securact*iniet 1sir 10mg/1ml metotrexato sandoz spa
Che cosa è securact iniet 1sir 10mg/1ml?
Securact preparazione iniettabile prodotto da
sandoz spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Securact risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di immunosoppressori, analoghi dell'acido folico.
Contiene i principi attivi:
metotrexato sodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 ml di soluzione contiene 10 mg di metotrexato (sotto forma di 10,97mg di metotrexato disodico).
Codice AIC: 039692049
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Artrite reumatoide in fase attiva (AR) nei pazienti adulti in cui e' indicato il trattamento con farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs). Poliartriti gravi, artrite idiopatica giovanile (AIG) attiva, quando la risposta ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e' inadeguata. Forme gravi di psoriasi volgare soprattutto del tipoa placche, non trattabile in maniera appropriata con le terapie convenzionali quali fototerapia, terapia PUVA e retinoidi, e artrite psoriasica grave.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Prescrivere unicamente da medici che conoscono le diverse caratteristiche del medicinale e la sua modalita' d'azione. Il prodotto e' somministrato tramite iniezione una volta a settimana. Si consiglia, pertanto, di individuare il giorno della settimana che sara' il giorno dell'iniezione. La somministrazione di routine deve essere effettuata da operatori sanitari. Se la situazione clinica lo consente il medico curante, in casi selezionati, puo' delegare la somministrazione al paziente stesso, provvedendo necessariamente ad istruirlo in maniera accurata. >>Dosaggio nei pazienti con artrite reumatoide. Si raccomanda la somministrazione di una dose di prova per via parenterale una settimana prima dell'inizio della terapia per poter individuare eventuali effetti avversi di natura idiosincratica. La dose iniziale raccomandata e' di 7,5 mg di metotrexato una volta a settimana, somministrata per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa. In relazione all'attivita' della malattia e alla tollerabilita' dimostrate dal singolo paziente, la dose iniziale puo' essere aumentata in maniera graduale di 2,5 mg la settimana. Non si deve superare, tuttavia, la dose settimanale di 25 mg.Deve essere inoltre considerato, in ogni caso, che i dosaggi superiori a 20 mg/settimana possono associarsi ad un significativo aumento della tossicita' e in particolare della soppressione midollare. In generela risposta al trattamento si manifesta dopo circa 4-8 settimane. Unavolta raggiunti i risultati terapeutici desiderati, il dosaggio deve essere ridotto gradualmente fino a raggiungere la dose di mantenimentoefficace piu' bassa possibile. >>Dosaggio nei bambini e adolescenti con poliartriti come artrite idiopatica giovanile. La dose raccomandatae' 10-15 mg/m^2 di superficie corporea/settimana. Nei casi refrattarial trattamento, il dosaggio settimanale puo' essere aumentato fino a 20 mg/m^2 di superficie corporea/settimana, tuttavia, se si somministra una dose piu' elevata, e' indicato intensificare i controlli. Data l'esiguita' dei dati disponibili in merito alla somministrazione e.v. nei bambini e negli adolescenti, la somministrazione parenterale deve limitarsi all'iniezione sottocutanea e intramuscolare. I pazienti con AIG devono sempre essere indirizzati ad un'unita' di reumatologia specializzata nel trattamento dei bambini/adolescenti. L'uso nei bambini d'eta' inferiore a 3 anni non e' raccomandato a causa delle insufficienti esperienze sull'impiego del farmaco in questo gruppo di pazienti. >>Dosaggio nei pazienti con forme severe di psoriasi volgare e artrite psoriasica. Una settimana prima dell'inizio della terapia si raccomandadi somministrare per via parenterale una dose di prova di 5-10 mg perindividuare eventuali effetti indesiderati di natura idiosincratica. La dose iniziale raccomandata e' di 7,5 mg di metotrexato una volta a settimana, somministrata per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa. La dose deve essere aumentata secondo necessita', ma non deve superare il dosaggio massimo settimanale di 30 mg. In genere la rispostaal trattamento si manifesta dopo circa 2-6 settimane. Una volta raggiunti i risultati terapeutici desiderati, il dosaggio deve essere ridotto gradualmente fino a raggiungere la dose di mantenimento efficace piu' bassa possibile. >>Pazienti con insufficienza renale. Il prodotto deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. La dose deve essere corretta come segue. Clearance della creatinina >50 ml/min: 100% della dose. Clearance della creatinina 20-50 ml/min: 50% della dose. Clearance della creatinina >Pazienti con insufficienza epatica. Somministrare con grande cautela, se non evitato, nei pazienti con significativa malattia epatica pregressa o in corso, specialmente se indotta dall'abuso di alcol. Il metotrexato e' controindicato in presenza di valori della bilirubina > 5 mg/dl (85,5 mcmol/l). >>Anziani. Nei soggettianziani puo' essere necessario considerare una riduzione del dosaggioa causa della ridotta funzionalita' epatica e renale e della minore riserva di folati connaturata all'invecchiamento. >>Durata e modalita' della somministrazione. Medicinale monouso. La soluzione iniettabile puo' essere somministrata tramite iniezione intramuscolare, endovenosa o sottocutanea. Negli adulti, la somministrazione per endovena deve avvenire sotto forma d'iniezione in bolo. La durata complessiva del trattamento e' stabilita dal medico curante. La soluzione deve essere controllata visivamente prima dell'uso. Utilizzare solamente soluzioni limpide prive di particelle in sospensione. Evitare qualsiasi contatto del metotrexato con la pelle e le mucose. In caso di contaminazione, le parti interessate devono essere risciacquate immediatamente con abbondante acqua. La terapia nell'artrite reumatoide, artrite idiopatica giovanile, psoriasi volgare severa e artrite psoriasica, e' da intendersia lungo termine. Nei pazienti con artrite reumatoide si puo' prevedere una risposta al trattamento dopo 4-8 settimane, tuttavia i sintomi possono ripresentarsi alla sospensione della terapia. Per forme severe di psoriasi volgare e di artrite psoriasica, in genere la risposta al trattamento si manifesta dopo 2-6 settimane. La terapia puo' quindi essere continuata o interrotta in funzione del quadro clinico e delle variazioni dei risultati degli esami di laboratorio. Nl passaggio dalla somministrazione orale alla somministrazione per via parenterale, puo'essere necessario effettuare una riduzione del dosaggio a causa dellavariabilita' della biodisponibilita' del metotrexato dopo la somministrazione orale. Secondo quanto riportato nelle linee guida terapeutiche correnti, puo' essere indicata l'assunzione di acido folico o acido folinico.
Effetti indesiderati
La comparsa di effetti indesiderati e la loro gravita' dipendono dal dosaggio e dalla frequenza con cui e' somministrato. Tuttavia, giacche' effetti indesiderati severi possono insorgere anche se la terapia e'effettuata a dosaggi ridotti, e' imperativo sottoporre i pazienti a controlli medici periodici a intervalli ravvicinati. Nella maggior parte dei casi gli effetti indesiderati, se riconosciuti tempestivamente, sono transitori. Nell'eventualita' della comparsa di tali effetti, in ogni caso, e' necessario ridurre il dosaggio o sospendere la terapia edevono essere prese contromisure adeguate. La terapia deve essere quindi ripresa con cautela valutando attentamente la necessita' del trattamento e rivolgendo una maggiore attenzione alla possibilita' di una ricomparsa della tossicita'. Dopo la somministrazione del metotrexato per via intramuscolare, talvolta possono manifestarsi localmente effetti indesiderati (sensazione di bruciore) o lesioni (formazione di ascesso sterile, distruzione del tessuto adiposo), in corrispondenza del sito di iniezione. La somministrazione del metotrexato per via sottocutanea, invece, evidenzia una buona tollerabilita' a livello locale e sino ad ora sono state osservate soltanto reazioni cutanee lievi, il cui numero e' andato diminuendo nel corso del trattamento. Sono di seguitoelencati gli eventi avversi, classificati usando le seguenti definizioni: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 a =1/1.000 a =1/10.000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa somministrazione e' controindicata in gravidanza. Negli studi sugli animali, il metotrexato ha evidenziato tossicita' riproduttiva, soprattutto durante il primo trimestre di gestazione. Il metotrexato ha dimostrato altresi' un effetto teratogeno nell'uomo con segnalazioni anche di morte fetale e/o anomalie congenite. La somministrazione ad un numero limitato di donne in stato di gravidanza (42) ha fatto registrare un'aumentata incidenza (1:14) delle malformazioni (craniche, cardiovascolari e a carico delle estremita'), mentre quando la somministrazione del metotrexato e' stata sospesa prima del concepimento, le gravidanze hanno avuto un decorso normale. Da tutto cio' si evince che nelle donne in eta' fertile la possibilita' di una gravidanza in atto deve essere esclusa con certezza tramite l'impiego di misure adeguate ad esempio l'esecuzione di un test di gravidanza prima dell'inizio della terapia. E' assolutamente necessario che durante la somministrazione del metotrexato le pazienti di sesso femminile evitino il concepimento e che tutti i soggetti in eta' fertile (maschi e femmine) facciano uso diefficaci metodi contraccettivi durante e per almeno 6 mesi dopo la conclusione del trattamento con il prodotto. Qualora, tuttavia, il concepimento avvenga durante il periodo di trattamento, si raccomanda un consulto sui possibili rischi di effetti dannosi per il bambino ad esso associati. Poiche' il metotrexato puo' essere genotossico, e' consigliabile che tutte le pazienti di sesso femminile che desiderano avviare una gravidanza, effettuino un consulto presso un centro di consulenza genetica possibilmente gia' prima dell'inizio del trattamento, mentre i soggetti di sesso maschile possono valutare la possibilita' di conservazione dello sperma prima della terapia. Poiche' il metotrexato passa nel latte materno e puo' avere effetti tossici sul lattante, la somministrazione e' controindicata per tutto il periodo dell'allattamento.Qualora si renda necessario somministrare il medicinale durante l'allattamento, questo deve essere interrotto prima dell'avvio della terapia.
Indicazioni
Artrite reumatoide in fase attiva (AR) nei pazienti adulti in cui e' indicato il trattamento con farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs). Poliartriti gravi, artrite idiopatica giovanile (AIG) attiva, quando la risposta ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e' inadeguata. Forme gravi di psoriasi volgare soprattutto del tipoa placche, non trattabile in maniera appropriata con le terapie convenzionali quali fototerapia, terapia PUVA e retinoidi, e artrite psoriasica grave.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' accertata al metotrexato o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza epatica. Abuso di alcol. Insufficienza renale (clearance della creatinina < 20 ml/minuto). Discrasia ematica preesistente quale ipoplasia midollare, leucopenia, trombocitopenia o significativa anemia. Gravi infezioni acute o croniche quali tubercolosi e HIV. Ulcerazione del cavo orale e accertata ulcera gastrointestinale in fase attiva. Gravidanza, allattamento. Contemporanea vaccinazione con vaccini vivi.
Composizione ed Eccipienti
Cloruro di sodio, sodio idrossido per la correzione del pH, acqua periniezioni.
Avvertenze
Somministrare una volta a settimana e non tutti i giorni. Monitorare per individuare e valutare gli eventuali segni di un effetto tossico. A causa della possibilita' di reazioni tossiche gravi o persino fatali, informare in maniera completa dei rischi connessi alla terapia e delle misure di sicurezza raccomandate. Dosaggi >20 mg/settimana possono aumentare la tossicita' e in particolare la soppressione midollare. Nell'uomo il metotrexato e' causa d'infertilita', oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale e amenorrea sia durante la terapia che per un breve periodo dopo la conclusione della stessa e puo' inoltre avere effetti embriotossici ed indurre aborti e malformazioni fetali. Nei pazienti in eta' fertile discutere i possibili rischi di conseguenze sullariproduzione. >>Controlli e misure di sicurezza raccomandati. Prima dell'avvio della terapia o alla ripresa della stessa dopo un periodo d'interruzione: esame emocromocitometrico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica, enzimi epatici, bilirubina, albumina sierica, radiografia del torace e test di funzionalita' renale. Se clinicamente indicato, escludere tubercolosi ed epatite. Durante la terapia (almeno una volta al mese durante i primi sei mesi e poi ogni tre mesi), se il farmaco viene somministrato ad un dosaggio piu' elevato, valutare la possibilita' di intensificare il monitoraggio. Ispezionare la cavita' orale e la gola per trovare eventuali alterazioni mucosali. Risulta indicativo l'esame emocromocitometrico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica. La depressione ematopoietica indotta dal metotrexato puo' manifestarsi in maniera improvvisa e a dosaggi apparentemente sicuri. Nell'eventualita' di qualsiasi calo significativo della conta piastrinica o leucocitaria, interrompere immediatamente il trattamento e instaurare una terapia di supporto. Nei soggettisottoposti a concomitante terapia ematotossica effettuare attenti controlli della conta ematica e piastrinica. Prestare attenzione all'instaurarsi di un'eventuale tossicita' epatica. Non avviare oppure interrompere il trattamento in caso di presenza o di sviluppo in corso di terapia, di alterazioni dei risultati degli esami della funzionalita' epatica o della biopsia epatica. Solitamente tali alterazioni rientrano nei parametri di normalita' entro due settimane, dopodiche' il trattamento puo' essere ripreso a discrezione del merito curante. Le indicazioni per il trattamento delle patologie reumatiche non presentano evidenze a supporto dell'impiego della biopsia epatica ai fini del monitoraggio dell'epatotossicita'. Nei pazienti con psoriasi la necessita' di una biopsia epatica prima o durante la terapia e' controversa. Sono necessari ulteriori ricerche volte a stabilire se i test ematochimici epatici ripetuti o il propeptide del collagene di tipo III siano sufficientemente in grado di individuare l'epatotossicita'. Questa valutazionedeve distinguere tra pazienti senza fattori di rischio e pazienti confattori di rischio quali storia clinica di abuso di alcol, incrementopersistente degli enzimi epatici, anamnesi di malattia epatica, anamnesi familiare di malattia epatica ereditaria, diabete mellito, obesita' e storia clinica d'esposizione significativa a prodotti chimici o farmaci epatotossici e trattamento prolungato con metotrexato o assunzione di dosi cumulative >=1,5 g. Monitoraggio degli enzimi epatici nel siero: si riportano aumenti transitori delle transaminasi a livelli dueo tre volte superiori al limite di normalita'. Nell'eventualita' di un incremento costante degli enzimi epatici, considerare una riduzione del dosaggio o l'interruzione. A causa dei potenziali effetti tossici del metotrexato a carico del fegato, durante la terapia non somministrare altri farmaci che possono compromettere la funzionalita' epatica ameno di evidente necessita' e evitatare o ridurre fortemente il consumo di alcol. Nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci epatotossici effettuare un controllo piu' rigoroso degli enzimi epatici. Prendere le stesse precauzioni nel caso di somministrazione concomitante di terapie ematotossiche. Monitorare la funzionalita' renale attraverso analisi delle urine e test della funzionalita' dei reni. Poiche' il metotrexato e' eliminato principalmente attraverso i reni, in presenza di un'insufficienza renale e' prevedibile un aumento delle concentrazioni che puo' produrre gravi effetti indesiderati. Nei casi suscettibili di compromissione renale effettuare un monitoraggio piu' ravvicinato, in particolare, nell'eventualita' della co-somministrazionedi farmaci caratterizzati da un effetto sull'eliminazione, che possono causare un danno renale o potenzialmente indurre alterazioni ematopoietiche. La disidratazione puo' intensificare la tossicita'. Si riporta polmonite interstiziale acuta o cronica, sovente associata a eosinofilia ematica; sono stati inoltre segnalati decessi. Dispnea, tosse e febbre costituiscono la sintomatologia tipica della patologia; controllare ad ogni visita0. Nei soggetti con sintomi a carico dei polmoni sospendere il metotrexato ed effettuare le indagini complete per escludere la presenza d'infezioni. Se si sospetta l'insorgenza di una malattiapolmonare indotta dal farmaco, iniziare la terapia con cortisonici e interrompere la somministrazione. La sintomatologia polmonare richiedeuna diagnosi rapida e l'interruzione. A causa dell'effetto sul sistema immunitario, il metotrexato puo' compromettere la risposta ad un vaccino e alterare i risultati dei test immunologici. Particolare cautelasi richiede anche in presenza d''infezioni croniche inattive a causa di una possibile attivazione. Non effettuare la vaccinazione concomitante con vaccini vivi. Nei pazienti che assumono bassi dosaggi di metotrexato possono manifestarsi linfomi maligni, in tal caso interrompere la terapia. Se il linfoma non regredisce in maniera spontanea avviare una terapia citotossica. Drenare i versamenti pleurici e le asciti prima dell'inizio della terapia con metotrexato. La diarrea e la stomatite ulcerativa possono essere effetti tossici del farmaco e richiedono la sospensione per evitare la comparsa d'enterite emorragica e il decesso conseguente alla perforazione intestinale. I preparati vitaminici ealtri prodotti contenenti acido folico, acido folinico o loro derivati possono diminuire l'efficacia del metotrexato. L'uso nei bambini d'eta' <3 anni non e' raccomandato a causa delle insufficienti esperienzesull'impiego del farmaco in questo gruppo di pazienti. In corso di trattamento possono ricomparire dermatite da radioterapia e lesioni simili a scottature solari. L'applicazione di raggi UV durante la somministrazione di metotrexato puo' aggravare le lesioni psoriasiche. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose ovvero e'sostanzialmente privo di sodio.
Gravidanza e Allattamento
La somministrazione e' controindicata in gravidanza. Negli studi sugli animali, il metotrexato ha evidenziato tossicita' riproduttiva, soprattutto durante il primo trimestre di gestazione. Il metotrexato ha dimostrato altresi' un effetto teratogeno nell'uomo con segnalazioni anche di morte fetale e/o anomalie congenite. La somministrazione ad un numero limitato di donne in stato di gravidanza (42) ha fatto registrare un'aumentata incidenza (1:14) delle malformazioni (craniche, cardiovascolari e a carico delle estremita'), mentre quando la somministrazione del metotrexato e' stata sospesa prima del concepimento, le gravidanze hanno avuto un decorso normale. Da tutto cio' si evince che nelle donne in eta' fertile la possibilita' di una gravidanza in atto deve essere esclusa con certezza tramite l'impiego di misure adeguate ad esempio l'esecuzione di un test di gravidanza prima dell'inizio della terapia. E' assolutamente necessario che durante la somministrazione del metotrexato le pazienti di sesso femminile evitino il concepimento e che tutti i soggetti in eta' fertile (maschi e femmine) facciano uso diefficaci metodi contraccettivi durante e per almeno 6 mesi dopo la conclusione del trattamento con il prodotto. Qualora, tuttavia, il concepimento avvenga durante il periodo di trattamento, si raccomanda un consulto sui possibili rischi di effetti dannosi per il bambino ad esso associati. Poiche' il metotrexato puo' essere genotossico, e' consigliabile che tutte le pazienti di sesso femminile che desiderano avviare una gravidanza, effettuino un consulto presso un centro di consulenza genetica possibilmente gia' prima dell'inizio del trattamento, mentre i soggetti di sesso maschile possono valutare la possibilita' di conservazione dello sperma prima della terapia. Poiche' il metotrexato passa nel latte materno e puo' avere effetti tossici sul lattante, la somministrazione e' controindicata per tutto il periodo dell'allattamento.Qualora si renda necessario somministrare il medicinale durante l'allattamento, questo deve essere interrotto prima dell'avvio della terapia.
Interazioni con altri prodotti
Negli esperimenti condotti sugli animali, gli antinfiammatori non steroidei (FANS), tra i quali anche l'acido salicilico, hanno ridotto la secrezione tubulare del metotrexato, aumentandone, di conseguenza, la tossicita'. Tuttavia, negli studi clinici in cui FANS e acido salicilico sono stati somministrati come terapia concomitante ai pazienti affetti da artrite reumatoide, le reazioni avverse non sono aumentate. Il trattamento dell'artrite reumatoide con tali farmaci, quindi, puo' essere continuato anche in corso di terapia con metotrexato, ma soltanto sotto rigoroso controllo medico. Il consumo regolare di alcol e la somministrazione di altri farmaci epatotossici aumenta la probabilita' dieffetti epatotossici indotti dal metotrexato. I pazienti in trattamento con farmaci potenzialmente epatotossici durante la terapia con metotrexato (ad esempio leflunomide, azatioprina, sulfasalazina e retinoidi) devono essere sottoposti a rigorosa sorveglianza per via di un potenziale aumento dell'epatotossicita', e' indispensabile, inoltre, che durante la somministrazione del medicinale sia evitato il consumo di alcolici. E' necessario tenere conto delle interazioni di carattere farmacocinetico tra metotrexato, farmaci anticonvulsivanti (riduzione dei livelli ematici di metotrexato) e 5 -fluorouracile (aumento dell'emivita del 5-fluorouracile) Farmaci quali salicilati, fenilbutazone, fenitoina, barbiturici, tranquillanti, contraccettivi orali, tetracicline, derivati dell'amidopirina, sulfonamidi e acido p-aminobenzoico influiscono sul legame tra metotrexato e albumina sierica, accrescendo in talmodo la biodisponibilita' (incremento indiretto della dose). Anche ilprobenecid e gli acidi organici leggeri possono ridurre la secrezionetubulare del metotrexato, con conseguente innalzamento indiretto della dose. Gli antibiotici quali penicilline, glicopeptidi, sulfonamidi, ciprofloxacina e cefalotina, in casi singoli possono ridurre la clearance renale del metotrexato e pertanto indurre un aumento della concentrazione sierica del farmaco con la possibile contemporanea manifestazione di tossicita' ematologica e gastrointestinale. Antibiotici per usoorale Gli antibiotici orali quali tetracicline, cloramfenicolo, come pure gli antibiotici ad ampio spettro non assorbibili possono ridurre l'assorbimento intestinale del metotrexato o interferire con la circolazione enteroepatica a causa dell'inibizione della flora intestinale ola soppressione del metabolismo batterico. In caso di (pre-)trattamento con farmaci con potenziali effetti sul midollo osseo (ad esempio sulfonamidi, trimetoprim/sulfametoxazolo, cloramfenicolo, pirimetamina),si deve considerare il rischio di marcate depressioni del sistema ematopoietico durante la terapia con metotrexato. La co-somministrazione di farmaci con potenziale effetto antifolico (ad esempio sulfonamidi, trimetoprim/sulfametoxazolo) puo' causare una carenza di folati e accrescere la tossicita' del metotrexato, per cui il farmaco deve essere usato con particolare cautela nei pazienti con accertato deficit di acido folico. D'altro canto, la somministrazione contemporanea di farmacicontenenti acido folinico o di preparati vitaminici a base di acido folico o suoi derivati puo' ridurre l'efficacia del metotrexato. La somministrazione concomitante di altri farmaci antireumatici (ad es. salid'oro, penicillamina, idrossiclorochina, sulfalazina, azatioprina, ciclosporina) non lascia generalmente prevedere un aumento della tossicita' del metotrexato. La somministrazione contemporanea di inibitori della pompa protonica come omeprazolo o pantoprazolo puo' comportare delle interazioni: la co-somministrazione di metotrexato e omeprazolo ha infatti indotto un ritardo dell'eliminazione renale del metotrexato. In associazione con il pantoprazolo, invece, si e' registrata un'inibizione dell'eliminazione renale del metabolita 7-idrossimetotrexato con comparsa di mialgia e in un caso tremore. Benche' l'uso concomitante di sulfasalazina possa accrescere l'efficacia del metotrexato giacche' la sulfasalazina inibisce la sintesi dell'acido folico con conseguenteaumento del rischio di effetti indesiderati, questi sono stati osservati soltanto in singoli pazienti in numerosi studi. Il metotrexato puo' ridurre la clearance della teofillina , per cui in caso di trattamento concomitante con metotrexato e' bene tenere sotto controllo la concentrazione ematica della teofillina. Durante la terapia con metotrexato e' necessario evitare il consumo eccessivo di bevande contenenti caffeina o teofillina (caffe', bevande a base di caffeina, te' nero), poiche' l'efficacia del trattamento puo' essere ridotta dalle possibili interazioni tra il metotrexato e le metilxantine a livello dei recettori dell'adenosina. L'uso combinato di metotrexato e leflunomide puo' accrescere il rischio di pancitopenia. Il metotrexato induce, inoltre, un aumento dei livelli plasmatici di mercaptopurine, pertanto, l'uso concomitante di tali sostanze puo' richiedere la correzione del dosaggio. Soprattutto in caso d'interventi di chirurgia ortopedica, in cui il rischio d'infezioni e' elevato, si impone cautela nell'associazione del metotrexato con agenti immunomodulanti. E' necessario, inoltre, considerare la possibilita' di un ritardo della clearance del metotrexato nell'associazione con altri agenti citostatici. In conseguenza del possibile impatto sul sistema immunitario, il metotrexato puo' alterare gli esiti della vaccinazione e dei test immunologici (procedure immunologiche per il rilevamento della reazione immunitaria): durante la terapia con metotrexato, quindi, non devono essere effettuate vaccinazionicon vaccini vivi.
Forme Farmacologiche
- securact iniet 1sir 7,5mg/0,75
- securact iniet 4sir 7,5mg/0,75
- securact iniet 5sir 7,5mg/0,75
- securact iniet 1sir 10mg/1ml
- securact iniet 4sir 10mg/1ml
- securact iniet 5sir 10mg/1ml
- securact iniet 1sir 15mg/1,5ml
- securact iniet 4sir 15mg/1,5ml
- securact iniet 5sir 15mg/1,5ml
- securact iniet 1sir 20mg/2ml
- securact iniet 4sir 20mg/2ml
- securact iniet 5sir 20mg/2ml
Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di securact
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Non congelare. Conservare il farmaco nella confezione originale per proteggerlo dalla luce.