tardyfer 60 compresse 80mg compresse a pierre fabre pharma srl
Che cosa è tardyfer 60cpr 80mg rp?
Tardyfer compresse rivestite rp prodotto da
pierre fabre pharma srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Tardyfer risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di preparati a base di ferro.
Contiene i principi attivi:
ferroso solfato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa a rilascio prolungato contiene 256,3 mg di solfato ferroso 1.5 h 2 o (equivalente a 80 mg fe^2+).
Codice AIC: 041219039
Codice EAN: 0
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Posologia
Riservato all'uso in adulti e bambini esclusivamente di eta' superiore a 10 anni. Uso orale. Posologia in adulti e bambini di eta' superiore a 10 anni: 1 compressa al giorno. In caso di marcata anemia da carenza di ferro, adulti e bambini di eta' superiore a 10 anni possono aumentare il dosaggio a 2 compresse al giorno (mattino e sera). Le compresse devono essere deglutite con un bicchiere d'acqua, preferibilmente prima o durante i pasti, a seconda della tollerabilita' gastrointestinale. Nel caso si dimenticasse la somministrazione di 1 o piu' dosi, il trattamento deve essere continuato con la stessa posologia. Durata deltrattamento: il trattamento deve continuare fino alla normalizzazionedei livelli dei parametri ematologici. Il trattamento puo' essere prolungato per il tempo necessario alla correzione della carenza di ferro. Il periodo di trattamento varia in funzione della gravita' della carenza di ferro. Generalmente sono richiesti circa 3-6 mesi di terapia, o di piu' in caso di persistenza della patologia. Il controllo dell'efficacia e' utile solo dopo 3 mesi di trattamento: deve includere la correzione dell'anemia (emoglobina, volume globulare medio) e il ripristino delle riserve di ferro (ferritina sierica, ferro sierico, saturazione della transferrina).
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati osservati con il farmaco negli studi clinici(1007 pazienti) sono elencati in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le frequenze sono definite in questo modo: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000,= 1/10.000 a < 1/1.000); molto rara (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGli studi nell'animale non mostrano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio/fetale o sviluppo postnatale. Per i sali di ferro per via orale i dati nell'animale riportati in letteratura dimostrano che si verifica il passaggio alla placenta. Tuttavia, i dati raccolti su un gran numero di gravidanze esposte al farmaco non rivelano effetti avversi su gravidanza, parto o salute del feto/neonato. Quando e' necessario, si possono utilizzare sali di ferro per via orale durante la gravidanza e l'uso del farmaco puo' essere preso in considerazione durante questo periodo. In caso di integrazione, il ferro escreto nel latte materno e' pari a circa 0,25 mg/die durante il normale allattamento. Non ci sono studi su possibili effetti avversi del ferro in neonati allattati al seno di madri trattate. Pertanto l'utilizzo puo' essere preso in considerazione durante l'allattamento, in caso di necessita'.
Indicazioni
Carenza di ferro.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al solfato ferroso o ad uno qualsiasi degli eccipienti, emosiderosi, emocromatosi, anemia emolitica, pazienti che ricevonoripetutamente trasfusioni di sangue, in caso di concomitante terapia parenterale a base di ferro, in presenza di diverticoli intestinali o di qualsiasi altra ostruzione intestinale.
Composizione ed Eccipienti
Nucleo della compressa: acido ascorbico, mucoproteosi (anidra), amidodi patate, copolimero acido metacrilico-metilmetacrilato (Eudragit S), trietil citrato, povidone, talco, magnesio stearato, olio di ricino idrogenato, magnesio trisilicato. Rivestimento della compressa: talco,amido di riso, titanio diossido, eritrosina, lacca di alluminio, ceracarnauba, copolimero di esteri di acido metacrilico e dimetilaminoetilmetacrilato (Eudragit E), saccarosio. Nota: una compressa rivestita contiene circa 130 mg di saccarosio.
Avvertenze
Preparazioni a base di ferro ad alto dosaggio (10-20 volte superiori alla posologia usuale) possono causare avvelenamento specialmente nei bambini. Particolare cautela deve essere presa nel caso vengano utilizzati altri integratori alimentari e/o a base di sali di ferro. Il medicinale deve essere somministrato con cautela in pazienti con anemia emolitica, emoglobinopatia, mielodisplasia e altre patologie che colpiscono le riserve o l'assorbimento del ferro. Terapie a base di ferro, per quanto possibile, devono essere combinate con il trattamento della causa. L'iposideremia associata a sindromi infiammatorie non risponde al trattamento con ferro. A causa della presenza di saccarosio, il farmaco e' controindicato in caso di intolleranza al fruttosio, di sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o in caso di deficienza disaccarasi-isomaltasi. A causa della presenza di olio di ricino idrogenato, si possono manifestare disturbi di stomaco e diarrea.
Gravidanza e Allattamento
Gli studi nell'animale non mostrano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio/fetale o sviluppo postnatale. Per i sali di ferro per via orale i dati nell'animale riportati in letteratura dimostrano che si verifica il passaggio alla placenta. Tuttavia, i dati raccolti su un gran numero di gravidanze esposte al farmaco non rivelano effetti avversi su gravidanza, parto o salute del feto/neonato. Quando e' necessario, si possono utilizzare sali di ferro per via orale durante la gravidanza e l'uso del farmaco puo' essere preso in considerazione durante questo periodo. In caso di integrazione, il ferro escreto nel latte materno e' pari a circa 0,25 mg/die durante il normale allattamento. Non ci sono studi su possibili effetti avversi del ferro in neonati allattati al seno di madri trattate. Pertanto l'utilizzo puo' essere preso in considerazione durante l'allattamento, in caso di necessita'.
Interazioni con altri prodotti
Le seguenti associazioni devono essere evitate. Sali di ferro (per via iniettiva): senso di svenimento o anche shock attribuibile al rapidorilascio di ferro dalla sua forma complessa e alla saturazione della transferrina. Cicline (via orale): tetracicline e derivati delle tetracicline. Riduzione dell'assorbimento gastrointestinale delle cicline (formazione di complessi) e riduzione dell'assorbimento dei sali di ferro (fino al 50%) Lasciare un intervallo di tempo fra la somministrazione dei sali di ferro e le cicline (ad esempio: 3-2 ore). Cloramfenicolo: il cloramfenicolo puo' ritardare la risposta alla terapia a base diferro. Le seguenti associazioni possono richiedere un adeguamento della dose. Penicillamina: ridotto assorbimento della penicillamina. Lasciare un intervallo di almeno 2 ore fra la somministrazione di ciascunodi questi composti. Metildopa, levodopa, carbidopa: riduzione della biodisponibilita' dei derivati della dopa. Lasciare un intervallo di almeno 2 ore fra la somministrazione di ciascuno di questi composti. Antibiotici chinolonici, ciprofloxacina e altri: riduzione del picco delle concentrazioni di ciprofloxacina e riduzione del 60% della biodisponibilita' di ciprofloxacina. I chinoloni devono essere somministrati 4 ore prima o da 4 a 6 ore dopo la somministrazione di sali di ferro. Antiacidi, prodotti contenenti calcio, alluminio e magnesio: riduzione dell'assorbimento gastrointestinale dei sali di ferro. Lasciare un intervallo fra l'assunzione di antiacidi e sali di ferro (ad esempio almeno 1-2 ore). Ormoni tiroidei: se vengono somministrati contemporaneamente, l'assorbimento della tiroxina viene inibito dal ferro, il che puo'influire sul risultato del trattamento. L'intervallo fra le somministrazioni di questi composti deve essere di almeno 2 ore. Farmaci antinfiammatori non steroidei: in caso di somministrazione contemporanea di sali di ferro e farmaci antinfiammatori non steroidei, essi devono essere presi con il cibo per ridurre l'effetto irritante a livello gastrointestinale e il rischio di sanguinamento associato agli antinfiammatori. Colestiramina: la colestiramina puo' legare il ferro a livello intestinale, riducendone l'assorbimento. L'intervallo di tempo tra la somministrazione di questi medicinali deve essere di almeno 4 ore. Bifosfonati: i medicinali contenenti ferro formano complessi con i bifosfonati in vitro. Quando i sali di ferro sono somministrati contemporaneamente ai bifosfonati, l'assorbimento dei bifosfonati puo' risultare alterato. L'intervallo di tempo fra la somministrazione di questi medicinali deve essere di almeno 2 ore. Zinco: riduzione dell'assorbimento deisali di ferro a livello gastrointestinale. Lasciare un intervallo di almeno 2 ore fra la somministrazione di ciascuno di essi. Altre forme di interazione: il consumo di elevate quantita' di te', caffe' o di vino rosso inibisce l'assorbimento di ferro. Latticini e uova possono ridurre significativamente l'assorbimento di ferro quando presi contemporaneamente.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare nella confezione originale. Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.