trental iv 5f 100mg 5ml pentoxifillina neuraxpharm italy spa
Che cosa è trental iv 5f 100mg 5ml?
Trental soluzione per infusione prodotto da
neuraxpharm italy spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Trental risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di vasodilatatori periferici.
Contiene i principi attivi:
pentoxifillina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una fiala contiene: pentossifillina 100 mg.
Codice AIC: 022863031
Codice EAN: 0
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Posologia
Somministrazione per fleboclisi: all'inizio del trattamento la posologia giornaliera e' di 1 fiala (100 mg) infusa con 250-500 ml di soluzione fisiologica di cloruro di sodio o, ad esempio, soluzione di Ringer, nel corso di 120-180 minuti. In seguito puo' essere aumentata di 1 fiala il di' fino a 300 mg. Se si dovessero utilizzare altre soluzioni per la diluizione, e' necessario verificarne singolarmente la compatibilita'; solo le soluzioni limpide possono essere infuse. Nei casi gravi, se la tollerabilita' e' buona, la posologia giornaliera puo' esseregradualmente aumentata (1 fiala il di') fino 600 mg da somministrare in 2 infusioni (mattino e pomeriggio) con 250-500 ml di soluzione vettrice nel corso di 120-180 minuti. Se per motivi pratici o di tollerabilita' l'infusione puo' essere praticata solo una volta il di', si raccomanda la somministrazione supplementare di 3 compresse di Trental 400suddivise nell'arco della giornata (mezzogiorno e sera). Somministrazione per via e.v. ed e.a.: 1 fiala (100 mg) il di', iniettando lentamente ed a paziente disteso. Per via endovenosa la durata di infusione deve essere di almeno 5 minuti, mentre per via endoarteriosa (dopo diluizione del contenuto della fiala in 20 ml di soluzione fisiologica) deve essere di 10 minuti ogni 5 ml. In seguito, se la tollerabilita' e' buona, tale somministrazione puo' essere ripetuta nel corso della giornata. Dopo il trattamento parenterale la terapia puo' essere proseguita per os. E' comunque compito del medico stabilire la posologia, la via di somministrazione e la durata del trattamento che, a seconda dellagravita' del quadro clinico, puo' essere effettuato per via parenterale, per os oppure combinato (per os e per via parenterale contemporaneamente). La somministrazione regolare ed il trattamento protratto sonodeterminanti per il successo terapeutico. Nei pazienti con insufficienza renale sono necessarie le seguenti riduzioni di dosaggio. Clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min: 30% - 50% della dose; clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min: 50% - 70% della dose. Insufficienza epatica: e' necessaria una riduzione del dosaggio, secondo la tollerabilita' individuale, nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica. Malattie cardiocircolatorie: la terapia deve essere iniziata a bassi dosaggi nei pazienti ipotesi o nei pazienti con labilita' circolatoria ed anche nei pazienti che sono particolarmente a rischio di un calo pressorio (ad es. pazienti con grave coronaropatia o stenosi rilevante dei vasi che irrorano il cervello); in tali pazienti la dose deve essere aumentata solo gradualmente.
Effetti indesiderati
Questi effetti indesiderati sono stati riportati in studi clinici o post-marketing. Le frequenze sono sconosciute. Esami diagnostici: aumento delle transaminasi, diminuzione della pressione sanguigna. Patologie cardiache. aritmia (aritmia cardiaca), tachicardia, angina pectoris.Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia. Patologie del sistema nervoso: capogiri, cefalea, meningite asettica. Patologie gastrointestinali: disturbi gastrointestinali, malessere epigastrico (oppressione gastrica), gonfiore addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: prurito, eritema (arrossamento della cute), orticaria. Patologie vascolari: reazione anafilattica, reazione anafilattoide, angioedema (edema angioneurotico), broncospasmo, shock anafilattico (shock). Patologie epatobiliari: colestasi (colestasi intraepatica). Disturbi psichiatrici: agitazioe, disturbi del sonno.
Indicazioni
Ulcere venose croniche.
Controindicazioni ed effetti secondari
Trental non deve essere utilizzato nei pazienti con: Ipersensibilita'a pentossifillina o ad altre metilxantine. Infarto miocardico recente. Emorragie gravi (per il rischio di aumento dell'evento emorragico). Emorragia retinica estesa (per il rischio di aumentato sanguinamento).Gravidanza. Controindicazioni alla somministrazione e.v. od e.a. del farmaco: gravi stati di sclerosi cerebrale e coronarica con ipertensione. Gravi aritmie. In caso di aterosclerosi avanzata evitare l'iniezione nell'arteria carotidea.
Composizione ed Eccipienti
Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Ai primi segni di una reazione anafilattica/anafilattoide, la somministrazione deve essere sospesa immediatamente e deve esserne informato il medico. Un monitoraggio particolarmente attento e' necessario nei pazienti che presentano: ipotensione; compromissione della funzionalita' renale; grave compromissione della funzionalita' epatica; aumentata tendenza all'emorragia dovuta, ad esempio, a terapie anticoagulanti o a disturbi della coagulazione; rischio particolare in caso di riduzione della pressione arteriosa, in cui l'iniezione e.v. od e.a. di farmaci vasoattivi puo' determinare la comparsa di transitoria ipotensione con tendenza al collasso e disturbi stenocardici; trattamento concomitante con pentossifillina e anti- vitamina K; trattamento concomitante con pentossifillina e agenti antidiabetici. Non vi sono dati circa l'uso nei bambini. Se durante la terapia si manifestano vaste emorragie della retina, il trattamento va sospeso. La somministrazione parenteraledi qualsiasi farmaco puo' determinare in casi eccezionali shock anafilattico. In questo caso e' necessario adottare immediatamente le adeguate contromisure quali decubito laterale, vie respiratorie libere, respirazione artificiale, catecolamine (noradrenalina, adrenalina, isoproterenolo) e dosi molto elevate di corticosteroidi per via i.v. Prima dell'inizio del trattamento parenterale (e.v. od e.a.) e' opportuno, per controllare la reattivita' individuale, somministrare lentamente mezza fiala (2,5 ml = 50 mg) diluita in 10 ml di soluzione fisiologica. In caso di insufficienza cardiaca, in cui e' necessario raggiungere il compenso con glicosidi, il farmaco non va infuso con elevati volumi diliquido. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: il farmaco contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose (1 fiala), cioe' e' praticamente "senza sodio"
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza Non vi e' sufficiente esperienza clinica sull'uso del farmaco in gravidanza. Per tale motivo Trental e' controindicato durante la gravidanza. Allattamento Nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.
Interazioni con altri prodotti
L'effetto ipoglicemizzante dell'insulina o degli antidiabetici orali puo' risultare potenziato. Pertanto si raccomanda un attento monitoraggio dei pazienti in terapia farmacologica per diabete mellito. Sono stati riferiti casi post-marketing di aumentata attivita' anticoagulantein pazienti trattati contemporaneamente con pentossifillina e anti-vitamina K. In questi pazienti si raccomanda il monitoraggio dell'attivita' anticoagulante al momento dell'inizio della terapia con pentossifillina o in caso di modifica della dose. Il farmaco puo' aumentare l'effetto ipotensivo di farmaci antipertensivi o con potenziale effetto ipotensivo. La somministrazione concomitante di pentossifillina e teofillina puo' determinare in alcuni pazienti un aumento dei livelli di teofillina. Pertanto si potrebbero verificare sia aumento della frequenzache della gravita' delle reazioni avverse da teofillina. L'uso contemporaneo di ketorolac trometamina puo' aumentare il rischio di sanguinamento.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.