talidomide bms*28cps 50mg talidomide bristol-myers squibb srl
Che cosa è talidomide bms 28cps 50mg?
Thalidomide celgene capsule rigide prodotto da
bristol-myers squibb srl
è un farmaco osped. esitabile della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Thalidomide celgene risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di agenti immunosoppressivi.
Contiene i principi attivi:
talidomide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: talidomide.
Codice AIC: 038572018
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento di prima linea di pazienti con mieloma multiplo non trattato di eta' >= 65 anni o non idonei a chemioterapia a dosi elevate. Viene prescritta e dispensata in conformita' al Programma di Prevenzionedella Gravidanza di Thalidomide Celgene.
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Posologia
Il trattamento con talidomide deve essere iniziato e monitorato sottola supervisione di medici esperti nella gestione di agenti immunomodulanti o chemioterapici e con piena conoscenza dei rischi della terapiacon talidomide e delle esigenze di monitoraggio. La dose orale raccomandata e' di 200 mg al giorno. Somministrare per un massimo di 12 cicli, ognuno di 6 settimane. Deve essere assunta in una singola dose allasera prima di andare a dormire, per ridurre l'effetto di sonnolenza indotto dal farmaco. Si puo' assumere con o senza cibo. I pazienti devono essere tenuti sotto controllo per: eventi tromboembolici, neuropatia periferica, eruzioni/reazioni cutanee, bradicardia, sincope e sonnolenza. Puo' rendersi necessario ridurre, ritardare o sospendere la dosein base al grado NCI-CTC. La tromboprofilassi va somministrata durante almeno i primi 5 mesi di trattamento soprattutto nei pazienti con fattori di rischio trombotici aggiuntivi. Si consigliano farmaci profilattici antitrombotici, come ad esempio eparine a basso peso molecolare o warfarina. La decisione di adottare misure profilattiche antitrombotiche va presa dopo un'attenta valutazione dei fattori di rischio del singolo paziente. In presenza di eventi tromboembolici, il trattamento deve essere sospeso e deve essere avviata la normale terapia anticoagulante. Dopo aver stabilizzato il paziente con il trattamento anticoagulante e aver gestito le eventuali complicanze causate dall'evento tromboembolico, il trattamento con talidomide puo' essere ripreso alla dose originale, a seconda della valutazione rischio/beneficio. Il paziente deve continuare la terapia anticoagulante durante la terapia con talidomide. Modifiche di dose raccomandate in caso di neuropatia correlata al farmaco nel trattamento di prima linea del mieloma multiplo. >>Gravita' della neuropatia. Grado 1 (parestesia, debolezza e/o perdita diriflessi) senza perdita di funzionalita': continuare a monitorare il paziente tramite esame clinico. Valutare la riduzione della dose se i sintomi peggiorano. Tuttavia, la riduzione della dose non è necessariamente seguita da un miglioramento dei sintomi; grado 2 (interferenza con la funzionalita' ma non con le attivita' quotidiane): ridurre la dose o interrompere il trattamento e continuare a monitorare il pazientetramite esame clinico e neurologico. Se non si riscontrano miglioramenti o se la neuropatia continua a peggiorare, interrompere il trattamento. Se la neuropatia rientra a Grado 1 o migliore, il trattamento puo' essere ripreso, sempre che il rapporto rischio/beneficio sia favorevole; grado 3 (interferenza con le attivita' quotidiane): interrompere il trattamento; grado 4 (neuropatia disabilitante): interrompere il trattamento. Non si raccomandano aggiustamenti specifici di dose negli anziani. Non sono stati eseguiti studi ufficiali con il medicinale nei pazienti affetti da insufficienza renale o epatica. Non sono disponibili raccomandazioni specifiche sulla dose da somministrare a queste popolazioni di pazienti. I pazienti che presentano organi gravemente compromessi devono essere attentamente monitorati per la comparsa di reazioni avverse. Non e' raccomandato negli individui di eta' inferiore a 18 anni dal momento che, in questa categoria di pazienti, non sono state accertate la sicurezza e l'efficacia del medicinale.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse osservate con maggior frequenza in associazione all'uso di talidomide in combinazione con melfalan e prednisone sono: neutropenia, leucopenia, stipsi, sonnolenza, parestesia, neuropatia periferica, anemia, linfopenia, trombocitopenia, capogiri, disestesia, tremore ed edema periferico. Le reazioni avverse clinicamente importantiassociate all'uso di talidomide in combinazione con melfalan e prednisone comprendono: trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, neuropatia periferica, gravi reazioni cutanee compresa Sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica, sincope, bradicardia e capogiri. Sono riportate solo le reazioni avverse per le quali puo' essere ragionevolmente stabilita una relazione causale con il trattamento. Le frequenze riportate sono basate sulle osservazioni effettuate durante uno studio clinico registrativo comparativo che valutava l'effetto della talidomide in combinazione con melfalan e prednisone in pazienti affetti da mieloma multiplo precedentemente non trattato. Le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a =1/1000 a =1/10.000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOE' controindicato durante la gravidanza e nelle donne potenzialmente fertili, a meno che non siano soddisfatte tutte le condizioni del Programma di Prevenzione della Gravidanza. La talidomide e' un potente teratogeno nell'uomo e induce con elevata frequenza (circa il 30%) gravi anomalie congenite, pericolose per la vita, come per esempio: ectromelia (amelia, focomelia, emimelia) degli arti superiori e/o inferiori, microtia con anomalia del meato acustico esterno (cieco o assente), lesioni dell'orecchio interno e medio, lesioni oculari (anoftalmia, microftalmia), malattia cardiaca congenita, anomalie renali. Sono state descritte anche altre anomalie meno frequenti. Le donne potenzialmente fertili devono adottare un efficace metodo contraccettivo nelle 4 settimane precedenti la terapia, durante il trattamento e nelle 4 settimane successive la fine del trattamento con talidomide. In presenza di una gravidanza in una donna trattata con talidomide, il trattamento deve essere sospeso immediatamente. Poiche' la talidomide viene rilevata nelliquido seminale, i pazienti di sesso maschile devono utilizzare profilattici per l'intera durata del trattamento e fino ad una settimana dopo la sospensione della dose/l'interruzione della terapia, qualora lapropria partner sia in gravidanza o potenzialmente fertile e non utilizzi alcun metodo contraccettivo efficace. In caso di gravidanza dellapartner di un paziente di sesso maschile che assume talidomide, indirizzare la partner presso un medico specializzato o esperto in teratologia. Non e' stato determinato se la talidomide venga escreta nel latteumano. Gli studi eseguiti su animali hanno mostrato che la talidomideviene escreta nel latte mammario. Pertanto durante la terapia con talidomide si deve interrompere l'allattamento al seno.
Indicazioni
Trattamento di prima linea di pazienti con mieloma multiplo non trattato di eta' >= 65 anni o non idonei a chemioterapia a dosi elevate. Viene prescritta e dispensata in conformita' al Programma di Prevenzionedella Gravidanza di Thalidomide Celgene.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' alla talidomide o ad uno qualsiasi degli eccipienti;donne in gravidanza; donne potenzialmente fertili a meno che non vengano soddisfatte tutte le condizioni del Programma di Prevenzione dellaGravidanza; pazienti che non sono in grado di seguire o di adottare imetodi contraccettivi richiesti.
Composizione ed Eccipienti
Contenuto delle capsule: lattosio anidro, cellulosa microcristallina,crospovidone (tipo A), povidone (K90), acido stearico, silice colloidale anidra. Rivestimento della capsula: gelatina, biossido di titanio (E171). Inchiostro da stampa: gomma lacca, ossido di ferro nero (E172), propilenglicole.
Avvertenze
La talidomide è un potente agente teratogeno nell'uomo e induce con alta frequenza gravi malformazioni congenite, pericolose per la vita. Non usare mai in donne durante la gravidanza o da donne potenzialmente fertili. Una paziente o la partner di un paziente di sesso maschile deve essere considerata potenzialmente fertile, salvo che non soddisfi almeno uno dei seguenti criteri: eta' >= 50 anni e presenza di amenorrea naturale da almeno 1 anno; insufficienza ovarica precoce; pregressa salpingo-ovariectomia bilaterale o isterectomia; genotipo XY, sindromedi Turner, agenesia uterina. E' controindicata nelle donne potenzialmente fertili a meno che non siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: la paziente e' consapevole del rischio teratogeno per il feto; e' consapevole della necessita' di adottare ininterrottamente efficaci metodi contraccettivi nelle 4 settimane precedenti l'inizio del trattamento, per l'intera durata della terapia e per le 4 settimane successive alla fine del trattamento; anche in presenza di amenorrea, una donna potenzialmente fertile deve adottare tutte le misure necessarie per una efficace contraccezione; deve essere in grado di aderire ad efficaci misure contraccettive, a meno che la paziente non si impegni ad osservare l'assoluta e continua astinenza sessuale; e' informata e comprende le potenziali conseguenze di una gravidanza e la necessita' di rivolgersi immediatamente al medico nel caso vi sia il rischio di una gravidanza; comprende la necessita' di iniziare il trattamento, non appena le viene consegnata la talidomide, dopo un test di gravidanza negativo; comprende la necessita' ed accetta di sottoporsi ad un test di gravidanza ogni 4 settimane. Dato che la talidomide e' stata rilevata nelliquido seminale, i pazienti di sesso maschile che assumono il farmaco devono soddisfare le seguenti condizioni: essere consapevoli del rischio teratogeno in caso di attivita' sessuale con una donna in gravidanza; comprendere la necessita' di far uso del profilattico durante il rapporto sessuale. Nel caso non sia stata gia' iniziata una terapia anticoncenzionale efficace, indirizzare la paziente a un medico specialista, al fine di instaurare un metodo contraccettivo efficace. I seguenti metodi possono essere considerati esempi di contraccezione efficace: impianto ormonale sottocutaneo; sistema intrauterino rilasciante levonorgestrel (IUS); medrossiprogesterone acetato depot; sterilizzazionetubarica; attivita' sessuale esclusivamente con un partner di sesso maschile vasectomizzato; la vasectomia deve essere confermata da due analisi negative del liquido seminale; pillole a base di solo progesterone che inibiscono l'ovulazione. A causa dell'aumentato rischio di tromboembolismo venoso nei pazienti con mieloma multiplo, e' sconsigliato l'uso di COC. Il rischio di tromboembolismo venoso perdura per 4-6 settimane dopo la sospensione del contraccettivo orale di tipo combinato.Nelle donne potenzialmente fertili, devono essere effettuati, test digravidanza con una sensibilita' minima di 25 mIU/ml. Questo requisitoe' valido anche per le pazienti potenzialmente fertili che praticano astinenza assoluta e continua. Ripetere il test di gravidanza ogni 4 settimane, comprese le 4 settimane successive alla fine del trattamento. Eseguire il test di gravidanza lo stesso giorno in cui avviene la prescrizione medica oppure nei 3 giorni precedenti la visita del medico prescrittore. Per le pazienti potenzialmente fertili, la prescrizione deve essere limitata a 4 settimane di trattamento; la continuazione del trattamento richiede una nuova prescrizione. Consegnare la talidomide entro un massimo di 7 giorni dalla prescrizione. Per tutti gli altripazienti, le prescrizioni devono essere limitate a 12 settimane e la continuazione del trattamento richiede una nuova prescrizione. I pazienti non devono donare sangue o liquido seminale durante la terapia e per una settimana dopo l'interruzione della talidomide. Sono stati osservati casi di infarto del miocardio (IM) in pazienti che hanno ricevuto talidomide. Monitorare i pazienti con fattori di rischio noti per IM, compresi quelli con precedente trombosi, e intervenire per tentare di minimizzare tutti i fattori di rischio modificabili. I pazienti trattati con talidomide hanno un rischio piu' elevato di tromboembolismo venoso e di tromboembolismo arterioso. Sembra che il rischio sia piu' elevato durante i primi 5 mesi di terapia. Agenti eritropoietici o di altri agenti quali terapia ormonale sostitutiva puo' anch'essa aumentare il rischio tromboembolico in questi pazienti, devono essere utilizzati con cautela nei pazienti con mieloma multiplo che ricevono talidomide in associazione a prednisone e melfalan. Prestare attenzione ai possibili segni e sintomi di tromboembolia. Informare i pazienti di rivolgersi al medico nel caso di comparsa di sintomi quali respiro affannoso, dolore toracico, gonfiore agli arti superiori o inferiori. La neuropatia periferica e' una reazione avversa molto frequente, potenzialmente grave, del trattamento con talidomide che puo' comportare un danno irreversibile. Si raccomanda un attento controllo dei pazienti per lo sviluppo dei sintomi neuropatici. Sottoporre i pazienti ad esami neurologici e clinici prima di iniziare la terapia con talidomide e di effettuare il monitoraggio standard durante il trattamento. I medicinali per i quali e' nota la correlazione con la neuropatia devono essere usati con cautela nei pazienti che assumono talidomide. La talidomide puo' inoltre potenzialmente aggravare una neuropatia pre-esistente, e quindi non usare in pazienti con segni clinici o sintomi di neuropatia periferica. I pazienti devono essere monitorati per accertare la comparsa di sincope o bradicardia e potrebbe rendersi necessario ridurre la dose o interrompere la somministrazione del farmaco. Se, il paziente presenta reazioni cutanee, come ad esempio la Sindrome di Stevens Johnson, il trattamento va interrotto definitivamente. La talidomide provocafrequentemente sonnolenza. I pazienti devono essere monitorati e potrebbe rendersi necessario una riduzione della dose. I pazienti devono essere informati circa la possibile compromissione delle capacita' mentali e/o fisiche richieste per lo svolgimento di attivita' pericolose. I pazienti a rischio di sindrome da lisi tumorale sono quelli con elevato carico tumorale prima del trattamento. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati. In pazienti con mieloma multiplo la funzionalita' renale o epatica non influisce in maniera significativa sulla talidomide. I pazienti con grave disfunzione renale o epatica devono essere monitorati attentamente per la comparsa di qualsiasi evento avverso. Le capsule contengono lattosio.
Gravidanza e Allattamento
E' controindicato durante la gravidanza e nelle donne potenzialmente fertili, a meno che non siano soddisfatte tutte le condizioni del Programma di Prevenzione della Gravidanza. La talidomide e' un potente teratogeno nell'uomo e induce con elevata frequenza (circa il 30%) gravi anomalie congenite, pericolose per la vita, come per esempio: ectromelia (amelia, focomelia, emimelia) degli arti superiori e/o inferiori, microtia con anomalia del meato acustico esterno (cieco o assente), lesioni dell'orecchio interno e medio, lesioni oculari (anoftalmia, microftalmia), malattia cardiaca congenita, anomalie renali. Sono state descritte anche altre anomalie meno frequenti. Le donne potenzialmente fertili devono adottare un efficace metodo contraccettivo nelle 4 settimane precedenti la terapia, durante il trattamento e nelle 4 settimane successive la fine del trattamento con talidomide. In presenza di una gravidanza in una donna trattata con talidomide, il trattamento deve essere sospeso immediatamente. Poiche' la talidomide viene rilevata nelliquido seminale, i pazienti di sesso maschile devono utilizzare profilattici per l'intera durata del trattamento e fino ad una settimana dopo la sospensione della dose/l'interruzione della terapia, qualora lapropria partner sia in gravidanza o potenzialmente fertile e non utilizzi alcun metodo contraccettivo efficace. In caso di gravidanza dellapartner di un paziente di sesso maschile che assume talidomide, indirizzare la partner presso un medico specializzato o esperto in teratologia. Non e' stato determinato se la talidomide venga escreta nel latteumano. Gli studi eseguiti su animali hanno mostrato che la talidomideviene escreta nel latte mammario. Pertanto durante la terapia con talidomide si deve interrompere l'allattamento al seno.
Interazioni con altri prodotti
La talidomide e' un substrato con scarso effetto sugli isoenzimi del citocromo P450, pertanto e' improbabile che si verifichino interazioniclinicamente importanti con i farmaci metabolizzati da questo sistemaenzimatico. L'idrolisi non enzimatica suggerisce che la possibilita' di interazione farmaco-farmaco con la talidomide e' bassa. La talidomide ha proprieta' sedative, quindi puo' potenziare la sedazione indottada ansiolitici, ipnotici, antipsicotici, antistaminici H1, derivati oppioidi, barbiturici ed alcool. Particolare cautela e' richiesta nel somministrare la talidomide in concomitanza a farmaci che inducono sonnolenza. A causa della potenziale bradicardia indotta dalla talidomide,e' necessario avere cautela nell'uso di farmaci con lo stesso effettofarmacodinamico, come ad esempio i principi attivi che notoriamente inducono torsione di punta, i betabloccanti o gli agenti anticolinesterasici. I medicinali che notoriamente sono associati a neuropatia periferica (come vincristina e bortezomib) vanno usati con cautela nei pazienti che assumono talidomide. Non interagisce con i contraccettivi ormonali. I profili farmacocinetici di noretindrone ed etinil estradiolo sono stati studiati in 10 donne sane dopo la somministrazione di una dose singola contenente 1,0 mg di noretindrone acetato e 0,75 mg di etinil estradiolo. Ai livelli di steady-state i risultati ottenuti con e senza co-somministrazione di 200 mg/die di talidomide sono stati simili. Tuttavia si sconsiglia l'uso di contraccettivi ormonali combinati acausa dell'aumentato rischio di malattia tromboembolica venosa. In volontari sani, somministrazioni di 200 mg di talidomide una volta al giorno per 4 giorni non hanno avuto effetto sul calcolo dell'INR. Tuttavia, alla luce dell'aumentato rischio di trombosi nei pazienti oncologici e alla potenziale accelerazione del metabolismo della warfarina concorticosteroidi, si consiglia l'attento monitoraggio dei valori INR sia durante il trattamento combinato con talidomide-prednisone che durante le prime settimane post-trattamento. La talidomide non interagiscecon la digossina. In 18 volontari sani di sesso maschile, la somministrazione di piu' dosi di 200 mg di talidomide non ha avuto effetti apparenti sulla farmacocinetica di una singola dose di digossina. Inoltre, la somministrazione di una dose singola di 0,5 mg di digossina non ha avuto effetti apparenti sulla farmacocinetica della talidomide. Non e' noto se l'effetto sia diverso nei pazienti con mieloma multiplo.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.