tamsulosina alm 20 capsule 0,4mg rilascio almus srl

Che cosa è tamsulosina alm 20cps 0,4mg rm?

Tamsulosina alm capsule rigide rm prodotto da almus srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Tamsulosina alm risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci usati nell'ipertrofia prostatica benigna.
Contiene i principi attivi: tamsulosina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: tamsulosina cloridrato.
Codice AIC: 036954016 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Sintomi delle basse vie urinarie associati a iperplasia prostatica benigna (IPB).

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Posologia

Uso orale. Una capsula al giorno da assumere dopo la colazione o dopoil primo pasto della giornata. La capsula deve essere deglutita intera e non deve essere frantumata o masticata perche' questo potrebbe interferire con il rilascio controllato del principio attivo. In caso di compromissione della funzionalita' renale non e' richiesto un aggiustamento posologico. In caso di insufficienza epatica da lieve a moderata, non e' richiesto un aggiustamento posologico. Non ci sono indicazioni relative all'uso di tamsulosina nei bambini.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema nervoso. Comune: vertigini (1,3%); non comune: cefalea; raro: sincope. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni.Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi, diarrea, nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash cutaneo, prurito, orticaria; raro: angioedema; molto raro: sindrome di Steven-Johnson. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disturbi dell'eiaculazione; molto raro: priapismo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia. Durante gli interventi di cataratta, la sindrome della pupilla piccola, conosciuta come Sindrome Intraoperativa dell'Iride a Bandiera (IFIS) e' stata associata alla terapia con tamsulosina durante la sorveglianza post-marketing. Esperienza post-marketing: in associazione con l'uso di tamsulosina sono stati riportati fibrillazione atriale, aritmia, tachicardia e dispnea. Poiche' questi eventi avversi riportati spontaneamente provengono da esperienza post marketing mondiale, la loro frequenza e il ruolo della tamsulosina nella determinazione della causalita' non possono essere determinati correttamente.

Indicazioni

Sintomi delle basse vie urinarie associati a iperplasia prostatica benigna (IPB).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a tamsulosina cloridrato, incluso angioedema indottoda farmaci o ad uno qualsiasi degli eccipienti; precedenti di ipotensione ortostatica; grave insufficienza epatica.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina, acido metacrilico-etile acrilato copolimero (1:1), polisorbato 80, sodiolaurilsolfato, triacetina, talco, stearato di calcio. Capsula rigida: gelatina, titanio diossido (E171), indigotina (E132), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro nero (E172).

Avvertenze

Come con altri antagonisti degli adrenocettori alfa 1, durante il trattamento con tamsulosina si puo' avere in casi particolari una riduzione della pressione sanguigna che, raramente, puo' dar luogo ad una sincope. Ai primi segni di ipotensione ortostatica (vertigini, debolezza)il paziente deve sedersi o sdraiarsi sino alla scomparsa dei sintomi.Prima di iniziare la terapia, il paziente deve essere valutato per escludere la presenza di altre condizioni che possano causare gli stessisintomi dell'iperplasia prostatica benigna. L'esplorazione rettale e,se necessario, la determinazione dell'antigene prostatico specifico (PSA) dovrebbero essere eseguiti prima del trattamento e successivamente ad intervalli regolari. Il trattamento di pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min) deve essere considerato con cautela poiche' questi soggetti non sono stati studiati. Durante gli interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con tamsulosina, hanno manifestato la Sindrome Intraoperativa dell'Iride a Bandiera (IFIS), una variante della sindrome della pupilla piccola. La comparsa di tale sindrome puo' aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento. Pertanto si raccomanda di non iniziare un trattamento con tamsulosina nei pazienti in attesa di un intervento di cataratta. Aneddotiche esperienze hanno mostrato che l'interruzione del trattamento con tamsulosina 1-2 settimane prima dell'intervento puo' essere d'aiuto. Tuttavia non sono ancora stabiliti il beneficio derivante dalla sospensione ed il periodo di interruzione necessario. Nella fase di valutazionepre-operatoria il medico deve indagare se il paziente destinato all'intervento sia o sia stato in trattamento con tamsulosina in modo da assicurare durante l'intervento misure appropriate per la gestione dellaIFIS.

Gravidanza e Allattamento

Non pertinente in quanto tamsulosina e' da utilizzarsi solo in pazienti di sesso maschile.

Interazioni con altri prodotti

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Non si sono notate interazioni in caso di assunzione di tamsulosina cloridrato in concomitanza ad atenololo, enalapril o teofillina. Il concomitante uso di cimetidina determina un aumento dei livelli di tamsulosina nel plasma, mentre la furosemide li abbassa; in entrambi i casi, pero', i livelli restano entro limiti normali che non rendono necessaria una modifica della posologia. In vitro diazepam, propranololo, triclormetiazide, clormadinone, amitriptilina, diclofenac, glibenclamide, simvastatina e warfarin non modificano la frazione libera di tamsulosina nel plasma umano. Tamsulosina non modifica la frazione libera di diazepam,propranololo, triclometiazide e clormadinone. Negli studi in vitro con le frazioni epatiche microsomiali (rappresentative del sistema enzimatico di metabolizzazione del farmaco legato al citocromo P450) con amitriptilina, salbutamolo, glibenclamide e finasteride non si sono evidenziate interazioni a livello del metabolismo epatico. Tuttavia diclofenac e warfarin possono aumentare la quota di eliminazione di tamsulosina. L'uso concomitante di altri antagonisti degli adrenocettori alfa 1 puo' determinare effetti ipotensivi.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.