truvada 30 compresse rivestite 200mg+245mg gilead sciences srl

Che cosa è truvada 30cpr riv 200mg+245mg?

Truvada compresse rivestite prodotto da gilead sciences srl
è un farmaco osped. esitabile della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Truvada risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antivirali ad azione diretta.
Contiene i principi attivi: emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di emtricitabina 200 mg e tenofovir disoproxil 245 mg (equivalente a tenofovir disoproxilfumarato 300 mg oppure a tenofovir 136 mg).
Codice AIC: 036716013 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia antiretrovirale di associazione per il trattamento di adulti di eta' pari o superiore a 18 anni, con infezione da HIV-1. La dimostrazione dei benefici dell'associazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato nella terapia antiretrovirale e' fondata unicamente su studi condotti in pazienti non pretrattati.

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Posologia

Adulti: una compressa, assunta per via orale, una volta al giorno. Per ottimizzare l'assorbimento di tenofovir, si raccomanda di assumere il farmaco con del cibo. Anche un pasto leggero e' sufficiente per migliorare l'assorbimento di tenofovir dalle compresse dell'associazione. Nel caso in cui fosse indicata l'interruzione della terapia con uno dei componenti del farmaco, o fosse necessario modificarne la dose, sonodisponibili formulazioni separate di emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato. Se il paziente dimentica una dose entro 12 ore dall'oraabituale di assunzione, deve assumere il prodotto al piu' presto, conil cibo, e proseguire con lo schema di dosaggio abituale. Se il paziente dimentica una dose per oltre 12 ore ed e' quasi l'ora della dose successiva, non deve assumere la dose dimenticata e proseguire semplicemente con lo schema di dosaggio abituale. Se il paziente vomita entro 1 ora dall'assunzione del farmaco, deve assumere un'altra compressa. Se il paziente vomita oltre 1 ora dopo l'assunzione del medicinale, none' necessario che assuma un'ulteriore dose. Anziani: non ci sono datidisponibili sui quali basarsi nel raccomandare una dose per pazienti di eta' superiore ai 65 anni. Tuttavia non dovrebbero essere richiestiaggiustamenti nella dose giornaliera raccomandata per gli adulti, a meno che non vi sia evidenza di insufficienza renale. Emtricitabina e tenofovir sono eliminati per escrezione renale e l'esposizione a emtricitabina e tenofovir aumenta in pazienti con disfunzioni renali. I datidi sicurezza ed efficacia nei pazienti con compromissione renale moderata e grave (clearance della creatinina < 50 ml/min) sono limitati e i dati di sicurezza a lungo termine non sono stati valutati nei pazienti con lieve compromissione renale (clearance della creatinina tra 50 e 80 ml/min). Pertanto, nei pazienti con compromissione renale, il farmaco deve essere utilizzato solo se i benefici potenziali del trattamento si possono considerare superiori ai rischi potenziali. I pazienti con compromissione renale richiedono un attento monitoraggio della funzione renale. Adattamenti dell'intervallo tra le dosi sono raccomandati nei pazienti con clearance della creatinina tra 30 e 49 ml/min. Questi adattamenti di dose non sono stati confermati in studi clinici e, in questi pazienti, la risposta clinica al trattamento deve essere attentamente monitorata. Pochi dati da studi clinici supportano la somministrazione di una dose unica giornaliera di farmaco nei pazienti con lieve compromissione renale. La somministrazione del medicinale ogni 48 ore e' raccomandata in pazienti con compromissione renale moderata sulla base dei modelli elaborati da dati di farmacocinetica a dose singola con emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato. Il farmaco non e'raccomandato in pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) e in pazienti che richiedono emodialisi, in quanto l'appropriata riduzione di dosaggio non puo' essere ottenutacon le compresse dell'associazione. La farmacocinetica del medicinaleed emtricitabina non e' stata studiata nei pazienti con compromissione della funzione epatica. La farmacocinetica di tenofovir e' stata studiata in pazienti con compromissione epatica per i quali non e' richiesta alcuna modifica della dose di tenofovir disoproxil fumarato. Sullabase del metabolismo minimo epatico e della via di eliminazione renale di emtricitabina, e' improbabile che sia necessaria una modifica della dose nei pazienti con compromissione epatica. Se la terapia viene interrotta in pazienti co-infetti con virus HIV e HBV, questi pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo per rilevare esacerbazioni dell'epatite. La sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini al di sotto di 18 anni di eta' non sono state stabilite. Le compresse devono essere assunte una volta al giorno, per via orale, con il cibo. Sei pazienti hanno difficolta' a deglutire, il medicinale puo' essere disciolto in circa 100 ml di acqua, succo d'arancia o succo d'uva e assunto immediatamente.

Effetti indesiderati

>>Emtricitabina. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: neutropenia; non comune: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Comune:reazione allergica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperglicemia, ipertrigliceridemia. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia, incubi. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiri. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea; comune: aumento dell'amilasi inclusa elevata amilasi pancreatica, aumento della lipasi sierica, vomito, dolori addominali, dispepsia. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dell'aspartato aminotransferasi nel siero (AST) e/o aumento dell'alanina aminotransferasi (ALT) nel siero, hyperbilirubinaemia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash vescicolobolloso, rash pustoloso, rash maculopapuloso, rash, prurito, orticaria, alterazione del colorito cutaneo (iperpigmentazione); non comune: angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: creatinchinasi elevata. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore, astenia. >>Tenofovir disoproxil fumarato. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipofosfatemia; non comune: ipokaliemia; raro: acidosi lattica. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri; comune: cefalea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, vomito, nausea; comune: dolori addominali, distensione addominale, flatulenza; non comune: pancreatite. Patologie epatiliari. Comune: aumento delle transaminasi; raro: steatosi epatica, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: rash; raro: angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: rabdomiolisi, debolezzamuscolare; raro: osteomalacia (che si e' manifestata come dolore osseo e raramente ha contribuito a fratture), miopatia. Patologie renali ed urinarie. Non comune: aumento della creatinina, proteinuria; raro: insufficienza renale (acuta e cronica), necrosi tubulare acuta, tubulopatia renale prossimale inclusa la sindrome di Fanconi, nefrite (inclusa nefrite interstiziale acuta), diabete insipido nefrogenico. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia. Descrizione di alcune reazioni avverse. Compromissione renale: poiche' il farmaco puo' causare un danno renale, si raccomanda il monitoraggio della funzione renale. Interazioni con didanosina: la co-somministrazione di tenofovir disoproxil fumarato e didanosinanon e' raccomandata in quanto determina un aumento del 40-60% dell'esposizione sistemica a didanosina e puo' comportare l'aumento del rischio di reazioni avverse didanosina- correlate. Raramente sono state riportate pancreatite e acidosi lattica, talvolta fatali. Lipidi, lipodistrofia e alterazioni metaboliche: la terapia antiretrovirale di combinazione e' stata associata ad anomalie metaboliche come ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, insulino resistenza, iperglicemia e iperlattatemia. La terapia antiretrovirale di combinazione e' stata associata alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia) nei pazienti con infezione da HIV, inclusi la perdita di grasso sottocutaneo periferico e facciale, l'aumento del grasso addominale e viscerale, l'ipertrofia mammaria e l'accumulo di grasso dorsocervicale (gobba di bufalo).Sindrome da riattivazione immunitaria: in pazienti affetti da HIV condeficienza immunitaria grave al momento dell'inizio della terapia antiretrovirale di associazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Osteonecrosi: sono stati riportati alcuni casi soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di associazione (CART). La frequenza di tali casi e' sconosciuta. Acidosi lattica e epatomegalia grave con steatosi: e' stata riferita acidosi lattica, solitamente associata con steatosi epatica, in relazione all'uso di analoghi nucleosidici. In caso di iperlattatemia sintomatica e acidosi lattica/metabolica, epatomegalia progressiva, o livelli di transaminasi rapidamente aumentati, il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto. Non sono disponibili dati sufficienti per i bambini di eta' inferiore a 18 anni, pertanto il farmaco non e' raccomandato. Anziani: il farmaco non e' stato studiato nei pazienti di eta' superiore a 65 anni. E' piu' probabile che i pazienti anziani abbiano una funzione renale ridotta, pertanto il farmaco deve essere usato con cautela. Dal momento che tenofovir disoproxil fumarato puo' causare tossicita' renale, si raccomanda il monitoraggio stretto della funzione renale nei pazienti con compromissione renale trattati con il medicinale. Pazienti co-infetti HIV/HBV o HCV: nello studio GS-01-934 solo un numero limitato di pazienti era co-infetto da HBV (n=13) o HCV (n=26).Il profilo delle reazioni avverse di emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato in pazienti co-infetti da HIV/HBV o HIV/HCV e' risultatosimile a quello osservato in pazienti infetti da HIV senza co-infezione da HBV. Tuttavia, come prevedibile in questa popolazione di pazienti, l'innalzamento di AST e ALT si e' verificato piu' frequentemente che nella popolazione generale infetta da HIV. Nei pazienti infetti da HIV con co-infezione da HBV, dopo interruzione del trattamento, sono comparse evidenze cliniche e di laboratorio di esacerbazioni dell'epatite.

Indicazioni

Terapia antiretrovirale di associazione per il trattamento di adulti di eta' pari o superiore a 18 anni, con infezione da HIV-1. La dimostrazione dei benefici dell'associazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato nella terapia antiretrovirale e' fondata unicamente su studi condotti in pazienti non pretrattati.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: croscarmellosa sodica; lattosio monoidrato; magnesio stearato (E572); cellulosa microcristallina (E460); amido pregelatinizzato (privo di glutine). Film di rivestimento: glicerolo triacetato (E1518); ipromellosa (E464); lacca alluminio indaco carminio (E132); lattosio monoidrato; biossido di titanio (E171).

Avvertenze

Il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti emtricitabina, tenofovir disoproxil o altri analoghi della citidina. Il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con adefovir dipivoxil. L'associazione con didanosina ha comportato un aumento dell'esposizione sistemica che puo' aumentare il rischio di reazioni avverse; tale combinazione e' stata associata ad un decremento significativo della conta di cellule CD4, possibilmente dovuto ad un'interazione intracellulare che incrementa i livelli di didanosina fosforilata. Raramente sono state riportate pancreatite e acidosi lattica, talvolta fatali. La riduzione della dose di didanosina e' stataassociata ad un'alta percentuale di fallimenti virologici nell'ambitodi molte combinazioni testate. Quando tenofovir disoproxil fumarato e' stato dato in associazione con lamivudina ed abacavir, si e' osservata un'alta percentuale di fallimenti virologici e l'insorgenza precocedi resistenze. Vi e' una stretta similarita' strutturale, farmacocinetica e farmacodinamica tra lamivudina ed emtricitabina, pertanto potrebbero insorgere gli stessi problemi qualora il medicinale venisse somministrato con un terzo analogo nucleosidico. I pazienti che ricevono il farmaco possono continuare a sviluppare infezioni opportunistiche e altre complicazioni dell'infezione da HIV, pertanto devono essere tenuti sotto stretta osservazione clinica. Le terapie antiretrovirali non prevengono il rischio di trasmissione dell'HIV. Emtricitabina e tenofovir vengono eliminati principalmente dai reni tramite una combinazionedi filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva. Con l'impiego di tenofovir disoproxil fumarato nella pratica clinica sono stati riportati casi di insufficienza renale, compromissione renale, creatinina elevata, ipofosfatemia e tubulopatia prossimale. Si raccomanda la misurazione della clearance della creatinina prima di iniziare la terapia e la funzionalita' renale deve essere monitorata ogni quattro settimane durante il primo anno e in seguito ogni tre mesi. Adattamenti dell'intervallo tra le dosi sono raccomandati nei pazienti con clearance della creatinina tra 30 e 49 ml/min; sebbene il prolungamento degli intervalli tra le somministrazioni non sia ottimale e potrebbe portare adun aumento della tossicita' e ad una possibile risposta inadeguata. In un piccolo studio clinico, un sottogruppo di pazienti con clearance della creatinina tra 50 e 60 ml/min in trattamento con tenofovir disoproxil fumarato in associazione con emtricitabina ha avuto un'esposizione a tenofovir piu' elevata ed un peggioramento della funzione renale;e' necessaria una attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio.L'uso del farmaco non e' raccomandato in pazienti con grave compromissione renale e in quelli che richiedono emodialisi, dal momento che l'appropriata riduzione di dosaggio non puo' essere ottenuta con le compresse dell'associazione. L'uso del farmaco deve essere evitato con l'uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici. Nel caso in cui l'associazione non possa essere evitata, si deve controllare settimanalmente la funzione renale. L'uso del farmaco deve essere evitato in pazienti con esperienze di trattamento antiretrovirale che presentano ceppi HIV-1 con la mutazione K65R. In uno studio controllato, in cui tenofovir disoproxil fumarato e' stato comparato con stavudina in associazione con lamivudina ed efavirenz, sono state osservate lievi diminuzioni della densita' minerale ossea nell'anca e nella spina dorsale in entrambi i gruppi. Le anomalie delle ossa possono essere associate a tubulopatia renale prossimale. I pazienti con epatite cronica B o C sottoposti a trattamento con terapia antiretrovirale presentano un rischiomaggiore di reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali. La limitata esperienza clinica suggerisce che emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato abbiano un'attivita' anti-HBV quando usati insieme nella terapia antiretrovirale di associazione per controllare l'infezione da HIV. Nei pazienti co-infetti con HIV e HBV, l'interruzione della terapia puo' essere associata a gravi esacerbazioni acute dell'epatite; occorre tenerli sotto stretta osservazione. Nei pazienti con malattia epatica avanzata o cirrosi, l'interruzione del trattamento non e' raccomandata; l'esacerbazione dell'epatite post-trattamento puo' condurre a scompenso epatico. Pazienti con disfunzioni epatiche preesistenti, durante la terapia mostrano un aumento nella frequenza delle alterazioni epatiche; si deve prendere in considerazione l'eventualita' di interrompere o sospendere il trattamento. E' stata riferita acidosi lattica, solitamente associata a steatosi epatica, in relazione all'uso di analoghi nucleosidici. I primi sintomi comprendono sintomi digestivi benigni, malessere aspecifico, perdita dell'appetito, perdita di peso, sintomi respiratori o sintomi neurologici. Occorre prestare cautela nella somministrazione di analoghi nucleosidici a pazienti con epatomegalia, epatite o altri fattori di rischio; il trattamento deve essere eventualmente interrotto. I pazienti co- infetti da epatite C e trattati con alfa-interferone e ribavirina possono essere particolarmentea rischio. La terapia antiretrovirale combinata e' stata associata a lipodistrofia in pazienti con infezione da HIV. Occorre prendere in considerazione il dosaggio dei lipidi sierici e della glicemia a digiuno. Le alterazioni del metabolismo lipidico devono essere trattate in maniera clinicamente appropriata. Analoghi nucleosidici e nucleotidici causano livelli variabili di danno mitocondriale. Ci sono state segnalazioni di disfunzione mitocondriale in neonati HIV negativi esposti, inutero e/o dopo la nascita, ad analoghi nucleosidici. Le principali reazioni avverse riportate sono alterazioni ematologiche, alterazioni metaboliche e neurologiche (anche tardive). Per qualsiasi bambino esposto in utero ad analoghi nucleosidici o nucleotidici, anche se HIV negativo, deve essere eseguito un follow up clinico e di laboratorio e, nelcaso di segni o sintomi rilevanti, un esame completo per rilevare possibili disfunzioni mitocondriali. Al momento della istituzione della terapia antiretrovirale di associazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali, causando condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Pazienti HIV co-infetti con epatite B, dopo l'inizio della terapia, possono manifestare esacerbazioni dell'epatite associate a sindrome della riattivazione immunitaria. Sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia CART. Negli anziani la ridotta funzionalita' renale e' piu' probabile, pertanto il trattamento deve essere effettuato con cautela. Il farmaco contiene lattosio monoidrato.

Gravidanza e Allattamento

Un moderato numero di dati in donne in gravidanza indica che non vi sono malformazioni o tossicita' fetale/neonatale associate a emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato. Gli studi sugli animali condotti con emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato non mostrano una tossicita' riproduttiva. Pertanto, se necessario, l'uso del farmaco durante la gravidanza puo' essere considerato. E' stato dimostrato che emtricitabina e tenofovir sono escreti nel latte materno. Esistono informazioni insufficienti relative agli effetti di emtricitabina e tenofovirsu neonati/lattanti. Pertanto il farmaco non deve essere usato durante l'allattamento. Come regola generale, si raccomanda che le donne infette da HIV non allattino i propri neonati, in nessuna circostanza, per evitare la trasmissione del virus HIV al neonato. Non sono disponibili dati sull'effetto del medicinale negli esseri umani. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi di emtricitabina o tenofovir disoproxil fumarato sulla fertilita'.

Interazioni con altri prodotti

Poiche' il farmaco contiene emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato, qualsiasi interazione che sia stata osservata con questi principi attivi puo' anche verificarsi con il medicinale stesso. Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. La farmacocinetica dello steady state di emtricitabina e di tenofovir non e' stata modificata dalla somministrazione contemporanea rispetto ai singoli farmaci dosati singolarmente. Studi in vitro e di farmacocinetica clinica hannodimostrato che il potenziale di interazioni mediate da CYP450 fra emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato ed altri medicinali e' basso. Terapie concomitanti non raccomandate: a causa dell'analogia con emtricitabina, il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con altri analoghi della citidina, come lamivudina. In quanto medicinale a combinazione fissa, il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti uno qualsiasi dei principiattivi, emtricitabina o tenofovir disoproxil fumarato. Il prodotto non deve essere somministrato in concomitanza con adefovir dipivoxil. L'associazione con didanosina non e' raccomandata. Medicinali escreti per via renale: dal momento che emtricitabina e tenofovir vengono principalmente eliminati dai reni, l'associazione con medicinali che riducono la funzionalita' renale o competono per la secrezione tubulare attiva (es. cidofovir) puo' incrementare le concentrazioni sieriche di emtricitabina, tenofovir e/o di altri medicinali co-somministrati. L'uso del farmaco deve essere evitato con l'uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici. Alcuni esempi includono, ma non si limitano a: aminoglicosidi, amfotericina B, foscarnet, ganciclovir, pentamidina, vancomicina, cidofovir o interleukina-2. Atazanavir/ritonavir/tenofovir disoproxil fumarato (300 mg q.d./100 mg q.d./300 mg q.d.): non e' raccomandato l'aggiustamento della dose. L'aumento dell'esposizione a tenofovir puo' potenziare gli eventi avversi associati, inclusi disordini renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata. Darunavir/ritonavir/tenofovir disoproxil fumarato (300 mg q.d./100 mg q.d./300 mg q.d.): non e' raccomandato l'aggiustamento della dose. L'aumentodell'esposizione a tenofovir puo' potenziare gli eventi avversi associati, inclusi disordini renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata. Lopinavir/ritonavir/tenofovir disoproxil fumarato (400 mg b.i.d./100 mg b.i.d./300 mg q.d.): non e' raccomandato l'aggiustamento della dose. L'aumento dell'esposizione a tenofovir puo' potenziare gli eventi avversi associati, inclusi disordini renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata. Didanosina/tenofovir disoproxil fumarato: non e' raccomandata la somministrazione contemporanea con didanosina. Studi condotti con altri medicinali. In vitro emtricitabina non ha inibito il metabolismo mediato da una qualsiasi delle seguenti isoforme umane del CYP450: 1A2, 2A6, 2B6, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4. Emtricitabina non ha inibito l'enzima responsabile della glucuronidazione. Non esistono interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando emtricitabina e' co- somministrata con indinavir, zidovudina, stavudina o famciclovir. La co-somministrazione di lamivudina, indinavir, efavirenz, nelfinavir o saquinavir (boosterato con ritonavir), metadone, ribavirina, rifampicina, adefovir dipivoxil o del contraccettivo ormonale norgestimato etinilestradiolo con tenofovir disoproxilfumarato non ha prodotto alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa. La co-somministrazione di tacrolimus con il farmaconon ha comportato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Tenere il flacone ben chiuso.