velmetia*168cpr riv 50+1000mg metformina e neopharmed gentili spa
Che cosa è velmetia 168cpr riv 50+1000mg?
Velmetia compresse rivestite prodotto da
neopharmed gentili spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Velmetia risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaci usati nel diabete, associazioni di farmaci ipoglicemizzanti orali.
Contiene i principi attivi:
sitagliptin fosfato monoidrato/metformina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene 50 mg di sitagliptin (come fosfato monoidrato) e 1000 mg di metformina cloridrato.
Codice AIC: 038678126
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Per i pazienti con diabete mellito di tipo 2: indicato in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con il loro dosaggio massimo tollerato di metformina da sola o in quei pazienti gia' in trattamento con l'associazione di sitagliptin e metformina.Indicato in associazione con una sulfonilurea (es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con il loro dosaggio massimo tollerato di metformina ed una sulfonilurea. Indicato in triplice terapia di associazione con un agonista del recettore gammaattivato dal proliferatore del perossisoma (PPARgamma) (es., un tiazolidinedione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazientiche non hanno un adeguato controllo della glicemia con il loro dosaggio massimo tollerato di metformina e di un agonista PPARgamma. Indicato come terapia aggiuntiva all'insulina (es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico nei pazienti quando un dosaggio stabile di insulina e metformina da solo non fornisce un adeguato controllo glicemico.
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Posologia
La dose della terapia anti-ipergligemica con il farmaco deve essere personalizzata sulla base del regime di trattamento corrente del paziente, dell'efficacia, e tollerabilita' non superando il dosaggio giornaliero massimo raccomandato di sitagliptin 100 mg. Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con il dosaggio massimo tollerato di metformina in monoterapia: il dosaggio usuale iniziale del farmaco deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dosaggio giornaliero totale di 100 mg) piu' metformina a dosaggio invariato. Pazienti che passano da un regime di associazione con sitagliptin e metformina:la terapia con il medicinale deve essere iniziata mantenendo invariato il dosaggio di sitagliptin e metformina. Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con il dosaggio massimo tollerato di metformina ed una sulfonilurea: la dose deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dosaggio giornaliero totale di 100 mg) ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta. Quando il farmaco e' usato in associazione con una sulfonilurea, si puo' rendere necessario un dosaggio piu' basso della sulfonilurea per ridurre il rischio di ipoglicemia. Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con il dosaggio massimo tollerato di metformina e di un agonista PPARgamma: la dose deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dosaggio giornaliero totale di 100 mg) ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta. Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con insulina e il dosaggio massimo tollerato di metformina: la dose deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dosaggio giornaliero totale di 100 mg) ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta. Quando il prodotto e' usato in associazione con insulina, si puo' rendere necessario un dosaggio piu' basso della insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. Per dosaggi differenti di metformina, il farmaco e' disponibile in dosaggi di sitagliptin 50 mg e metformina cloridrato 850 mg o metformina cloridrato 1000 mg. Tutti i pazienti devono continuare la loro dieta con una adeguata distribuzione dell'assunzione di carboidrati durante la giornata. I pazienti in eccesso ponderale devono continuare la loro dieta a ristretto apporto calorico. >>Popolazioni speciali. Alterazione della funzione renale: il medicinale non deve essere assunto da pazienti con alterazione moderata o severa della funzione renale (clearance della creatinina < 60 ml/min). Alterazione della funzione epatica: il farmaco non deve essere assunto da pazienti con alterazione della funzione epatica. Anziani: poiche' metformina e sitagliptin sono escreti dal rene, usare con cautela con l'aumentare dell'eta'.E' necessario il monitoraggio della funzione renale per prevenire l'acidosi lattica associata con l'uso di metformina, particolarmente nell'anziano. In pazienti di eta' > 75 anni si deve agire con cautela. Popolazione pediatrica: l'uso in bambini di eta' inferiore a 18 anni non e' raccomandato in quanto non vi sono dati di sicurezza e di efficaciain questa popolazione. Il farmaco deve essere assunto due volte al giorno con i pasti per ridurre gli effetti indesiderati gastrointestinali associati con l'uso di metformina.
Effetti indesiderati
Sitagliptin e metformina. Reazioni avverse considerate correlate al farmaco riportate in eccedenza su placebo nei pazienti trattati con sitagliptin in associazione con metformina. Le frequenze sono definite come: molto comuni (>=1/10); comuni (da >=1/100 a =1/1000 a =1/10.000 a >Sitagliptin con metformina. Patologie del sistema nervoso. Non comune: sonnolenza. patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea, dolore addominale alto; comune: nausea. Esami diagnostici. Non comune: riduzione del glucosio ematico. >>Sitagliptin con metformina ed una sulfonilurea. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi. >>Sitagliptin con metformina ed un agente PPARgamma (rosiglitazone). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, vomito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema periferico. >>Sitagliptin con metformina e insulina. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea. Patologie gastrointestinali. Non comune: secchezza delle fauci.Informazioni aggiuntive sui singoli principi attivi dell'associazionea dosaggio fisso. >>Sitagliptin. Inoltre, in studi in monoterapia fino a 24 settimane con sitagliptin 100 mg da solo una volta al giorno rispetto a placebo, le reazioni avverse considerate come correlate al farmaco verificatesi in eccesso nei pazienti trattati con sitagliptin rispetto ai pazienti trattati con placebo sono cefalea, ipoglicemia, costipazione, e capogiro. Oltre alle reazioni avverse correlate al farmaco descritte sopra, eventi avversi che si sono verificati in almeno il 5% dei casi e piu' comunemente in pazienti trattati con sitagliptin hanno incluso infezione del tratto respiratorio superiore e nasofaringite. Ulteriori eventi avversi che si sono verificati piu' di frequente in pazienti trattati con sitagliptin hanno incluso osteoartrite e dolore alle estremita'. In tutti gli studi clinici e' stato osservato un lieve aumento delle conta dei leucociti (una differenza in leucociti vs placebo di circa 200 cellule/microlitro; conta media dei leucociti al basale pari a circa 6600 cellule/microlitro) a causa di un incremento dei neutrofili. Questa osservazione e' stata fatta nella maggior partedegli studi, ma non in tutti. Questa alterazione dei parametri di laboratorio non viene considerata clinicamente rilevante. Con il trattamento con sitagliptin non sono stati osservati cambiamenti significatividei segni vitali o del tracciato ECG (incluso l'intervallo QTc). Esperienza post-marketing: nel corso dell'esperienza post-marketing del farmaco o sitagliptin, uno dei principi attivi del prodotto, sono state segnalate le seguenti ulteriori reazioni avverse (frequenza sconosciuta): reazioni di ipersensibilita', inclusa anafilassi, angioedema, eruzione cutanea, orticaria, vasculite cutanea, e patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson; pancreatite; alterazionedella funzione renale, compresa l'insufficienza renale acuta (che qualche volta necessita di dialisi). >>Metformina. Dati di studi clinici e dati post-marketing. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rara: acidosi lattica, carenza di vitamina B12. patologie del sistema nervoso. Comune: gusto metallico. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: sintomi gastrointestinali. Patologie epatobiliari. Molto rari: disturbi della funzione epatica, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rari: orticaria, eritema, prurito.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati adeguati sull'uso di sitagliptin in donne in gravidanza. Studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva ad alti dosaggi di sitagliptin. Un limitato quantitativo di dati suggerisce chel'uso di metformina in donne in gravidanza non si associa con un aumento del rischio di malformazioni congenite. Gli studi su animali con metformina non evidenziano effetti dannosi su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, sviluppo natale o postnatale. Il farmaco non deve essere usato in gravidanza. Se una paziente desidera una gravidanza o se si verifica una gravidanza, la terapia con il prodotto deve essere interrotta e si deve passare appena possibile ad un trattamento con insulina. Non sono stati eseguiti studi su animali con i principi attivi del medicinale associati. Studi eseguiti con i singoli principi attivi hanno mostrato l'escrezione di sitagliptin e metformina nel latte di ratti che allattano. La metformina e' escreta nel latte umano in piccoliquantitativi. Non e' noto se sitagliptin venga escreto nel latte umano. Il farmaco non deve pertanto essere usato durante l'allattamento.Indicazioni
Per i pazienti con diabete mellito di tipo 2: indicato in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con il loro dosaggio massimo tollerato di metformina da sola o in quei pazienti gia' in trattamento con l'associazione di sitagliptin e metformina.Indicato in associazione con una sulfonilurea (es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con il loro dosaggio massimo tollerato di metformina ed una sulfonilurea. Indicato in triplice terapia di associazione con un agonista del recettore gammaattivato dal proliferatore del perossisoma (PPARgamma) (es., un tiazolidinedione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazientiche non hanno un adeguato controllo della glicemia con il loro dosaggio massimo tollerato di metformina e di un agonista PPARgamma. Indicato come terapia aggiuntiva all'insulina (es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico nei pazienti quando un dosaggio stabile di insulina e metformina da solo non fornisce un adeguato controllo glicemico.
Controindicazioni ed effetti secondari
Controindicato in pazienti con: ipersensibilita' ai principi attivi oad uno qualsiasi degli eccipienti; chetoacidosi diabetica, precoma diabetico; alterazione moderata e severa della funzione renale (clearance della creatinina < 60 ml/min); stati acuti che potenzialmente possono alterare la funzione renale quali: disidratazione, infezione severa,shock, somministrazione endovascolare di mezzi di contrasto iodati; malattia acuta o cronica che puo' causare ipossia tessutale quale: insufficienza cardiaca o respiratoria, infarto del miocardio recente, shock; alterazione della funzione epatica; intossicazione acuta da alcool,alcolismo; allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460), povidone K29/32 (E1201), sodio lauril solfato, sodio stearil fumarato. Rivestimento della compressa: polivinil alcol, macrogol 3350, talco (E553b), titanio diossido (E171), ferro ossido rosso (E172), ferro ossido nero (E172).
Avvertenze
Generalita': non usare in pazienti con diabete di tipo 1 e non usare per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Acidosi lattica: e' una complicazione metabolica molto rara, ma seria (alto tasso di mortalita' in assenza di un tempestivo trattamento) che puo' verificarsi a causa dell'accumulo di metformina. I casi segnalati di acidosi lattica in pazienti in terapia con metformina si sono verificati pricipalmentein pazienti diabetici con insufficienza renale clinicamente rilevante. L'incidenza della acidosi lattica puo' e deve essere ridotta valutando anche gli altri fattori di rischio associati quali diabete scarsamente controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcool, insufficienza epatica, e qualsiasi condizione associata con ipossia. Diagnosi: l'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidosica, dolore addominale ed ipotermia seguiti da coma. I reperti diagnostici di laboratorio sono riduzione del pH del sangue, livelli plasmatici di lattato al di sopra di 5 mmol/l, ed un aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato. Nel caso in cui si sospetti una acidosi metabolica, il trattamento con il medicinale deve essere interrottoed il paziente deve essere immediatamente ricoverato in ospedale. Funzione renale: e' noto che metformina e sitagliptin sono escreti essenzialmente per via renale. L'acidosi lattica correlata con l'uso di metformina aumenta con il grado di alterazione della funzione renale, pertanto, le concentrazioni sieriche di creatinina devono essere determinate con regolarita': almeno una volta l'anno in pazienti con funzione renale normale; da due a quattro volte l'anno almeno in pazienti con livelli di creatinina sierica ai limiti superiori della norma o al di sopra di essi e nei pazienti anziani. Nei pazienti anziani una ridotta funzionalita' renale e' frequente e asintomatica. Deve essere prestata particolare attenzione in situazioni nelle quali la funzione renale puo' andare incontro ad alterazione, per esempio quando si inizia una terapia anti-ipertensiva o una terapia diuretica o quando si inizia un trattamento con un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS). Ipoglicemia: i pazienti in trattamento con il farmaco in associazione con una sulfonilurea o con insulina possono essere a rischio di ipoglicemia. Pertanto, puo' essere necessaria una riduzione del dosaggio della sulfonilurea o della insulina. Reazioni di ipersensibilita': nel corso dell'esperienza post-marketing sono state segnalate gravi reazioni di ipersensibilita' in pazienti trattati con sitagliptin. Queste reazioni comprendono anafilassi, angioedema, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson. La comparsa di queste reazioni si verifica nei tre mesi successivi all'inizio della terapia con sitagliptin, in alcuni casi si e' verificata dopo la prima somministrazione. Nel caso in cui si sospetti una reazione di ipersensibilita', si deve interrompere la terapia con il farmaco, valutare altre potenziali causedi questo evento, e istituire un trattamento alternativo per il diabete. Interventi chirurgici: poiche' il medicinale contiene metformina cloridrato, il trattamento deve essere interrotto 48 ore prima dell'intervento chirurgico con anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia con non deve essere ripresa prima delle 48 ore successive all'intervento chirurgico e puo' essere ripresa soltanto dopo che la funzionerenale sia stata nuovamente controllata e trovata nella norma. Somministrazione di agenti di contrasto iodati: in studi effettuati in radiologia e' risultato che la somministrazione endovascolare di mezzi di contrasto iodati puo' portare a insufficienza renale la quale e' stata associata con acidosi lattica in pazienti in terapia con metformina. Pertanto, la terapia deve essere interrotta prima, o al momento del test e non deve essere ripresa prima delle 48 ore successive al test, e puo' essere ripresa soltanto dopo che la funzione renale sia stata nuovamente controllata e trovata nella norma. Variazione dello stato clinico di pazienti con diabete di tipo 2 precedentemente controllato: un paziente con diabete di tipo 2 precedentemente controllato con il farmaco che sviluppa alterazioni dei parametri di laboratorio o malattia clinica (specialmente malattia vaga e scarsamente definita) deve essere prontamente valutato per verificare la presenza di chetoacidosi o acidosi lattica. Si devono valutare elettroliti e chetoni sierici, glicemia e, se indicato, pH del sangue, livelli ematici di lattato, piruvato,e metformina. Qualora si verifichi qualsiasi forma di acidosi, la terapia con il prodotto deve essere immediatamente interrotta e si devonomettere in atto altre appropriate misure correttive.
Gravidanza e Allattamento
Non vi sono dati adeguati sull'uso di sitagliptin in donne in gravidanza. Studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva ad alti dosaggi di sitagliptin. Un limitato quantitativo di dati suggerisce chel'uso di metformina in donne in gravidanza non si associa con un aumento del rischio di malformazioni congenite. Gli studi su animali con metformina non evidenziano effetti dannosi su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, sviluppo natale o postnatale. Il farmaco non deve essere usato in gravidanza. Se una paziente desidera una gravidanza o se si verifica una gravidanza, la terapia con il prodotto deve essere interrotta e si deve passare appena possibile ad un trattamento con insulina. Non sono stati eseguiti studi su animali con i principi attivi del medicinale associati. Studi eseguiti con i singoli principi attivi hanno mostrato l'escrezione di sitagliptin e metformina nel latte di ratti che allattano. La metformina e' escreta nel latte umano in piccoliquantitativi. Non e' noto se sitagliptin venga escreto nel latte umano. Il farmaco non deve pertanto essere usato durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
In pazienti con diabete di tipo 2 la somministrazione concomitante didosi multiple di sitagliptin (50 mg due volte al giorno) e metformina(1000 mg due volte al giorno) non ha alterato in modo clinicamente rilevante le farmacocinetiche di sitagliptin o metformina. Non sono stati effettuati con il farmaco studi farmacocinetici di interazione; tuttavia, tali studi sono stati condotti con i singoli principi attivi: sitagliptin e metformina. C'e' un aumento del rischio di acidosi latticanell'intossicazione acuta da alcol a causa della metformina. Evitare l'assunzione di alcol e di medicinali contenenti alcol. Agenti cationici che sono eliminati tramite secrezione tubulare renale possono interagire con la metformina con meccanismo competitivo per i sistemi di trasporto tubulare renale che hanno in comune. Uno studio eseguito su sette volontari sani ha mostrato che la cimetidina, somministrata al dosaggio di 400 mg due volte al giorno, ha aumentato l'esposizione sistemica della metformina (AUC) del 50 % e la Cmax plasmatica dell' 81 %. Pertanto, quando vengono cosomministrati agenti cationici che sono eliminati tramite secrezione tubulare renale si deve prendere in considerazione uno stretto monitoraggio del controllo glicemico, aggiustamento della dose nell'ambito della posologia raccomandata e variazioni dellaterapia per il diabete. In studi effettuati in radiologia e' risultato che la somministrazione endovascolare di mezzi di contrasto iodati puo' portare a insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e rischio di acidosi lattica. Pertanto, la terapia con il farmacodeve essere interrotta prima, o al momento del test e non deve essereripresa prima delle 48 ore successive al test, e puo' essere ripresa soltanto dopo che la funzione renale sia stata nuovamente controllata e trovata nella norma. >>Associazioni che richiedono precauzioni d'uso. Glucocorticoidi (somministrati per via sistemica o locale), beta-2 agonisti, e diuretici hanno una intrinseca attivita' iperglicemica: il paziente deve essere informato e devono essere effettuati monitoraggi della glicemia piu' frequenti, specialmente all'inizio del trattamentocon tali medicinali. Se necessario, la dose dei medicinali anti-iperglicemici deve essere aggiustata durante la terapia con altro farmaco ealla sua interruzione. Gli ACE-inibitori possono ridurre i livelli ematici di glucosio. Se necessario, la dose dei farmaci antiiperglicemici deve essere aggiustata durante la terapia con altro farmaco e alla sua interruzione. >>Effetti di altri medicinali su sitagliptin: i dati clinici descritti di seguito suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali in somministrazione concomitante e' basso. Ciclosporina: la somministrazione concomitante di una singola dose orale di sitagliptin 100 mg e di una singola dose orale di ciclosporina 600 mg ha aumentato la AUC e la Cmax di sitagliptin di circa 29 % e 68 %, rispettivamente. Queste variazioni della farmacocinetica non sono state considerate clinicamente rilevanti. La clearance renale di sitagliptin non e' stata alterata in misura rilevante. Non sono attese pertanto interazioni rilevanti con altri inibitori dellap-glicoproteina. Studi in vitro hanno indicato che l'enzima primario responsabile per il limitato metabolismo di sitagliptin e' il CYP3A4 con un contributo del CYP2C8. In pazienti con funzione renale normale il metabolismo, incluso quello del CYP3A4, ha un ruolo limitato nella clearance di sitagliptin. Il metabolismo potrebbe avere un ruolo piu' significativo per l'eliminazione di sitagliptin nel contesto di alterazione della funzione renale grave o di malattia renale allo stadio terminale (ESRD). Per questa ragione e' possibile che potenti inibitori del CYP3A4 (es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, claritromicina) possano alterare la farmacocinetica di sitagliptin in pazienti con alterazione della funzione renale grave o ESRD. Gli effetti dei potenti inibitori del CYP3A4 in un quadro di alterazione della funzione renale non sono stati accertati in alcun studio clinico. Studi di trasporto in vitro hanno mostrato che sitagliptin e' un substrato per la p-glicoproteina e per il trasportatore anionico organico 3 (OAT3). Il trasporto di sitagliptin mediato da OAT3 e' stato inibito in vitro dal probenecid sebbene il rischio di interazioni clinicamente rilevanti venga considerato limitato. La somministrazione concomitante di OAT3 inibitori non e' stata valutata in vivo. >>Effetti di sitagliptin su altri medicinali. Dati in vitro suggeriscono che sitagliptin non inibisce e non induce gli isoenzimi del CYP450. Negli studi clinici sitagliptin non haalterato significativamente le farmacocinetiche di metformina, gliburide, simvastatina, rosiglitazone, warfarin, o contraccettivi orali, fornendo evidenza in vivo di una bassa propensione a causare interazionicon i substrati di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, e con il trasportatore di cationi organici (OCT). Sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulleconcentrazioni plasmatiche di digossina, e potrebbe essere un lieve inibitore della p-glicoproteina in vivo . Digossina: Sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulle concentrazioni plasmatiche della digossina. Dopo la somministrazione di 0,25 mg digossina in concomitanza con 100 mg al giorno di sitagliptin per 10 giorni, l'AUC plasmatico della digossina e' aumentato in media dell'11%, e la Cmax plasmatica e' aumentata in media del 18%. Non sono raccomandati aggiustamenti della dose di digossina. La tossicita' per digossina deve essere tuttavia monitorata nei pazienti a rischio di tossicita' per digossina quando sitagliptin e digossina vengono somministrati in concomitanza.
Forme Farmacologiche
- velmetia 14cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 28cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 56cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 112cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 168cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 196cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 50cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 14cpr riv 50mg+1000mg
- velmetia 28cpr riv 50mg+1000mg
- velmetia 56cpr riv 50mg+1000mg
- velmetia 112cpr riv 50+1000mg
- velmetia 168cpr riv 50+1000mg
- velmetia 196cpr riv 50+1000mg
- velmetia 50cpr riv 50mg+1000mg
- velmetia 168cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 168cpr riv 50+1000mg
- velmetia 60cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 180cpr riv 50mg+850mg
- velmetia 60cpr riv 50mg+1000mg
- velmetia 180cpr riv 50+1000mg
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Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.