syscor 24 compresse rivestite 10mg bayer spa

Che cosa è syscor 24cpr riv 10mg?

Baymicard compresse rivestite prodotto da bayer spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Baymicard risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di calcio antagonisti selettivi con prevalente effetto vascolare, derivati diidropiridinici.
Contiene i principi attivi: nisoldipina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita contiene nisoldipina 10 mg.
Codice AIC: 026667028 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Angina cronica stabile. Ipertensione arteriosa.

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Posologia

Modo di somministrazione: uso orale. Di norma, le compresse vanno ingerite senza essere masticate con un po' di liquido, preferibilmente con la colazione del mattino e con la cena. Le compresse del farmaco nonvanno assunte con succo di pompelmo. Durante il trattamento non deve essere assunto succo di pompelmo. Il trattamento puo' iniziare solo dopo almeno 4 giorni dall'assunzione di succo di pompelmo. Il trattamento dovrebbe essere adattato alle necessita' individuali in funzione della gravita' della malattia e della risposta del paziente al trattamento. Salvo diversa prescrizione medica, la posologia consigliata negli adulti e' quella indicata di seguito. Angina cronica stabile: iniziare il trattamento con 2 compresse al giorno, da assumere 1 al mattino ed 1 alla sera. La posologia giornaliera puo' essere incrementata gradualmente fino a 4 compresse al giorno (2 al mattino e 2 alla sera). Ipertensione arteriosa: la dose giornaliera consigliata e' di 2 compresse, da assumere 1 al mattino ed 1 alla sera. Qualora con questa dose non si ottenesse una soddisfacente riduzione dei valori pressori, la posologia giornaliera puo' venire gradualmente incrementata fino ad un totale di 4 compresse al giorno, suddivise tra mattino e sera. In caso di somministrazione contemporanea di inibitori o induttori del CYP 3A4, puo' essere necessario adattare il dosaggio della nisoldipina o addirittura evitarne l'uso. Durata del trattamento: non e' previsto alcun limite di durata. Il farmaco deve essere sospeso gradualmente, in particolare quando vengano impiegati dosaggi elevati. Informazioni supplementari per categorie particolari di pazienti. Bambini: i bambini non devono essere trattati con il farmaco poiche' non sono disponibili dati sull'impiego del farmaco in questa fascia d'eta'. Pazienti anziani: la nisoldipina e' generalmente ben tollerata nei pazienti di eta' superiore ai 65 anni, ma e' consigliabile stabilirne accuratamente la posologia; il trattamento nei pazienti anziani dovrebbe essere iniziato con una dose piu' bassa (1 compressa al giorno). Pazienti con compromissionedella funzionalita' epatica: le dosi normali possono rivelarsi taloraelevate nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica; pertanto, in tali soggetti, si raccomanda di iniziare il trattamento con una dose piu' bassa (1 compressa al giorno), sottoponendo il paziente ad accurato monitoraggio, poiche' gli effetti del farmaco possono essere potenziati e prolungati. Pazienti con compromissione della funzionalita'renale: sulla base dei dati farmacocinetici non sono necessarie modifiche di dosaggio nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale.

Effetti indesiderati

Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica, rash; molto raro: reazione anafilattica/anafilattoide, edema allergico/angioedema (compreso l'edema laringeo potenzialmente pericoloso per la vita). Disturbi psichiatrici. Non comune: reazioni ansiose, disturbi del sonno, depressione; raro: alterazioni dell'attivita' onirica, agitazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiro; non comune: sonnolenza, par -/disestesia; raro: emicrania, vertigine, tremore. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi; raro: dolore oculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non comune: dolore toracico, anomalie elettrocardiografiche, tachicardia. Patologie vascolari. Comune: edema, vasodilatazione; raro: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: congestione nasale; raro: epistassidispnea. Patologie gastrointestinali. Non comune: dolore gastrointestinale e addominale, costipazione, diarrea, nausea, vomito, gastroenterite; raro: secchezza delle fauci, iperplasia gengivale. Patologie epatobiliari. Raro: incremento transitorio degli enzimi epatici. Patologiedel sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo e osseo. Non comune: miastenia; raro: artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: poliuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e dellamammella. Non comune: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: sensazione di malessere. Altri effetti indesiderati riportati: prurito, pollachiuria, orticaria, dermatite fotosensibile.

Indicazioni

Angina cronica stabile. Ipertensione arteriosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Shock. Gravidanza accertata o presunta. Allattamento. Infarto miocardico (nelle prime 4 settimane dall'evento morboso). Angina pectorisinstabile. La nisoldipina viene metabolizzata tramite il sistema del citocromo P450 3A4. I farmaci potenti inibitori o induttori di questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nisoldipina. Pertanto la nisoldipina non dev'essere somministrata: ai pazienti in trattamento cronico con farmaci induttori enzimatici, ad es. rifampicina, fenitoina, carbamazepina o fenobarbitale; ai pazienti che assumono taluni antibiotici macrolidi (ades. eritromicina, troleandomicina, claritromicina); ai pazienti che assumono taluni inibitori delle proteasi anti-HIV (ad es. ritonavir, indinavir, nelfinavir, saquinavir o amprenavir); ai pazienti che assumono taluni antimicotici azolici (ad es. ketoconazolo, itraconazolo, fluconazolo); ai pazienti che assumono nefazodone.

Composizione ed Eccipienti

Amido di mais, cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, povidone, sodio laurilsolfato, magnesio stearato, ipromellosa, macrogoli, titanio diossido (E-171), ferro ossido rosso (E-172).

Avvertenze

In caso di ipertensione arteriosa e' consigliabile un regolare controllo medico. All'inizio del trattamento con nisoldipina possono manifestarsi, seppure molto raramente, attacchi di angina pectoris. In casi isolati e' stata descritta anche la comparsa di infarto del miocardio, anche se non e' stato possibile distinguere questa forma dal decorso naturale della malattia di base. In pazienti che presentano grave ipotensione (valori sistolici inferiori ai 90 mmHg) ed in quelli con grave stenosi aortica, la somministrazione va eseguita con cautela. La tollerabilita' nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca non e' stata accertata con sicurezza: cautela, quindi, dovra' essere prestata qualora si impieghi il farmaco in corso di insufficienza cardiaca, in particolare se in concomitanza con l'uso di un beta-bloccante. Nei pazienticon grave compromissione della funzionalita' epatica, l'attivita' delprodotto puo' risultare potenziata e prolungata. In tali casi il trattamento dev'essere iniziato ai dosaggi piu' bassi e sotto stretto controllo medico per tutta la sua durata. La nisoldipina viene metabolizzata tramite il sistema del citocromo P450 3A4. Tutti i farmaci che inibiscano o inducano questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nisoldipina. Farmacideboli o moderati inibitori del sistema del citocromo P450 3A4, che quindi possono dare luogo ad un incremento nelle concentrazioni di nisoldipina, sono ad esempio: quinupristin/dalfopristin, fluoxetina, acidovalproico, cimetidina. In caso di somministrazione contemporanea di questi farmaci, la pressione arteriosa dev'essere monitorata e, se necessario, dev'essere considerata una riduzione della dose di nisoldipina. Il medicinale contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Controindicato durante la gravidanza. Gli studi condotti sull'animale, infatti, con l'impiego di dosi tossiche per la madre, hanno messo inevidenza la comparsa di malformazioni. Controindicato durante l'allattamento, poiche' e' stato dimostrato che la nisoldipina passa nel latte materno e non sono disponibili dati per valutare i suoi effetti farmacodinamici nel lattante. In singoli casi di fecondazione in vitro, ilcalcio-antagonista simile nifedipina e' stato associato ad alterazioni biochimiche reversibili in corrispondenza della parte apicale dello spermatozoo, con possibile alterazione funzionale dello sperma. Nei casi di ripetuto insuccesso della fecondazione in vitro, non riconducibili ad altri motivi, la nisoldipina dovrebbe essere considerata come possibile causa.

Interazioni con altri prodotti

Effetti di altri farmaci sulla nisoldipina: la nisoldipina viene metabolizzata tramite il sistema del citocromo P450 3A4, localizzato sia alivello della mucosa intestinale sia del fegato. Tutti i farmaci che inibiscano o inducano questo sistema enzimatico possono quindi modificare l'effetto di primo passaggio o la clearance della nisoldipina. Tenere conto dell'entita' e della durata delle interazioni qualora si somministri nisoldipina in associazione con i seguenti farmaci. Rifampicina: dall'esperienza con la nifedipina, calcio antagonista strutturalmente simile, si prevede che la rifampicina acceleri, per induzione enzimatica, il metabolismo della nisoldipina. L'efficacia della nisoldipina potrebbe cosi' risultare ridotta in caso di somministrazione concomitante con rifampicina. Nisoldipina in associazione con la rifampicina e' controindicata. Antiepilettici induttori del sistema del citocromo P450 3A4, come la fenitoina, il fenobarbitale e la carbamazepina L'assunzione cronica di fenitoina riduce la biodisponibilita' della nisoldipina. Per questo motivo la nisoldipina non dev'essere somministrata inassociazione. Non sono stati condotti studi d'interazione tra nisoldipina e carbamazepina o fenobarbitale. Poiche' e' stato dimostrato che la carbamazepina e il fenobarbitale riducono le concentrazioni plasmatiche della nimodipina, calcio-antagonista strutturalmente simile, per induzione enzimatica, non puo' essere esclusa una diminuzione delle concentrazioni e dell'efficacia anche della nisoldipina. Antibiotici macrolidi: non sono stati condotti studi d'interazione tra nisoldipina edantibiotici macrolidi. E' noto come alcuni macrolidi inibiscano il sistema del citocromo P450 3A4, per cui non si puo' escludere una potenziale interazione tra i due farmaci. Per questo motivo, gli antibioticimacrolidi non devono essere usati in associazione con la nisoldipina.Inibitori delle proteasi anti-HIV: non sono stati condotti studi formali per indagare la potenziale interazione tra la nisoldipina e certi inibitori delle proteasi anti-HIV. E' noto come farmaci di questa classe siano potenti inibitori del sistema del citocromo P450 3A4. Quando vengano somministrati insieme con la nisoldipina non puo' essere esclusa la possibilita' di un aumento marcato e clinicamente rilevante delle concentrazioni plasmatiche di nisoldipina. Antimicotici azolici: l'assunzione concomitante di 200 mg di ketoconazolo aumenta la biodisponibilita' della nisoldipina di oltre 20 volte. Per l'entita' dell'interazione non puo' essere raccomandata una riduzione della dose di nisoldipina. Nefazodone: non sono stati condotti studi formali per indagare la potenziale interazione tra la nisoldipina ed il nefazodone. E' noto che questo farmaco antidepressivo e' un potente inibitore del sistema del citocromo P450 3A4. Percio' non puo' essere esclusa la possibilita' di un aumento clinicamente rilevante delle concentrazioni plasmatiche di nisoldipina a seguito della somministrazione concomitante dei duefarmaci. In caso di somministrazione contemporanea dei seguenti farmaci, deboli o moderati inibitori del sistema del citocromo P450 3A4, lapressione arteriosa deve essere monitorata e, se necessario, deve essere considerata una riduzione della dose di nisoldipina. Fluoxetina: l'esperienza con il calcio-antagonista diidropiridinico nimodipina ha dimostrato che la co-somministrazione con l'antidepressivo fluoxetina da' luogo ad un incremento di circa il 50% delle concentrazioni di nimodipina. L'esposizione alla fluoxetina e' nettamente ridotta, mentre ilsuo metabolita attivo norfluoxetina non viene influenzato. Pertanto, non si puo' escludere un incremento clinicamente rilevante delle concentrazioni plasmatiche di nisoldipina, in seguito alla somministrazioneconcomitante dei due farmaci. Quinupristin/dalfopristin: in base all'esperienza con il calcio-antagonista nifedipina, la somministrazione contemporanea di quinupristin/dalfopristin puo' condurre ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di nisoldipina. Acido valproico Dall'esperienza con la nimodipina, calcio antagonista strutturalmente simile, si prevede che l'acido valproico inibisca il metabolismo della nisoldipina e che il risultante aumento della concentrazione plasmatica sitraduca in un aumento degli effetti del farmaco. Cimetidina: la somministrazione contemporanea di nisoldipina e cimetidina puo' potenziare l'effetto della nisoldipina. Nei pazienti in trattamento con cimetidina, la terapia con il farmaco deve essere iniziata con il dosaggio piu'basso possibile ed i pazienti devono essere attentamente sorvegliati.Interazioni teoricamente possibili. Itraconazolo, fluconazolo: entrambi questi farmaci appartengono alla stessa classe del ketoconazolo, che e' stato dimostrato aumentare significativamente la biodisponibilita' della nisoldipina. Per i simili effetti d'inibizione attesi sul sistema del citocromo P450, sia l'itraconazolo sia il fluconazolo non devono essere impiegati in associazione con il prodotto. Effetti della nisoldipina su altri farmaci. Antipertensivi: la nisoldipina puo' accentuare l'effetto ipotensivo di altri antipertensivi somministrati in associazione, quali: diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, angiotensina 1(AT1)-antagonisti, altri calcio-antagonisti, alfa -bloccanti, inibitori della PDE 5, alfa-metildopa. Se il farmaco e' somministrato contemporaneamente ai beta-bloccanti, il paziente dev'essere accuratamente controllato perche', in casi isolati, si possono manifestare segni di insufficienza cardiaca. Interazioni con alimenti. Succo di pompelmo: il succo di pompelmo inibisce il sistema del citocromo P450 3A4. La somministrazione contemporanea di succo di pompelmo e nisoldipina produceun aumento delle concentrazioni plasmatiche di nisoldipina e ne prolunga l'azione a causa di un ridotto metabolismo di primo passaggio o una diminuzione della clearance. Di conseguenza l'effetto antipertensivopuo' risultare aumentato. Questo effetto puo' durare fino a oltre 4 giorni dall'ultima assunzione di succo di pompelmo. Pertanto, il consumo di pompelmo/succo di pompelmo dev'essere evitato durante il trattamento con nisoldipina. Interazioni che sono state escluse. Glicosidi digitalici: la nisoldipina non sembra influenzare la farmacocinetica della beta- acetildigossina e della digossina. Chinidina: la nisoldipina non sembra influenzare la farmacocinetica della chinidina. Ranitidina: la ranitidina non sembra influenzare la farmacocinetica della nisoldipina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Le compresse vanno conservate al riparo dalla luce. La sostanza attiva nisoldipina e' sostanzialmente protetta dalla luce all'interno dellaconfezione; pertanto e' consigliabile togliere la compressa dal blister solo al momento dell'assunzione. Il medicinale non deve essere usato dopo la data di scadenza.