taloxa os sospensione 230ml 600mg/5ml organon italia srl

Che cosa è taloxa os sosp 230ml 600mg/5ml?

Taloxa sospensione orale prodotto da organon italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Taloxa risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiepilettici.
Contiene i principi attivi: felbamato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 5 ml contengono 600 mg di felbamato.
Codice AIC: 030822011 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il medicinale non e' indicato come trattamento antiepilettico di prima scelta. L'uso e' raccomandato nelle indicazioni di seguito riportate, dopo un'accurata valutazione del rapporto rischio-beneficio in relazione alla discrasia ematica, in particolar modo alla anemia aplastica ed alla grave epatotossicita'. Il rischio potenziale associato all'usodel farmaco deve essere valutato nei confronti dell'assenza di trattamenti medici alternativi Terapia aggiuntiva per il trattamento di adulti e bambini di eta' pari o superiore a 4 anni portatori di sindrome di Lennox-Gastaut e che siano refrattari a tutti gli altri medicinali antiepilettici. Un'accurata valutazione dell'efficacia del medicinale deve essere eseguita dopo 2 o 3 mesi di trattamento. Solo i pazienti che hanno ottenuto significativi miglioramenti clinici nelle convulsioni(per esempio una notevole riduzione nella frequenza delle convulsionioppure nella loro gravita') durante tale periodo di tempo devono continuare il trattamento con il prodotto. I pazienti devono essere informati prima dell'inizio del trattamento dei potenziali rischi associati all'uso del farmaco. I pazienti devono essere informati del fatto che l'uso del medicinale e' stato associato ad anemia aplastica e insufficienze epatiche, entrambe condizioni potenzialmente fatali.

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Posologia

Il medicinale deve essere usato solo sotto la sorveglianza di un neurologo oppure di un pediatra con esperienza nel trattamento dell'epilessia. >>Sindrome di Lennox - Gastaut. Dosaggio negli adulti e negli adolescenti di eta' uguale o superiore ai 14 anni. Terapia aggiuntiva conaltri farmaci antiepilettici: il medicinale somministrato in combinazione con carbamazepina, fenitoina, fenobarbital o acido valproico puo'aumentare l'incidenza delle loro reazioni avverse caratteristiche. Iniziare il trattamento alla dose dai 600 mg/die ai 1200 mg/die, suddivisa in 2 o 3 somministrazioni. All'inizio della somministrazione, ridurre le dosi di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e/o acido valproico somministrate congiuntamente, inizialmente del 20-30 %. La dose delfarmaco puo' essere aggiustata con incrementi da 600 mg/die a 1200 mg/die ad intervalli di circa una settimana fino ad un massimo di 3600 mg/die suddivisi in 3 o 4 somministrazioni giornaliere. E' necessario considerare l'aggiustamento delle dosi di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e valproato a seguito di incrementi della dose del prodotto.Tuttavia le interazioni sono dose-dipendenti e soggette a variabilita' individuale. Pertanto tutti gli aggiustamenti delle dosi dei medicinali antiepilettici concomitanti devono basarsi non solo sulla concentrazione plasmatica allo steady-state, ma anche sulle osservazioni cliniche. Dosaggio pediatrico. Bambini da 4 a 11 anni e adolescenti da 12 a14 anni. Terapia aggiuntiva con altri antiepilettici: il medicinale in combinazione con carbamazepina, fenitoina, fenobarbital od acido valproico puo' aumentare l'incidenza delle loro caratteristiche reazioni avverse. Iniziare il trattamento con il medicinale alla dose di 7,5 mg/kg/die fino a 15 mg/kg/die, suddivisi in 2 o 3 somministrazioni. All'inizio della terapia con il farmaco, ridurre la dose di carbamazepina,fenitoina, fenobarbital e/o acido valproico somministrati congiuntamente, inizialmente del 20-30 %. Ad intervalli di almeno 1 settimana, ladose del prodotto puo' essere aggiustata con incrementi da 7,5 mg/kg a 15 mg/kg fino ad un massimo di 45 mg/kg/die (non eccedere la dose giornaliera di 3600 mg) suddivisi in 3 o 4 somministrazioni. Con l'aumentare delle dosi del farmaco e' necessario considerare aggiustamenti della dose di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e/o valproato. Tuttavia, le interazioni sono dose dipendenti e soggette a variabilita' individuale. Percio' tutti gli aggiustamenti delle dosi dei medicinali antiepilettici concomitanti non devono essere basati esclusivamente sulle concentrazioni plasmatiche allo steady-state, ma anche su osservazioni cliniche. Uso in pazienti geriatrici: basandosi sui dati clinici limitati in pazienti di eta' superiore ai 65 anni trattati con il prodotto, non sono necessarie restrizioni riguardo al trattamento dei pazienti anziani. Tuttavia, in generale, l'aggiustamento della dose nel paziente anziano deve essere cauto. Uso pediatrico: la sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' inferiore ai 4 anni non e' ancora stata definita. Trattamento in pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con valori di clearance della creatinina CONSERVAZIONENon conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidita'.AVVERTENZEInformazioni per i pazienti: prima di iniziare la terapia, i pazientidevono essere informati del fatto che l'uso del farmaco e' stato associato ad anemia aplastica e insufficienze epatiche, entrambe condizioni potenzialmente fatali. Discrasie ematiche: in concomitanza con l'usodel prodotto sono stati riscontrati numerosi gravi effetti secondari di tipo ematologico, tra cui trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, anemia e anemia aplastica. La piu' grave di queste e' l'anemia aplastica, che e' stata fatale nel 30 % dei casi. L'incidenza e' stata valutata all'incirca un caso su 4000 pazienti trattati, che rappresenta unimportante incremento (100 volte maggiore) rispetto alla quota attesa(da 2 a 5 casi per un milione di persone all'anno). Di conseguenza, il farmaco dovrebbe essere usato solo in pazienti con sindrome di Lennox Gastaut refrattaria, quando non sono disponibili trattamenti medici alternativi. I casi di anemia aplastica sono stati osservati dai 2 ai 12 mesi dopo l'inizio del trattamento. Tuttavia, il danno alle celluledel midollo osseo che e' ritenuto essere il responsabile dell'aplasiapuo' essere presente da settimane a mesi prima. Di conseguenza, anchei pazienti che hanno sospeso la terapia con il medicinale permangono a rischio di sviluppo di anemia aplastica ancora per alcuni mesi dopo la sospensione del trattamento. Non e' ancora certo se il rischio di sviluppo dell'anemia aplastica cambi con la durata dell'esposizione. Percio', non puo' essere escluso che un paziente, che sia stato trattatocon il prodotto senza segni di anormalita' ematologiche per lunghi periodi di tempo, sia a rischio. Un emocromo completo con formula leucocitaria deve essere effettuato prima dell'inizio del trattamento con ilprodotto ed ogni 2 settimane durante il trattamento. Se il risultato dell'emocromo mostra neutropenia (neutrofili < 1500/mm^3) e/o trombocitopenia (piastrine < 150000/mm^3) il farmaco deve essere sospeso e il paziente deve essere esaminato attentamente per una possibile anemia aplastica. Deve essere effettuato un accurato monitoraggio dei sintomi clinici quali ecchimosi, petecchie, sanguinamento o segni di infezionee/o anemia (stanchezza, debolezza, ecc...). Se questi sintomi sono presenti, deve essere effettuato immediatamente un emocromo completo. Epatotossicita' : casi gravi di insufficienza epatica acuta (con esito fatale nel 30 % dei casi) sono stati riportati in pazienti che assumevano il medicinale. I test di funzionalita' epatica (AST, ALT, bilirubina) devono essere effettuati prima del trattamento con il prodotto. I pazienti che presentano un anormale livello di funzionalita' epatica non devono essere trattati con il farmaco. Durante il trattamento, test di funzionalita' epatica devono essere effettuati ogni 2 settimane. I pazienti che sviluppano disfunzioni epatiche clinicamente significative devono sospendere il trattamento. I pazienti che mostrano sintomi quali ittero, anoressia, nausea, vomito e dolori addominali devono effettuare immediatamente i test di funzionalita' epatica. La sospensione orale contiene sorbitolo. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo farmaco. Lasospensioneorale contiene metile e propile paraidrossibenzoato, che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). La sospensione orale contiene meno di 1 mmol di sodio (2.9 mg) per 5 ml, pertanto e' essenzialmente privo di sodio. I pazienti devono essere ben idratati durante l'assunzione del farmaco, per ridurre le probabilita' di cristalluria, che e' stata riportata molto raramente. Ipersensibilita': utilizzare con cautela in pazienti che hanno dimostrato reazioni da ipersensibilita' ad altri carbamati. Reazioni da ipersensibilita' grave, compresi shock anafilattico, sindrome di Stevens-Johnson, eruzioni cutanee bollose e necrolisi epidermica sono state riportate con la somministrazione di felbamato. Queste reazioni sono state osservate tipicamente da 2 a 3 settimane dopo l'inizio del trattamento. I sintomi comprendevano rash, febbre, gonfiori delle mucose ed anafilassi, leucopenia, trombocitopenia, valori aumentati dei test di funzionalita' epatica, artralgia, mialgia e faringite. Nel caso di ipersensibilita' al medicinale, interrompere il trattamento ed iniziare una terapia sintomatica adatta. Interruzione del farmaco: i farmaci antiepilettici generalmente non devono essere mai sospesi bruscamente a causa di un possibile aumento della frequenza delle crisi. Tuttavia, se la gravita' degli effetti collateraligiustifica una sospensione immediata la si deve effettuare sotto un'attenta supervisione del medico. In pazienti in cui e' stato interrottoper gravi effetti collaterali, il farmaco non deve essere risomministrato. Aumento della frequenza delle convulsioni: come descritto per altri farmaci antiepilettici, alcuni pazienti possono andare incontro adun aumento della frequenza delle convulsioni o all'insorgenza di nuovi tipi di convulsioni. Questi fenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di un farmaco antiepilettico concomitante od un effetto paradosso. Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti in trattamento con medicinali antiepilettici nelle loro diverseindicazioni. Una meta-analisi di studi clinici controllati randomizzati verso placebo con medicinali antiepilettici ha, inoltre, evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo di tale rischio non e' stato stabilito e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un incremento di rischio con Taloxa compresse. Pertanto i pazienti devono essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso deve essere preso in considerazione un appropriato trattamento. I pazienti (e chi ne ha cura) devono essere istruiti ad avvertire il proprio medico curante qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari.INTERAZIONIFelbamato altera le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital ed acido valproico e/o dei loro metaboliti. Per ridurre la probabilita' di possibili reazioni indesiderate dovute ad interazioni farmacologiche, le dosi di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital ed acido valproico devono essere ridotte come necessario, basandosi sulle osservazioni cliniche e se possibile sulle concentrazioni plasmatiche allo steady-state. Effetti di felbamato su altri farmaci antiepilettici. Carbamazepina: Felbamato diminuisce la concentrazione plasmatica di Carbamazepina allo "steady state" di circa il 25 %, mentre si osservano livelli crescenti di carbamazepina epossido di circa il 50%. Fenitoina: felbamato inibisce la clearance di fenitoina in modo dose-dipendente. La concentrazione plasmatica di fenitoina puo' aumentare dal 20 % al 60 %. Fenobarbital: felbamato alla dose di 1200 mg BID aumenta l'AUC del fenobarbital del 25 % circa. Acido valproico: felbamato a dosi di 600 mg o 1200 mg BID aumenta la concentrazione plasmaticaallo steady state di valproato in modo dose-dipendente, lineare. Con la dose inferiore di Felbamato, la AUC e la concentrazione minima allosteady-state di valproato aumentavano rispettivamente del 28 % e del 18 %; questi valori aumentavano in modo proporzionale alla dose piu' elevata di felbamato. Clonazepam, oxcarbazepina, vigabatrin e lamotrigina: sebbene felbamato a dosi di 1200 mg ogni 12 ore produceva variazioni statisticamente significative nella farmacocinetica di clonazepam, lamotrigina e vigabatrin, queste modifiche erano minime e potevano nonessere clinicamente rilevanti. Non e' stata osservata nessuna variazione della farmacocinetica del metabolita attivo monoidrossilato della oxcarbazepina. Poiche' una interazione farmacodinamica di felbamato con ognuno di questi farmaci non puo' essere esclusa, gli aggiustamenti posologici devono essere basati sempre su risposta clinica e tollerabilita'. Effetti di altri farmaci antiepilettici su felbamato. Carbamazepina/Fenitoina/Fenobarbital: quando carbamazepina o fenitoina vengono co-somministrati con felbamato, la riduzione nella concentrazione plasmatica allo steady state di felbamato puo' avvicinarsi al 20 %. La somministrazione contemporanea di fenobarbitale provoca la riduzione del 35 % delle concentrazioni minime di felbamato allo steady-state. Acidovalproico: valproato sembra dotato di effetti minimi sulla clearance di felbamato; tuttavia in uno studio si sono rilevate concentrazioni minime allo steady-state di felbamato circa del 50% piu' elevate di quelle ottenute con il medicinale in monoterapia. Interazioni fra felbamato e farmaci non-antiepilettici. Contraccettivi orali: il Felbamato riduceva del 42 % l'AUC del gestodene e del 13 % l'AUC dell'etinilestradiolo nelle donne trattate con un'associazione a basso dosaggio di contraccettivi orali. L'efficacia e la tollerabilita' di contraccettivi orali puo' essere alterata. Altre combinazioni non sono state studiate. Effetti di felbamato sul citocromo P450: il felbamato e' sia un inibitore sia un leggero induttore del citocromo P-450 nell'uomo. Pertanto, si possono prevedere interazioni con i farmaci metabolizzati da questienzimi epatici. E' stato dimostrato che il felbamato e' un substrato per CYP3A4 e CYP2E1, ma l'inibizione di queste vie di metabolizzazioneminori non fa prevedere conseguenze sulla farmacocinetica.EFFETTI INDESIDERATIIl farmaco e' associato ad un'aumentata incidenza di discrasie ematiche, compresa l'anemia aplastica. Altri effetti indesiderati gravi di tipo ematologico includono rari casi di trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, anemia o combinazioni delle stesse, inclusa la pancitopenia. Alcuni di questi sono stati riportati come parte di una reazione di ipersensibilita' acuta. Con l'uso di felbamato sono stati riportati alcuni casi di epatite grave, inclusa insufficienza epatica acuta con esito fatale. Gli effetti indesiderati riportati durante gli studi clinici nei pazienti adulti trattati con il farmaco come terapia aggiuntivae considerati correlati alla terapia sono elencati nella tabella seguente, suddivisi per classe sistemica-organica e frequenza. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, anemia, o loro combinazioni, compresa pancitopenia, discrasie ematiche, compresa anemia aplastica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione.Comune: diminuzione di peso, anoressia; non comune: ipofosfatemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: difficolta' di parola, depressione, stupore, ansia. Patologie del sistema nervoso. Comune: insonnia, sonnolenza, atassia, vertigini, cefalea; raro: aumento della frequenza dellecrisi epilettiche. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia, anomalie della visione. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, dispepsia, dolore addominale; molto raro: costipazione. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite grave, insufficienza epatica acuta (a volte con esito fatale). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash; raro: reazioni da ipersensibilita' (comprese sindrome di Stevens-Johnson, eruzioni cutanee bollose e necrolisi tossica epidermica. Patologie renali e urinarie. Molto raro: cristalleria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: andatura anormale; comune: affaticamento. Nei pazienti pediatrici si sono osservati effetti collaterali simili. Inoltre si sono osservate frequentemente infezioni delle vie aeree superiori. Tuttavia, la relazione con il trattamento non e' probabile.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza: la sicurezza d'uso di questo prodotto in gravidanza non e' stata stabilita. Gli studi di riproduzione nei ratti e nei conigli non hanno evidenziato alcuna alterazione della fertilita' o danni fetali imputabili al farmaco, tuttavia si e' osservato passaggio placentaredi felbamato. Poiche' gli studi di riproduzione negli animali non sono sempre predittivi della risposta negli esseri umani, e data la potenziale soppressione del midollo osseo fetale, il medicinale non deve essere utilizzato nel corso della gravidanza. Allattamento: il felbamatoviene escreto nel latte materno. Pertanto, a causa del potenziale rischio di soppressione del midollo osseo indotta dal prodotto, nei bambini che ricevono latte materno, il prodotto non deve essere somministrato a donne in allattamento.

Effetti indesiderati

Il farmaco e' associato ad un'aumentata incidenza di discrasie ematiche, compresa l'anemia aplastica. Altri effetti indesiderati gravi di tipo ematologico includono rari casi di trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, anemia o combinazioni delle stesse, inclusa la pancitopenia. Alcuni di questi sono stati riportati come parte di una reazione di ipersensibilita' acuta. Con l'uso di felbamato sono stati riportati alcuni casi di epatite grave, inclusa insufficienza epatica acuta con esito fatale. Gli effetti indesiderati riportati durante gli studi clinici nei pazienti adulti trattati con il farmaco come terapia aggiuntivae considerati correlati alla terapia sono elencati nella tabella seguente, suddivisi per classe sistemica-organica e frequenza. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, anemia, o loro combinazioni, compresa pancitopenia, discrasie ematiche, compresa anemia aplastica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione.Comune: diminuzione di peso, anoressia; non comune: ipofosfatemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: difficolta' di parola, depressione, stupore, ansia. Patologie del sistema nervoso. Comune: insonnia, sonnolenza, atassia, vertigini, cefalea; raro: aumento della frequenza dellecrisi epilettiche. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia, anomalie della visione. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, dispepsia, dolore addominale; molto raro: costipazione. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite grave, insufficienza epatica acuta (a volte con esito fatale). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash; raro: reazioni da ipersensibilita' (comprese sindrome di Stevens-Johnson, eruzioni cutanee bollose e necrolisi tossica epidermica. Patologie renali e urinarie. Molto raro: cristalleria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: andatura anormale; comune: affaticamento. Nei pazienti pediatrici si sono osservati effetti collaterali simili. Inoltre si sono osservate frequentemente infezioni delle vie aeree superiori. Tuttavia, la relazione con il trattamento non e' probabile.

Indicazioni

Il medicinale non e' indicato come trattamento antiepilettico di prima scelta. L'uso e' raccomandato nelle indicazioni di seguito riportate, dopo un'accurata valutazione del rapporto rischio-beneficio in relazione alla discrasia ematica, in particolar modo alla anemia aplastica ed alla grave epatotossicita'. Il rischio potenziale associato all'usodel farmaco deve essere valutato nei confronti dell'assenza di trattamenti medici alternativi Terapia aggiuntiva per il trattamento di adulti e bambini di eta' pari o superiore a 4 anni portatori di sindrome di Lennox-Gastaut e che siano refrattari a tutti gli altri medicinali antiepilettici. Un'accurata valutazione dell'efficacia del medicinale deve essere eseguita dopo 2 o 3 mesi di trattamento. Solo i pazienti che hanno ottenuto significativi miglioramenti clinici nelle convulsioni(per esempio una notevole riduzione nella frequenza delle convulsionioppure nella loro gravita') durante tale periodo di tempo devono continuare il trattamento con il prodotto. I pazienti devono essere informati prima dell'inizio del trattamento dei potenziali rischi associati all'uso del farmaco. I pazienti devono essere informati del fatto che l'uso del medicinale e' stato associato ad anemia aplastica e insufficienze epatiche, entrambe condizioni potenzialmente fatali.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il medicinale e' controindicato nei pazienti con: anamnesi di discrasia ematica o disfunzioni epatiche ipersensibilita' a felbamato o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Sorbitolo (E420), glicerolo, cellulosa dispersibile (cellulosa microcristallina + carmellosa sodica), simeticone emulsione, saccarina sodica, metile paraidrossibenzoato (E218), polisorbato 80, propile paraidrossibenzoato (E216), sodio benzoato (E211), Prosweet "G" #859 (glicerolo, vaniglina, etilmaltolo), acqua purificata.

Avvertenze

Informazioni per i pazienti: prima di iniziare la terapia, i pazientidevono essere informati del fatto che l'uso del farmaco e' stato associato ad anemia aplastica e insufficienze epatiche, entrambe condizioni potenzialmente fatali. Discrasie ematiche: in concomitanza con l'usodel prodotto sono stati riscontrati numerosi gravi effetti secondari di tipo ematologico, tra cui trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, anemia e anemia aplastica. La piu' grave di queste e' l'anemia aplastica, che e' stata fatale nel 30 % dei casi. L'incidenza e' stata valutata all'incirca un caso su 4000 pazienti trattati, che rappresenta unimportante incremento (100 volte maggiore) rispetto alla quota attesa(da 2 a 5 casi per un milione di persone all'anno). Di conseguenza, il farmaco dovrebbe essere usato solo in pazienti con sindrome di Lennox Gastaut refrattaria, quando non sono disponibili trattamenti medici alternativi. I casi di anemia aplastica sono stati osservati dai 2 ai 12 mesi dopo l'inizio del trattamento. Tuttavia, il danno alle celluledel midollo osseo che e' ritenuto essere il responsabile dell'aplasiapuo' essere presente da settimane a mesi prima. Di conseguenza, anchei pazienti che hanno sospeso la terapia con il medicinale permangono a rischio di sviluppo di anemia aplastica ancora per alcuni mesi dopo la sospensione del trattamento. Non e' ancora certo se il rischio di sviluppo dell'anemia aplastica cambi con la durata dell'esposizione. Percio', non puo' essere escluso che un paziente, che sia stato trattatocon il prodotto senza segni di anormalita' ematologiche per lunghi periodi di tempo, sia a rischio. Un emocromo completo con formula leucocitaria deve essere effettuato prima dell'inizio del trattamento con ilprodotto ed ogni 2 settimane durante il trattamento. Se il risultato dell'emocromo mostra neutropenia (neutrofili < 1500/mm^3) e/o trombocitopenia (piastrine < 150000/mm^3) il farmaco deve essere sospeso e il paziente deve essere esaminato attentamente per una possibile anemia aplastica. Deve essere effettuato un accurato monitoraggio dei sintomi clinici quali ecchimosi, petecchie, sanguinamento o segni di infezionee/o anemia (stanchezza, debolezza, ecc...). Se questi sintomi sono presenti, deve essere effettuato immediatamente un emocromo completo. Epatotossicita' : casi gravi di insufficienza epatica acuta (con esito fatale nel 30 % dei casi) sono stati riportati in pazienti che assumevano il medicinale. I test di funzionalita' epatica (AST, ALT, bilirubina) devono essere effettuati prima del trattamento con il prodotto. I pazienti che presentano un anormale livello di funzionalita' epatica non devono essere trattati con il farmaco. Durante il trattamento, test di funzionalita' epatica devono essere effettuati ogni 2 settimane. I pazienti che sviluppano disfunzioni epatiche clinicamente significative devono sospendere il trattamento. I pazienti che mostrano sintomi quali ittero, anoressia, nausea, vomito e dolori addominali devono effettuare immediatamente i test di funzionalita' epatica. La sospensione orale contiene sorbitolo. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo farmaco. Lasospensioneorale contiene metile e propile paraidrossibenzoato, che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). La sospensione orale contiene meno di 1 mmol di sodio (2.9 mg) per 5 ml, pertanto e' essenzialmente privo di sodio. I pazienti devono essere ben idratati durante l'assunzione del farmaco, per ridurre le probabilita' di cristalluria, che e' stata riportata molto raramente. Ipersensibilita': utilizzare con cautela in pazienti che hanno dimostrato reazioni da ipersensibilita' ad altri carbamati. Reazioni da ipersensibilita' grave, compresi shock anafilattico, sindrome di Stevens-Johnson, eruzioni cutanee bollose e necrolisi epidermica sono state riportate con la somministrazione di felbamato. Queste reazioni sono state osservate tipicamente da 2 a 3 settimane dopo l'inizio del trattamento. I sintomi comprendevano rash, febbre, gonfiori delle mucose ed anafilassi, leucopenia, trombocitopenia, valori aumentati dei test di funzionalita' epatica, artralgia, mialgia e faringite. Nel caso di ipersensibilita' al medicinale, interrompere il trattamento ed iniziare una terapia sintomatica adatta. Interruzione del farmaco: i farmaci antiepilettici generalmente non devono essere mai sospesi bruscamente a causa di un possibile aumento della frequenza delle crisi. Tuttavia, se la gravita' degli effetti collateraligiustifica una sospensione immediata la si deve effettuare sotto un'attenta supervisione del medico. In pazienti in cui e' stato interrottoper gravi effetti collaterali, il farmaco non deve essere risomministrato. Aumento della frequenza delle convulsioni: come descritto per altri farmaci antiepilettici, alcuni pazienti possono andare incontro adun aumento della frequenza delle convulsioni o all'insorgenza di nuovi tipi di convulsioni. Questi fenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di un farmaco antiepilettico concomitante od un effetto paradosso. Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti in trattamento con medicinali antiepilettici nelle loro diverseindicazioni. Una meta-analisi di studi clinici controllati randomizzati verso placebo con medicinali antiepilettici ha, inoltre, evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo di tale rischio non e' stato stabilito e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un incremento di rischio con Taloxa compresse. Pertanto i pazienti devono essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso deve essere preso in considerazione un appropriato trattamento. I pazienti (e chi ne ha cura) devono essere istruiti ad avvertire il proprio medico curante qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: la sicurezza d'uso di questo prodotto in gravidanza non e' stata stabilita. Gli studi di riproduzione nei ratti e nei conigli non hanno evidenziato alcuna alterazione della fertilita' o danni fetali imputabili al farmaco, tuttavia si e' osservato passaggio placentaredi felbamato. Poiche' gli studi di riproduzione negli animali non sono sempre predittivi della risposta negli esseri umani, e data la potenziale soppressione del midollo osseo fetale, il medicinale non deve essere utilizzato nel corso della gravidanza. Allattamento: il felbamatoviene escreto nel latte materno. Pertanto, a causa del potenziale rischio di soppressione del midollo osseo indotta dal prodotto, nei bambini che ricevono latte materno, il prodotto non deve essere somministrato a donne in allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Felbamato altera le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital ed acido valproico e/o dei loro metaboliti. Per ridurre la probabilita' di possibili reazioni indesiderate dovute ad interazioni farmacologiche, le dosi di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital ed acido valproico devono essere ridotte come necessario, basandosi sulle osservazioni cliniche e se possibile sulle concentrazioni plasmatiche allo steady-state. Effetti di felbamato su altri farmaci antiepilettici. Carbamazepina: Felbamato diminuisce la concentrazione plasmatica di Carbamazepina allo "steady state" di circa il 25 %, mentre si osservano livelli crescenti di carbamazepina epossido di circa il 50%. Fenitoina: felbamato inibisce la clearance di fenitoina in modo dose-dipendente. La concentrazione plasmatica di fenitoina puo' aumentare dal 20 % al 60 %. Fenobarbital: felbamato alla dose di 1200 mg BID aumenta l'AUC del fenobarbital del 25 % circa. Acido valproico: felbamato a dosi di 600 mg o 1200 mg BID aumenta la concentrazione plasmaticaallo steady state di valproato in modo dose-dipendente, lineare. Con la dose inferiore di Felbamato, la AUC e la concentrazione minima allosteady-state di valproato aumentavano rispettivamente del 28 % e del 18 %; questi valori aumentavano in modo proporzionale alla dose piu' elevata di felbamato. Clonazepam, oxcarbazepina, vigabatrin e lamotrigina: sebbene felbamato a dosi di 1200 mg ogni 12 ore produceva variazioni statisticamente significative nella farmacocinetica di clonazepam, lamotrigina e vigabatrin, queste modifiche erano minime e potevano nonessere clinicamente rilevanti. Non e' stata osservata nessuna variazione della farmacocinetica del metabolita attivo monoidrossilato della oxcarbazepina. Poiche' una interazione farmacodinamica di felbamato con ognuno di questi farmaci non puo' essere esclusa, gli aggiustamenti posologici devono essere basati sempre su risposta clinica e tollerabilita'. Effetti di altri farmaci antiepilettici su felbamato. Carbamazepina/Fenitoina/Fenobarbital: quando carbamazepina o fenitoina vengono co-somministrati con felbamato, la riduzione nella concentrazione plasmatica allo steady state di felbamato puo' avvicinarsi al 20 %. La somministrazione contemporanea di fenobarbitale provoca la riduzione del 35 % delle concentrazioni minime di felbamato allo steady-state. Acidovalproico: valproato sembra dotato di effetti minimi sulla clearance di felbamato; tuttavia in uno studio si sono rilevate concentrazioni minime allo steady-state di felbamato circa del 50% piu' elevate di quelle ottenute con il medicinale in monoterapia. Interazioni fra felbamato e farmaci non-antiepilettici. Contraccettivi orali: il Felbamato riduceva del 42 % l'AUC del gestodene e del 13 % l'AUC dell'etinilestradiolo nelle donne trattate con un'associazione a basso dosaggio di contraccettivi orali. L'efficacia e la tollerabilita' di contraccettivi orali puo' essere alterata. Altre combinazioni non sono state studiate. Effetti di felbamato sul citocromo P450: il felbamato e' sia un inibitore sia un leggero induttore del citocromo P-450 nell'uomo. Pertanto, si possono prevedere interazioni con i farmaci metabolizzati da questienzimi epatici. E' stato dimostrato che il felbamato e' un substrato per CYP3A4 e CYP2E1, ma l'inibizione di queste vie di metabolizzazioneminori non fa prevedere conseguenze sulla farmacocinetica.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidita'.