triazolam zentiva*10cpr 0,25mg triazolam zentiva italia srl
Che cosa è triazolam zentiva 10cpr 0,25mg?
Triazolam zentiva compresse prodotto da
zentiva italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Triazolam zentiva risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di neurologici. ipnotici non barbiturici. derivati benzodiazepinici.
Contiene i principi attivi:
triazolam
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene: triazolam.
Codice AIC: 036221075
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento a breve termine dell'insonnia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando l'insonnia e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
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Posologia
La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile: da alcuni giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. Talvolta puo' rendersi necessario prolungare il periodo massimo di trattamento; in tal caso, e' necessario rivalutare la condizione del paziente. La dose massima non deve essere superata. Adulti: 0,125-0,25 mg; anziani: 0,125 mg. Pazienti con funzionalita' epatica e/o renale alterata: 0,125 mg. Il trattamento deve essere iniziato alla minima dose raccomandata. Il farmaco vaingerito senza masticare con un po' di acqua o altro liquido prima dicoricarsi.
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario. Non nota: shock anafilattico, reazione anafilattoide, angioedema, edema allergico, ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Non comune da >= 1/1000 a < 1/100: stato confusionale, insonnia; non nota: aggressione, allucinazione, sonnambulismo, amnesia anterograda, irrequietezza, agitazione, irritabilita', delirio, collera, incubi notturni, psicosi, comportamento inappropriato. Patologie del sistema nervoso. Comune da >= 1/100 a < 1/10: sonnolenza, capogiri, atassia, cefalea; non comune: alterazione della memoria; non nota: sincope, sedazione, depressione del livello di coscienza, disturbi del linguaggio, disturbi dell'attenzione, disgeusia. Patologie dell'occhio. Non comune: alterazioni visive. Patologie respiratorie, toracichee mediastiniche. Non nota: depressione respiratoria in pazienti con compromissione della funzione respiratoria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro da >= 1/10000 a < 1/1000: rash. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: miastenia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: variazione della libido. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non nota: caduta.
Indicazioni
Trattamento a breve termine dell'insonnia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando l'insonnia e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Miastenia grave; insufficienza respiratoria grave; sindrome da apnea durante il sonno; insufficienza epatica grave; somministrazione a bambini; gravidanza e allattamento. La somministrazione contemporanea di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo, nefazodone ed efavirenz e' controindicata.
Composizione ed Eccipienti
Una compressa da 0,125 mg contiene: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, diottilsolfosuccinato sodico, sodio benzoato, amido di mais, magnesio stearato, indigotina (E 132), eritrosina (E 127), ossido di alluminio idrato. Una compressa da 0,25 mg contiene: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silicecolloidale anidra, diottilsolfosuccinato sodico, sodio benzoato, amido di mais, magnesio stearato, indigotina (E 132), ossido di alluminio idrato.
Avvertenze
Le benzodiazepine producono un effetto clinico potenziato quando somministrate contemporaneamente ad alcool o ad altre sostanze che deprimono il Sistema Nervoso Centrale. L'assunzione contemporanea con alcool e' da evitare. Triazolam deve essere usato con cautela quanto associato a sostanze che deprimono il Sistema Nervoso Centrale. Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti con precedentidi abuso di alcool o di stupefacenti. Si puo' verificare una certa riduzione degli effetti ipnotici delle benzodiazepine dopo un uso ripetuto per alcune settimane. L'uso delle benzodiazepine puo' portare a dipendenza fisica e psichica: e' inoltre maggiore nei pazienti con precedenti di abuso di alcool o di droghe. Nei casi in cui si sia sviluppatadipendenza fisica, l'interruzione brusca del trattamento provochera' sintomi da astinenza: cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, agitazione, confusione e irritabilita'. In casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o attacchi epilettici. Alla sospensione del trattamento puo' verificarsi una sindrome transitoria che consiste nella ricomparsa, in forma accentuata, deisintomi (insonnia) che avevano portato al trattamento. Essa puo' essere accompagnata da altre reazioni quali cambiamenti d'umore, ansia e irrequietezza o disturbi del sonno. Si raccomanda di diminuire gradualmente il dosaggio. La durata del trattamento deve essere quanto piu' breve possibile, e non deve superare le quattro settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. Talvolta puo' rendersi necessario prolungare il periodo massimo di trattamento: rivalutare la situazione clinica del paziente. Puo' essere utile informare il paziente, all'iniziodel trattamento, che questo sara' di durata limitata e spiegare esattamente come si dovra' ridurre progressivamente il dosaggio. E' importante che il paziente sia a conoscenza della possibilita' che si verifichino fenomeni di rimbalzo. Nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i fenomeni da astinenza possono manifestarsi nell'intervallo di un'assunzione tra una dose e l'altra. Le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda: accertarsi che i pazienti possano avere un periodo ininterrotto di sonno di 7-8 ore. Si possono verificare: irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delirio, allucinazioni, collera, incubi, psicosi, alterazioni del comportamento:sospendere il farmaco. L'impiego di triazolam nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non e' raccomandato. Negli anziani e/o nei pazienti debilitati si raccomanda di iniziare il trattamento con triazolam alla dose 0,125 mg. Negli adulti la dose raccomandata e' di 0,25 mg. Cautela deve essere usata nel trattare pazienti con lieve-moderata insufficienza epatica. Nei pazienti con compromissione della funzione respiratoria sono stati riportati casi non frequenti di depressione respiratoria e apnea. Le benzodiazepine potrebbero essere associate a malattia depressiva, che potrebbe o no associarsi all'idea del suicidio o a tentativi di suicidio: triazolam va usato con cautela e la quantita' di farmaco prescritta a pazienti con segni e sintomi didepressione o tendenze al suicidio deve essere limitata. Eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno, sono stati segnalati in pazienti che non erano pienamente vigili dopo aver assunto il triazolam. Il consumo di alcool ed altre sostanze che deprimono il Sistema Nervoso Centrale assieme a ipnotici-sedativi sembra aumentare il rischio di tali comportamenti, cosi' come gli ipnotici-sedativi assunti a dosi superiori la massima dose raccomandata: considerare l'interruzione del trattamento. Sono state segnalate reazioni anafilattoidi e reazioni anafilattiche gravi: a volte fatali fatali. Sono stati riportati casi di angioedema, incluso quello della lingua, della glottide, o della laringe. Contiene lattosio.
Gravidanza e Allattamento
Non sono disponibili dati sul triazolam sufficienti ad accertarne la sicurezza d'impiego durante la gravidanza e l'allattamento. Se triazolam viene utilizzato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta durante il trattamento con trazolam, la paziente deve essere informata dei potenziali rischi per il feto. Da alcuni studi con altri farmaci della classe delle benzodiazepine si e' evidenziato che l'esposizione uterina puo' essere associata a malformazioni. Studi successivi non hanno fornito alcuna prova chiara di qualsiasi tipo di malformazione. Inoltre, i neonati di madri che hanno assunto benzodiazepine su base cronica durante le ultime fasi della gravidanza, possono aver sviluppato dipendenza fisica alle benzodiazepine e presentare sintomi da astinenza nel periodo post-natale o ipotonia del lattante o depressione respiratoria moderata, causati dall'azione farmacologica del farmaco. Triazolam non deve essere utilizzato da madri che allattano.
Interazioni con altri prodotti
Interazioni farmacocinetiche possono verificarsi quando triazolam viene somministrato insieme a farmaci che interferiscono con il suo metabolismo. Sostanze che inibiscono alcuni enzimi epatici possono aumentare la concentrazione di triazolam e potenziare la sua attivita'. Sulla base del grado di interazione e del tipo di dato disponibile, sono state elaborate le seguenti raccomandazioni: e' controindicata la co-somministrazione di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo, e nefazodone; non e' raccomandata la co- somministrazione di triazolam con altri antifungini azolici; si raccomanda cautela e una valutazione in merito alla riduzione della dose quando triazolam e' somministrat ocon cimetidina o antibiotici macrolidi come l'eritromicina, la claritromicina, ela troleandomicina; Si raccomanda cautela quando triazolam e' co-somministrato con isoniazide, fluvoxamina, sertralina, paroxetina, diltiazem e verapamil; i contraccettivi orali e l'imatinib possono indurre un'accentuazione degli effetti clinici di triazolam, in seguito all'inibizione dell'isoenzima CYP3A4. Pertanto si raccomanda cautela in caso di uso concomitante con triazolam; rifampicina e carbamazepina sono induttoridel CYP3A4; pertanto, l'efficacia di triazolam puo'diminuire in modo significativo durante la terapia con rifampicina o carbamazepina.I pazienti devono passare ad una terapia con ipnotici alternativi, che siano eliminati principalmente comeglucuronidi. Le interazioni che coinvolgono gli inibitori della proteasi HIV e il triazolam sono complesse e dipendenti dal tempo. Basse dosi di ritonavir determinano una marcata compromissione della clearance di triazolam, prolungano la sua emivita di eliminazione e accentuano i suoi effetti clinici. Tuttavia, dopo una prolungata esposizione a ritonavir, l'induzione di CYP3A puo'compensare tale inibizione. Questa interazione richiede o una riduzione della dose o l'interruzione della terapia con triazolam. Efavirenz inibisce il metabolismo ossidativo del triazolam e puo' indurre effetti pericolosi per la vita: il trattamento concomitante e' controindicato. Aprepitant: accentuazione degli effetti clinici possono verificarsiin caso di concomitante somministrazione con triazolam a causa della inibizione del CYP3A4. Questa interazione puo' richiedere una riduzione del dosaggio di triazolam. L'assunzione concomitante con alcool deveessere evitata. Triazolam deve essere usato con cautela in combinazione con sostanze che deprimono il SNC. Un'accentuazione dell'effetto depressivo centrale puo' verificarsi in caso di uso concomitante con antipsicotici, ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesicinarcotici, farmaci anti-epilettici, anestetici e antistaminici sedativi. Nel caso di analgesici narcotici si puo' manifestare una accentuazione dell'euforia che induce un aumento della dipendenza psichica. Aumento della biodisponibilita'del triazolam e' stata osservata quando assunto contemporaneamente con succo di pompelmo.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.