sinertec 14 compresse 20mg+6mg enalapril e organon italia srl

Che cosa è sinertec 14cpr 20mg+6mg?

Sinertec compresse prodotto da organon italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Sinertec risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di enalapril e diuretici.
Contiene i principi attivi: enalapril maleato/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: enalapril maleato, idroclorotiazide e lattosio idrato.
Codice AIC: 033266014 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione essenziale che non puo' essere adeguatamente trattata con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina in monoterapia.

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Posologia

La dose raccomandata e' di una compressa al giorno. In seguito alla dose iniziale si puo' manifestare ipotensione sintomatica; cio' e' piu'probabile che si verifichi in pazienti con deplezione idrica o salinadovuta ad una precedente terapia diuretica. La terapia diuretica deveessere sospesa 2-3 giorni prima di iniziare la terapia. Dosaggio nell'insufficienza renale: poiche' in presenza di compromissione renale lieve la dose iniziale di enalapril e' di 5-10 mg, l'uso del farmaco quale terapia iniziale, in questi pazienti, non e' raccomandato. E' controindicato in pazienti che hanno una clearance della creatinina minore o uguale a 30 ml/min. Popolazione pediatrica: l'uso del farmaco nei bambini al di sotto dei 18 anni non e' raccomandato a causa della mancanza di dati su sicurezza ed efficacia.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati riportati nel corso degli studi clinici e dell'esperienza post-marketing con enalapril da solo o idroclorotiazide da sola, comprendono: molto comune (>1/10), comune (>1/100, 1/1000, 1/10.000, >Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia. Raro: neutropenia, diminuzione dell'emoglobina, diminuzionedell'ematocrito, trombocitopenia, agranulocitosi, depressione midollare, leucopenia, pancitopenia, linfoadenopatia, malattie autoimmuni. Patologie endocrine. Non nota: sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipokaliemia, aumento del colesterolo, aumento dei trigliceridi, iperuricemia. Non comune: ipoglicemia, ipomagnesiemia. Raro: aumento del glucosio ematico. Molto raro: ipercalcemia. Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici. Comune: cefalea, depressione, sincope, alterazione del gusto. Non comune: confusione, sonnolenza, insonnia, nervosismo, parestesie, vertigini. Raro: alterazioni dell'attivita' onirica, disturbi del sonno, paresi. Patologie dell'occhio. Molto comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache e vascolari. Molto comune: capogiro. Comune: ipotensione, ipotensione ortostatica, infarto del miocardio o accidente cerebrovascolare, possibilmente secondario ad ipotensione eccessiva in pazienti ad alto rischio, alterazioni del ritmo cardiaco, angina pectoris, tachicardia. Non comune: vampate, palpitazioni. Raro: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse. Comune: dispnea. Non comune: rinorrea, laringodinia e raucedine, broncospasmo/asma. Raro: infiltrati polmonari,sindrome da distress respiratorio, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea. Comune: diarrea, dolore addominale. Non comune: ileo, pancreatite, vomito, dispepsia, stipsi, anoressia, irritazioni gastriche, secchezza dellefauci, ulcera peptica. Raro: stomatite/ulcere aftose, glossite. Patologie epatobiliari. Raro: insufficienza epatica, necrosi epatica, epatite - epatocellulare o colostatica, ittero, colecistite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea. Ipersensibilita'/edema angioneurotico: sono stati riportati edema angioneurotico del volto, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe. In casi molto rari e' stato riportato angioedema intestinale con gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina incluso enalapril. Non comune: diaforesi, prurito, orticaria, alopecia. Raro: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica, porpora, lupus eritematoso cutaneo, eritroderma, pemfigo. E' stato riportato un complesso sintomatologico che puo' includere alcune o tutte le seguenti condizioni:febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, positivita' per gli anticorpi antinucleo, VES elevata, eosinofilia e leucocitosi. Possono verificarsi rash, fotosensibilita' o altre manifestazioni dermatologiche. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: disfunzione renale, insufficienza renale, proteinuria. Raro: oliguria, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza. Raro: ginecomastia.Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia. Comune: dolore toracico, faticabilita'. Non comune: malessere, febbre. Esami diagnostici. Comune: iperkaliemia, aumenti della creatinina sierica. Non comune: aumenti della uremia, iponatremia. Raro: aumenti degli enzimi epatici, aumenti della bilirubinemia.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza, e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primotrimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamentiantiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto, e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo e terzo trimestre induce tossicita' fetale e tossicita' neonatale. Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitoridal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. L'esposizione prolungata ad idroclorotiazide durante il terzo trimestre di gravidanza puo' causare una ischemia feto-placentale e un ritardo della crescita. Sono stati inoltre riportati rari casi di ipoglicemia e trombocitopenia in neonati dopo esposizione in prossimita' del parto. Puo' anche verificarsi ittero neonatale. L'idroclorotiazide puo' ridurre il volume plasmatico ed il flusso ematico uteroplacentale. la terapia non e' raccomandata durante l'allattamento. Sia enalapril che idroclorotiazide vengono escreti nel latte umano. L'uso di tiazidici durante l'allattamento e' stato associato alla diminuzione o perfino alla soppressione della lattazione. Possono verificarsi ipersensibilita' ai farmaci sulfonamide-derivati, ipokaliemia e ittero nucleare. A causa del rischio potenzialedi reazioni avverse gravi nel lattante da parte di entrambi i componenti del farmaco, si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia tenendo conto dell'importanza di questa terapia per la madre.

Indicazioni

Ipertensione essenziale che non puo' essere adeguatamente trattata con un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina in monoterapia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a enalapril maleato,idroclorotiazide,o uno qualsiasidegli eccipienti, insufficienza renale grave (clearance della creatinina <=30 ml/min), anuria, anamnesi di edema angioneurotico associato aprecedente trattamento con un ACE-inibitore, angioedema ereditario o idiopatico, ipersensibilita' a farmaci sulfonamide-derivati, insufficienza epatica grave.

Composizione ed Eccipienti

Sodio bicarbonato, lattosio idrato, amido di mais, amido pregelatinizzato, indigotina (E132), magnesio stearato.

Avvertenze

L'ipotensione sintomatica e' osservata raramente nei pazienti ipertesi senza complicanze, nei quali e' piu' probabile che si verifichi invece in caso di deplezione della volemia del paziente. Si deve rivolgereattenzione ai pazienti con patologie ischemiche cardiache o cerebrovascolari nei quali una eccessiva ipotensione puo' provocare infarto delmiocardio o un accidente cerebrovascolare. Il farmaco non deve esseresomministrato a pazienti con insufficienza renale. Alcuni pazienti ipertesi hanno sviluppato aumenti dell'azotemia e della creatinina sierica quando l'enalapril e' stato somministrato in concomitanza ad un diuretico. Questo deve far pensare alla possibilita' di una stenosi dell'arteria renale di base. L'associazione di enalapril con un diuretico abasso dosaggio non puo' escludere la possibilita' che si verifichi un'iperkaliemia. Gli ACE-inibitori devono essere somministrati con cautela a pazienti con ostruzione del tratto di deflusso del ventricolo sinistro e devono essere evitati in caso di shock cardiogeno ed ostruzione significativa dal punto di vista emodinamico. L'insufficienza renalee' stata riportata in associazione con l'enalapril e si e' verificatain pazienti con insufficienza cardiaca grave o patologia renale di base. In pazienti affetti da stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria dell'unico rene funzionante trattati con ACE-inibitori c'e' un rischio aumentato di ipotensione ed insufficienza renale. L'uso di enalapril non e' indicato in pazienti che richiedono dialisi per insufficienza renale. Sono state riportate reazioni anafilattoidi in pazienti dializzati con membrane ad alto flusso e trattati allo stesso tempo con un ACE inibitore. I pazienti che sviluppano ittero o marcati aumenti degli enzimi epatici devono interrompere l'ACE-inibitore.Nei pazienti con funzione renale normale e privi di altri fattori di complicazione, la neutropenia si verifica raramente. L'enalapril deve essere utilizzato con estrema cautela in pazienti con patologie del collageno a livello vascolare, terapia immunosoppressiva, trattamenti con allopurinolo o procainamide o una associazione di queste fattori di complicazione. I pazienti a rischio di iperkaliemia comprendono quellicon insufficienza renale, diabete mellito o quelli che utilizzano in concomitanza diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassi. Edema angioneurotico del viso, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/odella laringe e' stato riportato in pazienti trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, incluso enalapril maleato. Nei pazienti in cui risultano coinvolte la lingua, la glottide o la laringe, e' probabile che si verifichi ostruzione delle vie respiratorie. Nei pazienti di razza nera trattati con ACE-inibitori e' stata riportata un'incidenza piu' elevata di angioedema rispetto ai pazienti dirazza bianca. Pazienti con anamnesi di angioedema non correlato alla terapia, possono essere maggiormente a rischio di angioedema durante il trattamento con un ACE-inibitore. Raramente hanno riportato reazionianafilattoidi e anafilattiche potenzialmente fatali, durante desensibilizzazione con veleno di imenotteri e aferesi delle lipoproteine a bassa densita'con destran solfato. Queste reazioni sono state evitate interrompendo temporaneamente la terapia. E' stata anche riportata tosseche è non produttiva, persistente e si risolve con la sospensione della terapia. L'enalapril blocca la formazione di angiotensina II e compromette la capacita' di compenso attraverso il sistema renina-angiotensina dei pazienti sottoposti ad interventi di alta chirurgia o ad anestesia con agenti che provocano ipotensione; questa puo' essere corretta mediante espansione della volemia. La terapia non deve essere iniziata dalle pazienti che stanno pianificando una gravidanza, che gia' sono in gravidanza o durante il periodo dell'allattamento. I tiazidici possono non essere i diuretici appropriati per il trattamento dei pazienti con compromissione renale e sono inefficaci a valori di clearance della creatinina di 30 ml/min o meno e devono essere impiegati con cautela in pazienti con funzione epatica compromessa o epatopatia progressiva. L'esperienza con dosi terapeutiche di idroclorotiazide maggiori di quelle contenute in questo farmaco indica che la terapia con tiazidici puo' alterare la tolleranza al glucosio, aumentare i livelli di colesterolo e trigliceridi, diminuire i livelli sierici di sodio, magnesio e potassio. In alcuni pazienti la terapia tiazidica e' stata associata allo sviluppo di iperuricemia e/o gotta. L'enalapril puo' aumentarel'escrezione urinaria di acido urico e attenuare l'effetto iperuricemico dell'idroclorotiazide. I tiazidici possono causare squilibrio idroelettrolitico i cui segni di avvertimento sono: xerostomia, sete, astenia, letargia, sonnolenza, irrequietezza, dolore muscolare o crampi, fatica muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali come nausea e vomito. La terapia concomitante con enalaprilpuo' ridurre il rischio di ipokaliemia che e' massimo nei pazienti con cirrosi epatica, con diuresi marcata, con inadeguata assunzione orale di elettroliti, e nei pazienti trattati con terapia concomitante concorticosteroidi o ACTH. Il deficit di cloruro e' generalmente lieve enon richiede trattamento. I tiazidici possono diminuire l'escrezione di calcio urinario e causare un intermittente e leggero aumento del calcio sierico in assenza di disordini noti del metabolismo del calcio. L'ipercalcemia marcata puo' essere un segno di iperparatiroidismo latente. I tiazidici hanno mostrato di aumentare l'escrezione urinaria delmagnesio, che puo' dare luogo ad ipomagnesemia. L'idroclorotiazide contenuta in questo medicinale puo' dare un risultato positivo alle analisi dei test anti-doping. Con l'uso dei tiazidici e' stata riportata riacutizzazione o attivazione del lupus eritematoso sistemico.

Gravidanza e Allattamento

L'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza, e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primotrimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamentiantiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto, e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo e terzo trimestre induce tossicita' fetale e tossicita' neonatale. Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitoridal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. L'esposizione prolungata ad idroclorotiazide durante il terzo trimestre di gravidanza puo' causare una ischemia feto-placentale e un ritardo della crescita. Sono stati inoltre riportati rari casi di ipoglicemia e trombocitopenia in neonati dopo esposizione in prossimita' del parto. Puo' anche verificarsi ittero neonatale. L'idroclorotiazide puo' ridurre il volume plasmatico ed il flusso ematico uteroplacentale. la terapia non e' raccomandata durante l'allattamento. Sia enalapril che idroclorotiazide vengono escreti nel latte umano. L'uso di tiazidici durante l'allattamento e' stato associato alla diminuzione o perfino alla soppressione della lattazione. Possono verificarsi ipersensibilita' ai farmaci sulfonamide-derivati, ipokaliemia e ittero nucleare. A causa del rischio potenzialedi reazioni avverse gravi nel lattante da parte di entrambi i componenti del farmaco, si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia tenendo conto dell'importanza di questa terapia per la madre.

Interazioni con altri prodotti

L'uso concomitante di altri farmaci con enalapril puo' aumentare gli effetti ipotensivi di enalapril e idroclorotiazide. L'uso concomitantecon nitroglicerina ed altri nitrati, od altri vasodilatatori, puo' ulteriormente ridurre la pressione arteriosa. Nel corso di somministrazione concomitante di litio ed ACE-inibitori sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche del litio e tossicita' da litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare ulteriormente i livelli del litio ed aumentare il rischio di tossicita' da litio con gli ACE-inibitori. L'uso del farmaco con il litio non e' raccomandato, ma se l'associazione e' necessaria, si deve eseguire un attento monitoraggio dei livelli del litio sierico. (FANS) La somministrazione cronica di FANS puo' ridurre l'effetto antiipertensivo dell'ACE-inibitore o puo' diminuire l'effetto diuretico, natriuretico, ed antiipertensivo dei diuretici. FANS (inclusi i COX-2 inibitori) ed ACE-inibitori hanno un effetto additivo sull'aumento del potassio sierico e possono dare luogo a deterioramento della funzione renale. Tale effetto e' usualmente reversibile. Raramente puo' verificarsi insufficienza renale acuta. Gli ACE-inibitori attenuano la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portaread aumenti significativi del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicato a causa di dimostrata ipokaliemia, essi devono essere utilizzati con cautela e con un monitoraggio frequente del potassio sierico. Il precedente trattamento con alte dosi di diuretici puo' dare luogo a deplezione della volemia ed a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con enalapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti dall'interruzione dei diuretici, dall'aumento della volemia o dall'assunzione di sali. L'uso concomitante di alcuni medicinali anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' risultare in una ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Simpaticomimetici: i simpaticomimetici. Antidiabetici: studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo effetto e' sembrato verificarsi con maggiore probabilita' durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con compromissione della funzione renale. Alcol: l'alcol aumenta l'effetto ipotensivo deg. Acido acetilsalicilico, trombolitici e betabloccanti : l'enalapril puo' essere somministrato con sicurezza in concomitanza ad acido acetilsalicilico, trombolitici e betabloccanti. Idroclorotiazide miorilassanti non depolarizzanti: i tiazidici possono aumentare la sensibilita' alla tubocurarina. Alcol, barbiturici, o analgesici oppioidi: puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici: puo' essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. Resine di colestiramina e colestipolo: la presenza di resine a scambio anionico interferisce con l'assorbimento dell'idroclorotiazide. Singole dosi di resine di colestiramina o colestipolo legano l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento dal tratto gastrointestinale fino all'85% ed al 43%. Aumento del rischio di torsioni di punta. Glicosidi. Corticosteroidi, ACTH. Aumento della deplezione elettrolitica, in particolare della ipokaliemia. Diuretici kaliuretici, carbenoxolone, o abuso di lassativi. L'idroclorotiazide puo' aumentare la perdita di potassio e/o di magnesio. Amine pressorie: l'effetto delle amine pressorie puo' essere diminuito. Farmaci citostatici: i tiazidici possono ridurrel'escrezione renale dei farmaci citotossici e potenziarne gli effettimielosoppressori.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.