tramadolo act*os gtt fl 10ml tramadolo actavis italy spa
Che cosa è tramadolo act os gtt fl 10ml?
Tramadolo act gocce orali prodotto da
actavis italy spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Tramadolo act risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di analgesici oppioidi.
Contiene i principi attivi:
tramadolo cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: tramadolo cloridrato.
Codice AIC: 038329013
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Stati dolorosi acuti e cronici di diverso tipo e causa e di media e grave intensita', come pure in dolori indotti da interventi diagnosticie chirurgici.
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Posologia
Adattatare il dosaggio all'intensita' del dolore ed alla sensibilita'individuale del paziente. Adulti ed adolescenti oltre i 12 anni: 20 gocce (equivalenti a 50 mg di tramadolo cloridrato) ogni 4-6 ore. In generale bisogna selezionare la dose minima efficace. La dose giornaliera non deve superare i 400 mg di tramadolo, tranne in speciali condizioni cliniche. Bambini di eta' superiore ad 1 anno: 1-2 mg/kg di peso corporeo (1 goccia contiene 2,5 mg di tramadolo cloridrato). Anziani: disolito non e' necessario adattare la dose nelle persone anziane (finoa 75 anni) che non presentino insufficienza epatica o renale clinicamente manifesta. Oltre i 75 anni, l'eliminazione del farmaco puo' essere piu' lenta. Percio', se necessario, l'intervallo di somministrazionedeve essere aumentato secondo le esigenze del paziente. Insufficienzarenale/dialisi ed insufficienza epatica: nei pazienti con grave insufficienza renale e/o epatica l'eliminazione di tramadolo e' ritardata. In questi pazienti occorre valutare un prolungamento degli intervalli di somministrazione tenendo conto delle necessita' del paziente. Le gocce devono essere assunte con un po' di liquido o di zucchero, indipendentemente dai pasti. Non somministrare piu' a lungo di quanto assolutamente necessario. Se, in base al tipo ed alla gravita' della malattia, e' necessaria una terapia analgesica a lungo termine, bisogna effettuare dei controlli accurati e regolari (se necessario interrompendo temporaneamente la terapia) per stabilire se e in che misura e' necessario continuare il trattamento.
Effetti indesiderati
Molto comune (>= 10); comuni (>= 1/100, < 1/10); non comuni (>= 1/1000 < 1/100) e rari (>= 1/10000 < 1/1000). Patologie cardiovascolari. Non comuni: ipotensione posturale o collasso cardiocircolatorio, palpitazioni, tachicardia; possono verificarsi soprattutto durante somministrazione endovenosa ed in pazienti in condizioni di stress fisico. Rari:bradicardia, aumento della pressione arteriosa. Patologie del sistemanervoso. Molto comuni: vertigini. Comuni: cefalea, sonnolenza. Rari: depressione respiratoria, sincope, convulsioni epilettiformi, contrazioni muscolari involontarie, incoordinazione motoria, modificazione dell'appetito, parestesie, tremore. Se sono state nettamente superate le dosi raccomandate e se sono state somministrate contemporaneamente altre sostanze ad azione depressiva centrale, puo' comparire depressione respiratoria. Convulsioni epilettiformi si presentano soprattutto doposomministrazione di dosi elevate di tramadolo od in seguito a terapiaconcomitante con farmaci che possono abbassare la soglia epilettogena. Disturbi psichiatrici. Rari: allucinazioni, confusione, disturbi delsonno, ansia ed incubi. Gli effetti indesiderati psichiatrici che possono variare nel singolo individuo per tipo e gravita' (in relazione apersonalita' e durata del trattamento). Essi comprendono modifiche dell'umore (generalmente euforia, occasionalmente disforia), modifiche dell'attivita' (generalmente riduzione, occasionalmente aumento) e modifiche delle capacita' cognitive e sensoriali (per esempio del comportamento decisionale, disturbi della percezione). Puo' comparire dipendenza. Patologie dell'occhio. Rari: visione confusa. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Rari: dispnea. E' stato osservato peggioramento dell'asma, sebbene non sia stata stabilita una relazione causale. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: nausea. Comuni: vomito, stipsi, secchezza delle fauci. Non comuni: conati di vomito, irritazione gastrointestinale (senso di tensione gastrica, gonfiore, diarrea). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: sudorazione. Non comuni: reazioni cutanee (per esempio prurito, eruzioni, orticaria). Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Rari: debolezza muscolare. Patologie epatobiliari: in pochi casi isolati e' stato osservato un incremento dei valori degli enzimi epaticiin rapporto temporale con l'uso terapeutico di tramadolo. Patologie renali e urinarie. Rari: disturbi della minzione (difficolta' ad emettere le urine, disuria e ritenzione urinaria). Disturbi dell'organismo in generale. Comuni: senso di fatica. Rari: anafilassi e reazioni allergiche (ad es. dispnea, broncospasmo, sibili, edema angioneurotico); sintomi da astinenza, simili a quelli da sospensione degli oppioidi, possono presentarsi come segue: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremori e sintomi gastrointestinali. Altri sintomi osservati molto raramente dopo sospensione del tramadolo sono: attacchi di panico, ansia grave, allucinazioni, parestesie, tinnito e sintomi inusuali a carico del SNC.
Indicazioni
Stati dolorosi acuti e cronici di diverso tipo e causa e di media e grave intensita', come pure in dolori indotti da interventi diagnosticie chirurgici.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' verso il tramadolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Nell'intossicazione acuta da alcool, ipnotici, analgesici, oppioidi o psicofarmaci. Pazienti in terapia con MAO-inibitori o che li hannoassunti negli ultimi 14 giorni. Pazienti con epilessia non adeguatamente controllata dal trattamento. Nell'utilizzo come terapia di disassuefazione da droghe. Gravidanza ed allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Saccarosio, glicole propilenico, glicerolo, sodio ciclamato, sodio saccarinato, potassio sorbato, macrogolglicerolo idrossistearato, essenza menta, aroma anice, acqua depurata.
Avvertenze
Usare solamente con particolare cautela nei pazienti con dipendenza dagli oppiacei, in caso di traumi cranici, shock, disturbi della coscienza di origine dubbia, disturbi del centro respiratorio o della funzionalita' respiratoria, aumentata pressione intracranica. Usare con cautela nei pazienti sensibili agli oppiacei. Sono state segnalate convulsioni nei pazienti trattati con tramadolo alle dosi raccomandate. Il rischio di convulsioni puo' aumentare quando le dosi superano la posologia massima giornaliera raccomandata (400 mg). Puo' aumentare il rischio di convulsioni nei pazienti in trattamento con altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva. I pazienti con epilessia o a rischio di attacchi convulsivi devono essere trattati con tramadolo solo quando lecondizioni cliniche lo impongono. Tramadolo ha un basso potenziale didipendenza. In caso di terapie a lungo termine, possono svilupparsi tolleranza, dipendenza psichica e fisica. Nei pazienti con tendenza all'abuso di medicamenti o alla farmaco-dipendenza, somministrare solo per brevi periodi, sotto stretto controllo. Non e' adatto all'impiego come trattamento sostitutivo nei soggetti tossicodipendenti. Sebbene siaun agonista oppioide, tramadolo non e' in grado di sopprimere i sintomi di astinenza da morfina. Non usare allo scopo di induzione/mantenimento dell'anestesia, e come tale non si sostituisce alle comuni procedure di anestesia, bensi' l'uso intra-operatorio ha lo scopo di prevenzione del dolore post-operatorio. Puo' mascherare i sintomi dell'addomeacuto. Contiene saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio/galattosio, o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Gravidanza e Allattamento
Studi sugli animali hanno rivelato che il tramadolo a dosi molto elevate produce effetti sullo sviluppo degli organi, sull'ossificazione e sulla mortalita' neonatale. Passa la barriera placentare. Non si hannoancora dati sufficienti sulla sicurezza durante la gravidanza, pertanto non deve essere usato in tale situazione. Somministrato prima o durante il parto, non modifica la contrattilita' uterina. Nei neonati puo' causare delle modifiche della frequenza respiratoria di solito clinicamente non rilevanti. L'uso cronico durante la gravidanza puo' portare ad una sindrome di astinenza neonatale. Durante l'allattamento circalo 0,1% della dose somministrata alla madre passa nel latte. Non e' raccomandato nelle donne che allattano. Di solito, se la terapia consiste nella somministrazione di una sola dose, non e' necessario interrompere l'allattamento al seno.
Interazioni con altri prodotti
Non associare ad inibitori delle MAO. Nei pazienti trattati con MAO-inibitori nei 14 giorni precedenti la somministrazione dell'oppioide petidina sono state osservate interazioni a livello del sistema nervoso centrale e della funzione respiratoria e cardiovascolare a rischio di vita per il paziente. Non possono essere escluse le stesse interazionitra MAO inibitori e tramadolo. La somministrazione concomitante con altri farmaci depressori del sistema nervoso centrale, compresi gli alcolici, puo' potenziare gli effetti sul SNC. I risultati degli studi difarmacocinetica finora disponibili, mostrano che in caso di somministrazione concomitante o precedente di cimetidina (inibitore enzimatico)sono improbabili interazioni clinicamente rilevanti. La somministrazione concomitante o precedente di carbamazepina (induttore enzimatico) puo' diminuire l'effetto analgesico e ridurre la durata di azione del tramadolo. L'associazione con agonisti/antagonisti (ad es. buprenorfina, nalbufina, pentazocina) non e' consigliabile, perche' l'effetto analgesico di un agonista puro puo' essere teoricamente ridotto in tali circostanze. Puo' indurre convulsioni e potenziare l'effetto degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, dei farmaci antidepressivi triciclici, antipsicotici e di altri farmaci che abbassano la soglia convulsivante. Sono stati riferiti casi isolati di sindrome serotoninergica in rapporto temporale con l'uso terapeutico di tramadolo in associazione con altri farmaci serotoninergici quali gli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRIs) o con MAO inibitori. Segni di sindrome serotoninergica possono essere ad es. confusione, agitazione, febbre, sudorazione, atassia, iperreflessia, mioclono e diarrea. La sospensione dei farmaci serotoninergici determina generalmente un rapido miglioramento. Il trattamento farmacologico dipende da tipo e gravita' dei sintomi. Usare cautela durante il trattamento concomitante con derivati cumarinici (warfarin) data la segnalazione di incremento dell'INR ed ecchimosi in alcuni pazienti. Altri farmaci, noticome inibitori del CYP3A4, quali ketoconazolo ed eritromicina, possono inibire il metabolismo del tramadolo (N demetilazione), e probabilmente anche del metabolita attivo O-demetilato. La rilevanza clinica di questa interazione non e' stata ancora definitivamente studiata. In unlimitato numero di studi la somministrazione pre- e post-intervento dell'antiemetico ondansetron, antagonista 5-HT3, ha aumentato la richiesta di tramadolo da parte di pazienti con dolore post-intervento.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna particolare precauzione.