tramadolo ran*30cpr 200mg rp t tramadolo ranbaxy italia spa
Che cosa è tramadolo ran 30cpr 200mg rp t?
Tramadolo ran compresse prodotto da
ranbaxy italia spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Tramadolo ran risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di analgesici, altri oppiacei.
Contiene i principi attivi:
tramadolo cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: tramadolo cloridrato.
Codice AIC: 038050631
Codice EAN: 0
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Posologia
Uso orale. La dose deve essere adeguata alla gravita' del dolore ed alla risposta clinica individuale del paziente. Per dosi non realizzabili/praticabili con questo medicinale, sono disponibili altre formulazioni. Salvo diversa prescrizione medica, deve essere somministrato comesegue. Adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre: la dose iniziale usuale e' di 100 mg, due volte al giorno, al mattino e alla sera. Secondo le necessita' del paziente le dosi successive possono essere somministrate prima di 12 ore ma non prima di 8 ore dalle dose precedente. Innessun caso si possono prendere piu' di 2 dosi in ciascun periodo di 24 ore. Se l'effetto analgesico e' insufficiente, la dose puo' essere aumentata a: 150 mg, due volte al giorno, o 200 mg, due volte al giorno. Deve essere ingerito intero, senza rompere o masticare le compresse, indipendentemente dai pasti, con una sufficiente quantita' di liquido. Deve sempre essere usata la minor dose analgesica efficace. Non devono essere superate dosi giornaliere di 400 mg di sostanza attiva, a meno che cio' non sia richiesto da eccezionali motivi medici. In nessuncaso deve essere usato piu' a lungo del tempo assolutamente necessario. Se e' necessario un trattamento analgesico a lungo termine con tramadolo a causa della natura e della gravita' della malattia, deve essere condotto un attento e regolare monitoraggio (se necessario con interruzioni del trattamento) per stabilire se ed in quale misura, e' necessario un ulteriore trattamento. Bambini. Non e' indicato nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni. Anziani. Di regola, negli anziani (fino a75 anni) senza manifestazioni cliniche di compromissione della funzionalita' renale o epatica, non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Nei pazienti anziani (oltre 75 anni) l'eliminazione puo' essere prolungata. Pertanto, se necessario, l'intervallo tra dosi deve essereprolungato, secondo il bisogno del paziente. Compromissione renale, dialisi e compromissione epatica: nei pazienti con grave compromissionedella funzionalita' renale o epatica, l'uso non e' raccomandato. In casi moderati puo' essere considerato un aggiustamento della dose o dell'intervallo.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono nausea e capogiri, entrambe compaiono in un numero di pazienti >= 1/10(molto comuni). Patologie cardiovascolari. Non comuni (da >= 1/1000 a < 1/100): effettisulla regolazione cardiovascolare (palpitazioni, tachicardia, ipotensione posturale o collasso cardiovascolare). Questi effetti avversi possono comparire specialmente con la somministrazione endovenosa ed in pazienti che sono fisicamente stressati. Rari (da >= 1/10000 a < 1/1000): bradicardia, aumento della pressione sanguigna. Patologie del sistema nervoso: Molto comuni (>= 1/10): capogiri. Comuni (da >= 1/100 a < 1/10): cefalea, sonnolenza. Rari (da >= 1/10000 a < 1/1000): alterazioni dell'appetito, parestesie, tremore, depressione respiratoria, convulsioni epilettiformi, contrazioni muscolari involontarie e sincope. Sele dosi raccomandate vengono notevolmente superate ed in concomitanzavengono somministrate altre sostanze depressive ad azione centrale, puo' comparire depressione respiratoria. Convulsioni epilettiformi compaiono principalmente dopo somministrazione di alte dosi di tramadolo odopo trattamento concomitante con farmaci che possono abbassare la soglia convulsiva o essi stessi inducono convulsioni cerebrali. Patologie dell'occhio. Rari (da >= 1/10.000 a < 1/1000): visione annebbiata. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: e' stato riportato peggioramento dell'asma, benche' una relazione causale non sia stata stabilita. Patologie gastrointestinali. Molto comuni (>= 1/10): nausea. Comuni (da >= 1/100 a < 1/10): vomito, stitichezza, secchezza delle fauci; Non comuni (da >= 1/1000 a < 1/100): conati di vomito, irritazione gastrointestinale (sensazione di pressione allo stomaco, gonfiore). Patologie renali e urinarie. Rari (da >= 1/10.000 a < 1/1000): disturbi della minzione (difficolta' della minzione e ritenzione urinaria). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni (da >= 1/100 a < 1/10): sudorazione; Non comuni (da >= 1/1000 a < 1/100): reazioni cutanee (prurito, rash, orticaria). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rari (da >= 1/10.000 a < 1/1000): debolezza motoria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni (da >= 1/100 a < 1/10): affaticamento. Disturbi del sistema immunitario. Rari (da >= 1/10.000 a < 1/1000): reazioniallergiche (ad es. dispnea, broncospasmo, sibili, edema angioneurotico) ed anafilassi. Patologie epatobiliari. Molto rari (< 1/10.000): aumenti degli enzimi epatici sono stati riportati dopo l'uso di tramadolo. Disturbi psichiatrici. Rari (da >= 1/10000 a < 1/1000): allucinazioni, confusione, ansia, disturbi del sonno ed incubi. Gli effetti collaterali di tipo psichiatrico possono variare individualmente in intensita' e natura (secondo la personalita' e la durata del trattamento) ed includono: cambiamenti di umore (di solito esaltazione, occasionalmentedisforia), cambiamenti nell'attivita' (di solito soppressione, occasionalmente aumento) e cambiamenti delle capacita' cognitive e sensoriali (ad es. comportamento decisionale, disturbi della percezione). Possono comparire dipendenza ed abuso. Dipendenza fisica: possono compariredipendenza, abuso e reazioni da astinenza. I sintomi da astinenza, identici a quelli degli oppiacei, possono essere: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e sintomi gastrointestinali. Sono stati riportati sintomi atipici da astinenza (molto rari; < 1/10.000): attacchi di panico, ansia grave, allucinazioni, parestesia, tinnito ed altri sintomi insoliti del sistema nervoso centrale.
Indicazioni
Trattamento del dolore da moderato a grave.
Controindicazioni ed effetti secondari
Non deve essere usato in caso di: ipersensibilita' al tramadolo cloridrato o ad uno qualunque degli eccipienti del medicinale; intossicazione acuta da alcool, ipnotici, analgesici, oppiacei o farmaci psicotropi; in pazienti trattati con MAO-inibitori, o entro 2 settimane dalla loro interruzione; in pazienti con epilessia non adeguatamente controllata il tramadolo non deve essere usato per il trattamento dell'astinenza da oppiacei.
Composizione ed Eccipienti
Calcio fosfato idrogenato bi-idrato (E341), idrossipropilcellulosa (E463), silice colloidale anidra (E551), magnesio stearato (E470b).
Avvertenze
Deve essere usato solo dopo una rigorosa valutazione del beneficio-rischio ed adeguate misure precauzionali nei seguenti casi: in pazienti con dipendenza da oppiacei, con traumi cranici, shock, diminuito livello di coscienza di origine ignota, disturbi della funzione o del centro respiratorio o aumentata pressione intracranica, pazienti con compromissione da moderata a grave della funzione epatica o renale. Non deveessere usato in associazione con alcool. Nei pazienti sensibili agli oppiacei questo medicinale deve essere usato con cautela. A dosi terapeutiche sono state riportate convulsioni ed il rischio puo' aumentare a dosi superiori alla dose massima usuale giornaliera (400 mg). Il rischio di convulsioni puo' aumentare in pazienti che assumono tramadolo e farmaci concomitanti che abbassano la soglia convulsiva. I pazienti con anamnesi di epilessia e quelli suscettibili ad attacchi epiletticidevono essere trattati con tramadolo solo se vi sono motivi molto seri. Tramadolo ha un basso potenziale di dipendenza. Nell'uso a lungo termine possono svilupparsi tolleranza e dipendenza fisica o psichica. Nei pazienti con tendenza ad abuso di farmaci o dipendenza, il trattamento deve avvenire per brevi periodi e sotto stretta supervisione medica. Tramadolo non e' un sostituto adatto per i pazienti con dipendenza da oppiacei. Il prodotto non sopprime i sintomi da astinenza da morfina, benche' sia un agonista degli oppiacei.
Gravidanza e Allattamento
Studi sugli animali hanno rivelato che il tramadolo, a dosi molto elevate, produce effetti sullo sviluppo degli organi, sull'ossificazione e sulla mortalita' neonatale. Non sono stati riportati effetti teratogeni. Tramadolo passa la barriera placentare. Non si hanno ancora dati sufficienti sulla sicurezza di tramadolo in gravidanza. La somministrazione ripetuta di tramadolo durante la gravidanza puo' portare ad un aumento della tolleranza al tramadolo nel feto e, di conseguenza, a sintomi di astinenza nel neonato dopo la nascita a causa dell'assuefazione. Pertanto non deve essere usato in gravidanza. Tramadolo, somministrato prima o durante il parto, non altera la contrattilita' uterina. Nei neonati puo' indurre cambiamenti della frequenza respiratoria che solitamente non sono clinicamente rilevanti. Durante l'allattamento circa lo 0,1% della dose di tramadolo somministrata, viene escreta nel latte. La somministrazione non e' consigliata durante l'allattamento. In caso di una singola somministrazione di tramadolo di solito non e' richiesta la sospensione dell'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Tramadolo/MAO-inibitori: non deve essere associato con MAO-inibitori.Interazioni con rischio per la vita, relative al sistema nervoso centrale e cosi' pure respiratorio e cardiovascolare, sono state osservatein pazienti trattati con MAO-inibitori nei 14 giorni precedenti alla somministrazione dell'oppiaceo petidina. Le stesse interazioni non possono essere escluse con il farmaco e con i MAO-inibitori. Tramadolo/Altre sostanze ad azione centrale: nella somministrazione concomitante di tramadolo con altri farmaci depressori del sistema nervoso centrale,compresi gli alcolici, il potenziamento gli effetti sul S.N.C. deve essere preso in considerazione. Tramadolo/Inibitori/Induttori enzimatici: i risultati degli studi di farmacocinetica finora disponibili, mostrano che in caso di somministrazione concomitante o precedente di cimetidina (inibitore enzimatico) non sono da attendersi interazioni. La somministrazione concomitante o precedente di carbamazepina (induttore enzimatico) puo' diminuire l'effetto analgesico e ridurre la durata dell'azione del tramadolo. Tramadolo/Agonisti oppiacei misti/Antagonisti: l'associazione di agonisti misti/antagonisti (ad es. buprenorfina, nalbufina, pentazocina) e tramadolo non e' raccomandata perche' e' teoricamente possibile che in questi casi l'effetto analgesico di un agonista puro venga attenuato. Tramadolo/Farmaci che abbassano la soglia convulsiva: tramadolo puo' indurre convulsioni e puo' aumentare la possibilita' di causare convulsioni da parte degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, antidepressivi triciclici, antipsicotici ed altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva. Tramadolo/Agenti serotoninergici: isolati casi di sindrome serotoninergica sono stati riportati con l'uso terapeutico di tramadolo in associazione con altri agenti serotoninergici come gli SSRI. La sindrome serotoninergica puo' manifestarsi con sintomi quali confusione, irrequietezza, febbre,sudorazione, atassia, iperriflessia, mioclonia e diarrea. La sospensione dell'agente serotoninergico produce un rapido miglioramento. Dipende dalla natura e dalla gravita' dei sintomi se deve essere considerato un trattamento terapeutico. Tramadolo/Derivati cumarinici: si deve usare cautela durante il trattamento concomitante con tramadolo e derivati cumarinici (ad es. warfarin) a causa di segnalazioni relative ad aumento dell'INR e di ecchimosi in alcuni pazienti. Tramadolo/Inibitoridel CYP3A4: altri farmaci, conosciuti come inibitori del CYP3A4, comeil ketoconazolo e l'eritromicina, possono inibire il metabolismo del tramadolo (N demetilazione) e probabilmente anche del metabolita attivo O-demetilato. La rilevanza clinica di questa interazione non e' stata ancora studiata. Tramadolo/Ondansetron: in un limitato numero di studi l'applicazione pre- o post-operatoria dell'antiemetico 5-HT3 antagonista ondansetron, ha aumentato la richiesta di tramadolo in pazienti con dolore postoperatorio.
Forme Farmacologiche
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Conservazione del prodotto
Conservare nella confezione originale per proteggere dall'umidita'.