sulamid 12 compresse 50mg amisulpride sanofi srl
Che cosa è sulamid 12cpr 50mg?
Sulamid compresse prodotto da
sanofi srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Sulamid risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di psicolettici, benzamidi.
Contiene i principi attivi:
amisulpride
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene: amisulpride 50 mg.
Codice AIC: 027547013
Codice EAN: 0
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Una compressa al giorno. Pazienti anziani: amisulpride deve essere impiegata con particolare attenzione per il possibile rischio di ipotensione o sedazione. La posologia deve essere attentamente stabilita valutando una eventuale riduzione del dosaggio. Bambini: l'efficacia e la sicurezza di amisulpride dalla puberta' all'eta di 18 anni non sono state stabilite. Pertanto, l'uso di amisulpride dalla puberta' all'eta' di 18 anni non e' raccomandato. Amisulpride e' controindicata nei bambini fino alla puberta'. Amisulpride viene eliminata per via renale. Incaso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta della meta'nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 60 ml/min e a un terzo nei pazienti con clearance compresa tra 10 e 30 ml/min. Non essendo disponibili dati in pazienti con grave insufficienza renale (clearance creatinina < 10 ml/min) si raccomanda la massima cautela in questi pazienti. Insufficienza epatica: non e' necessaria una riduzione della dose.
Effetti indesiderati
Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: sintomi extrapiramidali come tremore, rigidita', ipocinesi, ipersalivazione, acatisia, discinesia; comuni: distonia acuta, che e' reversibile con la somministrazione di un farmaco antiparkinson, anche senza sospendere la terapia con amisulpride, sonnolenza; non comuni: discinesia tardiva caratterizzata da movimenti ritmici involontari prevalentemente a carico della linguae/o del viso (il trattamento con farmaci antiparkinson e' inefficace o puo' indurre l'aggravamento dei sintomi), convulsioni. Disturbi psichiatrici. Comuni: insonnia, ansia, agitazione, eccitabilita' psicomotoria, anomalie dell'orgasmo. Patologie gastrointestinali. Comuni: stipsi, nausea, vomito, secchezza delle fauci. Patologie endocrine. Comuni:aumento dei livelli di prolattina plasmatica reversibile dopo la sospensione del farmaco. Tale aumento puo' essere associato alla comparsa di galattorrea, amenorrea, dismenorrea, ginecomastia, dolore al seno edisfunzione erettile. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: iperglicemia. Patologie cardiovascolari. Comuni: ipotensione; non comuni: bradicardia. Esami diagnostici. Comuni: aumento di peso;non comuni: innalzamento degli enzimi epatici soprattutto transaminasi. Disturbi del sistema immunitario. Non comuni: reazioni allergiche. Sono stati anche osservati: tendenza a brividi di debole intensita', dispnea di debole intensita', dolori muscolari. Dati da post-marketing.Patologie del sistema nervoso. Non nota: sindrome neurolettica maligna. Patologie cardiache. Non nota: prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, che possono portare a fibrillazione ventricolare o arresto cardiaco, morte improvvisa. Patologie vascolari. Non nota: tromboembolia venosa, inclusa embolia polmonare, qualche volta fatale, e trombosi venosa profonda. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: angioedema, orticaria. Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali. Non nota: sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali.
Indicazioni
Trattamento (a breve-medio termine) della distimia.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Feocromocitoma. Concomitanza di tumori prolattino-dipendenti. Da non usarsi in caso di gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento. In donne in eta' fertile che non usino adeguati mezzi contraccettivi. Da non usarsi nell'eta' pediatrica e, comunque, impiegare solo a puberta' terminata. Associazione con i seguenti farmaci, per la possibile insorgenza di torsioni di punta: antiaritmici di classe Ia quali chinidina, disopiramide; antiaritmici di classe III quali amiodarone, sotalolo; altri farmaci quali bepridil, cisapride, sultopride, tioridazina, metadone, eritromicina e.v., vincamina e.v., halofantrina, pentamidina, sparfloxacina. Associazione con levodopa.
Composizione ed Eccipienti
Carbossimetilamido sodico (tipo A), lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, ipromellosa, magnesio stearato.
Avvertenze
In corso di trattamento con farmaci neurolettici e' stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Tale sindrome e' caratterizzata da: iperpiressia, rigidita' muscolare, acinesia, disturbi vegetativi, valori elevati della creatinfosfochinasi, alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. In caso di ipertermia, il trattamento con tutti i farmaci antipsicotici deve essere sospeso. Particolare cautela e' richiesta nella prescrizione di amisulpride a pazienti parkinsoniani, in quanto si puo' avere un peggioramento della malattia. Amisulpride deve essere utilizzata soltanto quando il trattamentoneurolettico non puo' essere evitato. Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici. Amisulpride determina un prolungamento dose-dipendente dell'intervallo QT. Prima della somministrazione e, se possibile, in funzione dello stato clinico del paziente, si raccomanda il monitoraggio dei fattori che potrebbero favorire l'insorgenza di tale disturbo del ritmo. In una popolazione di pazienti anziani con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per ictus. Pazienti anziani con psicosi correlate alla demenza trattati con farmaci antipsicotici presentano un aumento del rischio di morte. Sebbene le cause di morte durante gli studi clinici con antipsicotici atipici siano state varie, la maggior parte e' sembrata essere o di natura cardiovascolare o infettiva. Come con i farmaci antipsicotici atipici, anche il trattamento con farmaci antipsicotici convenzionali puo' incrementare la mortalita'. Sono stati riportati casi di tromboembolia venosa (TEV): tutti i possibili fattori di rischio per la TEV devono essere identificati, prima e durante il trattamento. E' stata osservata iperglicemia. Amisulpride puo' abbassare la soglia epilettogena. In caso di insufficienza renale la dose deve essere ridotta o puo'essere prescritto un trattamento intermittente. Nei pazienti anziani amisulpride deve essere utilizzata con particolare cautela per il possibile rischio di ipotensione e sedazione. Dopo interruzione repentina di alte dosi terapeutiche di farmaci antipsicotici sono stati descritti sintomi da astinenza. Con amisulpride e' stata riportata l'insorgenza di disordini del movimento involontario: si raccomanda l'interruzione graduale di amisulpride. Contiene lattosio.
Gravidanza e Allattamento
Il farmaco E' controindicato in caso di gravidanza accertata o presunta. I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni diagitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati. E' stato osservato un calo di fertilita' legato agli effetti farmacologici del farmaco. Non sono stati osservati effetti teratogeni. Non e' noto se amisulpride venga escreta nel latte materno; pertanto l'uso durante l'allattamento al seno e' controindicato.
Interazioni con altri prodotti
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza onde evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta. Associazioni controindicate. Farmaci in grado di provocare torsioni di punta: antiaritmici di classe Ia; antiaritmici di classe III; altri farmaci quali bepridil, cisapride, sultopride, tioridazina, metadone, eritromicina e.v., vincamina e.v., halofantrina, pentamidina, sparfloxacina. Levodopa: antagonismo reciproco degli effetti tra levodopa eneurolettici. Non somministare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti, come ad esempio farmaci che provocano ipokalemia quali diuretici ipokalemici, lassativi stimolanti, amfotericina B e.v., glicocorticoidi, tetracosactidi. L'ipokalemia deve essere corretta. Associazioni sconsigliate. Amisulpride puo' aumentare gli effetti centrali dell'alcol. Farmaci che aumentano il rischio di torsioni di punta o possono prolungare il QT; farmaci che inducono bradicardia: beta-bloccanti, bloccanti del canale del calcio quali diltiazem e verapamil, clonidina, guanfacina, digitalici; neurolettici quali pimozide, aloperidolo, antidepressivi imipraminici, litio. Associazioni da considerare con attenzione. Depressivi del SNC: ipnotici, tranquillanti, anestetici, analgesici, antistaminici H1 sedanti, barbiturici,benzodiazepine e altri ansiolitici, clonidina e derivati; farmaci antiipertensivi e altri medicamenti ipotensivi.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.