taloxa*40cpr 400mg felbamato msd italia srl
Che cosa è taloxa 40cpr 400mg?
Taloxa compresse prodotto da
msd italia srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Taloxa risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di sistema nervoso, antiepilettico.
Contiene i principi attivi:
felbamato
Codice AIC: 030822023
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Non e' indicato come trattamento antiepilettico di prima scelta. L'uso e' raccomandato nelle indicazioni di seguito riportate, dopo un'accurata valutazione del rapporto rischio-beneficio in relazione alla discrasia ematica, in particolar modo alla anemia aplastica ed alla insufficienza epatica grave. Il rischio potenziale associato all'uso dovrebbe essere valutato nei confronti dell'assenza di trattamenti medici alternativi o dei rischi connessi all'intervento chirurgico. Terapia aggiuntiva per il trattamento di adulti e bambini di eta' pari o superiorea 4 anni portatori di sindrome di Lennox-Gastaut e che siano refrattari a tutti gli altri antiepilettici o che manifestino intolleranza verso di essi. Un'accurata valutazione dell'efficacia dovrebbe essere eseguita dopo 2 o 3 mesi di trattamento. Solo i pazienti che hanno ottenuto significativi miglioramenti clinici nelle convulsioni (per esempio una notevole riduzione nella frequenza delle convulsioni oppure nella loro gravita') durante tale periodo di tempo dovrebbero continuare il trattamento con il farmaco. Deve essere usato solo sotto la sorveglianza di un neurologo oppure di un neuropediatra con esperienza nel trattamento dell'epilessia. I pazienti devono essere informati prima dell'inizio del trattamento dei potenziali rischi associati all'uso del farmaco. I pazienti devono essere informati del fatto che l'uso e' stato associato ad anemia aplastica e disfunzioni epatiche, entrambe condizioni potenzialmente fatali a breve o a lungo termine.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Sindrome di Lennox- Gastaut: dosaggio negli adulti e negli adolescenti di eta' uguale o superiore ai 14 anni: terapia aggiuntiva con altri farmaci antiepilettici: somministrato in combinazione con carbamazepina, fenitoina, fenobarbital o acido valproico puo' aumentare l'incidenza delle loro reazioni indesiderate caratteristiche. Iniziare il trattamento con il farmaco alla dose dai 600 mg/die ai 1200 mg/die, suddivisa in 2 o 3 somministrazioni. All'inizio della somministrazione di TALOXA, ridurre le dosi di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e/o acido valproico somministrate congiuntamente, inizialmente del 20-30%. La dose di puo' essere aggiustata con incrementi da 600 mg/die a 1200 mg/die ad intervalli di circa una settimana fino ad un massimo di 3600 mg/die suddivisi in 3 o 4 somministrazioni giornaliere. E' necessario considerare l'aggiustamento delle dosi di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e valproato a seguito di incrementi della dose del farmaco. Tuttavia le interazioni sono dose-dipendenti e soggette a variabilita' individuale. Pertanto tutti gli aggiustamenti delle dosi degli antiepilettici concomitanti devono basarsi non solo sulla concentrazione plasmatica allo steady-state, ma anche sulle osservazioni cliniche. Dosaggio pediatrico: Bambini da 4 a 14 anni: terapia aggiuntiva con altri antiepilettici: in combinazione con carbamazepina, fenitoina, fenobarbital od acido valproico puo' aumentare l'incidenza delle loro caratteristiche reazioni avverse. Iniziare il trattamento alla dose di 7,5 mg/kg/die fino a 15 mg/kg/die, suddivisi in 2 o 3 somministrazioni. All'inizio della terapia, ridurre la dose di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e/o acido valproico somministrati congiuntamente, inizialmente del 20-30%. Ad intervalli di almeno 1 settimana, la dose puo' essere aggiustata con incrementi da 7,5 mg/kg a 15 mg/kg fino ad un massimo di45 mg/kg/die (non eccedere la dose giornaliera di 3600 mg) suddivisi in 3 o 4 somministrazioni. Con l'aumentare delle dosi e' necessario considerare aggiustamenti della dose di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e/o valproato. Tuttavia, le interazioni sono dose dipendenti e soggette a variabilita' individuale. Percio' tutti gli aggiustamenti delle dosi degli antiepilettici concomitanti non devono essere basati esclusivamente sulle concentrazioni plasmatiche allo steady-state, ma anche su osservazioni cliniche. Uso in pazienti geriatrici: Basandosi sui dati clinici limitati in pazienti di eta' superiore ai 65 anni trattati con il farmaco, non sono necessarie restrizioni riguardo al trattamento dei pazienti anziani. Tuttavia, in generale, l'aggiustamento della dose nel paziente anziano deve essere cauto. Uso pediatrico: la sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' inferiore ai 4 anni non e' ancora stata definita. Trattamento in pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con valori di clearance della creatinina AVVERTENZEInformazioni per i pazienti: prima di iniziare la terapia, i pazientidevono essere informati del fatto che l'uso e' stato associato ad anemia aplastica e alterazioni epatiche, entrambe condizioni potenzialmente fatali. Discrasie ematiche: In concomitanza con l'uso del farmaco sono stati riscontrati numerosi gravi effetti secondari di tipo ematologico, tra cui trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, anemia e anemia aplastica. La piu' grave di queste e' l'anemia aplastica, che e' stata fatale nel 30% dei casi. L'incidenza e' stata valutata all'incircaun caso su 4000 pazienti trattati, che rappresenta un importante incremento (100 volte maggiore) rispetto alla quota attesa (da 2 a 5 casi per un milione di persone all'anno). Di conseguenza, dovrebbe essere usato solo in pazienti con sindrome di Lennox Gastaut refrattaria, quando non sono disponibili trattamenti medici alternativi. I casi di anemia aplastica sono stati osservati dai 2 ai 12 mesi dopo l'inizio del trattamento con il farmaco. Tuttavia, il danno alle cellule del midolloosseo che e' ritenuto essere il responsabile dell'aplasia potrebbe essere presente da settimane a mesi prima. Di conseguenza, anche i pazienti che hanno sospeso la terapia con il prodotto permangono a rischio di sviluppo di anemia aplastica ancora per alcuni mesi dopo la sospensione del trattamento. Non e' ancora certo se il rischio di sviluppo dell'anemia aplastica cambi con la durata dell'esposizione. Percio', nonpuo' essere escluso che un paziente, che sia stato trattato con il prodotto senza segni di anormalita' ematologiche per lunghi periodi di tempo, sia a rischio. Un emocromo completo con formula leucocitaria deve essere effettuato prima dell'inizio del trattamento ed ogni 2 settimane durante il trattamento. Se il risultato dell'emocromo mostra neutropenia (neutrofili < 1500/mm3) e/o trombocitopenia (piastrine < 150000/mm3) deve essere sospeso e il paziente deve essere esaminato attentamente per una possibile anemia aplastica. Deve essere effettuato un accurato monitoraggio dei sintomi clinici quali ecchimosi, petecchie, emorragia o segni di infezione e/o anemia (stanchezza, debolezza, ecc...). Se questi sintomi sono presenti, deve essere effettuato immediatamente un emocromo completo. Epatotossicita': casi gravi di insufficienza epatica acuta (con esito fatale nel 30% dei casi) sono stati riportatiin pazienti che assumevano. I test di funzionalita' epatica (AST, ALT, bilirubina) devono essere effettuati prima del trattamento. I pazienti che presentano un anormale livello di funzionalita' epatica non devono essere trattati con il farmaco. Durante il trattamento, test di funzionalita' epatica devono essere effettuati ogni 2 settimane. I pazienti che sviluppano disfunzioni epatiche clinicamente significative devono sospendere il trattamento. I pazienti che mostrano sintomi quali ittero, anoressia, nausea, vomito e dolori addominali devono effettuareimmediatamente i test di funzionalita' epatica. Sospensione orale contiene sorbitolo. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo farmaco. Sospensione orale contiene metile e propile paraidrossibenzoato, che possono causare in alcuni soggetti reazioni allergiche (anche ritardate). Taloxa compresse contiene lattosio monoidrato. I pazienti con rari problemi ereditari diintolleranza al galattosio, con deficit di Lapp-lattasi o con malassorbimento di lattosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco. Ipazienti devono essere ben idratati durante l'assunzione del farmaco,per ridurre le probabilita' di cristalluria, che e' stata riportata molto raramente. Ipersensibilita': deve essere utilizzato con cautela in pazienti che hanno dimostrato reazioni da ipersensibilita' ad altri carbamati. Reazioni da ipersensibilita' grave, compresi shock anafilattico, sindrome di Stevens-Johnson, eruzioni cutanee bollose e necrolisi epidermica sono state riportate con la somministrazione di felbamato. Queste reazioni sono state osservate tipicamente da 2 a 3 settimane dopo l'inizio del trattamento. I sintomi comprendevano rash, febbre, gonfiori delle mucose ed anafilassi, leucopenia, trombocitopenia, valori aumentati dei test di funzionalita' epatica, artralgia, mialgia e faringite. Nel caso di ipersensibilita', interrompere il trattamento ed iniziare una terapia sintomatica adatta. Interruzione: I farmaci antiepilettici generalmente non devono essere mai sospesi bruscamente a causa di un possibile aumento della frequenza delle crisi. Tuttavia, se la gravita' degli effetti collaterali giustifica una sospensione immediata la si deve effettuare sotto un'attenta supervisione del medico. Inpazienti in cui e' stato interrotto per gravi effetti collaterali, non deve essere risomministrato. Aumento della frequenza delle convulsioni: come descritto per altri farmaci antiepilettici, alcuni pazienti possono andare incontro ad un aumento della frequenza delle convulsionio all'insorgenza di nuovi tipi di convulsioni. Questi fenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di un farmaco antiepilettico concomitante od un effetto paradosso.INTERAZIONIFelbamato altera le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital ed acido valproico e/o dei loro metaboliti. Per ridurre la probabilita' di possibili reazioni indesiderate dovute ad interazioni farmacologiche, le dosi di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital ed acido valproico dovrebbero essere ridotte come necessario, basandosi sulle osservazioni cliniche e se possibile sulle concentrazioniplasmatiche allo steady-state. Effetti di felbamato su altri farmaci antiepilettici: carbamazepina: felbamato diminuisce la concentrazione plasmatica di Carbamazepina allo "steady state" di circa il 25%, mentre si osservano livelli crescenti di carbamazepina epossido di circa il50%. Fenitoina: felbamato inibisce la clearance di fenitoina in modo dose-dipendente. La concentrazione plasmatica di fenitoina puo' aumentare dal 20% al 60%. Fenobarbital: felbamato alla dose di 1200 mg BID aumenta l'AUC del fenobarbital del 25% circa. Acido valproico: felbamato a dosi di 600 mg o 1200 mg BID aumenta la concentrazione plasmatica allo steady state di valproato in modo dose-dipendente, lineare. Con la dose inferiore di Felbamato, la AUC e la concentrazione minima allo steady-state di valproato aumentavano rispettivamente del 28% e del 18%; questi valori aumentavano in modo proporzionale alla dose piu' elevata di felbamato. Clonazepam, oxcarbazepina, vigabatrin e lamotrigina:Sebbene felbamato a dosi di 1200 mg ogni 12 ore produceva variazioni statisticamente significative nella farmacocinetica di clonazepam, lamotrigina e vigabatrin, queste modifiche erano minime e potevano non essere clinicamente rilevanti. Non e' stata osservata nessuna variazionedella farmacocinetica del metabolita attivo monoidrossilato della oxcarbazepina. Poiche' una interazione farmacodinamica di felbamato con ognuno di questi farmaci non puo' essere esclusa, gli aggiustamenti posologici dovrebbero essere basati sempre su risposta clinica e tollerabilita'. Effetti di altri farmaci antiepilettici su felbamato: carbamazepina/fenitoina/fenobarbital: Quando carbamazepina o fenitoina vengonoco-somministrati con felbamato, la riduzione nella concentrazione plasmatica allo steady state di felbamato puo' avvicinarsi al 20%. La somministrazione contemporanea di fenobarbitale provoca la riduzione del 35% delle concentrazioni minime di felbamato allo steady-state. Acido valproico: valproato sembra dotato di effetti minimi sulla clearance di felbamato; tuttavia in uno studio si sono rilevate concentrazioni minime allo steady-state di felbamato circa del 50% piu' elevate di quelle ottenute con il farmaco in monoterapia. Interazioni fra felbamato efarmaci non-antiepilettici: contraccettivi orali: Il Felbamato riduceva del 42% l'AUC del gestodene e del 13% l'AUC dell'etinilestradiolo nelle donne trattate con un'associazione a basso dosaggio di contraccettivi orali. L'efficacia e la tollerabilita' di contraccettivi orali puo' essere alterata. Altre combinazioni non sono state associate. Effetti di felbamato sul citocromo P450: il felbamato e' sia un inibitore sia un leggero induttore del citocromo P-450 nell'uomo. Pertanto, si possono prevedere interazioni con i farmaci metabolizzati da questi enzimi epatici. E' stato dimostrato che il felbamato e' un substrato per CYP3A4 e CYP2E1, ma l'inibizione di queste vie di metabolizzazione minori non fa prevedere conseguenze sulla farmacocinetica.EFFETTI INDESIDERATIE' associato ad un'aumentata incidenza di discrasie ematiche, compresa l'anemia aplastica. Altri effetti indesiderati gravi di tipo ematologico includono rari casi di trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, anemia o combinazioni delle stesse, inclusa la pancitopenia. Alcuni diquesti sono stati riportati come parte di una reazione di ipersensibilita' acuta. Con l'uso di felbamato sono stati riportati alcuni casi di epatite grave, inclusa insufficienza epatica acuta con esito fatale.Gli effetti indesiderati riportati durante gli studi clinici nei pazienti adulti trattati con il farmaco come terapia aggiuntiva e considerati correlati alla terapia sono elencati a seguito, suddivisi per classe sistemica-organica e frequenza. Effetti indesiderati correlati al trattamento [molto comune (>1/10); comune (>1/100, 1/1.000, 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa sicurezza d'uso di questo prodotto in gravidanza non e' stata stabilita. Gli studi di riproduzione nei ratti e nei conigli non hanno evidenziato alcuna alterazione della fertilita' o danni fetali imputabilial farmaco, tuttavia si e' osservato passaggio placentare di felbamato. Poiche' gli studi di riproduzione negli animali non sono sempre predittivi della risposta negli esseri umani, e data la potenziale soppressione del midollo osseo fetale, non deve essere utilizzato nel corso della gravidanza. Allattamento: Il felbamato viene escreto nel latte materno. Pertanto, a causa del potenziale rischio di soppressione del midollo osseo indotta dal farmaco, nei bambini che ricevono latte materno, non deve essere somministrato a donne in allattamento.
Effetti indesiderati
E' associato ad un'aumentata incidenza di discrasie ematiche, compresa l'anemia aplastica. Altri effetti indesiderati gravi di tipo ematologico includono rari casi di trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, anemia o combinazioni delle stesse, inclusa la pancitopenia. Alcuni diquesti sono stati riportati come parte di una reazione di ipersensibilita' acuta. Con l'uso di felbamato sono stati riportati alcuni casi di epatite grave, inclusa insufficienza epatica acuta con esito fatale.Gli effetti indesiderati riportati durante gli studi clinici nei pazienti adulti trattati con il farmaco come terapia aggiuntiva e considerati correlati alla terapia sono elencati a seguito, suddivisi per classe sistemica-organica e frequenza. Effetti indesiderati correlati al trattamento [molto comune (>1/10); comune (>1/100, 1/1.000, 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa sicurezza d'uso di questo prodotto in gravidanza non e' stata stabilita. Gli studi di riproduzione nei ratti e nei conigli non hanno evidenziato alcuna alterazione della fertilita' o danni fetali imputabilial farmaco, tuttavia si e' osservato passaggio placentare di felbamato. Poiche' gli studi di riproduzione negli animali non sono sempre predittivi della risposta negli esseri umani, e data la potenziale soppressione del midollo osseo fetale, non deve essere utilizzato nel corso della gravidanza. Allattamento: Il felbamato viene escreto nel latte materno. Pertanto, a causa del potenziale rischio di soppressione del midollo osseo indotta dal farmaco, nei bambini che ricevono latte materno, non deve essere somministrato a donne in allattamento.
Indicazioni
Non e' indicato come trattamento antiepilettico di prima scelta. L'uso e' raccomandato nelle indicazioni di seguito riportate, dopo un'accurata valutazione del rapporto rischio-beneficio in relazione alla discrasia ematica, in particolar modo alla anemia aplastica ed alla insufficienza epatica grave. Il rischio potenziale associato all'uso dovrebbe essere valutato nei confronti dell'assenza di trattamenti medici alternativi o dei rischi connessi all'intervento chirurgico. Terapia aggiuntiva per il trattamento di adulti e bambini di eta' pari o superiorea 4 anni portatori di sindrome di Lennox-Gastaut e che siano refrattari a tutti gli altri antiepilettici o che manifestino intolleranza verso di essi. Un'accurata valutazione dell'efficacia dovrebbe essere eseguita dopo 2 o 3 mesi di trattamento. Solo i pazienti che hanno ottenuto significativi miglioramenti clinici nelle convulsioni (per esempio una notevole riduzione nella frequenza delle convulsioni oppure nella loro gravita') durante tale periodo di tempo dovrebbero continuare il trattamento con il farmaco. Deve essere usato solo sotto la sorveglianza di un neurologo oppure di un neuropediatra con esperienza nel trattamento dell'epilessia. I pazienti devono essere informati prima dell'inizio del trattamento dei potenziali rischi associati all'uso del farmaco. I pazienti devono essere informati del fatto che l'uso e' stato associato ad anemia aplastica e disfunzioni epatiche, entrambe condizioni potenzialmente fatali a breve o a lungo termine.
Controindicazioni ed effetti secondari
E' controindicato nei pazienti con: anamnesi di discrasia ematica o disfunzioni epatiche; ipersensibilita' a felbamato o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Avvertenze
Informazioni per i pazienti: prima di iniziare la terapia, i pazientidevono essere informati del fatto che l'uso e' stato associato ad anemia aplastica e alterazioni epatiche, entrambe condizioni potenzialmente fatali. Discrasie ematiche: In concomitanza con l'uso del farmaco sono stati riscontrati numerosi gravi effetti secondari di tipo ematologico, tra cui trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, anemia e anemia aplastica. La piu' grave di queste e' l'anemia aplastica, che e' stata fatale nel 30% dei casi. L'incidenza e' stata valutata all'incircaun caso su 4000 pazienti trattati, che rappresenta un importante incremento (100 volte maggiore) rispetto alla quota attesa (da 2 a 5 casi per un milione di persone all'anno). Di conseguenza, dovrebbe essere usato solo in pazienti con sindrome di Lennox Gastaut refrattaria, quando non sono disponibili trattamenti medici alternativi. I casi di anemia aplastica sono stati osservati dai 2 ai 12 mesi dopo l'inizio del trattamento con il farmaco. Tuttavia, il danno alle cellule del midolloosseo che e' ritenuto essere il responsabile dell'aplasia potrebbe essere presente da settimane a mesi prima. Di conseguenza, anche i pazienti che hanno sospeso la terapia con il prodotto permangono a rischio di sviluppo di anemia aplastica ancora per alcuni mesi dopo la sospensione del trattamento. Non e' ancora certo se il rischio di sviluppo dell'anemia aplastica cambi con la durata dell'esposizione. Percio', nonpuo' essere escluso che un paziente, che sia stato trattato con il prodotto senza segni di anormalita' ematologiche per lunghi periodi di tempo, sia a rischio. Un emocromo completo con formula leucocitaria deve essere effettuato prima dell'inizio del trattamento ed ogni 2 settimane durante il trattamento. Se il risultato dell'emocromo mostra neutropenia (neutrofili < 1500/mm3) e/o trombocitopenia (piastrine < 150000/mm3) deve essere sospeso e il paziente deve essere esaminato attentamente per una possibile anemia aplastica. Deve essere effettuato un accurato monitoraggio dei sintomi clinici quali ecchimosi, petecchie, emorragia o segni di infezione e/o anemia (stanchezza, debolezza, ecc...). Se questi sintomi sono presenti, deve essere effettuato immediatamente un emocromo completo. Epatotossicita': casi gravi di insufficienza epatica acuta (con esito fatale nel 30% dei casi) sono stati riportatiin pazienti che assumevano. I test di funzionalita' epatica (AST, ALT, bilirubina) devono essere effettuati prima del trattamento. I pazienti che presentano un anormale livello di funzionalita' epatica non devono essere trattati con il farmaco. Durante il trattamento, test di funzionalita' epatica devono essere effettuati ogni 2 settimane. I pazienti che sviluppano disfunzioni epatiche clinicamente significative devono sospendere il trattamento. I pazienti che mostrano sintomi quali ittero, anoressia, nausea, vomito e dolori addominali devono effettuareimmediatamente i test di funzionalita' epatica. Sospensione orale contiene sorbitolo. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo farmaco. Sospensione orale contiene metile e propile paraidrossibenzoato, che possono causare in alcuni soggetti reazioni allergiche (anche ritardate). Taloxa compresse contiene lattosio monoidrato. I pazienti con rari problemi ereditari diintolleranza al galattosio, con deficit di Lapp-lattasi o con malassorbimento di lattosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco. Ipazienti devono essere ben idratati durante l'assunzione del farmaco,per ridurre le probabilita' di cristalluria, che e' stata riportata molto raramente. Ipersensibilita': deve essere utilizzato con cautela in pazienti che hanno dimostrato reazioni da ipersensibilita' ad altri carbamati. Reazioni da ipersensibilita' grave, compresi shock anafilattico, sindrome di Stevens-Johnson, eruzioni cutanee bollose e necrolisi epidermica sono state riportate con la somministrazione di felbamato. Queste reazioni sono state osservate tipicamente da 2 a 3 settimane dopo l'inizio del trattamento. I sintomi comprendevano rash, febbre, gonfiori delle mucose ed anafilassi, leucopenia, trombocitopenia, valori aumentati dei test di funzionalita' epatica, artralgia, mialgia e faringite. Nel caso di ipersensibilita', interrompere il trattamento ed iniziare una terapia sintomatica adatta. Interruzione: I farmaci antiepilettici generalmente non devono essere mai sospesi bruscamente a causa di un possibile aumento della frequenza delle crisi. Tuttavia, se la gravita' degli effetti collaterali giustifica una sospensione immediata la si deve effettuare sotto un'attenta supervisione del medico. Inpazienti in cui e' stato interrotto per gravi effetti collaterali, non deve essere risomministrato. Aumento della frequenza delle convulsioni: come descritto per altri farmaci antiepilettici, alcuni pazienti possono andare incontro ad un aumento della frequenza delle convulsionio all'insorgenza di nuovi tipi di convulsioni. Questi fenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di un farmaco antiepilettico concomitante od un effetto paradosso.
Gravidanza e Allattamento
La sicurezza d'uso di questo prodotto in gravidanza non e' stata stabilita. Gli studi di riproduzione nei ratti e nei conigli non hanno evidenziato alcuna alterazione della fertilita' o danni fetali imputabilial farmaco, tuttavia si e' osservato passaggio placentare di felbamato. Poiche' gli studi di riproduzione negli animali non sono sempre predittivi della risposta negli esseri umani, e data la potenziale soppressione del midollo osseo fetale, non deve essere utilizzato nel corso della gravidanza. Allattamento: Il felbamato viene escreto nel latte materno. Pertanto, a causa del potenziale rischio di soppressione del midollo osseo indotta dal farmaco, nei bambini che ricevono latte materno, non deve essere somministrato a donne in allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Felbamato altera le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital ed acido valproico e/o dei loro metaboliti. Per ridurre la probabilita' di possibili reazioni indesiderate dovute ad interazioni farmacologiche, le dosi di carbamazepina, fenitoina, fenobarbital ed acido valproico dovrebbero essere ridotte come necessario, basandosi sulle osservazioni cliniche e se possibile sulle concentrazioniplasmatiche allo steady-state. Effetti di felbamato su altri farmaci antiepilettici: carbamazepina: felbamato diminuisce la concentrazione plasmatica di Carbamazepina allo "steady state" di circa il 25%, mentre si osservano livelli crescenti di carbamazepina epossido di circa il50%. Fenitoina: felbamato inibisce la clearance di fenitoina in modo dose-dipendente. La concentrazione plasmatica di fenitoina puo' aumentare dal 20% al 60%. Fenobarbital: felbamato alla dose di 1200 mg BID aumenta l'AUC del fenobarbital del 25% circa. Acido valproico: felbamato a dosi di 600 mg o 1200 mg BID aumenta la concentrazione plasmatica allo steady state di valproato in modo dose-dipendente, lineare. Con la dose inferiore di Felbamato, la AUC e la concentrazione minima allo steady-state di valproato aumentavano rispettivamente del 28% e del 18%; questi valori aumentavano in modo proporzionale alla dose piu' elevata di felbamato. Clonazepam, oxcarbazepina, vigabatrin e lamotrigina:Sebbene felbamato a dosi di 1200 mg ogni 12 ore produceva variazioni statisticamente significative nella farmacocinetica di clonazepam, lamotrigina e vigabatrin, queste modifiche erano minime e potevano non essere clinicamente rilevanti. Non e' stata osservata nessuna variazionedella farmacocinetica del metabolita attivo monoidrossilato della oxcarbazepina. Poiche' una interazione farmacodinamica di felbamato con ognuno di questi farmaci non puo' essere esclusa, gli aggiustamenti posologici dovrebbero essere basati sempre su risposta clinica e tollerabilita'. Effetti di altri farmaci antiepilettici su felbamato: carbamazepina/fenitoina/fenobarbital: Quando carbamazepina o fenitoina vengonoco-somministrati con felbamato, la riduzione nella concentrazione plasmatica allo steady state di felbamato puo' avvicinarsi al 20%. La somministrazione contemporanea di fenobarbitale provoca la riduzione del 35% delle concentrazioni minime di felbamato allo steady-state. Acido valproico: valproato sembra dotato di effetti minimi sulla clearance di felbamato; tuttavia in uno studio si sono rilevate concentrazioni minime allo steady-state di felbamato circa del 50% piu' elevate di quelle ottenute con il farmaco in monoterapia. Interazioni fra felbamato efarmaci non-antiepilettici: contraccettivi orali: Il Felbamato riduceva del 42% l'AUC del gestodene e del 13% l'AUC dell'etinilestradiolo nelle donne trattate con un'associazione a basso dosaggio di contraccettivi orali. L'efficacia e la tollerabilita' di contraccettivi orali puo' essere alterata. Altre combinazioni non sono state associate. Effetti di felbamato sul citocromo P450: il felbamato e' sia un inibitore sia un leggero induttore del citocromo P-450 nell'uomo. Pertanto, si possono prevedere interazioni con i farmaci metabolizzati da questi enzimi epatici. E' stato dimostrato che il felbamato e' un substrato per CYP3A4 e CYP2E1, ma l'inibizione di queste vie di metabolizzazione minori non fa prevedere conseguenze sulla farmacocinetica.