unitramarim*20cps 50mg tramadolo angelini (a.c.r.a.f.) spa

Che cosa è unitramarim 20cps 50mg?

Unitramarim capsule prodotto da angelini (a.c.r.a.f.) spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Unitramarim risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di analgesici oppioidi.
Contiene i principi attivi: tramadolo cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: capsule: tramadolo cloridrato 50,0 mg. gocce orali. un flacone da 10 ml contiene: tramadolo cloridrato 1000,0 mg. soluzione iniettabile. una fiala contiene: tramadolo cloridrato 100,0 mg.
Codice AIC: 032102016 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Stati dolorosi acuti e cronici di diverso tipo e causa e di media e grave intensita', come pure dolori indotti da interventi diagnostici e chirurgici.

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Posologia

Adulti e ragazzi di 12 anni od oltre: la posologia deve essere adattata a giudizio del medico all'intensita' del dolore e alla sensibilita'individuale del paziente. Posologia consigliata per le diverse forme farmaceutiche. Capsule: 1-2 capsule ogni 6-8 ore fino a 8 capsule al di'. Gocce orali. (1gtt=2,5 mg) 20 gocce ogni 4-6 ore (pari a 50 mg) fino a 8 prese giornaliere. Le gocce possono essere diluite con una piccola quantita' di bevanda a piacere. Soluzione iniettabile: 1 fiala pervia endovenosa lenta o fleboclisi, oppure per via intramuscolare o sottocutanea fino a 4 fiale al di'. La dose giornaliera di 400 mg non dovrebbe essere abitualmente superata per qualunque via di somministrazione. Nel dolore post-operatorio possono essere somministrati, con buona tollerabilita', fino a 600 mg al giorno e dosaggi anche superiori nel dolore oncologico. Uso negli anziani: in soggetti al di sopra dei 75anni la concentrazione sierica del tramadolo e' lievemente aumentata e l'emivita di eliminazione e' lievemente prolungata. Pertanto, non sono raccomandate dosi superiori a 300 mg/die.

Effetti indesiderati

Come per gli altri analgesici della stessa classe, e' stata segnalata, per quanto raramente, la comparsa di sudorazione, vertigini, nausea,vomito, dispepsia, diarrea, stitichezza, secchezza della mucosa orale, stanchezza, sonnolenza, obnubilamento, ipotensione, collasso cardiovascolare, palpitazioni, tachicardia, bradicardia, cefalea, ritenzione urinaria e, nella donna, sintomi menopausali. In una percentuale di pazienti compresa tra il 7 ed il 14% (la percentuale piu' elevata si riferisce a pazienti che avevano assunto il farmaco per periodi fino a 90giorni) si sono verificati sintomi di stimolazione del Sistema Nervoso Centrale che comprendevano: ansia, nervosismo, stato di agitazione, tremore, rigidita' muscolare, euforia, disturbi dell'emotivita' ed allucinazioni, modificazioni della capacita' cognitiva. Sono stati riportati casi di convulsioni. E' stato segnalato anche un peggioramento dell'asma, anche se la relazione di causalita' con tramadolo non e' statastabilita. E' stata riportata anche depressione respiratoria, che puo' manifestarsi qualora vengano superate considerevolmente le dosi raccomandate e vengano somministrati contemporaneamente farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale. Potrebbe instaurarsi dipendenza: i sintomi della reazione di astinenza sono simili a quelli che compaiono nella sindrome d'astinenza da oppioidi: agitazione, ansieta', nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremori e sintomi gastrointestinali. Sono state riportate reazioni anafilattoidi gravi (meno dell'1% dei pazienti), raramente fatali, in pazienti in terapia con tramadolo. Queste reazioni spesso avvengono in seguito alla prima somministrazione. Sono stati descritti anche: prurito, brividi, broncospasmo ed angioedema, orticaria, tachicardia, ipotensione ortostatica, rialzo pressorio, bradicardia, vampate, sincope e shock. Pazienti con anamnesi di reazioni anafilattoidi alla codeina o ad altri oppiacei potrebbero essere maggiormente a rischio, per cui non dovrebbero essere trattati con il tramadolo.In una percentuale di pazienti inferiore all'1% e con nesso di causalita' non completamente chiarito si sono verificati anche i seguenti effetti indesiderati: Apparato cardiovascolare: anormalita' dell'ECG, ipertensione, ischemia del miocardio. Apparato respiratorio: dispnea. Cute ed annessi: orticaria, bolle, sindrome di Stevens-Johnson/necrolisiepidermica tossica. Apparato gastrointestinale: sanguinamento gastrointestinale, epatite, stomatite. Organi di senso: disgeusia, cataratta,sordita', tinnito. Sistema emopoietico: discrasie ematiche. Test di laboratorio: aumento dei livelli di creatinina e degli enzimi epatici, diminuzione dell'emoglobina, proteinuria.

Indicazioni

Stati dolorosi acuti e cronici di diverso tipo e causa e di media e grave intensita', come pure dolori indotti da interventi diagnostici e chirurgici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso i componenti del prodotto o verso altri oppioidi. Gravidanza, allattamento. E' anche controindicato nell'intossicazione acuta da alcol, ipnotici, analgesici, oppioidi o farmaci psicotropi. Pazienti in terapia con MAO-inibitori o che ne hanno assunto negli ultimi 14 giorni. Pazienti con grave insufficienza epatica. Pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina minore di 10ml/min). Pazienti con forme di epilessia non controllate dalla terapia abituale. Bambini di eta' inferiore ai 12 anni.

Composizione ed Eccipienti

Capsule: calcio fosfato bibasico diidrato, magnesio stearato, silice colloidale; ingredienti delle capsule: gelatina, titanio, biossido E 171. Gocce orali. Un flacone da 10 ml contiene: saccarosio, polisorbato20, potassio sorbato, sodio saccarinato, essenza menta, anetolo, acqua purificata. Soluzione iniettabile. Una fiala contiene: sodio acetatotriidrato, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Il tramadolo deve essere utilizzato con cautela in pazienti a rischiodi depressione respiratoria, in quanto se vengono somministrate alte dosi o il farmaco e' associato con anestetici od alcol o altre sostanze che deprimono la funzione respiratoria puo' verificarsi depressione respiratoria. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela in pazienti con eccessiva secrezione bronchiale o in stato di shock. In caso di insufficienza della funzione epatica o renale la posologia del medicinale deve essere ridotta. Il farmaco non deve essere usato in soggetti ipersensibili agli oppiacei. Una somministrazione prolungata di tramadolo puo' condurre ad uno stato di farmacodipendenza, riconoscibile, adesempio, dall'entita' e dalla frequenza della richiesta di farmaco non giustificate dalla gravita' del dolore. Sono stati descritti casi diabuso e dipendenza. In caso di accertata farmacodipendenza, si raccomanda di ridurre gradualmente la posologia. Il medico decidera' sulla durata della somministrazione e sulla necessita' di inserire eventualmente degli intervalli nel corso di trattamenti prolungati negli stati dolorosi cronici. Sono stati riportati casi di convulsioni in pazienti in terapia con tramadolo. L'esperienza post-marketing suggerisce che l'incidenza delle convulsioni aumenta con dosi di tramadolo superiori aquelle raccomandate, ma sono stati riportati casi anche all'interno dell'intervallo di dose raccomandato. La somministrazione di tramadolo puo' accrescere il rischio di convulsioni in pazienti che assumono: - antidepressivi triciclici; - inibitori della ricaptazione della serotonina; - inibitori della MAO; - neurolettici; - altri farmaci che riducono la soglia convulsiva (analgesici ad azione centrale, anestetici locali). Il rischio di convulsioni aumenta in pazienti epilettici, in quelli con storia di attacchi convulsisvi (trauma cranico, disordini metabolici, astinenza da alcol e da farmaci, infezioni del SNC). In caso di overdose di tramadolo la somministrazione di naloxone puo' aumentare il rischio di convulsioni. Il tramadolo non dovrebbe essere utilizzato in pazienti dipendenti dagli oppiacei, Esso puo' determinare ricaduta in pazienti ex tossicodipendenti. Inoltre, pazienti che abbiano di recente assunto alte dosi di oppiacei, anche a scopo terapeutico, possono manifestare sintomi da astinenza. Conseguentemente, il trattamentocon tramadolo non e' raccomandato in soggetti a rischio di tossicodipendenza. Il medicinale dovrebbe essere usato con cautela in pazienti con pressione endocranica aumentata o lesioni cerebrali, in quanto l'effetto miotico puo' mascherare i sintomi della patologia intracranica. Cautela va usata anche in caso di shock, di disturbi della coscienza di origine incerta, disturbi del centro respiratorio o della funzionalita' respiratoria. Il prodotto puo' mascherare i sintomi clinici dell'addome acuto. Tramadolo non e' adatto all'impiego come trattamento sostitutivo nei soggetti tossico-dipendenti: sebbene sia un agonista oppioide esso non e' in grado di sopprimere i sintomi da astinenza da morfina. In uno studio, l'impiego di tramadolo in corso di anestesia generale indotta da enflurano ed ossido di azoto e' stato associato ad un aumentato numero di pazienti con ricordo di particolari intraoperatori. In attesa di ulteriori informazioni, l'impiego di tramadolo nelle fasisuperficiali di anestesia generale dovrebbe essere evitato. Per le forme iniettabili, sussistendo il rischio di ipotensione, depressione respiratoria e shock anafilattoide, la prima somministrazione del farmaco dovrebbe essere effettuata sotto stretto controllo medico. Evitare una somministrazione endovenosa rapida, in quanto questa si associa ad una aumentata incidenza di effetti indesiderati.

Gravidanza e Allattamento

Studi sugli animali hanno rivelato che il tramadolo a dosi molto elevate produce effetti sullo sviluppo degli organi, sull'ossificazione e sulla mortalita' neonatale. Tramadolo attraversa la barriera placentare. Non si hanno ancora dati sufficienti sulla sicurezza di tramadolo in gravidanza. Pertanto il farmaco non deve essere usato in tale periodo. Secondo le raccomandazioni attualmente in uso, il medicinale non deve essere somministrato durante l'allattamento (circa lo 0,1% del prodotto passa nel latte materno).

Interazioni con altri prodotti

La somministrazione concomitante con un ansiolitico puo' avere un effetto favorevole sulla sensibilita' al dolore. Si ricorda tuttavia che la somministrazione contemporanea del farmaco con farmaci depressori del sistema nervoso centrale quali alcool, ipnotici, neurolettici, antidepressivi a componente sedativa, puo' accentuare il suo effetto sedativo. Il medicinale non deve essere somministrato contemporaneamente adaltri oppiacei o ad inibitori delle monoaminoossidasi. La contemporanea somministrazione di carbamazepina a dosi fino a 800 mg/die puo' interferire con il metabolismo del tramadolo a livello dei microsomi epatici con conseguente diminuzione dei livelli ematici di tramadolo, per cui puo' essere necessario incrementare la dose. Invece, la contemporanea somministrazione di chinidina puo' causare un aumento dei livelli ematici di tramadolo, per inibizione specifica di enzimi microsomiali epatici. Sono stati descritti rari casi di aumentata tossicita' da digossina e di alterazioni degli effetti del warfarin, compreso aumento del tempo di protrombina. Non sono disponibili dati sull'interazione con beta-bloccanti. L'impiego concomitante di farmaci ad azione oppioideagonista-antagonista (brupenorfina, nalbufina, pentazocina) puo' ridurre l'effetto analgesico per blocco competitivo dei recettori. La somministrazione di tramadolo puo' accrescere il rischio di convulsioni inpazienti che assumono: antidepressivi triciclici; inibitori della ricaptazione della serotonina; inibitori della MAO; neurolettici; altri farmaci che riducono la soglia convulsiva, quali analgesici ad azione centrale, anestetici locali.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.