triazolam auro 20 compresse 0,25mg triazolam aurobindo pharma italia srl
Che cosa è triazolam auro 20cpr 0,25mg?
Triazolam auro compresse prodotto da
aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Triazolam auro risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di neurologici, ipnotici non barbiturici, derivati benzodiazepinici.
Contiene i principi attivi:
triazolam
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene: triazolam.
Codice AIC: 036666028
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento a breve dell'insonnia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
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Posologia
La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Generalmente tale durata varia da alcuni giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. Talvolta puo' rendersi necessario prolungare il periodo massimo di trattamento: rivalutare la condizione del paziente. Il trattamento deve essere iniziato con la dose consigliata piu' bassa. La dose massima non deve essere superata. Adulti: 0,125-0,25 mg. Anziani: 0,125 mg. Pazienti con funzionalita' epatica e/o renale alterata: 0,125 mg. Il trattamento deve essere iniziato alla minima dose raccomandata. Il farmaco va ingerito senza masticare con un po' di acqua o altro liquido prima di coricarsi.
Effetti indesiderati
Sonnolenza durante il giorno, intorpidimento, riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, mal di testa, vertigini, debolezza muscolare, atassia o sdoppiamento della visione. Questi fenomeni possono verificarsi principalmente all'inizio della terapia e solitamente scompaiono proseguendo il trattamento. Occasionalmente sono stati riportatialtri effetti indesiderati quali: disturbi gastrointestinali, cambiamenti della libido o reazioni cutanee. Puo' verificarsi amnesia anterograda. Gli effetti amnesici possono associarsi ad alterazioni del comportamento. Durante l'uso di benzodiazepine possono rendersi manifesti stati di depressione pre-esistenti. L'uso di benzodiazepine o composti benzodiazepino-simili possono provocare le seguenti reazioni: inquietudine, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, allucinazioni, collera, incubi, alterazioni del comportamento, sincope e sonnambulismo. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' incluso edemaangioneurotico, reazioni anafilattoidi, edema allergico e shock anafilattico. L'uso di benzodiazepine puo' portare allo sviluppo di dipendenza fisica: l'interruzione della terapia puo' causare fenomeni di rimbalzo o astinenza. Si puo' verificare dipendenza psichica. E' stato segnalato abuso di benzodiazepine.
Indicazioni
Trattamento a breve dell'insonnia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; miastenia grave; ipersensibilita' alle benzodiazepine; insufficienza respiratoria grave; sindrome da apnea durante il sonno; somministrazione a bambini; insufficienza epatica grave; gravidanza e allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Una compressa da 0,125 mg contiene: amido di mais, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, docusato sodico, sodio benzoato, magnesio stearato, sodio croscaramellosio, Blu indigotina lacca (E132), eritrosina lacca (E127). Una compressa da 0,25 mg contiene: amido di mais, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, docusato sodico, sodio benzoato, magnesio stearato, sodio croscaramellosio, Blu indigotina lacca (E132).
Avvertenze
Si puo' verificare una certa riduzione degli effetti ipnotici delle benzodiazepine dopo un uso ripetuto per alcune settimane. L'uso delle benzodiazepine puo' portare a dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Nei casi in cui si sia sviluppata dipendenza fisica, l'interruzione brusca del trattamento provochera' sintomi da astinenza, che possono includere: cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, agitazione, confusione e irritabilita'. In casi gravi possono verificarsii seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia,intorpidimento e formicolio alle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o attacchi epilettici. Alla sospensione del trattamento puo' verificarsi una sindrome transitoria che consiste nella ricomparsa, in forma accentuata, dei sintomi che avevano portato al trattamento con la benzodiazepina. Essa puo' essere accompagnata da altre reazioni quali cambiamenti d'umore, ansiae irrequietezza o disturbi del sonno: si raccomanda di diminuire gradualmente il dosaggio. La durata del trattamento deve essere quanto piu' breve possibile, e non deve superare le quattro settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. Talvolta puo' rendersi necessario prolungare il periodo massimo di trattamento: rivalutare in maniera piu' generale la situazione clinica del paziente. Puo' essere utile informare il paziente, all'inizio del trattamento, che questo sara' di durata limitata e spiegare esattamente come si dovra' ridurre progressivamente il dosaggio. Inoltre, e' importante che il paziente sia a conoscenza della possibilita' che si verifichino fenomeni di rimbalzo. Nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i fenomeni da astinenza possono manifestarsi nell'intervallo di un'assunzione tra una dose e l'altra. Le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda: si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un periodo ininterrotto di sonno di 7-8 ore. Si possono verificare: irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, allucinazioni, collera, incubi, psicosi, alterazioni del comportamento. All'insorgere di questi effetti, l'uso del farmaco deve essere sospeso. Le benzodiazepine non dovrebbero essere date ai bambini senza una valutazione attenta dell'effettiva necessita' del trattamento. La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Gli anziani devono assumere una dose ridotta. Egualmente, una dose piu' bassa e' consigliata a pazienti con insufficienza respiratoria cronica. Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare l'encefalopatia. Le benzodiazepine non sono consigliate peril trattamento primario delle malattie psicotiche e non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione o l'ansia associata a depressione. Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti con precedenti di abuso di alcool o di stupefacenti. Contiene lattosio. Sono stati segnalati eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno. Questi ed altri eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno possono verificarsi con ipnotici sedativi, incluso il triazolam assunto da solo a dosi terapeutiche. Il consumo di alcool ed altre sostanze che deprimono il Sistema Nervoso Centrale insieme a ipnotici-sedativi sembra aumentare il rischio di tali comportamenti, cosi' come gli ipnotici-sedativi assunti a dosisuperiori la massima dose raccomandata. L'interruzione del trattamento con ipnotici-sedativi deve essere fortemente preso in considerazionenei pazienti che riportano tali eventi. Sono state segnalate reazionianafilattoidi e reazioni anafilattiche gravi. Casi di angioedema, incluso quello della lingua, della glottide, o della laringe sono stati riportati in pazienti che avevano assunto la prima dose o dosi successive di ipnotici-sedativi, incluso il triazolam.
Gravidanza e Allattamento
Non sono disponibili dati sul triazolam sufficienti ad accertarne la sicurezza d'impiego durante la gravidanza e l'allattamento. Se, per assolute necessita', il triazolam viene somministrato in fase avanzata di gravidanza, o durante il parto, a dosi elevate, si possono verificare effetti sul neonato quali: ipotermia, ipotonia e depressione respiratoria moderata, causati dall'azione farmacologica del farmaco. Inoltre, i neonati di madri che hanno assunto benzodiazepine su base cronica durante le ultime fasi della gravidanza, possono aver sviluppato dipendenza fisica alle benzodiazepine e presentare sintomi di astinenza nelperiodo post-natale. Poiche' le benzodiazepine sono escrete nel lattematerno, esse non devono essere somministrate alle madri durante l'allattamento al seno.
Interazioni con altri prodotti
L'assunzione contemporanea di benzodiazepine ed alcool va evitata. L'effetto sedativo puo' essere aumentato se il farmaco viene assunto in concomitanza con alcool. Cio' influenza negativamente la capacita' di guidare o di usare macchinari. L'associazione con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, farmaci antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi puo' causare un aumento dell'effetto deprimente a livello centrale. Nel caso di analgesici narcotici, si puo' manifestare un'accentuazione del senso di euforia, che induce un aumento della dipendenza psichica. Le sostanze che inibiscono alcuni enzimi epatici possono aumentare l'attivita' delle benzodiazepine. In minor misura, questo fenomeno riguarda anche le benzodiazepine il cui metabolismo avviene solo per coniugazione.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.