sotalolo ang 40 compresse 80mg sotalolo aristo pharma gmbh
Che cosa è sotalolo ari 40cpr 80mg?
Sotalolo ang compresse prodotto da
aristo pharma gmbh
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Sotalolo ang risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di beta-bloccante, non selettivo, non associato.
Contiene i principi attivi:
sotalolo cloridrato
Codice AIC: 035751015
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Profilassi delle tachiaritmie parossistiche sopraventricolari, nel mantenimento del ritmo sinusale dopo conversione di flutter/fibrillazione atriale, nelle tachiaritmie ventricolari minacciose o sintomatiche.
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Posologia
L'inizio del trattamento con SOTALOLO ANGENERICO e gli aggiustamenti posologici successivi andrebbero preceduti da un'appropriata valutazione clinica del paziente, come la misurazione dell'intervallo QT all'elettrocardiogramma, della funzione renale e dell'equilibrio idro-elettrolitico, nonche'e' dell'assunzione concomitante di altri composti farmacologici. Cosi' come per altri farmaci antiaritmici, all'inizio e nell'eventualita' di incrementi posologici della terapia con SOTALOLO ANGENERICO, andrebbe monitorato il ritmo cardiaco. Il dosaggio deve essere individualizzato e basato sulla risposta del paziente al trattamento. Effetti proaritmici possono verificarsi non solo all'inizio della terapia, ma ogni qualvolta si incrementi il dosaggio. In considerazione delle sue proprieta' betabloccanti, il trattamento con SOTALOLO ANGENERICO non dovrebbe essere sospeso bruscamente, specialmente nei pazienti con cardiopatia ischemica (angina pectoris, infarto del miocardio pregresso) o ipertensione arteriosa, al fine di prevenire esacerbazioni della malattia di base. E' suggerito il seguente schema posologico: ladose iniziale e' di 80 mg 2 volte al giorno, somministrata in dose singola (160mg) o in due dosi refratte (una somministrazione ogni 12 ore). Il dosaggio puo' essere aumentato gradualmente, mantenendo degli intervalli di 2-3 giorni tra ogni incremento posologico, onde consentireil raggiungimento dello stato stazionario ed il monitoraggio della durata del tratto QT. Alcuni pazienti con aritmie ventricolari minacciose, refrattarie alla terapia, possono richiedere la somministrazione di480-640 mg/die. Tuttavia questa posologia dovrebbe essere raggiunta solo se il beneficio atteso supera il rischio di reazioni avverse, particolarmente le torsioni di punta. Dosaggio nell'insufficienza renale SOTALOLO ANGENERICO e' escreto principalmente attraverso le urine e, pertanto, il dosaggio va ridotto quando la clearance della creatinina e'< a 60 ml/min, secondo il seguente schema: Clearance della Creatinina(ml/min) > 60, dose raccomandata: dose usuale. Clearance della Creatinina (ml/min) 30-60, 1/2 della dose usuale. Clearance della Creatinina(ml/min) 10-30, 1/4 della dose usuale. Clearance della Creatinina (ml/min) < 10, non somministrare. La clearance della creatinina puo' essere estrapolata dal valore della creatininemia sierica, secondo la formula di Cockroft e Gault: Uomini, (140-eta') x Peso(Kg):72 x Creatininaserica (mg/dl). Donne: idem x 0.85. Nei pazienti con insufficienza epatica non e' richiesta alcuna riduzione del dosaggio.
Effetti indesiderati
E' generalmente ben tollerato nella maggior parte dei pazienti. Gli eventi indesiderati riportati piu' frequentemente sono dovuti alle sue proprieta' beta-bloccanti. Gli eventi avversi sono normalmente di natura transitoria e raramente necessitano dell'interruzione o della sospensione del trattamento. Tali eventi includono: dispnea, affaticabilita', vertigini, cefalea, febbre, eccessiva bradicardia e/o ipotensione. Qualora intervengano, tali effetti indesiderati scompaiono normalmentecon la riduzione del dosaggio. La proaritmia, inclusa la torsione di punta, viene considerata come l'evento avverso piu' importante. Sono stati condotti con SOTALOLO ANGENERICO orale diversi studi clinici su un totale di 3256 pazienti con aritmie cardiache (1363 dei quali con tachicardia ventricolare sostenuta). 2451 pazienti hanno ricevuto il farmaco per almeno 2 settimane. Gli eventi avversi piu' significativi evidenziati sono stati la torsione di punta e l'insorgenza di nuove aritmie ventricolari gravi. Complessivamente, si sono verificate interruzioni del trattamento dovute ad eventi avversi nel 18% dei pazienti studiati per aritmie. Gli eventi avversi che piu' frequentemente hanno portato alla sospensione della terapia con SOTALOLO ANGENERICO sono stati:stanchezza 4%, bradicardia (< 50 bpm) 3%, dispnea 3%, eventi proaritmici 2%, astenia 2% e vertigini 2%. Di seguito vengono riportati, elencati per apparati interessati, gli eventi avversi considerati correlaticon il farmaco, insorti nell'1% o piu' dei pazienti trattati con SOTALOLO ANGENERICO. Sistema cardiovascolare: bradicardia, dispnea, doloretoracico, palpitazioni, edema, anomalie dell'ECG, ipotensione, proaritmia, sincope, insufficienza cardiaca, presincope. Dermatologici: rash. Apparato digerente: nausea/vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale, flatulenza. Sistema muscolo-scheletrico: crampi. Sistema nervoso: affaticabilita', vertigini, astenia, stordimento, cefalea, disturbi del sonno, depressione, parestesie, alterazioni del tono dell'umore, ansia. Apparato urogenitale: disfunzioni sessuali. Generali: disturbi della vista e dell'udito, alterazioni del gusto e febbre.
Indicazioni
Profilassi delle tachiaritmie parossistiche sopraventricolari, nel mantenimento del ritmo sinusale dopo conversione di flutter/fibrillazione atriale, nelle tachiaritmie ventricolari minacciose o sintomatiche.
Controindicazioni ed effetti secondari
Asma bronchiale o malattie croniche ostruttive dell'apparato respiratorio. Ipersensibilita' verso componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Shock cardiogeno. Anestesia che induca depressione miocardica. Bradicardia sinusale sintomatica. Sindrome del nodo del seno, blocco atrioventricolare di II e III grado (a meno che non sia istallato un pacemaker). Scompenso cardiaco non controllato. Insufficienza renale (clearance della creatinina < 10 ml/min). Sindrome del QT lungo (congenita o acquisita). Acidosi metabolica. Feocromocitoma non trattato. Ipotensione. Fenomeno di Raynaud e disturbi severi del circolo periferico. Controindicato in gravidanza, durante l'allattamento (v. par. 4.6.) ed in soggetti di eta' inferiore a 18 anni
Avvertenze
L'evento avverso piu' pericoloso, in corso di terapia anti-aritmica, consiste nell'aggravamento delle aritmie pre-esistenti o nell'induzione di nuove. I farmaci che prolungano l'intervallo QT possono causare la torsione di punta, una tachicardia ventricolare polimorfa, associatacon il prolungamento dell'intervallo QT. I dati disponibili dimostrano che il rischio di sviluppare una torsione di punta e' associato con il prolungamento dell'intervallo QT e del QTc, la riduzione della frequenza cardiaca, storia di cardiomegalia o scompenso cardiaco, l'ipopotassiemia e l'ipomagnesiemia (ad es. come conseguenza dell'uso dei diuretici), le alte concentrazioni plasmatiche di farmaco (ad es. conseguente a sovradosaggio o ad insufficienza renale) e con interazioni del sotalolo con altri farmaci, come ad esempio anti-depressivi ed antiaritmici di Classe I che sono stati associati ad una torsione di punta. Ledonne sembrano essere maggiormente a rischio di sviluppare una torsione di punta. Il dosaggio di SOTALOLO ANGENERICO deve essere incrementato con molta cautela nei pazienti con intervallo QT prolungato. Un controllo elettrocardiografico eseguito subito prima o immediatamente dopo l'episodio rivela, generalmente, un incremento significativo dell'intervallo QT e QTc. La torsione di punta e' un evento dose-dipendente che di solito si verifica subito dopo aver iniziato la terapia o in seguito ad un incremento della dose e che termina spontaneamente nella maggior parte dei pazienti. Sebbene la maggior parte dei casi di torsione di punta siano autolimitantisi, possono essere associati a sintomi (es. sincope) e possono evolvere in fibrillazione ventricolare. Altri fattori di rischio per le torsioni di punta sono l'eccessivo prolungamento del QTc e una storia pregressa di cardiomegalia o scompenso cardiaco. Pazienti con scompenso cardiaco e tachicardia ventricolare sostenuta sono a piu' alto rischio per eventi proaritmici (7%). Eventi proaritmici possono verificarsi non solo durante la fase iniziale della terapia, ma anche dopo ogni incremento posologico, generalmente entro 7 giorni dall'inizio o dall'incremento. Un incremento graduale e prudente del dosaggio, partendo da 80mg BID o dal dosaggio individuato per ciascun singolo paziente sulla base della risposta terapeutica e della dose tollerata, riduce il rischio di proaritmia. Pertanto, SOTALOLO ANGENERICO dovrebbe essere somministrato con cautela se il tratto QTc e' maggiore di 500 msec durante il trattamento; nel caso in cui l'intervallo QTc sia maggiore di 550 msec, deve essere attentamente valutato se ridurre la dose o sospendere la terapia. A causa della genesi multifattoriale della torsione di punta bisognerebbe comunque fare attenzione, indipendentemente dalla durata dell'intervallo QTc. Occasionalmente, in seguito all'interruzione della terapia beta-bloccante e' stata osservata una ipersensibilita' alle catecolamine cosi' come sono stati segnalati casi di aggravamento della sintomatologia anginosa, aritmie e raramente infarto del miocardio. Pertanto e' opportuno, in particolare in pazienti con cardiopatia ischemica, monitorare attentamente il paziente quando si interrompe la terapia con SOTALOLO ANGENERICO somministrato cronicamente. Se possibile, il dosaggio andrebbe gradualmente ridotto in un periodo di 1-2 settimane. Dal momento che la cardiopatia ischemica e' patologia di frequente riscontro e talvolta non viene diagnosticata, si puo' verificare che una brusca interruzione della terapia con SOTALOLO ANGENERICO possa rivelare una latente insufficienza coronarica. Il beta-bloccante puo' deprimere ulteriormente la contrattilita' miocardica ed indurre un peggioramento dell'insufficienza cardiaca. Si consiglia di prestare attenzione quando si inizia la terapia in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra adeguatamente controllata dalla terapia (es.: ACE-inibitori, diuretici, digitale); in tal caso e' opportuno somministrare una dose iniziale bassa di SOTALOLO ANGENERICO ed incrementare il dosaggio gradualmente. In pazienti post-infartuati, con disfunzione ventricolare sinistra, devono essere attentamente valutati i rischi ed i benefici connessi con la somministrazione di sotalolo. All'inizio della terapia e nel corso della stessa sono di particolare importanza un attento monitoraggio e l'aumento graduale del dosaggio. Non dovrebbe essere usato in pazienti con ipopotassiemia o ipomagnesiemia, senza aver corretto tali alterazioni. Queste condizioni possono ulteriormente prolungare la durata del tratto QT ed aumentare il rischio di torsione di punta. Particolare attenzione dovrebbe essereriservata al bilancio idro-elettrolitico ed all'equilibrio acido-basico nei pazienti con diarrea grave o prolungata o nei pazienti sottoposti a trattamento che faciliti l'eliminazione urinaria di magnesio e/o potassio. Prolungamenti eccessivi dell'intervallo QT (> 550 msec) possono essere un segno di tossicita' e devono essere evitati. L'incidenzadel blocco atrio-ventricolare di II e III grado e' risultata approssimativamente dell'1%. Pazienti con storia di allergia possono avere reazioni allergiche piu' severe in corso di terapia con beta-bloccanti. Inoltre, tali pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina impiegate usualmente come terapia anti-allergica. Nel corso di interventi chirurgici condotti con anestetici miocardio-depressivi (es.: ciclopropano, tricloroetilene) e' necessario somministrare i farmaci beta-bloccanti con cautela. In pazienti con diabete mellito (specialmente se non ben compensato) o con pregressi episodi di ipoglicemia spontanea, SOTALOLO ANGENERICO dovrebbe essere somministrato con attenzione poiche' i beta-bloccanti possono mascherare alcuni importanti segni premonitori di ipoglicemia (es.: tachicardia). Il beta-bloccante puo' mascherare alcuni segni clinici (es.: tachicardia) di ipertiroidismo. Pazienti con sospetto ipertiroidismo dovrebbero evitare brusche interruzioni della terapia, che possono essere seguite da un peggioramento della sintomatologia, inclusa tempesta tireotossica. I pazienticon alterazione della funzionalita' epatica non mostrano riduzioni nell'eliminazione del SOTALOLO ANGENERICO, dal momento che il farmaco non e' soggetto al fenomeno del metabolismo da primo passaggio. E' eliminato principalmente per via renale, attraverso filtrazione glomerularee, in minima parte, per secrezione tubulare. Esiste una correlazione diretta tra la funzione renale, valutata in base alla creatinina sierica e/o alla clearance della creatinina e l'emivita di eliminazione delSOTALOLO ANGENERICO. E' stato, raramente, riportato che i beta-bloccanti hanno indotto un peggioramento dei sintomi di Psoriasis Vulgaris. Uso pediatrico: l'efficacia e la tollerabilita' di SOTALOLO ANGENERICOnei pazienti al di sotto dei 18 anni non e' stata adeguatamente determinata.
Gravidanza e Allattamento
Gli studi su animali non hanno mostrato un effetto teratogeno o altrieffetti potenzialmente nocivi per il feto. Sebbene non ci siano studiadeguati e controllati su donne gravide, il sotalolo cloridrato ha dimostrato di passare la barriera emato-placentare ed e' stato riscontrato nel liquido amniotico. I composti beta-bloccanti possono ridurre laperfusione placentare e cio' puo' indurre morte del feto o parto prematuro. Inoltre, possono comparire nel feto o nel neonato alcune reazioni avverse (ipoglicemia e bradicardia). Nel neonato e' aumentato il rischio di sviluppare complicazioni cardiache e polmonari. Pertanto SOTALOLO ANGENERICO dovrebbe essere usato in gravidanza solo in caso di effettivo bisogno e comunque quando si valuti il beneficio del trattamento superiore al rischio per il feto. In questi casi, il neonato dovrebbe essere monitorato molto accuratamente per 48-72 ore dalla nascita, se non fosse stato possibile sospendere il trattamento nella madre 2-3giorni prima del parto. SOTALOLO ANGENERICO e' escreto nel latte degli animali da laboratorio ed e' stato rinvenuto nel latte materno. A causa delle reazioni avverse potenziali che si possono verificare in corso di allattamento, durante l'assunzione di SOTALOLO ANGENERICO, bisognerebbe decidere se interrompere l'allattamento o sospendere l'assunzione della terapia, in dipendenza dell'importanza del farmaco per la madre.
Interazioni con altri prodotti
I farmaci antiaritmici di Classe I (es.: diisopiramide, chinidina e procainamide) e i farmaci di Classe III (es.: amiodarone) non sono raccomandati come terapia concomitante al SOTALOLO ANGENERICO a causa della loro capacita' di prolungare il periodo refrattario. La somministrazione contemporanea di altri beta-bloccanti con SOTALOLO ANGENERICO puo' dare un effetto additivo di Classe II. Diuretici depletori di potassio: questi farmaci possono indurre ipopotassiemia o ipomagnesiemia, aumentando il rischio di torsione di punta. Farmaci depletori di potassio: l'amfotericina B per via i.v., i corticosteroidi sistemici ed alcuni composti lassativi, possono indurre ipopotassiemia; i livelli di potassio ematico andrebbero monitorati ed eventualmente corretti durante l'impiego di SOTALOLO ANGENERICO. Farmaci che prolungano l'intervallo QT: SOTALOLO ANGENERICO dovrebbe essere somministrato con estrema cautela insieme ad altri farmaci che prolungano l'intervallo QT come gli antiaritmici di Classe I, le fenotiazine, gli antidepressivi triciclici, la terfenadina e l'astemizolo ed alcuni antibiotici chinolonici. Digossina: dosi singole e multiple di SOTALOLO ANGENERICO non modificano significativamente i livelli di digossinemia. Eventi proaritmici risultano piu' frequenti in pazienti trattati contemporaneamente con sotalolo e digossina; peraltro questo puo' essere giustificato, nei pazientiche ricevono digossina, dalla presenza di scompenso cardiaco, noto fattore di rischio per eventi proaritmici. Calcio-antagonisti: somministrazioni concomitanti di beta-bloccanti e calcio-antagonisti possono indurre fenomeni ipotensivi, bradicardia, anomalie della conduzione e insufficienza cardiaca. I beta-bloccanti non dovrebbero essere somministrati in combinazione con calcio-antagonisti ad azione cardiodepressivacome il verapamil e il diltiazem, a causa degli effetti additivi sulla conduzione atrioventricolare e sulla funzione ventricolare. L'uso concomitante di un beta-bloccante con agenti antiadrenergici, come la reserpina e la guanetidina, puo' determinare una riduzione eccessiva deltono adrenergico a riposo. Tali pazienti dovrebbero essere monitoratiattentamente onde evitare l'insorgenza di ipotensione e/o marcata bradicardia che possono evolvere in eventi sincopali. Insulina e ipoglicemizzanti orali: puo' verificarsi ipoglicemia ed il dosaggio di farmacianti-diabetici puo' richiedere degli opportuni adeguamenti della posologia. SOTALOLO ANGENERICO puo' mascherare i sintomi di ipoglicemia. Farmaci beta-agonisti come il salbutamolo, la terbutalina e l'isoprenalina potrebbero dover essere somministrati a dosaggi maggiori quando usati in concomitanza con SOTALOLO ANGENERICO. I farmaci beta-bloccanti possono potenziare l'ipertensione (effetto "rebound') dovuta all'improvvisa interruzione della somministrazione di clonidina; pertanto i beta-bloccanti dovrebbero essere opportunamente interrotti alcuni giorni prima della graduale interruzione della clonidina. Farmaci tubocurarina-simili: la contemporanea somministrazione di agenti betabloccanti puo' indurre prolungamento del blocco neuromuscolare. Esami di laboratorio: la presenza di sotalolo nelle urine puo' far risultare dei livellifalsamente elevati di metanefrina urinaria quando misurata con metodifoto metrici. I pazienti con sospetto feocromocitoma, trattati con sotalolo, devono dosare la metanefrina urinaria con metodiche diagnostiche alternative (es.: HPLC con estrazione in fase solida) alla fotometria.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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