seledie*10sir 19000ui axa/1ml nadroparina glaxo allen spa

Che cosa è seledie 10sir 19000ui axa/1ml?

Seledie fialesiringhe prodotto da glaxo allen spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Seledie risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antitrombotici - derivati dall'eparina.
Contiene i principi attivi: nadroparina calcica
Codice AIC: 034668095 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle trombosi venose profonde.

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Posologia

Deve essere somministrato per via sottocutanea. Un'iniezione al giorno per 10 giorni alla dose di 171 U.I. antiXa/kg. A titolo d'esempio e in funzione del peso del paziente le posologie da somministrare sono le seguenti: =90 Kg - 0,9 ml. Se non ci sono controindicazioni, iniziare appena possibile una terapia orale anticoagulante. Non si deve interrompere il trattamento prima di aver raggiunto l'INR richiesto. Per tutta la durata del trattamento si deve effettuare il monitoraggio della conta piastrinica.

Effetti indesiderati

DISTURBI EMATOLOGICI ED EMORRAGICI: molto comuni: manifestazioni emorragiche in vari siti, e prevalentemente legate a preesistenti fattori di rischio, quali lesioni organiche con tendenza emorragica, oppure adeffetti iatrogeni. Rari: alcuni casi di trombocitopenia a volte trombogenica. Molto rari: eosinofilia reversibile in seguito ad interruzione del trattamento. Ematomi spinali o epidurali in associazione con l'uso profilattico dell'eparina nel corso di anestesia spinale o peridurale o di puntura lombare. Gli ematomi hanno causato diversi gradi di alterazione neurologica compresa paralisi prolungata o permanente. DISTURBI CUTANEI E SOTTOCUTANEI: molto comuni: piccoli ematomi nel punto diiniezione. In alcuni casi si puo' notare la comparsa di noduli compatti che non sono indice di un incistamento di eparina. Generalmente questi noduli scompaiono dopo alcuni giorni. Molto rari: necrosi cutanea,generalmente localizzata nel punto d'iniezione; questi fenomeni sono preceduti dalla comparsa di porpora o di placche eritematose, infiltrate e doloranti con o senza sintomi generali. In questi casi e' necessario sospendere immediatamente il trattamento. Reazioni di ipersensibilita', comprendenti angioedema e reazioni cutanee. DISTURBI EPATOBILIARI: comuni: aumento, generalmente transitorio, delle transaminasi. DISTURBI METABOLICI: molto rari: iperkaliemia reversibile correlata alla soppressione, indotta da eparina, della secrezione di aldosterone, in particolare nei pazienti a rischio. DISTURBI A LIVELLO RIPRODUTTIVO: molto rari: priapismo.

Indicazioni

Trattamento delle trombosi venose profonde.

Controindicazioni ed effetti secondari

Anamnesi positiva per trombocitopenia con nadroparina. Sanguinamento attivo o tendenze emorragiche legati a disturbi dell'emostasi, ad eccezione delle coagulopatie da consumo non legate ad eparina. Lesioni organiche a rischio di sanguinamento (ulcera peptica in fase attiva, retinopatie, sindrome emorragica). Nefropatie e pancreopatie gravi, ipertensione arteriosa grave, traumi cranioencefalici gravi nel periodo postoperatorio. Insufficienza renale grave (clearance creatinina < 30 ml/min). Endocardite infettiva acuta (ad eccezione di quelle relative a protesi meccaniche). Accidenti cerebrovascolari emorragici. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.L'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva e' controindicata in quei pazienti che ricevono eparina per motivazioni diverse dalla profilassi.

Interazioni con altri prodotti

ASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE: Acido acetilsalicilico ed altri salicilati(per via generale): aumento del rischio di emorragia (inibizione della funzione piastrinica e aggressione della mucosa gastroduodenale da salicilati). Utilizzare altre sostanze per un effetto antalgico o antipiretico. Fans (per via generale): aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica ed aggressione della mucosa gastroduodenale da farmaci antinfiammatori non steroidei). Se non e' possibileevitare l'associazione, istituire un'attenta sorveglianza clinica e biologica. Ticlopidina: Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica da ticlopidina). E' sconsigliata l'associazionea forti dosi di eparina: L'associazione a basse dosi di eparina (eparinoterapia preventiva) richiede un'attenta sorveglianza clinica e biologica. Altri antiaggreganti piastrinici (clopidogrel, dipiridamolo, sulfinpirazone, ecc..): Aumento del rischio emorragico (inibizione dellafunzione piastrinica). ASSOCIAZIONI CHE NECESSITANO DI PRECAUZIONI PER L'USO: Anticoagulanti orali: potenziamento dell'azione anticoagulante. L'eparina falsa il dosaggio del tasso di protrombina. Al momento della sostituzione dell'eparina con gli anticoagulanti orali: rinforzarela sorveglianza clinica e biologica (tempo di Quick espress o in INR). Per controllare l'effetto degli anticoagulanti orali effettuare il prelievo prima della somministrazione di eparina, nel caso questa sia discontinua o, di preferenza, utilizzare un reattivo non sensibile all'eparina. A causa del tempo di latenza necessario affinche' l'anticoagulante orale sia pienamente efficace, si deve continuare il trattamentocon eparina fino a quando l'INR si sia stabilizzato nel range terapeutico (compreso tra 2 e 3). Glicocorticoidi (via generale): aggravamento del rischio emorragico proprio della terapia con glicocorticoidi (mucosa gastrica, fragilita' vascolare), a dosi elevate o in trattamento prolungato superiore a dieci giorni. L'associazione deve essere giustificata; potenziare la sorveglianza clinica. Destrano (via parenterale): aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica). Adattare la posologia dell'eparina in modo da non superare una ipocoagulabilita' superiore a 1,5 volte il valore di riferimento, durantel'associazione e dopo la sospensione di destrano. In caso di somministrazione contemporanea di acido ascorbico, antistaminici, digitale, penicilline e.v., tetracicline o fenotiazine si puo' avere una inibizione dell'attivita' del farmaco.

Forme Farmacologiche


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