sterol stop 30 compresse erbavita erba vita group spa
Che cosa è sterol stop 30cpr?
Sterol stop 30cpr compresse prodotto da
erba vita group spa
è un parafarmaco uso umano della categoria
complementi alimentari / integratori di regime e alimenti speciali
.
Sterol stop 30cpr risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto sterol stop advance 30cpr
Contiene i principi attivi:
monacoline da riso rosso fermentato
Codice AIC: 925518577
Codice EAN: 767787924232
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
ErbaVita Linea Metabolica Sterol Stop Integratore Alimentare Integratore alimentare caratterizzato dalla presenza di piante officinali appositamente selezionate, vitamine e fattori nutrizionali specifici. Quando serve? La sua formula bilanciata, in grado di soddisfare le richieste nutrizionali in caso di ridotto apporto o aumentato fabbisogno vitaminico, contiene l’estratto di Olivo, utile per favorire il metabolismo dei lipidi e la normale circolazione del sangue. Può essere assunto anche per periodi prolungati, nell’ambito di un adeguato stile di vita e di un’alimentazione corretta e bilanciata. Perchè usarlo? La presenza di Cassia nomame coadiuva il metabolismo dei trigliceridi e del colesterolo, mentre il Berberis sostiene la regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare. La Vitamina E e gli estratti di Olivo e Cardo mariano promuovono una fisiologica azione antiossidante, favorente la protezione delle cellule dagli effetti causati dai radicali liberi. Modo d'uso: si consiglia di assumere 1 compressa al giorno con acqua, preferibilmente la sera dopo il pasto principale. Ingredienti: Olivcomplex®, Riso rosso fermentato da Monascus purpureus al 3% in monacolina K, estratti secchi di: Berberis al 97% in berberina, Cardo mariano all’80% in silimarina, Cassia nomame all’8% in catechine totali; Policosanoli da Riso al 60% in octaconasolo, Vitamina E ed Acido folico. INFORMAZIONI AL CONSUMATORE Che cos’è la Sindrome Metabolica. La Sindrome Metabolica (detta anche sindrome X, sindrome da insulino-resistenza o sindrome di Reaven) dipende da una serie di squilibri biochimici del nostro organismo, che comportano: • un aumento degli zuccheri nel sangue; • un aumento dei trigliceridi nel sangue; • una diminuzione del colesterolo HDL nel sangue - il cosiddetto colesterolo “buono”; • un aumento del colesterolo LDL - il cosiddetto colesterolo “cattivo”; • una maggior presenza di grasso addominale (detto anche grasso viscerale). Queste variazioni biochimiche rappresentano i cosiddetti fattori di rischio della Sindrome Metabolica e possono determinare un aumento del rischio cardiovascolare. La diffusione della Sindrome Metabolica. In base ai dati del National Cholesterol Education Program (NCEP), la diffusione della Sindrome Metabolica nel mondo occidentale è molto elevata: si calcola che interessi una buona parte della popolazione adulta nei paesi industrializzati. Secondo gli approfondimenti ed i criteri del documento da loro stilato (*NCEP- ATPIII), la Sindrome Metabolica interessa il 24-25% degli uomini e il 18-27% delle donne. *Third Report of the National Cholesterol Education Program (NCEP) Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults (Adult Treatment Panel III). DESCRIZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO DELLA SINDROME METABOLICA. Insulino-resistenza e aumento degli zuccheri nel sangue. L’insulino-resistenza si ha quando le cellule dell’organismo diventano meno sensibili all’azione dell’insulina. L’insulina è un importante ormone prodotto dal pancreas - esattamente da speciali componenti del pancreas, chiamate cellule β - ed ha il compito di facilitare l’assorbimento del glucosio presente nel sangue. Il glucosio, non potendo essere completamente assorbito nelle cellule, si trattiene in circolo innescando il bisogno fisiologico di produzione di ulteriore insulina. La produzione di una quantità extra di insulina indebolisce le cellule β del pancreas. Quando il pancreas non è più in grado di produrre un adeguato quantitativo di insulina, si può diventare iperglicemici (aumenta, quindi, il quantitativo di zuccheri nel sangue) e alcuni individui predisposti possono sviluppare nel tempo a
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