Bradicardia con blocco atrioventricolare (primo e secondo grado) e occasionalmente extrasistole. Vasocostrizione dell'arteria coronaria. Gittata cardiaca ridotta. Dopo la somministrazione la pressione sanguigna dapprima cresce e poi ritorna normale o leggermente inferiore alla norma. Alcuni cani e la maggior parte dei gatti vomitano entro 5-10 minuti dall'iniezione. I gatti possono anche vomitare durante il periodo di risveglio. Una sensibilita' ai rumori forti e' stata osservata in alcuni individui. Si possono osservare anche le seguenti reazioni: aumento della diuresi, ipotermia, depressione respiratoria, cianosi, dolore nel punto di inoculo e tremore muscolare. In casi individuali e' stata riscontrata un'iperglicemia reversibile dovuta alla depressione della secrezione d'insulina. Una reazione avversa rara che e' stata riscontrata a seguito dell'uso della medetomidina, e' l'edema polmonare. Incaso di depressione circolatoria e respiratoria, puo' essere necessario ricorrere alla ventilazione manuale e alla somministrazione d'ossigeno. L'atropina puo' aumentare la frequenza cardiaca. I cani con un peso corporeo inferiore a 10 kg tendono a mostrare con maggiore frequenza le sopra elencate reazioni avverse.

Cani, gatti: effetto sedativo per facilitare la manipolazione. Preanestetico prima dell'anestesia generale. Gatti: in combinazione con la chetamina per l'anestesia generale in caso di piccoli interventi chirurgici di breve durata.

Non usare in animali affetti da: gravi malattie cardiovascolari o respiratorie o diminuzione della funzionalita' epatica o renale; ostruzioni meccaniche del tratto gastro-intestinale (torsione dello stomaco, strozzamenti di ernie, ostruzioni dell'esofago); diabete mellito; statodi shock; cachessia o grave debolezza. Non usare in concomitanza con amine simpaticomimetiche. Non usare in caso di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non usare in animali con problemi oculari nei quali un aumento della pressione nel globo oculare potrebbe avere effetti nocivi.

Paraidrossibenzoato di metile (E 218) 1 mg/ml; paraidrossibenzoato dipropile (E 216) 0,20 mg/ml.

La detenzione e somministrazione del medicinale deve essere effettuata esclusivamente dal medico veterinario. E' possibile che la medetomidina non fornisca un'analgesia per tutta la durata dell'effetto sedativo, e pertanto si deve prendere in considerazione una somministrazione supplementare per le procedure dolorose. Si deve eseguire un esame clinico in tutti gli animali prima dell'uso di prodotti medicinali veterinari per il trattamento sedativo e/o l'anestesia generale. Si devono evitare dosi piu' elevate di medetomidina nelle razze canine giganti. Si deve fare attenzione, quando si combina la medetomidina con prodottianestetici o sedativi (da es. chetamina, tiopentale, propofol, alotano), a causa dei suoi marcati effetti di risparmio sugli anestetici. Ladose di anestetico deve essere ridotta di conseguenza e valutata in relazione alla risposta a causa dell'enorme variabilita' dei fabbisognitra un paziente e l'altro. Gli animali devono essere a digiuno da 12 ore prima dell'anestesia. L'animale deve essere portato in un ambientecalmo e silenzioso affinche' l'effetto sedativo sia massimo. Cio' richiede circa 10-15 minuti. I cani e i gatti ammalati e debilitati devono essere soltanto presedati con la medetomidina prima dell'induzione edel mantenimento dell'anestesia generale a seconda della valutazione rischi-benefici. Si deve fare attenzione a somministrare la medetomidina ad animali con malattie cardiovascolari, anziani od in cattive condizioni generali di salute. La funzionalita' epatica e renale devono essere valutate prima della somministrazione. La medetomidina puo' provocare una depressione respiratoria e in queste circostanze puo' essere necessaria una ventilazione manuale e la somministrazione d'ossigeno. Per ridurre il tempo di risveglio a seguito di un'anestesia o di sedazione, si puo' annullare l'effetto del farmaco mediante la somministrazione di un antagonista alfa-2 come ad es. l'atipamezolo o la yohimbina. Poiche' la chetamina da sola puo' provocare dei crampi, gli antagonisti alfa-2 non devono essere somministrati prima di 30-40 minuti dopo la chetamina. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto: incaso d'ingestione accidentale o di autoinoculazione, rivolgersi immediatamente ad un medico ma NON GUIDARE poiche' si possono verificare effetti sedativi o variazioni della pressione sanguigna. Evitare ogni contatto con la pelle, gli occhi o le mucose. Lavare la pelle contaminata immediatamente con abbondante acqua fresca. Toglietevi tutti i vestiti contaminati che sono in diretto contatto con la pelle. In caso di contatto accidentale del prodotto con gli occhi, sciacquateli subito con abbondante acqua fresca. Se il prodotto e' manipolato da una donna incinta, si deve prestare una particolare attenzione a non autoinocularsi perche' si possono verificare contrazioni uterine e un abbassamentodella pressione sanguigna del feto dopo un'esposizione sistemica accidentale. Per il medico: essendo la medetomidina un agonista alfa-2 recettore adrenergico, i sintomi post-assorbimento possono includere effetti clinici come effetti sedativi legati dose-dipendenti, depressione respiratoria, bradicardia, ipotensione, bocca secca e iperglicemia. Sono state osservate anche aritmie ventricolari. I sintomi respiratori ed emodinamici devono essere trattati sintomaticamente. Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio, i principali sintomi sono un'anestesia o un effetto sedativo prolungati. In alcuni casi si possono manifestare effetti cardio-respiratori. Per il trattamento degli effetti cardio-respiratori da sovradosaggio, si raccomanda la somministrazione di un antagonista alfa-2 come l'atipamezolo o la yohimbina, purche' l'annullamento dell'effetto sedativo non sia pericoloso per il paziente (l'atipamezolo non annulla tutti gli effetti della chetamina che possono provocare crisi epilettiche nei cani e crampi nei gatti se usato da solo). Gliantagonisti alfa-2 devono essere somministrati non prima di 30-40 minuti dopo la chetamina. Usare l'atipamezolo cloridrato in dosi da 5 mg/ml per via intramuscolare nei cani allo stesso volume di Sedator, e dimezzate il volume nei gatti. La dose richiesta di atipamezolo cloridrato corrisponde nei cani a 5 volte la dose in mg di medetomidina cloridrata somministrata in precedenza e nei gatti a 2 volte e mezzo la dose. Se e' fondamentale arrestare la bradicardia ma mantenere l'effetto sedativo, si puo' utilizzare l'atropina. In assenza di studi di compatibilita', questo prodotto medicinale veterinario non deve essere mescolato con altri prodotti medicinali veterinari.