simbatrix 28 compresse rivestite 40mg s.f. group srl

Che cosa è simbatrix 28cpr riv 40mg?

Simbatrix compresse rivestite prodotto da s.f. group srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Simbatrix risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della hmg-coa reduttasi.
Contiene i principi attivi: simvastatina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: simvastatina.
Codice AIC: 037331042 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici e' inadeguata. Trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti o se tali trattamenti non sono appropriati. Riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta odiabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, comecoadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.

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Posologia

L'intervallo di dosaggio e' di 5-80 mg/die somministrati per via orale in dose singola alla sera. Aggiustamenti del dosaggio, se richiesti,debbono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino adun massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera. Il dosaggio di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari. Il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento. Il dosaggio iniziale e' di 10-20 mg/die in dose singola alla sera. I pazienti per i quali e' necessaria una ampia riduzione del C-LDL possono iniziare con 20-40 mg/die in dose singola alla sera. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote: 40 mg/die alla sera o di 80 mg/diein tre dosi divise di 20 mg, 20 mg, e una dose alla sera di 40 mg. Inquesti pazienti il farmaco deve essere utilizzato in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti o se questi trattamenti non sono disponibili. Prevenzione cardiovascolare: da 20 a 40 mg/die in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica. La terapia farmacologia puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta ed all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Il medicinale e' efficace da solo o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, altri fibrati (eccetto il fenofibrato) o niacina a dosaggi ipolipemizzanti (>= 1 g/die) in concomitanza, il dosaggio del farmaco non deve superare i 10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza, il dosaggio del farmaco non deve superare i 20 mg/die. Dosaggio nell'insufficienzarenale: non sono necessarie modificazioni del dosaggio. In pazienti con insufficienza renale grave, dosaggi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, somministrati concautela. Uso negli anziani: non sono necessari aggiustamenti del dosaggio. L'efficacia e la sicurezza dell'uso nei bambini non sono state accertate. Il farmaco non e' pertanto raccomandato per l'uso pediatrico.

Effetti indesiderati

Alterazioni del sangue e del sistema linfatico. Rari: anemia. Disturbi del sistema nervoso. Rari: cefalea, parestesia, capogiro, neuropatiaperiferica. Apparato gastrointestinale. Rari: stipsi, dolore addominale, meteorismo, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Sistema epatobiliare. Rari: epatite/ittero. Cute e annessi. Rari: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Apparato muscoloscheletrico, tessuto connettivo e tessuto osseo. Rari: miopatia, rabdomiolisi, mialgia, crampi muscolari. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Rari: astenia. E' stata segnalata raramente una apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenti caratteristiche: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Ricerche. Rari: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi), aumenti della fosfatasi alcalina; aumenti dei livelli della CK sierica. I seguenti effetti avversi sono stati riportati con alcune statine: disturbi del sonno, compresi insonnia e incubi; perdita della memoria; disfunzione sessuale; depressione; casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, soprattutto con la terapia a lungotermine.

Indicazioni

Trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici e' inadeguata. Trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti o se tali trattamenti non sono appropriati. Riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta odiabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, comecoadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti; epatopatia in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente; gravidanza e allattamento; somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4.

Composizione ed Eccipienti

1 compressa rivestita con film da 10 mg contiene: lattosio monoidrato, amido pregelatinizzato, butilidrossianisolo, acido ascorbico, acido citrico monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido talco, ferro ossidogiallo, ferro ossido rosso. 1 compressa rivestita con film da 20 mg contiene: lattosio monoidrato, amido pregelatinizzato, butilidrossianisolo, acido ascorbico, acido citrico monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido talco, ferro ossido giallo. 1 compressa rivestita con film da40 mg contiene: lattosio monoidrato, amido pregelatinizzato, butilidrossianisolo, acido ascorbico, acido citrico monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido talco, ferro ossido rosso.

Avvertenze

Malattia interstiziale polmonare: ne sono stati riportati casi eccezionali. La sintomatologia puo' includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramento dello stato di salute generale; se si sospetta che sisiano sviluppati tali eventi, la terapia deve essere interrotta. Miopatia/rabdomiolisi: si manifesta con dolore, dolorabilita' o debolezza muscolari associati ad innalzamenti dei livelli della creatinchinasi (CK) di oltre 10 volte il limite superiore della norma; si sono molto raramente verificati effetti fatali. Il rischio, correlato al dosaggio,e' aumentato da alti livelli di attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Misurazione dei livelli di creatinchinasi: i livelli di CK non devono essere misurati dopo esercizio intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa di aumento di CK in quanto cio' rende difficile l'interpretazione dei dati. Allo scopo di stabilire un valore di riferimento al basale, si deve misurare il livello di CK prima di iniziare il trattamento nei casi seguenti: anziani (eta' > 70 anni); disfunzione renale; ipotiroidismo non controllato; storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari; presenza di episodi pregressi di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato; abuso di alcool. Se il paziente ha avuto una precedente esperienza di disordini muscolari durante il trattamento con un fibrato od una statina, il trattamento con un membro differente della classe deve essere iniziato solo con cautela. Se durante il trattamento con statine si osserva la comparsa di dolorabilita', debolezza o crampi muscolari senza causa apparente, occorre misurare i livelli di CK. In caso di livelli significativamente elevati di CK, in assenza di esercizio fisico intenso, non cominciare il trattamento oppure interrompere la terapia, anche nel casoin cui i sintomi muscolari siano gravi e causino fastidio quotidiano,nonostante i valori di CK risultino inferiori a 5 volte il limite superiore della norma; quindi procedere ad una nuova misurazione dopo 5-7giorni. Solo se la sintomatologia regredisce ed i livelli di CK tornano alla normalita', si puo' prendere in considerazione la reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alternativa al piu' basso dosaggio e sotto stretto monitoraggio. La terapia con simvastatina deve essere temporaneamente interrotta qualche giorno prima di interventi chirurgici importanti e in caso di comparsa di qualsiasi condizione medica o chirurgica importante. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dall'uso concomitante di simvastatina con i potenti inibitori del CYP3A4, e con gemfibrozil, ciclosporina, danazolo, altri fibrati, niacina a dosaggi ipolipemizzanti (>= 1 g/die) o dall'uso concomitante di amiodarone o verapamil con i dosaggi piu' elevati di simvastatina. Vi e' anche un leggero aumento del rischio quando diltiazem viene utilizzato con simvastatina. Di conseguenza l'uso concomitante di simvastatina con itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicato. Se il trattamento con questi agenti non puo' essere evitato, la terapia con simvastatina deve essere interrotta durante iltrattamento. Inoltre, si deve agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altri inibitori meno potenti del CYP3A4: ciclosporina, verapamil, diltiazem. L'assunzione concomitante di succo di pompelmo e simvastatina deve essere evitata. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 10 mg/die in pazienti in terapia concomitante con ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, o dosaggi ipolipemizzanti di niacina (>= 1 g/die). L'uso in associazione di simvastatina con gemfibrozildeve essere evitato a meno che i benefici non siano superiori all'aumento dei rischi. I benefici dell'uso di simvastatina in associazione con altri fibrati, niacina, ciclosporina o danazolo devono essere attentamente valutati. Il fenofibrato, come la simvastatina, puo' causare miopatia se somministrato da solo. L'uso concomitante di simvastatina adosaggi superiori a 20 mg/die con amiodarone o verapamil deve essere evitato. In alcuni pazienti adulti che ricevevano simvastatina si sonoverificati aumenti persistenti delle transaminasi sieriche (fino a > 3 x LSN). Quando la simvastatina e' stata interrotta o sospesa, i livelli delle transaminasi sono tornati lentamente ai livelli di pretrattamento. Si raccomanda di eseguire gli esami di funzionalita' epatica prima di iniziare il trattamento e, in seguito, quando indicato dal punto di vista clinico. I pazienti per i quali e' stato stabilito un dosaggio di 80 mg devono essere sottoposti ad un ulteriore test prima dellasomministrazione, 3 mesi dopo l'inizio della somministrazione del dosaggio di 80 mg, e in seguito con cadenza periodica per il primo anno di trattamento. Attenzione particolare deve essere posta a quei pazienti che sviluppano elevati livelli di transaminasi sieriche. Se i livelli delle transaminasi evidenziano un aumento la simvastatina deve essere sospesa. Il prodotto deve essere usato con cautela in pazienti che consumano quantita' sostenute di alcool. Aumenti moderati delle transaminasi sieriche sono stati segnalati subito dopo l'inizio del trattamento con simvastatina, sono stati spesso transitori, non sono stati accompagnati da alcun sintomo e non e' stata richiesta l'interruzione della terapia. Contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Il farmaco e' controindicato durante la gravidanza. La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Il trattamento delle madricon con il medicinale puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato,un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' unprocesso cronico e abitualmente l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato con la ipercolesterolemia primaria. Perqueste ragioni, il farmaco non deve essere usato in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Non e' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno. Poiche' molti farmaci vengono escreti nel latte materno e poiche' potrebbero verificarsi reazioni avverse serie, le donne che assumono il farmaco non devono allattare.

Interazioni con altri prodotti

>>Interazioni farmacodinamiche. Interazioni con farmaci ipolipemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli: il rischio di miopatia/rabdomiolisi risulta aumentato nel corso della co-somministrazione con fibrati e niacina (acido nicotinico; >= 1 g/die). Inoltre, vi e' una interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta ad un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina. Quando simvastatina e fenofibrato vengono co-somministrati non vi e' evidenza che il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei due farmaci. Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacocinetica. >>Effetti di altri farmaci su simvastatina. Interazioni con il CYP3A4: la simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4; i potenti inibitori aumentano il rischio dimiopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione della attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Tali inibitori includono itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV, e nefazodone. La co-somministrazione di itraconazolo ha dato luogo ad un incremento superiore a piu'di 10 volte dell'esposizione alla simvastatina acida. La telitromicina ha causato un incremento pari ad 11 volte dell'esposizione alla simvastatina acida. Pertanto, l'associazione con tali sostanze e' controindicata. Se l'associazione e' inevitabile, la terapia con simvastatina deve essere sospesa. Si deve agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato da una co-somministrazione di ciclosporina in particolare con dosaggi piu' alti di simvastatina. Il dosaggio di simvastatina non deve pertanto superare i 10 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina. La ciclosporina ha mostrato di aumentare l'AUC degli inibitori della HMG-CoA reduttasi. L'aumento dell'AUC per la simvastatinaacida e' presumibilmente dovuto, in parte, all'inibizione del CYP3A4.Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla co-somministrazione concomitante di danazolo con dosaggi piu' alti di simvastatina. Gemfibrozil: aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte possibilmente a causa dell'inibizione della via della glucuronidazione. Amiodarone e verapamil: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla co-somministrazione con dosaggi piu' alti di simvastatina. Un'analisi degli studi clinici disponibili ha mostrato un'incidenza di miopatia di circa l'1% nei pazienti trattati con simvastatina e verapamil. La co-somministrazione con verapamil ha dato luogo ad un incremento pari a 2,3 volte dell'esposizione alla simvastatina acida presumibilmente a causa, in parte, dell'inibizione del CYP3A4. Il dosaggio di simvastatina non deve pertanto superare i 20 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con amiodarone o verapamil. Diltiazem: un'analisi degli studi clinici disponibili ha mostrato un'incidenza di miopatia dell'1% nei pazienti trattati con simvastatina. Il rischio di miopatia nei pazienti che assumevano simvastatina 40 mg non e' stato aumentato dal diltiazem assunto in concomitanza. In uno studio di farmacocinetica la co-somministrazione di diltiazem ha causato un aumento di 2,7 voltenell'esposizione alla simvastatina acida, probabilmente a causa dell'inibizione del CYP3A4. Il dosaggio di simvastatina non deve pertanto superare i 40 mg/die in pazienti in terapia concomitante con diltiazem.Succo di pompelmo: inibisce il citocromo P450 3A4; l'assunzione concomitante con simvastatina ha dato luogo ad un aumento di 7 volte della esposizione alla simvastatina acida. La co-somministrazione deve essere evitata. >>Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altrifarmaci. La simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Non e' pertanto attesa una azione della simvastatina sulle concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso il citocromo P450 3A4. Anticoagulanti orali: la simvastatina 20-40 mg/die ha avuto un modesto effetto di potenziamento degli anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina riportato come International NormalizedRatio (INR) e' aumentato. Sono stati segnalati casi molto rari di INRelevata. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso delle primefasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se il dosaggio di simvastatina viene modificato od interrotto si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.