sertralina arr*250cpr riv 50mg sertralina arrow generics ltd
Che cosa è sertralina arr 250cpr riv 50mg?
Sertralina arr compresse rivestite prodotto da
arrow generics ltd
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
.
Sertralina arr risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (ssri).
Contiene i principi attivi:
sertralina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di sertralina (come sertralina cloridrato).
Codice AIC: 038133120
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
La sertralina e' indicata nel trattamento di episodi depressivi maggiori, prevenzione delle recidive di episodi depressivi maggiori, disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia, disturbi ossessivo-compulsivi (OCD) in pazienti adulti e nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 6 e 17 anni, disturbo da ansia sociale, sindrome da stress post-traumatico (PTSD).
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Posologia
La sertralina deve essere assunta in un'unica somministrazione giornaliera, al mattino o alla sera. Le compresse di sertralina possono essere somministrate con o senza cibo. >>Trattamento iniziale. Per depressione e OCD, il trattamento con sertralina deve essere iniziato alla dose di 50 mg/die. In caso di disturbo da attacchi di panico, PTSD e disturbo da ansia sociale, la terapia deve essere iniziata alla dose di 25 mg/die. Dopo una settimana, la dose deve essere aumentata a 50 mg una volta al giorno. E' stato dimostrato che questo regime posologico riduce la frequenza degli effetti indesiderati caratteristici del disturbo da attacchi di panico nella fase iniziale del trattamento. >>Titolazione. In caso di depressione, OCD, disturbo da attacchi di panico, disturbo da ansia sociale e PTSD, i pazienti che non rispondono alla dose di 50 mg possono ottenere un beneficio con incrementi della dose. Lemodificazioni posologiche devono essere effettuate con incrementi da 50 mg ad intervalli di almeno una settimana, fino ad un massimo di 200mg/die. Tenuto conto che la sertralina ha un'emivita di eliminazione di 24 ore, non si devono effettuare modificazioni posologiche con una frequenza superiore ad una volta alla settimana. La comparsa dell'effetto terapeutico si puo' osservare entro 7 giorni. Tuttavia l'effetto terapeutico puo' manifestarsi dopo periodi di tempo superiori, in particolare nel trattamento dell'OCD. >>Mantenimento. Durante un trattamento prolungato, il dosaggio deve essere mantenuto al livello terapeuticopiu' basso, con successivo aggiustamento posologico a seconda della risposta clinica. In caso di depressione un trattamento prolungato puo'essere appropriato anche nel prevenire le ricorrenze degli episodi depressivi maggiori (MDE). Nella maggior parte dei casi, la dose raccomandata nella prevenzione delle recidive degli episodi depressivi maggiori e' la stessa utilizzata nel corso degli episodi stessi. I pazienti affetti da depressione devono essere trattati per un periodo sufficiente di almeno 6 mesi in modo da garantire che siano liberi dai sintomi.Per disturbo da attacchi di panico e OCD, invece, la prosecuzione deltrattamento deve essere valutata regolarmente, perche' l'efficacia nella prevenzione delle ricadute non e' stata dimostrata per questi disturbi. >>Pazienti pediatrici. Nei bambini e negli adolescenti con disturbo ossessivo-compulsivo tra i 13 e i 17 anni, inizialmente somministrare una dose di 50 mg una volta al giorno; metre tra i 6 e i 12 anni, occorrera' una dose iniziale di 25 mg una volta al giorno. La dose puo' essere aumentata a 50 mg una volta al giorno dopo una settimana. In caso di mancata risposta, le dosi successive possono essere aumentate con incrementi di 50 mg in un arco di tempo di alcune settimane, al bisogno. La dose massima e' 200 mg al giorno. Tuttavia, il peso corporeodei bambini generalmente inferiore a quello degli adulti deve essere tenuto in considerazione quando si aumenta la dose oltre i 50 mg. Non si devono effettuare modificazioni posologiche ad intervalli inferioriad una settimana. Non e' stata dimostrata l'efficacia in pazienti pediatrici con disturbi depressivi maggiori. Non sono disponibili dati nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni. >>Uso negli anziani. La somministrazione negli anziani deve essere effettuata con cautela perche' questi pazienti possono essere a maggior rischio di iponatremia. >>Uso incaso di insufficienza epatica. L'uso della sertralina in pazienti condisturbi epatici deve essere effettuato con cautela. Nei pazienti coninsufficienza epatica devono essere adottati dosaggi piu' bassi o meno frequenti. La sertralina non deve essere utilizzata in caso di gravecompromissione epatica perche' non sono disponibili dati clinici. >>Uso in caso di insufficienza renale. Non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti con insufficienza renale. >>Sintomi da sospensione osservati in seguito all'interruzione del trattamento con sertralina. Si deve evitare un'interruzione brusca del trattamento. Quando si interrompe il trattamento con la sertralina la dose deve essere ridotta gradualmente in un periodo di almeno 1-2 settimane per ridurre il rischio di reazioni da sospensione. Se si dovessero manifestare sintomi non tollerabili a seguito della riduzione della dose o al momento dell'interruzione del trattamento, si potra' prendere in considerazione ilripristino della dose prescritta in precedenza. Successivamente il medico potra' continuare a ridurre la dose, ma in modo piu' graduale.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse riportare sono classificate secondo le seguenti frequenze: comune (>=1/100, =1/1.000,=1/10.000,>Altre indicazioni. Il rischio di fratture ossee aumenta in pazienti trattati con SSRI e TCA. L'interruzione del trattamento porta a sintomida sospensione. Si consiglia una graduale interruzione della dose. L'uso e' stato associato a casi di iponatremia clinicamente significativi negli anziani piu' a rischio. >>Pazienti pediatrici. Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate in studi clinici in pazienti pediatrici. Molto comune: cefalea, insonnia, diarrea, nausea. Comune: doloreal torace, mania, piressia, vomito, anoressia, instabilita' affettiva, aggressione, agitazione, nervosismo, disturbi dell'attenzione, capogiri, ipercinesia, emicrania, sonnolenza, tremori, disturbi della vista, secchezza della bocca, dispepsia, incubi, affaticamento, incontinenza urinaria, rash, acne, epistassi, flatulenza. Non comune: prolungamento dell'intervallo QT all'ECG, tentativo di suicidio, convulsioni, disturbi extrapiramidali, parestesia, depressione, allucinazioni, porpora, iperventilazione, anemia, alterazioni della funzionalita' epatica, incremento della alanino-aminotransferasi, cistite, herpes simplex, otite esterna, dolore all'orecchio, dolore agli occhi, midriasi, malessere, ematuria, rash pustulare, rinite, ferite, riduzione di peso, contrazioni muscolari, sogni anomali, apatia, albuminuria, pollachiuria, poliuria, dolore al seno, disturbi mestruali, alopecia, dermatite, disturbi della cute, alterazione dell'odore della pelle, orticaria, bruxismo, rossore al viso.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO>>Gravidanza. Non sono disponibili studi adeguati sulle donne in gravidanza. Tuttavia, i numerosi dati disponibili non hanno rivelato che sertralina induca malformazioni congenite. Negli studi condotti sugli animali sono stati osservati effetti sulla riproduzione, probabilmente causati dalla tossicita' conseguente all'azione farmacodinamica del composto nei confronti della madre e/o dall'azione farmacodinamica diretta del composto nei confronti del feto. In alcuni neonati, le cui madri erano state sottoposte a terapia con sertralina, e' stata riportata una sintomatologia compatibile con la sindrome da privazione da farmaco. La stessa sintomatologia e' stata riportata anche con altri antidepressivi SSRI. L'uso di sertralina non e' raccomandato in gravidanza, ameno che le condizioni cliniche della donna siano tali che i beneficidel trattamento superino i potenziali rischi. I neonati devono esseretenuti sotto osservazione se l'utilizzo della sertralina da parte della madre continua durante le ultime fasi della gravidanza, in particolare nel terzo trimestre. In seguito all'uso materno di sertralina durante gli ultimi mesi di gravidanza possono presentarsi nel neonato i seguenti sintomi: difficolta' respiratoria, cianosi, apnea, episodi convulsivi, alterazioni della temperatura, difficolta' nell'alimentazione,vomito, ipoglicemia, ipertonia, ipotonia, iperreflessia, tremori, nervosismo, irritabilita', letargia, pianto continuo, sonnolenza e difficolta' del sonno. Questi sintomi possono essere conseguenti agli effetti serotoninergici o ai sintomi da sospensione. Nella maggior parte deicasi le complicanze si manifestano immediatamente o in tempi brevi (>Allattamento. I dati pubblicati sui livelli di sertralina rilevabile nel latte materno evidenziano che piccole quantita' di sertralina e del suo metabolita N-desmetilsertralina sono escreti nel latte materno. Generalmente i livelli sierici di sertralina nei neonati sono risultati trascurabili o non rilevabili, con l'eccezione di un neonato con livelli sierici corrispondenti a circa il 50% del livello riscontrato nella madre (ma senza evidenti effetti clinici sul neonato). Non sono stati riportati ad oggi eventi avversi sulla salute dei piccoli allattati da madri in trattamento con sertralina, ma non e' possibile escludere eventuali rischi. L'uso di sertralina nelle donne che allattano non e' consigliato a meno che, a giudizio del medico, i benefici siano superiori ai rischi.Indicazioni
La sertralina e' indicata nel trattamento di episodi depressivi maggiori, prevenzione delle recidive di episodi depressivi maggiori, disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia, disturbi ossessivo-compulsivi (OCD) in pazienti adulti e nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 6 e 17 anni, disturbo da ansia sociale, sindrome da stress post-traumatico (PTSD).
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il trattamento concomitante con gli inibitori irreversibili dellemonoaminoossidasi (IMAO) e' controindicato a causa del rischio di sindrome serotoninergica con sintomi come agitazione, tremori ed ipertermia. Il trattamento con sertralina non deve essere avviato per almeno 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con un IMAO irreversibile. Il trattamento con sertralina deve essere interrotto almeno 7 giorniprima di iniziare il trattamento con un IMAO irreversibile. L'uso concomitante di pimozide e' controindicato.
Composizione ed Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, calcio fosfato diidrato dibasico, idrossi-propil-cellulosa, sodio amido glicolato (TipoA), magnesio stearato. Rivestimento della compressa: opadry white YS-1R-7003 contenente ipromellosa, macrogol, titanio diossido (E171) polisorbato 80; opadry clear YS-1R-7006 contenente ipromellosa e macrogol.
Avvertenze
L'esperienza clinica non consente di stabilire quale sia il momento piu' opportuno per passare da una terapia con altri SSRI, antidepressivi o farmaci indicati nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsiviad una con sertralina. Si richiede cautela e vigilanza medica. Effettuare con cautela la somministrazione concomitante con altri farmaci che potenziano gli effetti della neurotrasmissione serotoninergica ed evitare se possibile. Si segnala insorgenza di sintomi di mania/ipomaniain un piccolo numero di pazienti trattati. Pertanto usare con cautelain pazienti con anamnesi di mania/ipomania e tenere sotto supervisione medica. Interrompere in caso di fase maniacale. I sintomi psicotici possono aggravarsi nei pazienti schizofrenici. Possono verificarsi convulsioni; evitare l'uso in pazienti con epilessia instabile e monitorare in caso di epilessia controllata. Interrompere in caso di convulsioni. La depressione e' associata ad un aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio. Poiche' possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, controllare fino a miglioramento. Il rischio disuicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Altre condizioni psichiatriche per le quali la sertralina viene prescritta possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento o pensieri suicidari e possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori osservare le precauzioni seguite per i pazienti con altre patologie psichiatriche. Avvertiti della necessita' di monitorare e di riportare qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamenti o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali. Non usare per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta', ad eccezione dei pazienti affetti da disturbi ossessivo-compulsivi di eta' compresa tra 6 e 17 anni. Comportamenti suicidari e ostilita' sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto aplacebo. Se si decidesse di effettuare il trattamento, monitorare perla comparsa di sintomi suicidari. Non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine in bambini e adolescenti relativi alla crescita, alla maturazione ed allo sviluppo cognitivo e comportamentale. Tenere sotto osservazione i pazienti pediatrici sottoposti a trattamento a lungo termine per il possibile sviluppo di anomalie relative a tali processi. Sono stati riportati casi di disturbi emorragici a livello cutaneo, quali ecchimosi e porpora, ed altri eventi emorragici come sanguinamento gastrointestinale o ginecologico. Si consiglia cautela nei pazienti che assumono SSRI, in particolare in concomitanza con i farmaci che notoriamente influiscono sulla funzione piastrinica, come anchein pazienti con precedenti disturbi emorragici. L'iponatremia puo' verificarsi a seguito di trattamento. In molti casi, l'iponatremia sembra essere il risultato di una sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH). Sono stati segnalati casi di livelli disodio sierico inferiori a 110 mmol/l. I pazienti anziani possono essere maggiormente a rischio di iponatremia. Anche i pazienti che assumono diuretici o che presentano comunque una deplezione di volume possonopresentare un rischio maggiore. Considerare l'interruzione in pazienti con iponatremia sintomatica e istituire un'appropriata terapia medica. I segni e i sintomi dell'iponatremia includono cefalea, difficolta'di concentrazione, compromissione della memoria, confusione, debolezza ed instabilita' fisica che puo' causare cadute. I segni ed i sintomiassociati ai casi piu' gravi e/o acuti hanno incluso allucinazioni, sincope, attacchi epilettici, coma, arresto respiratorio e morte. I sintomi da sospensione sono comuni, in particolare in caso di brusca interruzione. Negli studi clinici l'incidenza delle reazioni da sospensione e' stata del 23% nei pazienti che interrompevano la sertralina rispetto al 12% dei pazienti che proseguivano il trattamento. Il rischio dicomparsa dei sintomi da sospensione puo' dipendere da diversi fattori, compresi la durata e la dose della terapia e la frequenza della riduzione della dose. Le reazioni piu' comunemente segnalate sono state capogiri, disturbi del sensorio, disturbi del sonno, agitazione o ansia,nausea e/o vomito, tremore e cefalea. In casi molto rari questi sintomi sono comparsi in pazienti che avevano inavvertitamente saltato una dose. Si consiglia di ridurre gradualmente la dose quando si sospende il trattamento, in un arco di tempo di diverse settimane o mesi, in base alle necessita' del paziente. L'uso e' stato associato allo sviluppo di acatisia, spesso associata all'impossibilita' di sedere o stare immobile. Cio' e' piu' probabile che accada entro le prime settimane ditrattamento. Nei pazienti che presentano questi sintomi, l'aumento del dosaggio puo' essere dannoso. La sertralina e' ampiamente metabolizzata nel fegato. Uno studio di farmacocinetica con somministrazione di dosi multiple condotto in soggetti con cirrosi epatica lieve e non progressiva ha dimostrato un aumento dell'emivita plasmatica del farmaco e una AUC e Cmax corrispondenti a circa tre volte i valori riscontratinei soggetti normali. Non sono state osservate differenze significative tra i due gruppi relativamente al legame con le proteine plasmatiche. Pertanto, usare con cautela in soggetti con disturbi epatici. Se somministrato in pazienti con insufficienza epatica adottare dosaggi piu' bassi o meno frequenti. Non usare in pazienti con compromissione epatica grave. La sertralina e' ampiamente metabolizzata e la quantita' di farmaco escreta nelle urine sotto forma immodificata risulta trascurabile. Negli studi condotti su pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata o da moderata a grave i parametri farmacocinetici (AUC0-24 o Cmax) dopo somministrazione di dosi multiple non si sono rivelati significativamente dissimili dai controlli. Il dosaggio non deve essere modificato in relazione al grado di compromissione renale. Il tipoe l'incidenza delle reazioni avverse nei pazienti anziani sono risultati simili a quelli riscontrati nei pazienti piu' giovani. L'uso e' stato comunque associato a casi di iponatremia clinicamente significativa nei pazienti anziani, che possono essere maggiormente a rischio. In pazienti con diabete il trattamento puo' alterare il controllo glicemico, forse a causa di un miglioramento dei sintomi depressivi. Monitorare il controllo glicemico. Puo' essere necessario un aggiustamento della dose di insulina e/o degli ipoglicemizzanti orali. Non sono disponibili studi clinici che abbiano stabilito i rischi o i benefici dell'uso combinato di ECT e sertralina.
Gravidanza e Allattamento
>>Gravidanza. Non sono disponibili studi adeguati sulle donne in gravidanza. Tuttavia, i numerosi dati disponibili non hanno rivelato che sertralina induca malformazioni congenite. Negli studi condotti sugli animali sono stati osservati effetti sulla riproduzione, probabilmente causati dalla tossicita' conseguente all'azione farmacodinamica del composto nei confronti della madre e/o dall'azione farmacodinamica diretta del composto nei confronti del feto. In alcuni neonati, le cui madri erano state sottoposte a terapia con sertralina, e' stata riportata una sintomatologia compatibile con la sindrome da privazione da farmaco. La stessa sintomatologia e' stata riportata anche con altri antidepressivi SSRI. L'uso di sertralina non e' raccomandato in gravidanza, ameno che le condizioni cliniche della donna siano tali che i beneficidel trattamento superino i potenziali rischi. I neonati devono esseretenuti sotto osservazione se l'utilizzo della sertralina da parte della madre continua durante le ultime fasi della gravidanza, in particolare nel terzo trimestre. In seguito all'uso materno di sertralina durante gli ultimi mesi di gravidanza possono presentarsi nel neonato i seguenti sintomi: difficolta' respiratoria, cianosi, apnea, episodi convulsivi, alterazioni della temperatura, difficolta' nell'alimentazione,vomito, ipoglicemia, ipertonia, ipotonia, iperreflessia, tremori, nervosismo, irritabilita', letargia, pianto continuo, sonnolenza e difficolta' del sonno. Questi sintomi possono essere conseguenti agli effetti serotoninergici o ai sintomi da sospensione. Nella maggior parte deicasi le complicanze si manifestano immediatamente o in tempi brevi (>Allattamento. I dati pubblicati sui livelli di sertralina rilevabile nel latte materno evidenziano che piccole quantita' di sertralina e del suo metabolita N-desmetilsertralina sono escreti nel latte materno. Generalmente i livelli sierici di sertralina nei neonati sono risultati trascurabili o non rilevabili, con l'eccezione di un neonato con livelli sierici corrispondenti a circa il 50% del livello riscontrato nella madre (ma senza evidenti effetti clinici sul neonato). Non sono stati riportati ad oggi eventi avversi sulla salute dei piccoli allattati da madri in trattamento con sertralina, ma non e' possibile escludere eventuali rischi. L'uso di sertralina nelle donne che allattano non e' consigliato a meno che, a giudizio del medico, i benefici siano superiori ai rischi.
Interazioni con altri prodotti
>>Controindicato. La sertralina non deve essere utilizzata in combinazione con gli IMAO irreversibili (non selettivi) come la selegilina. Il trattamento con sertralina non deve essere avviato almeno nei 14 giorni successivi all'interruzione del trattamento con un IMAO irreversibile (non selettivo). Il trattamento con sertralina deve essere interrotto almeno nei 7 giorni che precedono l'inizio del trattamento con un IMAO irreversibile (non selettivo). A causa del rischio di sindrome serotoninergica, la combinazione di sertralina ed un IMAO reversibile e selettivo, come la moclobemide, non e' raccomandato. A seguito di trattamento con un inibitore reversibile e selettivo delle MAO e' possibile un periodo di interruzione inferiore ai 14 giorni prima di iniziare il trattamento con sertralina. Si raccomanda di interrompere il trattamento con sertralina almeno nei 7 giorni che precedono l'inizio del trattamento con un IMAO reversibile. L'antibiotico linezolid e' un IMAO debole reversibile e non selettivo e non deve essere somministrato ai pazienti in trattamento con sertralina. Reazioni avverse gravi sono state riportate in pazienti che hanno recentemente interrotto il trattamento con un IMAO ed iniziato quello con sertralina, o che hanno interrotto di recente la terapia con sertralina prima di iniziare il trattamento con un IMAO. Queste reazioni hanno incluso tremore, mioclono, diaforesi, nausea, vomito, vampate di calore, capogiri ed ipertermia con caratteristiche sovrapponibili a quelle della sindrome maligna da neurolettici, convulsioni e morte. Un aumento dei livelli di pimozide di circa il 35% e' stato osservato in uno studio condotto con pimozide in singola dose (2 mg). Questo aumento dei livelli non e' stato associatoad alterazioni dell'ECG. Mentre non si conosce il meccanismo di questa interazione, a causa del ristretto indice terapeutico della pimozide, la somministrazione concomitante di sertralina e pimozide e' controindicata. >>Somministrazione concomitante non raccomandata. La somministrazione concomitante di sertralina 200 mg/die non ha potenziato gli effetti di alcool, carbamazepina, aloperidolo o fenitoina sulla performance cognitiva e psicotomoria nei soggetti sani; tuttavia, l'uso concomitante di sertralina e alcool non e' raccomandato. >>Precauzioni particolari. Nel corso di uno studio controllato verso placebo effettuato su volontari sani, la co-somministrazione di sertralina e litio non hacomportato alterazioni significative della farmacocinetica del litio,ma ha determinato un incremento degli episodi di tremore rispetto al gruppo in terapia con placebo, evidenziando una possibile interazione farmacodinamica. Quando la sertralina viene somministrata con il litioi pazienti devono essere opportunamente monitorati. Da uno studio clinico controllato verso placebo condotto su volontari sani e' emerso che la somministrazione cronica di sertralina alla dose di 200 mg/die non causa una inibizione clinicamente significativa del metabolismo della fenitoina. Poiche' in alcuni casi in pazienti in trattamento con sertralina e' stata riportata l'esposizione ad alti livelli di fenitoina si consiglia comunque di monitorare le concentrazioni plasmatiche di fenitoina dopo l'inizio della terapia con sertralina, effettuando gli opportuni aggiustamenti posologici della fenitoina. Inoltre, la somministrazione concomitante di fenitoina puo' causare una riduzione dei livelli plasmatici di sertralina. Nella fase di commercializzazione del prodotto sono stati raramente segnalati casi di pazienti con debolezza,iperreflessia, incoordinazione, confusione, ansia e agitazione a seguito dell'uso di sertralina e sumatriptan. I sintomi della sindrome serotoninergica possono verificarsi anche con altri farmaci della stessa classe (triptani). Se l'uso concomitante di sertralina e triptani e' clinicamente giustificato, si consiglia un'appropriata osservazione delpaziente. La somministrazione concomitante di sertralina 200 mg/die ewarfarin ha comportato un piccolo ma statisticamente significativo aumento del tempo di protrombina, che in alcuni casi rari puo' alterare il valore di INR. Pertanto, il tempo di protrombina deve essere attentamente monitorato quando si inizia o si interrompe il trattamento con sertralina. Interazioni con altri medicinali, digossina, atenololo, cimetidina La somministrazione concomitante di cimetidina ha causato unariduzione sostanziale della clearance della sertralina. Il significato clinico di queste variazioni non e' noto. La sertralina non ha avutoeffetti sulla capacita' di blocco beta-adrenergico dell'atenololo. Non sono state osservate interazioni tra sertralina 200 mg/die e digossina. Il rischio di sanguinamento puo' aumentare quando i medicinali cheagiscono sulla funzione piastrinica (ad es. FANS, acido acetilsalicilico e ticlopidina) o altri medicinali che possono aumentare il rischiodi sanguinamento vengono somministrati insieme agli SSRI, inclusa la sertralina. La sertralina puo' esercitare un'azione inibitoria lieve-moderata dell'attivita' del CYP 2D6. La somministrazione cronica di sertralina 50 mg/die ha evidenziato un incremento moderato (media 23%-37%) dei livelli plasmatici steady-state di desipramina (un marker dell'attivita' dell'isozima CYP 2D6). Interazioni clinicamente rilevanti possono verificarsi con altri substrati del CYP 2D6 con un indice terapeutico ristretto tra cui gli antiaritmici di classe 1C come il propafenone e la flecainide, gli antidepressivi triciclici e gli antipsicotici tipici, specialmente se la sertralina viene somministrata ad alti dosaggi. La sertralina non agisce come inibitore di CYP 3A4, CYP 2C9, CYP 2C19 e CYP 1A2 in misura clinicamente rilevante. Cio' e' stato confermato dagli studi di interazione in-vivo condotti con substrati del CYP 3A4 (cortisolo endogeno, carbamazepina, terfenadina, alprazolam), il substrato del CYP 2C19 diazepam e i substrati del CYP 2C9 tolbutamide, glibenclamide e fenitoina. Gli studi in vitro indicano che la sertralina ha un potenziale di inibizione trascurabile o del tutto inesistenteper il CYP 1A2.
Forme Farmacologiche
- sertralina arr 7cpr riv 50mg
- sertralina arr 14cpr riv 50mg
- sertralina arr 20cpr riv 50mg
- sertralina arr 28cpr riv 50mg
- sertralina arr 30cpr riv 50mg
- sertralina arr 35cpr riv 50mg
- sertralina arr 49cpr riv 50mg
- sertralina arr 50cpr riv 50mg
- sertralina arr 50cpr riv 50mg
- sertralina arr 98cpr riv 50mg
- sertralina arr 100cpr riv 50mg
- sertralina arr 250cpr riv 50mg
- sertralina arr 294cpr riv 50mg
- sertralina arr 7cpr riv 100mg
- sertralina arr 14cpr riv 100mg
- sertralina arr 20cpr riv 100mg
- sertralina arr 28cpr riv 100mg
- sertralina arr 30cpr riv 100mg
- sertralina arr 35cpr riv 100mg
- sertralina arr 49cpr riv 100mg
- sertralina arr 50cpr riv 100mg
- sertralina arr 50cpr riv 100mg
- sertralina arr 98cpr riv 100mg
- sertralina arr 100cpr riv 100m
- sertralina arr 250cpr riv 100m
- sertralina arr 294cpr riv 100m
- sertralina arr 15cpr riv 50mg
- sertralina arr 15cpr riv 100mg
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Conservazione del prodotto
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