synacthen intramuscolo 1f 1mg 1ml compresse alfasigma spa
Che cosa è synacthen im 1f 1mg 1ml rp?
Synacthen sospensione iniettabile rp prodotto da
alfasigma spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Synacthen risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ormone del lobo anteriore dell'ipofisi.
Contiene i principi attivi:
tetracosactide esacetato
Codice AIC: 020780021
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Mesenchimopatie: artrite reumatoide ed altre affezioni reumatiche, incluse la malattia reumatica; artropatia psoriasica, dermatomiosite, lupus eritematoso; periarterite nodosa. Affezioni del tubo digerente: colite ulcerosa. Affezioni cutanee: forme croniche che reagiscono ai corticosteroidi; altre forme cutanee generalizzate, bollose ed esfoliative; dermatite erpetiforme di Duhring; eritrodermie in genere; psoriasi pustolosa. Nefropatie: sindrome nefrosica. Affezioni del sistema nervoso centrale: fasi evolutive acute della sclerosi a placche e della nevrite retrobulbare; certe forme di polinevrite compresa la sindrome di Guillain-Barre' (poliradicolite); paresi facciale periferica; encefalopatia mioclonica infantile con ipsaritmia; edema cerebrale. Per stimolare il corticosurrene: come misura precauzionale quando si conclude una corticoterapia. Si tenga tuttavia presente che, specie nei trattamenti protratti con corticosteroidi, la somministrazione di questi ultiminon deve essere sospesa fino a quando opportuni tests di funzionalita' non abbiano accertato che il corticosurrene e' in grado di sopperirealla necessita' dell'organismo. Come coadiuvante in oncologia: in fase pre-operatoria per migliorare la delimitazione dei tumori in campo operatorio e le condizioni generali di salute; in fase post-operatoria per accorciare la convalescenza e migliorare la compatibilita' con la terapia di irradiazione e quella citostatica; come terapia a lungo termine palliativa dei tumori non operabili.
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Posologia
Iniziare con 1 mg per via intramuscolare al giorno. In genere basta somministrare per via intramuscolare profonda 1 mg ogni 2-3 giorni; neicasi gravi ed in oncologia la dose iniziale e' di 1 mg ogni 12 ore. Nei casi d'urgenza si puo' iniziare il trattamento per fleboclisi impiegando Synacthen soluzione iniettabile. A giudizio del medico si puo' spesso ridurre la posologia iniettando 0,5 mg ogni 2-3 giorni, oppure 1mg ogni settimana o ad intervalli ancora maggiori. Nei bambini le dosi vanno di solito dimezzate. Prima dell'uso agitare brevemente la fiala fino a quando la sospensione presenti opalescenza uniforme.
Effetti indesiderati
Lo spettro di tollerabilita' e' sovrapponibile a quello dei gluco-e mineralcorticoidi. Quantunque la quota di sensibilizzazione dovuta al farmaco sia minima, sono state tuttavia descritte reazioni allergiche. Nei pazienti con affezioni allergiche in atto o con diatesi allergica e' possibile il manifestarsi di reazioni di ipersensibilita' al farmaco; queste, in rari casi, possono assumere un aspetto di gravita' e consistere in una reazione anafilattica che, di norma, insorge entro i primi 30 minuti dall'iniezione. L'impiego del prodotto in soggetti portatori di affezioni allergiche, va riservato a quei casi in cui le usuali misure di terapia non abbiano conseguito una valida risposta terapeutica e se le loro condizioni sono sufficientemente gravi da giustificare il ricorso al tetracosactide. Le reazioni di tipo anafilattico sonoper lo piu' evitabili se, alla comparsa dei primi segni di reazione allergica cutanea o generale (intenso arrossamento e dolore alla sede dell'iniezione, eritema, prurito, orticaria, senso di malessere generale, dispnea), se ne sospende la somministrazione. Se cio' nonostante dovesse manifestarsi un incidente piu' serio, di tipo anafilattico, si raccomanda l'immediata adozione delle misure del caso: somministrazioneper via endovenosa di 0,1-0,5 mg di adrenalina e di elevate posologie, eventualmente ripetute di corticosteroidi. La somministrazione di ACTH puo' determinare ipertrofia del corticosurrene. Una terapia protratta puo' determinare effetti collaterali imputabili all'aumentata secrezione di corticosteroidi, quali ad esempio alterazioni del bilancio elettrolitico con ipokaliemia che raramente in pazienti particolarmente predisposti possono arrivare ad ipertensione a insufficienza cardiaca congestizia; disturbi a carico dell'apparato muscolo-scheletrico; complicazioni gastrointestinali; disturbi cutanei, neurologici. Disendocrinie quali irregolarita' mestruali, aspetto simil-cushingoide, interferenza con la funzionalita' dell'asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress; diminuita tollerabilita' ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonche' aumentata necessita'di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici. Complicazioni oftalmiche quali cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endoculare; negativizzazione del bilancio dell'azoto per cui, nei trattamenti prolungati, la razione di proteine deve essere adeguatamente aumentata.
Indicazioni
Mesenchimopatie: artrite reumatoide ed altre affezioni reumatiche, incluse la malattia reumatica; artropatia psoriasica, dermatomiosite, lupus eritematoso; periarterite nodosa. Affezioni del tubo digerente: colite ulcerosa. Affezioni cutanee: forme croniche che reagiscono ai corticosteroidi; altre forme cutanee generalizzate, bollose ed esfoliative; dermatite erpetiforme di Duhring; eritrodermie in genere; psoriasi pustolosa. Nefropatie: sindrome nefrosica. Affezioni del sistema nervoso centrale: fasi evolutive acute della sclerosi a placche e della nevrite retrobulbare; certe forme di polinevrite compresa la sindrome di Guillain-Barre' (poliradicolite); paresi facciale periferica; encefalopatia mioclonica infantile con ipsaritmia; edema cerebrale. Per stimolare il corticosurrene: come misura precauzionale quando si conclude una corticoterapia. Si tenga tuttavia presente che, specie nei trattamenti protratti con corticosteroidi, la somministrazione di questi ultiminon deve essere sospesa fino a quando opportuni tests di funzionalita' non abbiano accertato che il corticosurrene e' in grado di sopperirealla necessita' dell'organismo. Come coadiuvante in oncologia: in fase pre-operatoria per migliorare la delimitazione dei tumori in campo operatorio e le condizioni generali di salute; in fase post-operatoria per accorciare la convalescenza e migliorare la compatibilita' con la terapia di irradiazione e quella citostatica; come terapia a lungo termine palliativa dei tumori non operabili.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' gia' nota verso il farmaco, psicosi acute; sclerodermia, osteoporosi, affezioni micotiche sistemiche, herpes simplex oculare, interventi chirurgici recenti, ulcera peptica in atto o pregressa,insufficienza cardiaca congestizia; ipertensione, sindrome di Cushing; malattie infettive (a meno che non vengano somministrati contemporaneamente antibiotici). Qualora la somministrazione di ACTH o di glicocorticoidi sia categorica per il paziente si potra' fare comunque ricorso al farmaco. Relative: ipersensibilita' all'ACTH naturale. Nei pazienti gia' in trattamento per diabete o ipertensione si devono rivedere le posologie dei farmaci ipoglicemizzanti od ipotensivi quando si istituisce una terapia con il farmaco.
Avvertenze
Come in tutti i trattamenti che possono implicare reazioni allergiche, le iniezioni del prodotto vanno effettuate sotto controllo del medico ed il paziente deve essere adeguatamente sorvegliato. L'uso di ACTH deve essere evitato quando sia dimostrabile una insufficienza primariao una iperfunzione del corticosurrene. Nei pazienti in terapia prolungata con ACTH sottoposti a particolari stress e' necessaria la contemporanea somministrazione di corticosteroidi. Durante la somministrazione di ACTH possono verificarsi infezioni intercorrenti o possono esseremascherati alcuni segni di infezione. In questi casi va sempre valutata l'opportunita' di istituire una adeguata terapia antibiotica. In corso di terapia prolungata, se si dovesse verificare una alterazione del bilancio elettrolitico, e' opportuno adeguare l'apporto di sodio e di potassio. I pazienti sotto terapia con ACTH non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono ACTH specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazione neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale. L'uso nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali l'ACTH va usato con appropriata terapia antitubercolare. Se esso viene somministrato in pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, e' necessaria una stretta sorveglianza, in quanto si puo' verificare una riattivazione della malattia. Nella terapia prolungata questi soggetti devono ricevere una chemioprofilassi. Nella primissima infanziail prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico. Uno stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dall'ACTH, puo' essere minimizzato con una riduzione graduale del dosaggio. Questo tipo di relativa insufficienza puo' persistere per mesi dopo la sospensione della terapia. Quindi, in qualsiasi situazione di stress che si manifestasse in questo periodo, la terapia ormonica dovrebbe essere ripresa. Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta all'ACTH puo' essere aumentata. Laposologia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia; una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente. Quando ACTH e corticosteroide sono dati congiuntamente, occorre procedere ad un conveniente adeguamento della terapia in atto per l'affezione fondamentale. Durante la terapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell'umore e della personalita', depressione grave o sintomi di vera e propria psicosi. Si sono verificati alcuni casi di shock anafilattico anche mortali in soggetti asmatici. Una persistente instabilita' emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dall'ACTH. L'ACTH deve essere somministrato con cautela nei seguenti casi: diabete, colite ulcerativa non specifica con pericolo di perforazione, anastomosi intestinali recenti, insufficienza renale, miastenia grave. Quando la posologia individuale viene stabilita con cura si puo' pressoche' escludere una inibizione dell'accrescimento staturale. I bambini sottoposti a prolungata terapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.
Gravidanza e Allattamento
E' controindicato in tali periodi.
Interazioni con altri prodotti
La somministrazione contemporanea di tetracosactide e diuretici, ad eccezione dello spironolattone e del triamterene, puo' aumentare la perdita di potassio, con i rischi che ne conseguono, per sommazione dell'attivita' di escrezione di potassio a livello renale. L'ipokaliemia che puo' instaurarsi in seguito a terapia con tetracosactide puo' aumentare l'attivita' e la tossicita' della digitale. Nei pazienti diabeticie ipertesi va corretto lo schema posologico della terapia antidiabetica e antipertensiva concomitante per l'effetto diabetogeno e ipertensivo degli ormoni ipofisari.