timod collirio flaconi 5ml 2,5mg/ml timololo visufarma spa

Che cosa è timod coll fl 5ml 2,5mg/ml?

Timod collirio soluzione prodotto da visufarma spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Timod risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di preparati antiglaucoma e miotici.
Contiene i principi attivi: timololo maleato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: timololo maleato.
Codice AIC: 033901036 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Pazienti con ipertensione oculare; pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto; pazienti afachici con glaucoma; pazienti con angolo stretto e con episodi precedenti di chiusura d'angolo spontanea o iatrogena, nell'occhio controlaterale, in cui sia necessario ridurre la pressione endoculare. Terapia concomitante nel glaucoma pediatrico, quando e' inadeguatamente controllato con altre terapie antiglaucoma.

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Posologia

La terapia puo' essere iniziata con l'instillazione di una goccia da 2,5mg/ml ogni 12 ore. Se la risposta terapeutica e' insufficiente il dosaggio va aumentato somministrando una goccia da 5mg/ml ogni 12 ore. In alcuni pazienti, quando la pressione endoculare si mantiene a livelli soddisfacenti e' possibile proseguire la terapia con un'unica somministrazione giornaliera. L'assorbimento sistemico viene ridotto occludendo il condotto naso lacrimale o abbassando la palpebra per 2 minuti.In questo modo si puo' ottenere la riduzione degli effetti indesiderati sistemici e l'aumento dell'attivita' locale. Popolazione pediatrica: a causa di dati limitati, l'uso del timololo per il glaucoma congenito primario e per il glaucoma giovanile primario puo' essere raccomandato solo per un periodo transitorio, in attesa della decisione di un approccio chirurgico ed in caso di fallimento dell'approccio chirurgicoin attesa di ulteriori opzioni. Occorre valutare attentamente i rischi ed i benefici quando si prende in considerazione la terapia con timololo in pazienti pediatrici. L'uso di timololo deve essere preceduto da una dettagliata analisi ed anamnesi pediatrica per determinare la presenza di anomalie sistemiche. Non e' possibile raccomandare nessuna dose in quanto esistono dati clinici limitati. Tuttavia, se il beneficio supera il rischio, si raccomanda di utilizzare la piu' bassa dose disponibile di principio attivo una volta al giorno. Se la IOP non puo' essere sufficientemente controllata, deve essere preso in considerazione un attento aumento della dose fino a 2 gocce al giorno in ogni occhio affetto. Se applicato due volte al giorno, si deve attendere 12 oretra ogni somministrazione. Inoltre, i pazienti, specialmente i neonati, devono essere osservati attentamente nello studio del medico per una-due ore dopo l'applicazione della prima dose e gli effetti indesiderati oculari e sistemici devono essere strettamente monitorati fino all'operazione chirurgica. Per quanto riguarda l'uso pediatrico, il principio attivo alla concentrazione dello 0.1% puo' gia' essere sufficiente. Per ridurre gli effetti indesiderati potenziali, deve essere instillata solo una goccia per ogni somministrazione. L'assorbimento sistemico di beta-bloccanti somministrati per via topica puo' essere ridotto occludendo il condotto naso lacrimale e tenendo gli occhi chiusi il piu' a lungo possibile (per esempio 3-5 minuti) dopo l'instillazione delle gocce.

Effetti indesiderati

Come altri farmaci oftalmici per uso topico, il timololo viene assorbito nel sistema circolatorio. Questo puo' causare effetti indesiderati, simili a quelli rilevati con agenti betabloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche (ADR) dopo somministrazione per uso topico e' minore rispetto a quella dopo somministrazione sistemica. Le reazioni avverse in elenco includono quelle osservate per la categoria dei betabloccanti per uso oftalmico. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche sistemiche incluso angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici: insonnia, depressione, incubi e perdita della memoria. Patologie del sistema nervoso: sincope, accidenti cerebrovascolari, ischemia cerebrale, aumento dei sintomi da miastenia grave, vertigine, parestesia e cefalea. Patologie dell'occhio: sintomi da irritazione oculare (es bruciore, sensazione di corpo estraneo, prurito, lacrimazione, rossore), blefariti, cheratiti, visione offuscata e distacco di coroide dopo chirurgia filtrante, diminuzione della sensibilita' corneale, occhio secco, erosione corneale, ptosi, diplopia. Patologie cardiache: bradicardia, dolore al petto, palpitazioni, edema, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, scompenso cardiaco. Patologie vascolari: ipotensione, fenomeno di Raynaud, mani e piedi freddi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo (soprattutto in pazienti con preesistente malattia respiratoria, malattia broncospastica), dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali: disgeusia, nausea, dispepsia, diarrea, secchezza delle fauci, dolore addominale, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, rash psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, rash cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione sessuale, riduzione della libido. Patologie sistemiche econdizioni relative alla sede di somministrazione: astenia/affaticamento.

Indicazioni

Pazienti con ipertensione oculare; pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto; pazienti afachici con glaucoma; pazienti con angolo stretto e con episodi precedenti di chiusura d'angolo spontanea o iatrogena, nell'occhio controlaterale, in cui sia necessario ridurre la pressione endoculare. Terapia concomitante nel glaucoma pediatrico, quando e' inadeguatamente controllato con altre terapie antiglaucoma.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' individuale accertata verso i componenti o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli eccipienti; malattie allergiche reattive delle vie respiratorie, inclusa asma bronchiale o una storia di asma bronchiale, gravi malattie polmonari croniche ostruttive; bradicardia sinusale, blocco senoatriale da sindrome del seno malato, blocco atrioventricolare di secondo oterzo grado non controllato con pace-maker, scompenso cardiaco manifesto, schock cardiogeno.

Composizione ed Eccipienti

Sodio fosfato monobasico; sodio fosfato dibasico; acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Il timololo viene assorbito sistemicamente, al pari di altri agenti oftalmici applicati per via topica. Considerata l'azione beta adrenergica il timololo puo' provocare le stesse reazioni avverse di tipo cardiovascolare, polmonare ed altre reazioni avverse riscontrate con agentisistemici beta bloccanti adrenergici per via sistemica. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche (ADRs) dopo somministrazione per uso topico e' minore rispetto a quella dopo somministrazione sistemica. Disturbi cardiaci: in pazienti con malattie cardiovascolari (es. malattie coronariche, angina di Prinzmetal e scompenso cardiaco) e ipotensione, la terapia con beta bloccanti dovrebbe essere seriamente ponderata e considerata una terapia alternativa. I Pazienti con malattie cardiovascolari dovrebbero essere tenuti sotto osservazione in caso di peggioramento o per possibile insorgenza di reazioni avverse. A causa degli effetti negativi sul tempo di conduzione, i betabloccanti dovrebbero essere dati con cautela nei pazienti con blocco di primo grado. Disturbi vascolari: i pazienti con disturbi gravi della circolazione periferica (es. gravi forme della malattia di Raynauld o sindrome di Raynaud) dovrebbero essere trattati con cautela. Disturbi respiratori: sono state riportate reazioni respiratorie, inclusa morte dovuta a broncospasmo nei pazienti affetti da asma dopo somministrazione di alcuni betabloccanti oftalmici. Il medicinale dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD) da lieve a moderata e solo se i benefici potenziali superano il rischio potenziale Ipoglicemia/diabete: i beta bloccanti dovrebbero essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o in quelli con diabete labile, poiche' i betabloccanti possono mascherare segni e sintomi di ipoglicemia acuta. I betabloccanti possono anche mascherare segni di ipertiroidismo. Malattie corneali: i beta bloccanti oftalmicipossono indurre secchezza oculare. I pazienti con malattie corneali dovrebbero essere trattati con cautela. Altri agenti betabloccanti: glieffetti sulla pressione intra-oculare e i noti effetti sistemici dei betabloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti che ricevono gia' un agente beta bloccante per viasistemica. La risposta di questi pazienti dovrebbe essere monitorata con attenzione. Non e' raccomandato l'uso di due agenti beta bloccantiadrenergici. Reazioni anafilattiche: l'assunzione di betabloccanti inpazienti con un'anamnesi di atopia o di reazione anafilattica grave adiversi allergeni possono essere piu' reattivi al contatto ripetuto con tali allergeni e possono non rispondere alle dosi usuali di adrenalina impiegate per il trattamento di reazioni anafilattiche. Distacco di Coroide: e' stato descritto in caso di trattamento con sostanze che riducono la produzione dell'umore acqueo (es. timololo, acetazolamide)dopo procedure filtranti. Anestesia chirurgica: i betabloccanti per uso topico possono bloccare gli effetti sistemici dei beta antagonisti,es. adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo. Se il paziente e' portatore di glaucoma ad angolo chiuso si dovranno impiegare contemporaneamente dei miotici poiche' il farmaco ha uno scarso o nessun effetto sulla pupilla. E' stata riferita inalcuni pazienti una diminuita risposta al farmaco dopo terapia prolungata. Anche se il prodotto non contiene benzalconio cloruro si consiglia di evitare di portare lenti a contatto morbide durante il trattamento. Togliere le lenti a contatto rigide prima di applicare le gocce oculari e aspettare 15 minuti prima di indossarle nuovamente. Popolazione pediatrica: il timololo deve essere usato con cautela nei giovani pazienti con glaucoma. E' importante informare i genitori dei potenzialieffetti indesiderati cosi' che possano interrompere immediatamente laterapia. Tosse e sibili, per esempio, sono segni da tenere in considerazione. Il medicinale deve essere usato con estrema cautela nei neonati e nei bambini piu' piccoli a causa della possibilita' di apnea e direspiro di Cheyne- Stokes. Un monitor portatile per apnea puo' essereutile per i neonati in trattamento con timololo.

Gravidanza e Allattamento

Non sono stati condotti studi sufficienti sull'utilizzo del timololo in gravidanza. Il timololo non dovrebbe essere usato in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Gli studi epidemiologici non hanno rilevato possibili effetti malformativi ma, quando i betabloccanti sono somministrati per bocca, e' dimostrato un rischio di ritardo della crescita intrauterina. Inoltre, sono stati riportati sintomi da blocco beta recettoriale (es bradicardia, ipotensione, stress respiratorio e ipoglicemia) nei neonati, le cui madri avevano assunto betabloccanti fino al parto. Se il medicinale venisse somministrato fino al parto, il neonato dovrebbe essere strettamente monitorato nei primi giornidi vita. I betabloccanti sono secreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di somministrazione del timololo e' improbabile che nel latte materno siano presenti quantita' sufficienti a a indurre sintomi clinici da blocco beta-recettoriale nel neonato.

Interazioni con altri prodotti

Non ci sono studi specifici sull'interazione del timololo con altri farmaci. Potenzialmente esistono affetti additivi che si manifestano con ipotensione e/o marcata bradicardia quando soluzioni oftalmiche betabloccanti vengono somministrate in concomitanza con calcioantagonisti, agenti bloccanti beta adrenergici, con farmaci per le aritmie (incluso l'amiadarone), glicosidi digitalici, parasimapticomimetici, guanetidina. Durante il trattamento associato agli inibitori CYP2D6 (p.e. chinidina, fluoxitina e paroxetina) e timololo, e' stato riportato un potenziamento del blocco betasistemico (p.e. diminuzione della frequenza cardiaca e depressione) E' stata riportata occasionalmente midriasi quale conseguenza dell'uso concomitante di betabloccanti adrenergici e adrenalina (epinefrina)

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C. Il periodo di validita' dopo prima apertura del flacone e' di 12 settimane.