vaxocin os gocce 30 flaconi 30mg/0,75m genetic spa

Che cosa è vaxocin os gtt 30fl 30mg/0,75m?

Vaxocin gocce orali soluzione prodotto da genetic spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Vaxocin risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di calcio-antagonisti selettivi con preval.eggetto vascolare.
Contiene i principi attivi: nimodipina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: nimodipina.
Codice AIC: 038562017 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale.

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Posologia

Salvo diversa prescrizione medica, la dose giornaliera raccomandata e' di 30 mg x 3 volte (0,75 ml di soluzione x 3 volte). 0,75 ml di soluzione sono pari a 30 mg di nimodipina, corrispondenti ad un contenitore monodose o a 15 gocce del flacone da 25 ml. In pazienti con funzionalita' renale gravemente compromessa (filtrazione glomerulare < 20 ml/min), la necessita' di un trattamento con il medicinale dovrebbe essereconsiderata con cautela ed il paziente regolarmente controllato. In caso di gravi alterazioni della funzionalita' renale ed epatica, eventuali effetti collaterali, come l'abbassamento della pressione arteriosa, possono essere piu' pronunciati; in questi casi, se necessario, la dose dovrebbe essere ridotta o sospeso il trattamento. In pazienti che sviluppano reazioni avverse la dose dovrebbe essere ridotta secondo lenecessita' o dovrebbe essere sospeso il trattamento. In caso di somministrazione concomitante con inibitori o attivatori del sistema CYP 3A4, puo' rendersi necessario una modulazione del dosaggio. Nella profilassi e nel trattamento dei deficit neurologici ischemici conseguenti avasospasmo cerebrale indotto da emorragia subaracnoidea, terminata laterapia parenterale, si raccomanda di proseguire la somministrazione di nimodipina per via orale per circa 7 giorni (60 mg - 1,5 ml di soluzione corrispondenti a 30 gocce o due contenitori monodose - 6 volte al giorno, ad intervalli di 4 ore). Il medicinale va assunto lontano dai pasti, diluendo le gocce in poca acqua. Non assumere con succo di pompelmo. L'intervallo tra le singole somministrazioni non dovrebbe essere inferiore alle 4 ore.

Effetti indesiderati

Reazioni avverse al farmaco segnalate nei pazienti in diversi studi clinici con indicazione "Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale". >>Alterazioni del sangue esistema linfatico. Cambiamenti nella conta delle cellule ematiche. Non comune: trombocitopenia. >>Alterazioni del sistema immunitario. Reazioni acute di ipersensibilita'. Non comune: reazione allergica, rash. >>Alterazioni del sistema nervoso. Sintomi cerebrovascolari non specifici. Non comune: mal di testa. >>Alterazioni cardiache. Aritmie non specifiche. Non comune: tachicardia; raro: bradicardia. >>Alterazioni del sistema vascolare. Sintomi cardiovascolari non specifici. Non comune: ipotensione, vasodilatazione. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Sintomi gastrointestinali. Non comune: nausea; raro: ileo. >>Alterazioni del sistema epatobiliare. Reazioni epatiche leggere o moderate. Raro: aumento transitorio degli enzimi epatici. Reazioni avverseal farmaco segnalate nei pazienti in diversi studi clinici con indicazione "Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici". >>Alterazioni del sistema immunitario. Reazioni acute di ipersensibilita'. Non comune: reazione allergica, rash. >>Alterazioni del sistema nervoso. Sintomi cerebrovascolari non specifici. Non comune: mal di testa, capogiri. Sintomi neurologici non specifici. Non comune: senso di vertigine, ipercinesia, tremori. >>Alterazioni cardiache. Aritmie non specifiche. Non comune: palpitazioni, tachicardia. >>Alterazioni del sistemavascolare. Sintomi cardiovascolari non specifici. Comune: ipotensione, vasodilatazione; non comune: sincope, edema. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Sintomi gastrointestinali. Non comune: costipazione, diarrea, flatulenza.

Indicazioni

Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il farmaco non deve essere somministrato in gravidanza o durante l'allattamento e nei casi di ipersensibilita' al principio attivo o ad unoqualsiasi degli eccipienti. Non somministrare in concomitanza con rifampicina, in quanto l'assunzione contemporanea di rifampicina puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina. Una funzionalita' epatica gravemente compromessa, e particolarmente la cirrosi epatica, puo' causare un aumento della biodisponibilita' di nimodipina, dovuto ad una diminuzione del suo metabolismo legato all'effetto di primo passaggio o della sua clearance. Per questo motivo il farmaco non deve essere somministrato a pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa (ad esempio cirrosi epatica). La terapia concomitante di nimodipina per via orale e farmaci antiepilettici, quali fenobarbital, fenitoina o carbamazepina, e' controindicata, in quanto l'assunzione contemporanea di tali farmaci puo' ridurre significativamente l'efficacia della nimodipina.

Composizione ed Eccipienti

30 contenitori monodose da 0,75 ml: macrogol 400, cremophor RH 40, saccarina sodica, acqua p.p.i. Flacone da 25 ml: macrogol 400, cremophorRH 40, saccarina sodica, metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, acqua p.p.i.

Avvertenze

Anche se non vi sono evidenze che il trattamento con il farmaco sia associato con un aumento della pressione endocranica, il medicinale deve essere usato con cautela in presenza di edema cerebrale generalizzato o in condizioni caratterizzate da un notevole aumento della pressione endocranica. Utilizzare con cautela anche nei pazienti gravemente ipotesi (pressione arteriosa sistolica < 100 mmHg). In pazienti molto anziani affetti da piu' patologie, in pazienti con funzionalita' cardiovascolare o renale gravemente compromessa (filtrazione glomerulare < 20ml/min), la necessita' di un trattamento con il medicinale dovrebbe essere considerata con cautela ed il paziente regolarmente controllato.La nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromoP450 3A4. I farmaci sia inibitori che induttori di questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio (dopo somministrazione orale) o la clearance della nimodipina. Farmaci che inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e che quindi possono causare un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina, sono, peresempio: antibiotici macrolidi (es. eritromicina); inibitori delle proteasi anti-HIV (es. ritonavir); antimicotici azolici (es. ketoconazolo); antidepressivi nefazodone e fluoxetina; quinupristin/dalfopristin;cimetidina; acido valproico. In caso di somministrazione concomitantecon questi farmaci, la pressione arteriosa deve essere monitorata e, in caso di necessita', deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina. Il prodotto in flacone multidose da 25 ml contiene paraidrossibenzoati. Puo' causare reazioni allergiche (anche ritardate).

Gravidanza e Allattamento

Il medicinale non deve essere somministrato in gravidanza o durante l'allattamento. Fertilizzazione in-vitro. In singoli casi di fertilizzazione in-vitro i calcio-antagonisti sono stati associati con cambiamenti biochimici reversibili nella testa degli spermatozoi, con possibileconseguente riduzione della funzionalita' spermatica.

Interazioni con altri prodotti

La nimodipina viene metabolizzata attraverso il sistema del citocromoP450 3A4, localizzato sia a livello della mucosa intestinale che del fegato. I farmaci sia inibitori che induttori di questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio (dopo somministrazione orale) o la clearance della nimodipina. L'entita' e la durata di questa interazione devono essere prese in considerazione quando nimodipina e' co-somministrata ai seguenti farmaci. La rifampicina accelera il metabolismo della nimodipina attraverso un processo di induzione enzimatica. Percio' l'efficacia di nimodipina potrebbe essere significativamente ridotta se somministrata con rifampicina. L'uso di nimodipina con rifampicina e' quindi controindicato. Farmaci antiepilettici induttori del sistema del citocromo P450 3A4, come il fenobarbital, la fenitoina o la carbamazepina. Una precedente terapia cronica con fenobarbital, fenitoina o carbamazepina riduce in maniera marcata la biodisponibilita' della nimodipina somministrata per os. Pertanto, la terapia concomitante con questi farmaci e nimodipina per via orale e' controindicata. In caso di co-somministrazione con i seguenti inibitoridel sistema del citocromo P450 3A4, la pressione arteriosa deve essere monitorata e, in caso di necessita', deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio di nimodipina. Non sono stati condottistudi di interazione fra antibiotici macrolidi e nimodipina. Alcuni antibiotici macrolidi sono noti come inibitori del sistema del citocromo P450 3A4 e l'eventualita' di un'interazione a questo livello non puo' essere scartata. Percio' gli antibiotici macrolidi non devono essereusati in combinazione con nimodipina. L'azitromicina, anche se appartenente strutturalmente alla classe degli antibiotici macrolidi, non e'un inibitore del sistema del citocromo CYP 3A4. Non sono stati condotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e inibitori delle proteasi anti -HIV. E' stato riportato chealcuni farmaci di questa classe sono potenti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4. Per questo motivo, la possibilita' di un aumentomarcato e clinicamente rilevante della concentrazione plasmatica di nimodipina, in caso di sua co-somministrazione con uno di questi farmaci, non puo' essere esclusa. E' noto che gli antimicotici azolici inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4, e varie interazioni sono state riportate per altri calcio- antagonisti diidropiridinici. Quindi, nel caso siano somministrati assieme a nimodipina orale, non si puo' escludere un sostanziale aumento della biodisponibilita' sistemica di nimodipina, dovuto ad una diminuzione del metabolismo legato all'effetto di primo passaggio. Non sono stati condotti veri e propri studi per investigare la potenziale interazione tra nimodipina e nefazodone. Questo farmaco antidepressivo e' conosciuto come un potente inibitore del sistema del citocromo P450 3A4. Quindi, nel caso in cui nefazodone sia somministrato assieme a nimodipina, non si puo' escludere un sostanziale aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. La co-somministrazione di nimodipina con l'antidepressivo fluoxetina allo stato stazionario ha condotto ad un aumento di circa il 50% dei livelli plasmatici di nimodipina. La concentrazione della fluoxetina e' diminuita inmodo marcato, mentre la concentrazione del suo metabolita attivo, norfluoxetina, non e' stata influenzata. Sulla base di esperienze con il calcio-antagonista nifedipina, la co-somministrazione di nimodipina e quinupristin/dalfopristin puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. La co- somministrazione di nimodipina e della cimetidina (un anti-H2) puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. La co-somministrazione di nimodipinae dell'acido valproico (un anticonvulsivante) puo' portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina. L'assunzione contemporanea di nimodipina e nortriptilina allo stato stazionario ha condotto ad un modesto decremento nella concentrazione della nimodipina senza influenzare i livelli plasmatici della nortriptilina. La nimodipina puo' aumentare l'effetto antiipertensivo di farmaci di questa classe co-somministrati, come, per esempio: diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, A1 antagonisti, altri calcio-antagonisti, alfa-bloccanti, inibitori del PDE5, alfa-metildopa. Comunque, nel caso un'associazione di questo tipo sia inevitabile, e' necessario un monitoraggio del paziente particolarmente attento. La simultanea somministrazione endovenosa del farmaco anti-HIV zidovudina e di nimodipina in bolo ha indotto un incremento significativo della AUC per la zidovudina con una significativa riduzione del suo volume di distribuzione e della clearance. Il succo di pompelmo inibisce il metabolismo ossidativo delle diidropiridine. L'assunzione contemporanea di succo di pompelmo e nimodipina aumenta la concentrazione plasmatica e la durata dell'azione di quest'ultima, a causa di una diminuzione del suo metabolismo legato all'effetto diprimo passaggio o della sua clearance. Come conseguenza di cio', l'effetto antiipertensivo della nimodipina puo' risultare aumentato. Questo fenomeno si puo' verificare almeno per 4 giorni dopo l'ultima ingestione di succo di pompelmo. L'ingestione di pompelmo o succo di pompelmo deve quindi essere evitata durante il trattamento con nimodipina. Laco-somministrazione di nimodipina allo stato stazionario a pazienti in trattamento individuale a lungo termine con aloperidolo non ha messoin evidenza nessuna potenziale reciproca interazione. La co-somministrazione di nimodipina per via orale e di diazepam, digossina, glibenclamide, indometacina, ranitidina e warfarina non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare i contenitori nel proprio astuccio per proteggerli dalla luce. Non conservare in frigorifero.