trittico intramuscolo ev 3f 50mg 5ml angelini (a.c.r.a.f.) spa

Che cosa è trittico im ev 3f 50mg 5ml?

Trittico soluzione iniettabile prodotto da angelini (a.c.r.a.f.) spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Trittico risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di psicoanalettico, antidepressivo.
Contiene i principi attivi: trazodone cloridrato
Codice AIC: 022323012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Disturbi depressivi con o senza componente ansiosa. Coadiuvante nellaterapia del dolore. Potenziamento dell'anestesia.

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Posologia

Psichiatria (terapia intensiva della depressione): 100-200 mg (2-4 fiale da mg 50) in 250-500 ml di soluzione fisiologica per infusione endovenosa lenta (30-50 gocce al minuto) due volte al giorno, secondo il parere del medico. Durante il periodo di infusione e nell'ora successiva e' opportuno che il pazienteconservi la posizione clinostatica. La dose ottimale da infondere (200 mg due volte al giorno) viene comunemente raggiunta in terza-quarta giornata. I risultati ottenuti con 10-14giorni di terapia per infusione endovenosa possono essere consolidatiproseguendo il trattamento per via orale alla dose giornaliera di mg 300-500 suddivisa in 4-5 somministrazioni. Terapia complementare del dolore: mg 25-50 (1/2 - 1 fiala) per via endovenosa (iniettare molto lentamente), intramuscolare o per infusione una, due volte al giorno, secondo il parere del medico. Anestesia - 1/2 - 1mg/kg per bolo e per infusione una o piu' volte nel corso dell'intervento in funzione della sua durata. In preanestesia: mg 25-50 (1/2 - 1 fiala) per via endovenosa (iniettare molto lentamente), intramuscolare o per infusione. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare se impiegare i dosaggi minimi consigliati. Assunzione da parte dei bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni Trittico non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'.

Effetti indesiderati

Trittico fiale e' un antidepressivo con proprieta' sedative che, nei primi giorni di trattamento, puo' causare sonnolenza. Tale effetto tende a scomparire dopo le prime somministrazioni. Occasionalmente sono stati riportati casi di cefalea, senso di astenia, vertigini, ipotensione ortostatica, bradicardia e tachicardia, disturbi gastrici quali nausea, vomito e diarrea, insonnia e diminuzione della concentrazione, perdita di peso, tremore, stato confusionale e rash cutaneo. L'impiego di trazodone, generalmente in associazione con altri psicofarmaci, ha portato alla segnalazione di rari casi di sindrome serotoninergica e convulsioni. Raramente sono stati riportati disturbi del ritmo cardiaco, alterazioni della crasi ematica, quali agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia e della funzione epatica, quali ittero e danno epatocellulare. In questi casi il trattamento deve essere immediatamente interrotto. Come con altri farmaci dotati di effetti alfa adrenolitici, in corso di trattamento contrazodone sono stati segnalati rari casi di priapismo. In tale evenienza, il paziente deve interrompere il trattamentoimmediatamente.

Indicazioni

Disturbi depressivi con o senza componente ansiosa. Coadiuvante nellaterapia del dolore. Potenziamento dell'anestesia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Avvertenze

Trittico fiale deve essere somministrato sotto il diretto controllo medico in pazienti con insufficienza epatica o renale di rilevanza clinica o pazienti cardiopatici, specie se affetti da disturbi della conduzione o da blocco A-V di diverso grado o dopo infarto del miocardio. Anche se il trazodone non produce gli effetti caratteristici dei triciclici sulla funzione cardiaca, tuttavia, in funzione della sua attivita' adrenolitica, puo' provocare bradicardia e ipotensione, specie ortostatica, seguita da eventuale tachicardia compensatoria. Un eventuale trattamento concomitante anti-ipertensivo puo' richiedere una riduzionenel dosaggio del farmaco anti-ipertensivo impiegato.Attenzione dovra'essere posta nella somministrazione di trazodone ai pazienti epilettici, evitando in particolare bruschi incrementi o riduzioni di dosaggio. In rare occasioni, e' stata riportata con l'uso di trazodone la comparsa di discrasie ematiche, incluse agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. Sempre raramente, sono state riportate alterazioni della funzione epatica, talora severe, incluso ittero e danno epatocellulare. Neicasi suddetti il trattamento con trazodone deve essere interrotto immediatamente. L'uso di dosaggi giornalieri crescenti, secondo il giudizio del medico, sino al raggiungimento delle dosi consigliate, diminuisce l'incidenza di effetti indesiderati correlati al farmaco. Gli effetti indesiderati possono essere piu' frequenti durante l'uso contemporaneo di preparazioni a base di Hypericum perforatum. Il medicinale contiene sorbitolo quindi non e' adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio. Assunzione da parte di bambini e adolescenti dieta' inferiore ai 18 anni. Trittico non deve essere utilizzato per iltrattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'.Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilita' (essenzialmente aggressivita', comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studiclinici effettuati su bambini a adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Per di piu', non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. La depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiche' possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E' esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali Trittico e' prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche. Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria primadell'inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapiadi disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di eta' inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo. La terapia farmacologia con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (o chi si prende cura di loro) dovrebbero essere avvertiti della necessita' di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali.

Gravidanza e Allattamento

La sicurezza d'impiego del trazodone nella donna gravida non e' stataverificata. Nelle donne che allattano, si deve considerare la possibilita' che il trazodone venga escreto con il latte. Pertanto, l'uso di trazodone durante il primo trimestre di gravidanza e' sconsigliato, mentre nei due trimestri successivi e durante l'allattamento deve esserelimitato ai casi di effettiva necessita', dopo aver attentamente valutato con il medico il rapporto rischio-beneficio.

Interazioni con altri prodotti

Sebbene non siano stati riportati effetti indesiderati il trazodone puo' potenziare gli effetti dei miorilassanti e degli anestetici volatili. Il trazodone e' ben tollerato in pazienti schizofrenici depressi trattati con la terapia fenotiazinica standard, nonche' in depressi parkinsoniani trattati con levodopa. Il trattamento con trazodone puo' potenziare, inoltre, l'effetto dell'alcool, dei barbiturici e di altre sostanze deprimenti il S.N.C..Sono stati riportati occasionalmente casidi interazione con inibitori della monoamino ossidasi (IMAO). Sebbene alcuni clinici siano soliti prescrivere questi farmaci contemporaneamente, non si raccomanda la somministrazione concomitante di trazodonecon IMAO, o entro le due settimane successive all'interruzione del trattamento con una di queste sostanze. Non e' altresi' raccomandata la somministrazione di IMAO nella settimana successiva all'interruzione del trattamento con trazodone. Studi condotti in animali di laboratoriosuggeriscono che il trazodone possa inibire gran parte delle azioni acute della clonidina. Anche se non sono riportati casi di interazione clinica con altri farmaci antiipertensivi, dovra' comunque essere presa in considerazione la possibilita' di un effetto di potenziamento. L'associazione di trazodone con digossina e fenitoina puo' portare ad unincremento dei livelli ematici di questi ultimi. I risultati di studiin vitro sul metabolismo del farmaco, suggeriscono una potenziale interazione farmacologica in caso di co-somministrazione di trazodone coninibitori del citocromo P4503A4 (CYP3A4), quali il ketoconazolo, ritonavir e indinavir. Gli inibitori del CYP3A4 possono causare un sostanziale aumento della concentrazione plasmatica di trazodone, con un rischio potenziale di eventi avversi. Pertanto, in caso di somministrazione concomitante di trazodone con un potente inibitore del CYP3A4, e' necessario ridurre il dosaggio di trazodone. Al contrario, la somministrazione di carbamazepina in associazione con trazodone ne riduce la concentrazione plasmatica. Per questo motivo, i pazienti che assumono trazodone in associazione con carbamazepina dovrebbero essere attentamente monitorati.

Forme Farmacologiche


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