seractil 10 compresse rivestite 400mg neopharmed gentili spa

Che cosa è seractil 10cpr riv 400mg?

Seractil compresse rivestite divisibili prodotto da neopharmed gentili spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Seractil risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di prodotti antiinfiammatori e antireumatici non steroidei, derivati dell'acido propionico.
Contiene i principi attivi: dexibuprofene
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita con film contiene dexibuprofene.
Codice AIC: 034765139 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico del dolore e dell'infiammazione associati ad osteoartrite. Trattamento sintomatico acuto del dolore durante il periodo mestruale (dismenorrea primaria). Trattamento sintomatico di altreforme di dolore lieve o moderato come il dolore muscolo-scheletrico eil dolore dentale.

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Posologia

Il dosaggio deve essere adattato secondo la gravita' del disturbo e lo stato del paziente. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti utilizzando la piu' bassa dose efficace per il piu' breve periodo necessario al controllo dei sintomi. La dose singola massima e' 400 mg, ladose massima giornaliera e' 1200 mg di dexibuprofene. Le compresse da200 e 400 mg possono essere divise in due parti uguali. Osteoartrite:600-900 mg al giorno, suddivisa fino a tre somministrazioni. La dose giornaliera puo' essere aumentata fino a 1200 mg in pazienti con sintomatologia acuta o in corso di riacutizzazione. Dismenorrea: da 600 a 900 mg al giorno, suddivisa fino a tre somministrazioni. Dolore lieve omoderato: 600 mg al giorno suddivisa fino a tre somministrazioni. Se risulta necessario, in pazienti affetti da dolore acuto la dose puo' essere temporaneamente aumentata sino a 1200 mg al giorno. Non sono stati condotti studi sull'uso di dexibuprofene nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni): non sono stati stabiliti parametri di sicurezza ed efficacia e quindi non e' raccomandato l'uso in questa fascia di eta'.Negli anziani non sono necessarie particolari modifiche dei dosaggi descritti. Tuttavia, e' opportuna una valutazione e una riduzione delladose individuale a causa dell'aumentata suscettibilita' degli anzianialle reazioni avverse del tratto gastrointestinale. Pazienti con disfunzione epatica lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte e devono essere strettamente controllati. Pazienti con disfunzione renale lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte. Le compresse possono essere assunte a stomaco pieno o vuoto. In genere i FANS vengono preferibilmente assunti dopo i pasti per ridurre l'irritazione gastrointestinale. Tuttavia e' prevedibile in alcuni pazienti una latenza nell'insorgenza dell'effetto terapeutico se le compresse vengono assunte con i pasti o immediatamente dopo i pasti.

Effetti indesiderati

Infezioni e infestazioni. Molto raro <= 1/10.000: peggioramento dell'infiammazione correlata all'infezione (fascite necrotizzante). Patologie del sistema emolinfopoietico: il tempo di sanguinamento puo' essereprolungato; raro >= 1/10.000, < 1/1.000: casi di disordini ematologici che includono trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica o anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune >= 1/1.000, < 1/100: porpora (inclusa porpora allergica), angioedema; raro: reazione anafilattica; molto raro: reazione di ipersensibilita' generalizzata, inclusi sintomi comefebbre con rash cutaneo, dolore addominale, mal di testa, nausea e vomito, segni di danno epatico, anche meningite asettica. Nella maggior parte dei casi in cui e' stata segnalata meningite asettica con ibuprofene, era presente qualche forma di malattia autoimmune (lupus eritematoso sistemico o altre malattie del collagene) come fattore di rischio. Nel caso di reazione di ipersensibilita' grave e generalizzata possono presentarsi gonfiore del viso, della lingua e della laringe, broncospasmo, asma, tachicardia, ipotensione e shock. Disturbi psichiatrici.Non comune: ansia; raro: reazione psicotica, depressione, irritabilita'. Patologie del sistema nervoso. Comune >= 1/100, < 1/10: sonnolenza, mal di testa, capogiro, vertigini; non comune: insonnia, irrequietezza; raro: disorientamento, confusione, agitazione; molto raro: meningite asettica. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi; raro:ambliopia tossica reversibile. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito; raro: compromissione dell'udito. Patologie gastrointestinali. Molto comune >= 1/10: dispepsia, dolore addominale; comune: diarrea, nausea, vomito; non comune: ulcere ed emorragie gastrointestinali, gastrite, stomatite ulcerativa, melena; raro: perforazionegastrointestinale, flatulenza, costipazione, esofagite, stenosi esofagea, recrudescenza di malattie diverticolari, coliti emorragiche aspecifiche, colite ulcerosa o Morbo di Crohn. Se si verificano perdite ematiche gastrointestinali queste possono causare anemia ed ematemesi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash cutaneo; non comune: orticaria, prurito; molto raro: eritema multiforme, necrolisi epidermica, lupus eritematoso sistemico, alopecia, reazioni di fotosensitivita', gravi reazioni cutanee tipo Sindrome di Stevens- Johnson, necrolisi acuta tossico-epidermica (Sindrome di Lyell) e vasculite allergica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite, broncospasmo. Patologie renali e urinarie. Molto raro: nefrite interstiziale, sindrome nefrosica e insufficienza renale. Patologie epatobiliari. Raro: funzione epatica anormale, epatiti e ittero. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.Comune: affaticamento. Ritenzione idrica: i pazienti con ipertensionearteriosa o compromissione renale sembrano essere predisposti. Edema,ipertensione arteriosa e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in concomitanza al trattamento con FANS. L'uso di ibuprofene puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi.

Indicazioni

Trattamento sintomatico del dolore e dell'infiammazione associati ad osteoartrite. Trattamento sintomatico acuto del dolore durante il periodo mestruale (dismenorrea primaria). Trattamento sintomatico di altreforme di dolore lieve o moderato come il dolore muscolo-scheletrico eil dolore dentale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Pazienti con ipersensibilita' al dexibuprofene, a qualsiasi altro FANS o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel prodotto. Pazienti in cui sostanze con analogo meccanismo d'azione possono scatenare attacchi di asma, broncospasmo, rinite acuta o causare polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico. Pazienti con storia di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlate a pregressa terapia con FANS. Pazienti con sospetta o attiva o con pregressa ulcera peptica/emorragica ricorrente. Pazienti con emorragia cerebrovascolare o con altre emorragie in corso. Pazienti con morbo di Crohn attivo o con colite ulcerosaattiva. Pazienti con insufficienza cardiaca grave. Pazienti con disfunzione renale grave (VFG < 30 ml/min). Pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa. A partire dal sesto mese di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo compressa: ipromellosa cellulosa microcristallina carmellosa calcica silice colloidale anidra talco. Rivestimento: ipromellosa titanio diossido (E171) triacetina talco macrogol 6000.

Avvertenze

L'uso di Dexibuprofene deve essere evitato in concomitanza con altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2. I pazienti anziani presentano un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS specialmente perforazioni ed emorragie gastrointestinali che possono essere fatali. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono risultare fatali, possono insorgere durante il trattamento con qualsiasi FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento impiegando la dose minima. L'uso concomitante di agenti protettori deve essere considerato in questi pazienti, cosi' pure in quei pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico, o di altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale in particolare se anziani, devono segnalare qualsiasi sintomo addominale. Si raccomanda particolare cautela in pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come i corticosteroidi orali, gli anticoagulanti come warfarin, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o gli agenti antiaggreganti piastrinici come l'acido acetilsalicilico. Quando si verificano emorragie o ulcerazioni gastrointestinali, il trattamento deve essere sospeso. Si raccomanda particolare cautela nella somministrazione dei FANS, nel caso di soggetti con storia di malattie gastrointestinali poiche' tali condizioni potrebbero essere esacerbate. Possono comparire reazioni allergiche. Cautela deve essere adottata in soggetti con storia di asma bronchiale o che ne soffrono, dal momento che i FANS in tali soggetti, possono causare broncospasmo. Sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. L'uso di ibuprofene puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione arteriosa non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene solo dopo un'attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare. Cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti affetti da malattie renalied epatiche; deve essere preso in considerazione il rischio di ritenzione di fluidi, edema e peggioramento della funzionalita' renale. In caso di trattamento di questi pazienti con dexibuprofene, deve essere impiegata la piu' bassa dose efficace e la funzionalita' renale deve essere regolarmente controllata. Dexibuprofene puo' essere associato ad effetti collaterali renali che possono portare a glomerulonefrite, nefriti interstiziali, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta. Dexibuprofene puo' aumentare i valori di azotemia e di creatininemia. Dexibuprofene puo' causare un lieve aumento transitorio di alcuni parametri epatici ed anche incrementi significativi delle SGOT e SGPT. In caso di consistenti aumenti di questi parametri, la terapia deve essere interrotta. L'uso abituale puo' comportarel'instaurarsi di lesioni renali con rischio di insufficienza renale. Deve pertanto essere evitata l'associazione con ibuprofene o con altriFANS. Sono state segnalate gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali. La somministrazione di dexibuprofene deve essere interrotta alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Dexibuprofene puo' inibire, in maniera reversibile la funzionalita' e l'aggregazione piastrinica e prolungareil tempo di sanguinamento. Occorre cautela con pazienti affetti da diatesi emorragica ed altri disordini della coagulazione e quando si somministra dexibuprofene in concomitanza con anticoagulanti orali. Dati da studi preclinici indicano che l'inibizione dell'aggregazione piastrinica determinata da acido acetilsalicilico somministrato a basse dosipuo' risultare alterata dalla somministrazione concomitante di FANS come dexibuprofene. Questa interazione puo' ridurre l'effetto protettivo cardiovascolare. Pertanto nel caso di somministrazione concomitante di acido acetilsalicilico a basse dosi, si deve prestare particolare attenzione se la durata del trattamento eccede il breve termine. Nel caso in cui sia utilizzato per il trattamento del dolore acuto quando e'richiesto un rapido sollievo dal dolore, si puo' verificare in alcunipazienti un inizio dell'attivita' ritardato, dovuto al tempo necessario per raggiungere il massimo livello plasmatico e un prolungamento dell'attivita' dopo l'assunzione di cibo. Pazienti trattati per lungo tempo con dexibuprofene, devono essere controllati cautelativamente. Dexibuprofene deve essere somministrato con cautela ai soggetti affetti da lupus eritematoso sistemico e da diverse malattie del tessuto connettivo. I FANS possono mascherare i sintomi di un'infezione. Eccezionalmente, la varicella puo' essere l'origine di complicazioni cutanee gravi e infezioni dei tessuti molli: e' sconsigliato l'uso di dexibuprofenin caso di varicella. Nel corso di uso prolungato di analgesici ad alte dosi, al di fuori delle indicazioni terapeutiche, si puo' manifestare cefalea che non va trattata aumentando le dosi del medicinale in questione. Farmaci che inibiscono la ciclossigenasi/sintesi di prostaglandine possono compromettere la fertilita' in modo reversibile e quindinon sono raccomandati in donne che cercano di concepire. Donne che presentano difficolta' a concepire o che si stanno sottoponendo a esami per l'infertilita', devono considerare la sospensione della terapia con dexibuprofene.

Gravidanza e Allattamento

L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' esercitare effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embriofetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi in seguito all'uso di inibitori della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza i FANS devono essere somministrati solo se strettamente necessario. Se si ricorre ai FANS nel primo e secondo trimestre di gravidanza, deve essere utilizzata la piu' bassa dose efficace e per la piu' breve durata possibile di trattamento. Nell'ultimo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:tossicita' cardiopolmonare, danneggiamento della funzionalita' renale; ed esporre la madre ed il neonato, al termine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, inibizione delle contrazioni uterine e ritardo o prolungamento del travaglio. Pertanto, dexibuprofene e' controindicato a partire dal sesto mese di gravidanza.Ibuprofene presenta un trascurabile passaggio nel latte materno. L'allattamento e' possibile con dexibuprofene, se il dosaggio utilizzato e' basso ed il periodo di trattamento e' breve. I FANS possono compromettere la fertilita' in maniera reversibile e non sono raccomandati in donne che cercano di concepire.

Interazioni con altri prodotti

In generale i FANS devono essere usati con cautela se somministrati in concomitanza con altri farmaci che possono aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento gastrointestinale o di compromissione della funzionalita' renale. Non e' raccomandato l'uso contemporaneo con anticoagulanti: l'effetto degli anticoagulanti puo' essere potenziato dai FANS. Devono essere effettuati test della coagulazione del sangue all'inizio del trattamento e il dosaggio degli anticoagulanti deve essere modificato. Metotrexato >= 15 mg/settimana: la somministrazione di FANS e metotrexato entro le 24 ore, puo' comportare l'incremento dei livelli ematici di metotrexato con potenziale incremento della tossicita' del metotrexato: non e' raccomandato l'uso concomitante di dexibuprofene. I FANS possono aumentare i livelli plasmatici del litio: la combinazione non e' raccomandata. Nel caso in cui l'associazione sia necessaria devono essere effettuati frequenti controlli del litio. Si deve considerare la possibilita' di ridurre la dose di litio. Altri FANS e salicilati: l'uso contemporaneo deve essere evitato, poiche' la somministrazione simultanea di differenti FANS puo' incrementare il rischio di ulcere gastro-intestinali e di emorragie. Acido acetilsalicilico: la co-somministrazione puo' alterare l'inibizione dell'aggregazione piastrinica determinata da acido acetilsalicilico a basse dosi, tramite l'inibizione competitiva del sito di acetilazione della cicloossigenasi nellepiastrine. I FANS possono diminuire l'efficacia dei beta-bloccanti, probabilmente a causa dell'inibizione della formazione di prostaglandine ad azione vasodilatante. L'uso contemporaneo di FANS e di ACE inibitori o di antagonisti dei recettori dell'angiotensina II puo' essere associato all'aumento del rischio di insufficienza renale acuta. Quando somministrata ad anziani e/o a pazienti disidratati, questa associazione puo' causare insufficienza renale acuta agendo direttamente sulla filtrazione glomerulare. Si raccomanda un attento controllo della funzionalita' renale all'inizio del trattamento. Inoltre, la somministrazione a lungo termine di FANS puo', in teoria, ridurre l'effetto antiipertensivo degli antagonisti recettoriali dell'angiotensina II. Pertanto si raccomanda attenzione nel caso sia richiesta questa associazione e si raccomanda di effettuare un attento controllo della funzionalita' renale all'inizio del trattamento. Ciclosporina, tacrolimus, sirolimus e antibiotici aminoglicosidici: il trattamento concomitante con FANS puo' aumentare il rischio di nefrotossicita'. Durante il trattamento concomitante, la funzionalita' renale deve essere strettamente controllata. Corticosteroidi: aumentato rischio di ulcera gastrointestinale o emorragia. I FANS possono incrementare il livello plasmatico di digossina nel sangue e quindi aumentare il rischio di tossicita' da digossina. Metotrexato < 15 mg/settimana: dexibuprofene puo' aumentare i livelli di metotrexato. Se si usa il dexibuprofene in associazione con bassedosi di metotrexato, si devono effettuare attenti controlli ematologici. In presenza anche solo di una lieve compromissione renale e' richiesto un maggior controllo e la funzionalita' renale deve essere controllata per prevenire qualsiasi riduzione della clearance del metotrexato. Alcuni FANS possono spiazzare la fenitoina dai siti di legame con le proteine plasmatiche, con la possibilita' di un aumento dei livelli serici di fenitoina ed aumento della sua tossicita': si raccomanda di adattare la dose di fenitoina sulla base del controllo dei livelli plasmatici e/o dei segni di tossicita' osservati. Fenitoina, fenobarbitale e rifampicina: la co-somministrazione di agenti induttori di CYP2C8 e CYP2C9, puo' ridurre gli effetti del dexibuprofene. Antiaggreganti piastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. Tiazidi, sostanze tiazidi-correlate e diuretici dell'ansa e diuretici risparmiatori del potassio: l'uso concomitante di un FANS e di un diuretico puo' aumentare il rischio di insufficienza renale secondaria ad una riduzione del flusso ematico renale. E' stato segnalato che i FANS aumentano i livelli plasmatici di potassio: si deve prestare particolare attenzione nel caso di uso concomitante con farmaci che aumentino i livelli plasmatici di potassio e devono essere controllati i livelli plasmatici di potassio. Si raccomanda cautela quando dexibuprofene e' somministrato in concomitanza a trombolitici, ticlopidina e altri antiaggreganti piastrinici, a causa del rischio di aumento dell'effetto antiaggregante piastrinico. L'uso concomitante di un FANS e sulfanilurea puo'causare fluttuazioni dei livelli plasmatici del glucosio. E' stato riportato che l'uso concomitante di FANS e zidovudina aumenta il rischiodi emartrosi e ematomi in pazienti con emofilia. Alte dosi di FANS possono aumentare la concentrazione di pemetrexed. In pazienti con funzionalita' renale compromessa, l'uso concomitante di FANS ad alte dosi deve essere evitato nei due giorni precedenti e successivi la somministrazione di pemetrexed. L'eccessivo consumo di alcol durante la terapiacon FANS puo' aumentare gli effetti collaterali gastrointestinali.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.