rapidamente reversibile con l'interruzione del trattamento. Tuttavia, in una piccola percentuale dicani, gli effetti possono essere piu' prolungati. Dopo un'interruzione di una settimana, il trattamento con trilostano va ripreso a dosi inferiori.
Gravidanza e Allattamento
Non utilizzare in cagne gravide o in allattamento o in animali destinati alla riproduzione.
Interazioni con altri prodotti
La possibilita' di interazioni con altri medicinali veterinari non e'stata specificamente studiata. Poiche' l' iperadrenocorticalismo tende a comparire in cani anziani, molti di essi riceveranno un trattamento concomitante. Negli studi clinici, non si e' osservata alcuna interazione. Se il trilostano viene impiegato assieme a diuretici risparmiatori di potassio o ad ACE-inibitori, va considerato il rischio di sviluppare un'iperpotassiemia. L'uso concomitante di tali farmaci va sottoposto a un'analisi del rapporto rischio/beneficio, poiche' sono stati riportati alcuni casi di morte (anche di morte improvvisa) in cani trattati contemporaneamente con trilostano ed ACE inibitori.
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Tenere gli astucci blister nell'imballaggio esterno di cartone.