seloken 28 compresse 200mg compresse a recordati spa
Che cosa è seloken 28cpr 200mg rp?
Seloken compresse rp prodotto da
recordati spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Seloken risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di beta-bloccanti, selettivi, non associati.
Contiene i principi attivi:
metoprololo tartrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: metoprololo tartrato 200 mg.
Codice AIC: 023616042
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'ipertensione arteriosa. Trattamento e prevenzione dell'angina pectoris.
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Posologia
Le compresse del farmaco possono essere assunte indifferentemente prima o dopo i pasti. Seloken compresse a rilascio prolungato (o ciascunadelle due meta') va assunto con un po' di liquido e non deve essere masticato o frantumato. Ipertensione arteriosa: la dose raccomandata e'di 100-200 mg al giorno, in un'unica somministrazione al mattino. Angina pectoris La dose raccomandata e' di 100-200 mg al giorno in un'unica somministrazione al mattino. Pazienti con funzionalita' renale compromessa: per questi pazienti non e' necessario alcun aggiustamento della posologia. Pazienti con funzionalita' epatica compromessa: generalmente, nei pazienti con cirrosi epatica non e' necessario un aggiustamento della posologia, in quanto metoprololo ha un basso legame con le proteine plasmatiche (5-10%). Qualora vi fossero segni di compromissione epatica molto grave (pazienti operati di shunt), deve essere presa in considerazione una riduzione della posologia. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della posologia. Bambini: l'esperienza del trattamento con il farmaco nei bambini e' limitata.
Effetti indesiderati
Metoprololo e' ben tollerato e gli effetti collaterali sono generalmente lievi e reversibili. Di seguito vengono riportati gli eventi avversi occorsi durante le sperimentazioni cliniche o durante l'uso routinario. In molti casi non e' stata stabilita una relazione con il trattamento con metoprololo. Si sono utilizzate le seguenti definizioni di frequenza: molto comune (>=10%), comune (1-9,9%), non comune (0,1-0,9%),raro (0,01-0,09%) e molto raro (< 0,01%). Patologie cardiache. Comune: bradicardia, ipotensione ortostatica (molto raramente con sincope), mani e piedi freddi, palpitazioni; non comune: peggioramento dei sintomi dello scompenso cardiaco, shock cardiogenico in pazienti con infarto miocardico acuto, blocco A-V di primo grado, dolore precordiale. Raro: disturbi della conduzione cardiaca, aritmie cardiache. Patologie vascolari. Non comune: edemi; molto raro: gangrena nei pazienti con preesistenti gravi disturbi circolatori periferici. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: affaticamento; comune: vertigini, cefalea; non comune: parestesie, crampi muscolari; molto raro: disturbi del gusto. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolori addominali, diarrea, stipsi; non comune: vomito; raro: secchezza della bocca. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: trombocitopenia. Patologie epatobiliari. Raro: anormalita' dei test di funzionalita' epatica; molto raro: epatite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: aumento del peso. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: artralgia. Disturbi psichiatrici. Non comune: depressione, difficolta' di concentrazione, sonnolenza od insonnia, incubi notturni; raro: nervosismo, ansia, impotenza/disfunzioni sessuali; molto raro: amnesia/peggioramento della memoria, confusione,allucinazioni. Patologie respiratorie, toraciche e mdiastiniche. Comune: dispnea da sforzo; non comune: broncospasmo; raro: riniti. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi della visione, occhi asciutti od irritati, congiuntiviti. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto raro: tinnito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash (nella forma di orticaria psoriasiforme e lesioni distrofiche della pelle), aumento della sudorazione; raro: perdita di capelli; molto raro: reazioni di fotosensibilita', aggravamento della psoriasi.
Indicazioni
Trattamento dell'ipertensione arteriosa. Trattamento e prevenzione dell'angina pectoris.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri farmaci beta-bloccanti, e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti; blocco atrioventricolare di II o III grado; insufficienza cardiaca in fase di scompenso instabile (edema polmonare, ipoperfusione o ipotensione); pazienti in terapia inotropa continua od intermittente con agonisti dei beta-recettori; bradicardia sinusale clinicamente rilevante; sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale; shock cardiogeno; insufficienza renale grave; severi disturbi circolatori arteriosi periferici. acidosi metabolica; feocromocitoma non trattato. Metoprololo tartrato non deve essere somministrato in pazienti con sospetto di infarto miocardico acuto con frequenza cardiaca inferiore a 45 battiti al minuto, con intervallo P-Q maggiore di 0,24 secondi o con pressione arteriosa sistolica inferiore a 100mm Hg.
Composizione ed Eccipienti
Alluminio silicato; paraffina solida; etilcellulosa; magnesio stearato; titanio diossido (E171); ipromellosa; macrogol 6000.
Avvertenze
I pazienti in trattamento con beta-bloccanti non devono essere trattati con calcio-antagonisti tipo verapamil per via endovenosa. Nei pazienti asmatici, di norma, deve essere somministrata una terapia concomitante a base di beta 2 -agonisti (in compresse o inalatori). Quando si inizia il trattamento con metoprololo il dosaggio dei beta 2 -agonistipotrebbe richiedere un aggiustamento (generalmente un aumento). Durante il trattamento con metoprololo, il rischio di interferenza con il metabolismo dei carboidrati o di ipoglicemia mascherata e' inferiore rispetto ai beta-bloccanti non selettivi. I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati per lo scompenso sia prima che durante il trattamento con metoprololo. Molto raramente, un preesistente disturbo di grado moderato della conduzione A-V potrebbe peggiorare (portando ad un possibile blocco A-V). Nel caso in cui il paziente sviluppasse una crescente bradicardia, metoprololo deve essere somministrato a dosi inferiori oppure sospeso con gradualita'. Metoprololo puo' aggravare i sintomi legati a malattie della circolazione arteriosa periferica. Qualora metoprololo venga prescritto a pazienti con feocromocitoma, deve essere somministrato contemporaneamente un bloccante dei recettori alfa. Si deve evitare una brusca interruzione del trattamento. Se iltrattamento deve essere interrotto, questo dovra' essere fatto, ove possibile, in modo graduale. Nella maggior parte dei pazienti, il trattamento puo' essere sospeso in 14 giorni. Cio' puo' essere fatto diminuendo la dose giornaliera in modo graduale fino a raggiungere la dose finale di 25 mg di metoprololo una volta al giorno. Durante questo periodo, specialmente i pazienti affetti da ischemia cardiaca conclamata devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza. Il rischio di eventi coronarici, tra cui la morte improvvisa, puo' aumentare durante l'interruzione del trattamento con beta-bloccanti. Prima di un intervento chirurgico, l'anestesista deve essere informato che il paziente e' in trattamento con metoprololo. Si raccomanda di non sospendere la terapia con i beta-bloccanti prima di un intervento chirurgico. Si deve evitaredi iniziare il trattamento ad alte dosi in pazienti sottoposti a chirurgia non cardiaca, poiche' e' stato associato con bradicardia, ipotensione ed infarto con esito fatale in pazienti con rischio cardiovascolare. Nei pazienti in trattamento con beta-bloccanti lo shock anafilattico assume una forma piu' severa.
Gravidanza e Allattamento
Come la maggior parte dei farmaci, metoprololo non deve essere somministrato in gravidanza e durante l'allattamento se non strettamente necessario. Come tutti i farmaci antipertensivi, i beta-bloccanti possonocausare nel feto, nel neonato e nel lattante effetti collaterali, ad esempio bradicardia. La quantita' di metoprololo che passa nel latte materno sembra essere trascurabile per dare un beta-blocco nel neonato se la madre viene trattata alle normali dosi consigliate.
Interazioni con altri prodotti
Il metoprololo e' un substrato metabolico dell'isoenzima CYP2D6 del citocromo P450. I farmaci che agiscono come sostanze induttrici o inibitrici di enzimi possono influenzare i livelli plasmatici del metoprololo. I livelli plasmatici del metoprololo possono aumentare con la somministrazione contemporanea di composti metabolizzati dal CYP2D6, ad es. antiaritmici, antistaminici, antagonisti dei recettori H2 dell'istamina, antidepressivi, antipsicotici e inibitori della COX-2. La concentrazione plasmatica del metoprololo viene ridotta dalla rifampicina e puo' essere aumentata da alcool e idralazina. I pazienti in trattamentoconcomitante con farmaci che bloccano i gangli simpatici, con altri beta-bloccanti (ad esempio gocce oculari) e con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), devono essere tenuti sotto stretto controllo medico.Qualora il trattamento concomitante con clonidina debba essere sospeso, e' necessario procedere all'interruzione del trattamento con beta-bloccanti alcuni giorni prima della sospensione della clonidina stessa.Quando metoprololo viene somministrato contemporaneamente a calcio-antagonisti tipo verapamil o diltiazem, puo' verificarsi un aumento degli effetti inotropi e cronotropi negativi. Nei pazienti in trattamento con beta-bloccanti non devono essere somministrati per via endovenosa calcio-antagonisti tipo verapamil. I beta-bloccanti possono aumentare gli effetti inotropi e dromotropi negativi dei farmaci antiaritmici (chinidino simili e amiodarone). I glicosidi digitalici, in associazionecon i beta-bloccanti, possono aumentare il tempo di conduzione atrioventricolare e possono causare bradicardia. Nei pazienti in trattamentocon beta-bloccanti gli anestetici per via inalatoria aumentano l'effetto cardiodepressivo. Il trattamento concomitante con indometacina od altri farmaci inibitori delle prostaglandin-sintetasi puo' portare ad una diminuzione dell'effetto antipertensivo dei beta-bloccanti. In determinate condizioni, in cui si somministra adrenalina a pazienti in trattamento con beta-bloccanti, i beta-bloccanti cardioselettivi interferiscono molto meno sul controllo pressorio di quelli non cardioselettivi. Nei pazienti in trattamento con beta-bloccanti potrebbe essere richiesto un aggiustamento del dosaggio degli antidiabetici orali.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.