silomat*os gtt 15ml 60mg/ml clobutinolo boehringer ingelheim it.spa
Che cosa è silomat os gtt 15ml 60mg/ml?
Silomat gocce orali prodotto da
boehringer ingelheim it.spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Silomat risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di sedativo della tosse.
Contiene i principi attivi:
clobutinolo cloridrato
Codice AIC: 013344041
Codice EAN: 0
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Posologia
Adulti: una compressa rivestita con film o 20 gocce 3 volte al giorno. Bambini fino a 3 anni: 4-8 gocce 3 volte al giorno. Bambini sopra i 3 anni: 8-15 gocce 3 volte al giorno. In caso di gravi accessi di tosse raddoppiare temporaneamente le dosi citate.
Effetti indesiderati
Nausea, vomito, agitazione, insonnia o sonnolenza, eruzioni cutanee, tremori, vertigini, disturbi gastrointestinali. In rari casi, specie per i dosaggi superiori a quelli consigliati, sono state riportate convulsioni, allucinazioni, ipertonie muscolari e dispnea (soprattutto neibambini e negli anziani). Solo raramente si sono verificati casi di reazioni allergiche (angioedema ed orticaria), casi isolati di anafilassi e grave ipotensione. Il clobutinolo puo' allungare l'intervallo QT nell'elettrocardiogramma nei pazienti con accertata sindrome congenitadel QT lungo. Molto raramente puo' verificarsi Torsione di punta.
Indicazioni
Sedativo della tosse.
Controindicazioni ed effetti secondari
L'uso e' controindicato: nei casi di ipersensibilita' verso il clobutinolo e ad uno qualsiasi degli eccipienti; in gravidanza e durante l'allattamento; nei pazienti con accertata sindrome congenita del QT lungo; in caso di condizioni ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti. Poiche', specie ad alte dosi, il prodotto potrebbe favorire la comparsa di disturbi neuropsichici, non va somministrato nei soggetti epilettici o con precedenti di disturbi di tipo convulsivo.
Avvertenze
E' scarsamente efficace nella fase acuta della pertosse. Nelle condizioni in cui l'eliminazione del secreto bronchiale attraverso la tosse e' importante ai fini del mantenimento della pervieta' delle vie respiratorie, deve essere usato con cautela e dopo avere accertato il rapporto rischio/beneficio. Sono stati riportati casi isolati di convulsioni di tipo epilettico associate al sovradosaggio del farmaco. Anche se alle dosi raccomandate non si e' evidenziata nessuna relazione causaletra l'uso e la comparsa di tali effetti, esso deve essere usato con cautela in pazienti con storia familiare di epilessia. I pazienti non devono superare le dosi raccomandate. Pazienti ad alto rischio di intervallo QT prolungato, per es. pazienti con coronaropatie, con note aritmie ventricolari e ipokaliemia devono prestare cautela perche' il clobutinolo puo' prolungare l'intervallo QT. Ulteriori studi sono in corso. Poiche' il clobutinolo cloridrato viene eliminato quasi esclusivamente per via renale, occorre cautela nei pazienti con funzione renale compromessa. Le compresse contengono lattosio e saccarosio quindi non sono adatte per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio. Pazienti allergici all'amido (non affetti da morbo celiaco) non dovrebbero utilizzare le compresse.
Gravidanza e Allattamento
L'uso e' controindicato in gravidanza e durante l'allattamento. In alcuni studi preclinici sono stati riscontrati effetti embriotossici e teratogeni a dosi equivalenti a oltre 10 volte la dose massima raccomandata nell'uomo. La rilevanza di tali risultati per la specie umana none' nota. Non e' disponibile alcuna informazione circa il passaggio nel latte.
Interazioni con altri prodotti
Non sono note interazioni con altri medicinali, tuttavia i farmaci che agiscono a livello del sistema nervoso centrale possono interagire tra di loro. E' comunque sconsigliata l'associazione con trattamenti che espongono a un rischio di convulsioni. Con il clobutinolo si e' verificato prolungamento del tempo di ripolarizzazione su tessuto muscolare papillare isolato. La rilevanza clinica di questa osservazione non puo' essere giudicata attualmente, ma questo effetto potrebbe portare aun prolungamento dell'intervallo QT. Si consiglia cautela in caso di somministrazione contemporanea di medicinali che sono noti allungare l'intervallo QT, quali per es, eritromicina, claritromicina, sotalolo, terfenadina e amiodarone; questo soprattutto per quei pazienti ad altorischio di intervallo QT prolungato, per es. pazienti con coronaropatie, con note aritmie ventricolari e ipokaliemia.