sycrest 60 compresse subling 10mg asenapina organon italia srl

Che cosa è sycrest 60cpr subling 10mg?

Sycrest compresse sublinguali prodotto da organon italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Sycrest risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antipsicotici.
Contiene i principi attivi: asenapina maleato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: asenapina (come maleato).
Codice AIC: 040761052 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di episodi maniacali da moderati a severi associati a disturbo bipolare di tipo I negli adulti.

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Posologia

Episodio maniacale: 10 mg due volte al giorno, in monoterapia. Una dose deve essere assunta al mattino e una dose deve essere assunta alla sera. La dose puo' essere ridotta a 5 mg due volte al giorno solo dopovalutazione clinica. Per la terapia di associazione, si raccomanda una dose iniziale di 5 mg due volte al giorno. In base alla risposta clinica e alla tollerabilita' del singolo paziente, e' possibile aumentare la dose a 10 mg due volte al giorno. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Sono disponibili dati di sicurezza limitati con l'uso del farmaco nei pazienti adolescenti. Nei pazienti adolescenti e' stato condotto uno studio di farmacocinetica. Pazienti anziani: il farmaco deve essere impiegato con cautela negli anziani. Sono disponibili dati limitati sull'efficacia nei pazienti di 65 anni di eta'e piu'. Pazienti con compromissione renale: non e' richiesto alcun aggiustamento del dosaggio per i pazienti con compromissione renale. Nonvi e' alcuna esperienza con asenapina in pazienti con grave compromissione renale con clearance della creatinina inferiore a 15 ml/min. Pazienti con compromissione epatica: non e' richiesto alcun aggiustamentodel dosaggio per i pazienti con compromissione epatica lieve. La possibilita' di elevati livelli plasmatici di asenapina non puo' essere esclusa in alcuni pazienti con compromissione epatica moderata (Classe Bdi Child- Pugh) e si consiglia cautela. Nei soggetti con grave compromissione epatica (Classe C di Child -Pugh), e' stato osservato un incremento 7 volte superiore dell'esposizione ad asenapina. Pertanto, il prodotto non e' raccomandato nei pazienti con grave compromissione epatica. La compressa non deve essere rimossa dal blister fino al momento dell'assunzione. Quando si tocca la compressa, le mani devono essere asciutte. La compressa non deve essere spinta attraverso la confezione.La confezione non deve essere tagliata o lacerata. Occorre tirare la linguetta colorata ed estrarre delicatamente la compressa. La compressa non deve essere frantumata. Per assicurare un assorbimento ottimale,il farmaco compressa sublinguale deve essere posizionata sotto la lingua, affinche' si sciolga completamente. La compressa si sciogliera' con la saliva in pochi secondi. Le compresse sublinguali non devono essere masticate, ne' inghiottite. Evitare di bere e mangiare nei 10 minuti successivi alla somministrazione. Se usato in associazione con altri medicinali, il farmaco deve essere assunto per ultimo. Il trattamento con il prodotto non e' consigliato in pazienti che non siano in grado di rispettare questo metodo di somministrazione, in quanto la biodisponibilita' di asenapina quando ingerita e' bassa (< 2 % con una formulazione orale in compresse).

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse al medicinale riportate piu' frequentemente durante il trattamento con asenapina sono state sonnolenza e ansia. L'incidenza delle reazioni avverse ai medicinali (ADR), associate al trattamento con asenapina, e' riportata nella tabella che segue. La tabella sibasa sugli eventi avversi segnalati durante gli studi clinici e/o l'uso post-marketing. Tutte le ADR sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza; molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) e non nota. La frequenza delle reazioni avverse segnalate durante l'uso post-marketing non puo' essere determinata in quanto esse sono derivate da segnalazioni spontanee. Pertanto la frequenza di questi eventi avversi viene definita come "non nota". Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni allergiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumento ponderale, aumento dell'appetito; non comune: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: ansia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza; comune: distonia, acatisia, discinesia, parkinsonism, sedazione, vertigini, disgeusia; non comune: sincope, convulsioni, disordine extrapiramidale, disartria; raro: sindrome neurolettica maligna; non nota: sindrome delle gambe senza riposo. Patologie dell'occhio. Raro: disturbo della accomodazione. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia sinusale, blocco di branca, elettrocardio gramma QT prolungato. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica, ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: embolia polmonare. Patologie gastrointestinali. Comune: ipoestesia orale; non comune: gonfiore della lingua,disfagia, glossodinia, parestesia orale; non nota: nausea, lesioni della mucosa orale (ulcerazioni, vesciche e infiammazione). Patologie epatobiliari. Comune: alanina aminotransferasi aumentata. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: rigidita'muscolare; raro: rabdomiolisi. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non nota: sindrome da astinenza neonatale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione sessuale, amenorrea; raro: ginecomastia, galattorrea. Patologie sistemiche econdizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento. Sintomi extrapiramidali (SEP): negli studi clinici, l'incidenza di sintomi extrapiramidali nei pazienti trattati con asenapina e' risultata superiore rispetto al placebo (15,4 % vs 11,0 %). Dagli studi di breve durata (6 settimane) sulla schizofrenia, pare esistere una relazione dose-risposta per l'acatisia nei pazienti trattati con asenapina e per il parkinsonismo c'e' stata una tendenza all'aumento con dosi piu' elevate. Aumento ponderale: negli studi clinici associati di breve e lunga durata, condotti sulla schizofrenia e sulla mania bipolare, lavariazione media di peso per asenapina era 0,8 kg. La percentuale di soggetti con aumento di peso clinicamente significativo (aumento di peso >=7 % dal basale alla valutazione) in studi clinici a breve terminesulla schizofrenia e' stata del 5,3 % per asenapina rispetto al 2,3 %per il placebo. La percentuale di soggetti con aumento di peso clinicamente significativo (aumento di peso >=7 % dal basale alla valutazione) in studi clinici a breve termine sulla mania bipolare e' stata del 6,5 % per asenapina rispetto a 0,6 % per il placebo. Ipotensione ortostatica L'incidenza dell'ipotensione ortostatica in soggetti anziani e'stata del 4,1 % rispetto allo 0,3 % nella popolazione combinata deglistudi di fase 2/3. Enzimi epatici: aumenti transitori ed asintomaticidelle transaminasi epatiche, dell'alanina transferasi (ALT), dell'aspartato transferasi (AST) sono stati osservati comunemente, in particolare nel trattamento precoce. Eventi cerebrovascolari sono stati riportati in pazienti trattati con asenapina ma non vi e' alcuna evidenza diincidenza superiore a quanto atteso negli adulti tra i 18 e i 65 annidi eta'. Asenapina ha proprieta' anestetiche. Ipoestesia orale e parestesia orale si puo' verificare direttamente dopo la somministrazione e di solito si risolve entro 1 ora. Sono state riportate segnalazioni postmarketing di reazioni di ipersensibilita' serie in pazienti trattati con asenapina, incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi, come gonfiore della lingua e gonfiore della gola (edema faringeo).

Indicazioni

Trattamento di episodi maniacali da moderati a severi associati a disturbo bipolare di tipo I negli adulti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Gelatina, mannitolo (E421).

Avvertenze

Pazienti anziani con psicosi associata a demenza: questa tipologia dipazienti, trattati con sostanze antipsicotiche, corrono un rischio maggiore di andare incontro al decesso. Il farmaco non e' approvato per il trattamento di pazienti con psicosi associata a demenza e non e' raccomandato per l'uso in questo particolare gruppo di pazienti. Sindrome neurolettica maligna: con la somministrazione di farmaci antipsicotici, asenapina compresa, e' stata segnalata l'insorgenza della SindromeNeurolettica Maligna (SNM), caratterizzata da ipertermia, rigidita' muscolare, instabilita' autonomica, alterazione dello stato di coscienza ed elevati livelli di creatinfosfochinasi sierica. Fra gli ulteriorisegni clinici riportati, si segnalano mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di SNM, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta. Convulsioni: in studi clinici, sono stati saltuariamente segnalati casi di convulsioni durante il trattamento con asenapina. Pertanto, nei pazienti con anamnesi di disturbo convulsivo o di altre condizioni associate alle convulsioni, il medicinale deve essere usato con cautela. Suicidio: la possibilita' di un tentativo di suicidio rientra nella patologia psicotica e nel disturbo bipolare. Occorre pertanto un attento controllo dei pazienti ad alto rischio durante il trattamento. Ipotensione ortostatica: asenapina puo' indurre ipotensione ortostatica e sincope, soprattutto all'inizio del trattamento, probabilmente a causadelle sue proprieta' di antagonista alfa1-adrenergico. I pazienti anziani sono particolarmente a rischio per l'ipotensione ortostatica. In studi clinici, sono stati saltuariamente segnalati casi di sincope durante il trattamento con il farmaco. Il prodotto deve essere somministrato con cautela in pazienti anziani e in pazienti con malattie cardiovascolari note (ad esempio, scompenso cardiaco, infarto miocardico o ischemia, anomalie della conduzione), patologie cerebrovascolari o condizioni che predispongono il paziente all'ipotensione (ad esempio, disidratazione e ipovolemia). Discinesia tardiva: i prodotti medicinali conproprieta' antidopaminergiche sono stati associati all'induzione di discinesia tardiva, caratterizzata da movimenti ritmici involontari, prevalentemente di lingua e/o viso. In studi clinici, sono stati occasionalmente segnalati casi di discinesia tardiva durante il trattamento con asenapina. L'insorgenza di sintomi extrapiramidali e' un fattore dirischio per la discinesia tardiva. Qualora si manifestassero i segni e i sintomi di una discinesia tardiva in un paziente trattato con il farmaco, deve essere considerata la possibilita' di interrompere il trattamento. Iperprolattinemia: in alcuni pazienti in trattamento con il farmaco sono stati osservati aumenti dei livelli di prolattina. In studi clinici, sono state osservate poche reazioni avverse correlate ai livelli anomali di prolattina segnalati. Intervallo QT: un prolungamento clinicamente rilevante dell'intervallo QT non sembra essere associato ad asenapina. Occorre osservare cautela quando il medicinale e' prescritto a pazienti affetti da patologie cardiovascolari note o con anamnesi familiare di prolungamento dell'intervallo QT e in associazione ad altri prodotti medicinali che si pensa prolunghino l'intervallo QT. Iperglicemia e diabete mellito: iperglicemia o esacerbazione di diabete pre-esistente e' stata segnalata occasionalmente durante il trattamento con asenapina. La valutazione della relazione tra l'impiego di antipsicotici atipici e le anomalie nei valori di glucosio e' complicata dalla possibilita' di un maggiore rischio di fondo di diabete mellito in pazienti con schizofrenia o disturbo bipolare e dall'aumento dell'incidenza di diabete mellito nella popolazione generale. Si consiglia di porre sotto adeguato monitoraggio clinico i pazienti diabetici e quelli che presentano fattori di rischio per lo sviluppo di diabete mellito. Disfagia: dismotilita' e aspirazione esofagee sono state associateal trattamento con antipsicotici. Sono stati sporadicamente segnalatialcuni casi di disfagia in pazienti trattati con il farmaco. Termoregolazione corporea: ai medicinali antipsicotici e' stata attribuita l'alterazione della capacita' dell'organismo di ridurre la temperatura interna corporea. Dagli studi clinici si e' concluso che alterazioni clinicamente rilevanti della temperatura corporea non sembrano essere associate all'uso di asenapina. Si consiglia di prestare particolare attenzione nel prescrivere il prodotto ai pazienti che potrebbero essere esposti a condizioni che possono contribuire ad un aumento della temperatura corporea, per esempio esercizio fisico intenso, esposizione a calore estremo, in terapia concomitante con medicinali ad attivita' anticolinergica o a pazienti soggetti a disidratazione. Pazienti con gravecompromissione epatica: l'esposizione ad asenapina e' aumentata di 7 volte nei pazienti con grave compromissione epatica (Classe C di Child-Pugh). Pertanto, il medicinale non e' raccomandato in questi pazienti. Morbo di Parkinson e demenza con corpi di Lewy: ponderare rischi e benefici nel prescrivere farmaci antipsicotici, tra cui il farmaco, a pazienti affetti da morbo di Parkinson o demenza con corpi di Lewy (DLB), poiche' entrambi i gruppi possono essere ad aumentato rischio di Sindrome Neurolettica Maligna, oltre ad avere una maggiore sensibilita' agli antipsicotici. Manifestazione di questa maggiore sensibilita' puo' includere confusione, ottundimento, instabilita' posturale con frequenti cadute, in aggiunta ai sintomi extrapiramidali.

Gravidanza e Allattamento

Non esistono dati sufficienti sull'uso del medicinale nelle donne in gravidanza. Asenapina non ha mostrato alcun effetto teratogeno negli studi condotti su animali. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' sulla madre e sull'embrione. I neonati esposti agli antipsicotici (incluso il farmaco) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse che includono sintomi extrapiramidalie/o da astinenza che potrebbero variare in gravita' e durata in seguito al parto. Si sono verificate segnalazioni di irrequietezza, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficolta' respiratoria, o disturbi dell'alimentazione nei neonati. Di conseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente. Il medicinale non deve essere usato in gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario e solo se il potenziale beneficio superi il potenziale rischio per il feto. Asenapina e' stata escreta nel latte dei ratti durante l'allattamento. Non e' noto se asenapina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano. Si raccomanda alle donne che assumono il medicinale di non allattare al seno. In studi non clinici non e' stata osservata alcuna compromissione della fertilita'.

Interazioni con altri prodotti

Sulla base degli effetti primari di asenapina sul sistema nervoso centrale (SNC), il medicinale deve essere somministrato con cautela in associazione ad altri farmaci ad azione centrale. I pazienti devono essere avvertiti di non consumare alcol durante il trattamento con il farmaco. Potenziale capacita' di altri medicinali di influire sul prodotto: asenapina viene eliminata principalmente mediante glucuronidazione diretta dell'UGT1A4 e metabolismo ossidativo da parte degli isoenzimi del citocromo P450 (soprattutto CYP1A2). Sono stati studiati gli effetti potenziali degli inibitori e di un attivatore di numerosi tra questicicli enzimatici sulla farmacocinetica di asenapina, nello specifico,fluvoxamina (inibitore del CYP1A2), paroxetina (inibitore del CYP2D6), imipramina (inibitore del CYP1A2/2C19/3A4), cimetidina (inibitore del CYP3A4/2D6/1A2), carbamazepina (attivatore del CYP3A4/1A2) e valproato (inibitore dell'UGT). Ad eccezione della fluvoxamina, nessuno dei prodotti medicinali interagenti ha determinato alterazioni clinicamenterilevanti nella farmacocinetica di asenapina. Durante la co- somministrazione con una dose singola di asenapina da 5 mg, fluvoxamina da 25 mg due volte al giorno ha determinato un aumento dell'AUC di asenapinadel 29 %. Si sospetta che la dose terapeutica intera di fluvoxamina produca un maggior incremento di concentrazioni plasmatiche di asenapina. Pertanto, la co-somministrazione di asenapina e fluvoxamina deve essere effettuata con cautela. Potenziale capacita' del farmaco di influire su altri medicinali: a causa del suo antagonismo alfa1-adrenergicocon capacita' potenziale di indurre ipotensione ortostatica, il farmaco puo' potenziare gli effetti di alcuni antiipertensivi. Asenapina potrebbe antagonizzare l'effetto della levodopa e agonisti della dopamina. Se questa combinazione e' ritenuta necessaria, la dose minima efficace di ciascun trattamento deve essere prescritta. Gli studi in vitro indicano che asenapina inibisce debolmente il CYP2D6. Studi di interazione clinica tra medicinali sugli effetti dell'inibizione del CYP2D6 da parte di asenapina, hanno mostrato i seguenti risultati: dopo la co-somministrazione di destrometorfano e asenapina in soggetti sani, e' stato misurato il rapporto destrorfano/destrometorfano (DX/DM) quale marcatore dell'attivita' di CYP2D6. Indicativo di un'inibizione del CYP2D6, il trattamento con una dose di asenapina da 5 mg due volte al giorno ha generato un calo frazionale nel rapporto DX/DM, fino a 0,43. Nello stesso studio, il trattamento con una dose di paroxetina da 20 mg al giorno, ha ridotto il rapporto DX/DM a 0,032. In uno studio distinto, la co-somministrazione di una singola dose di imipramina da 75-mg con una singola dose di asenapina da 5-mg, non ha inciso sulle concentrazioni plasmatiche del metabolita, desipramina (un substrato del CYP2D6). La co-somministrazione di una singola dose di paroxetina da 20 mg (un substrato e inibitore del CYP2D6) durante il trattamento con una dose di asenapina da 5 mg due volte al di' in 15 soggetti sani di sesso maschile, ha generato un aumento quasi doppio dell'esposizione alla paroxetina. Asenapina in vivo pare essere al massimo un debole inibitoredel CYP2D6. Tuttavia, asenapina puo' aumentare gli effetti inibitori della paroxetina sul suo metabolismo. Il medicinale deve pertanto essere somministrato con cautela in associazione con altri prodotti medicinali che sono sia substrati, sia inibitori per il CYP2D6. Per garantire un assorbimento ottimale, evitare di bere e mangiare nei 10 minuti successivi alla somministrazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidita'. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.