streptomagma zoo*10boli. specialita angelini spa (div.veterinaria)
Che cosa è streptomagma zoo 10boli.?
Streptomagma zoo 10boli. boli prodotto da
angelini spa (div.veterinaria)
è un farmaco veterinario della categoria
specialita' medicinali veterinarie con prescrizione medica
.
Streptomagma zoo 10boli. risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto streptomagma zoo 10boli
Contiene i principi attivi:
diidrostreptomicina/retinolo/pectina/caolino pesante/algeldrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni bolo contiene: diidrostreptomicina solfato 323 mg (pari a diidrostreptomicina base 250 mg); retinolo palmitato 25000 u.i.; pectina 50mg; caolino 2000 mg; idrossido di alluminio 400 mg.
Codice AIC: 505872352
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Prodotto per uso veterinario
Diarrea acuta dei vitelli, gastro-enterite dei suinetti; dissenteria delle scrofe;enterite catarrale e gastro-enterite infettiva causate dagermi streptomicino-sensibili.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Vitelli e Scrofe: un bolo ogni 8-12 ore.Suinetti: mezzo bolo ogni 8-12 ore .Somministrare per via orale. Si dovra' sempre somministrare acqua fresca. Se dopo tre giorni di trattamento le condizioni dell'animale nontendono a migliorare occorrera' accertare nuovamente la diagnosi prima di continuare il trattamento.
Indicazioni
Diarrea acuta dei vitelli, gastro-enterite dei suinetti; dissenteria delle scrofe;enterite catarrale e gastro-enterite infettiva causate dagermi streptomicino-sensibili.
Controindicazioni ed effetti secondari
ControindicazioniNon e' raccomandata la somministrazione ad animali con rumine funzionante poiche' potrebbe essere modificata la normale composizione della flora batterica ruminale.
Composizione ed Eccipienti
EccipientiOgni bolo contiene: Lattosio; Gomma guar; Sodio laurilsolfato; Magnesio stearato; Gelatina; Amido di mais.
Avvertenze
AvvertenzeNegli animali da reddito residui di vitamina A nel fegato pari a 25000 U.I./100 g di prodotto, possono essere fattori di rischio per la donna che, durante le prime fasi di gravidanza, si cibasse di tale organo.