scintimun*ev 1mg kit 2+2fl cis bio international
Che cosa è scintimun ev 1mg kit 2+2fl?
Scintimun precursore radiofarmaceutico prodotto da
cis bio international
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Scintimun risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di radiofarmaci per uso diagnostico.
Contiene i principi attivi:
besilesomab
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ciascun flaconcino contiene 1 mg di besilesomab.
Codice AIC: 040281026
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Medicinale solo per uso diagnostico. Scintigrafia,associata ad altre modalita' di diagnostica per immagini appropriate, per la localizzazione di infiammazioni/infezioni nelle ossa periferiche negli adulti con sospetta osteomielite. Il farmaco non deve essere impiegato nella diagnosi di infezioni del piede diabetico.
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Posologia
Il presente medicinale deve essere utilizzato esclusivamente in strutture di medicina nucleare designate e deve essere manipolato solo da personale autorizzato. Adulti: fra 400 MBq e 800 MBq. Tale dose corrisponde alla somministrazione di 0,25-1 mg di besilesomab. Anziani: non e' necessario l'aggiustamento della dose. Insufficienza renale / epatica: non sono stati effettuati studi. Tuttavia, data la natura della molecola e la breve emivita del tecnezio besilesomab, per tali pazienti non e' necessario un aggiustamento della dose. Il farmaco non e' raccomandato per l'uso nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni a causa dell'insufficienza di dati relativi alla sicurezza e all'efficacia. Prima della somministrazione al paziente, questo medicinale deve essere ricostituito con il solvente fornito e successivamente radiomarcato con un'iniezione di sodio pertecnetato al fine di ottenere un'iniezione limpida e incolore di tecnezio besilesomab. La soluzione radiomarcata deveessere somministrata per via endovenosa solo in singola dose.Il farmaco deve essere somministrato a pazienti idratati a sufficienza. Allo scopo di ottenere immagini della migliore qualita' e ridurre l'esposizione della vescica alle radiazioni, i pazienti devono essere stimolati ad assumere quantita' sufficienti di liquidi e a svuotare la vescica prima e dopo l'esame scintigrafico. L'acquisizione delle immagini deve cominciare da 3 a 6 ore dopo la somministrazione. Si raccomanda una seconda acquisizione a distanza di 24 ore dalla prima iniezione. Le immagini possono essere acquisite mediante metodiche planari.
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario. Non comune (da >= 1/1000, < 1/100):ipersensibilita', compresi angioedema, orticaria; raro (da >= 1/10000, < 1/1000): reazione anafilattica/anafilattoide. Patologie vascolari.Comune (da >= 1/100, < 1/10): ipotensione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia, artralgia. Esami diagnostici. Molto comune (>= 1/10): positivo all'anticorpo umano antimurino. Per tutti i pazienti, l'esposizione alle radiazioni deve essere giustificata dai risultati diagnostici attesi con la minima dose possibile di radiazioni. L'esposizione alle radiazioni ionizzanti e' correlata all'induzione del cancro e potenzialmente all'insorgenza di difetti ereditari. Per le indagini diagnostiche di medicina nucleare lafrequenza di tali reazioni avverse non e' nota.
Indicazioni
Medicinale solo per uso diagnostico. Scintigrafia,associata ad altre modalita' di diagnostica per immagini appropriate, per la localizzazione di infiammazioni/infezioni nelle ossa periferiche negli adulti con sospetta osteomielite. Il farmaco non deve essere impiegato nella diagnosi di infezioni del piede diabetico.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri anticorpi murini o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Test positivo allo screening per l'anticorpo umano antimurino (HAMA). Gravidanza.
Composizione ed Eccipienti
Sodio diidrogenofosfato anidro, disodio monoidrogeno fosfato anidro, sorbitolo E420, in atmosfera di azoto. Solvente: acido propano 1,1,3,3tetrafosfonico, sale tetrasodico, diidrato (PTP), cloruro stannoso diidrato, sodio idrossido/acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH),azoto.
Avvertenze
Per tutti i pazienti, l'esposizione alle radiazioni deve essere giustificata dai risultati diagnostici attesi con la minima dose possibile di radiazioni. Si deve osservare un intervallo di almeno 2 giorni fra una eventuale precedente scintigrafia con altri agenti marcati con tecnezio e la somministrazione del farmaco. Attualmente non vi sono criteri per distinguere le infezioni e le infiammazioni mediante un esame di diagnostica per immagini con il medicinale. Le immagini ottenute devono essere interpretate nel contesto di altri appropriati esami anatomici e/o funzionali eseguiti con metodiche di diagnostica per immagini.Sono disponibili solo dati limitati riguardo al legame del tecnezio besilesomab con l'antigene carcinoembrionico che esprime tumori in vivo. In vitro, il besilesomab ha reazioni crociate con il CEA. Non si possono escludere risultati falsi positivi nei pazienti con tumori che esprimono CEA. I risultati falsi si possono ottenere in pazienti con malattie che coinvolgono difetti neutrofilici e in pazienti con carcinomiematologici, compreso il mieloma. I prodotti radiofarmaceutici devonoessere ricevuti, manipolati e somministrati solo da personale autorizzato in ambienti clinici designati. Ricezione, conservazione, manipolazione, trasferimento e smaltimento di questi prodotti sono sottoposti alle normative e/o adeguate autorizzazioni emesse dalle autorita' competenti. Contiene sorbitolo. Una dose di questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio. La somministrazione di anticorpi monoclonali antimurini puo' comportare lo sviluppo di anticorpi umani antimurini (HAMA). I pazienti che risultato positivi agli HAMA possono presentare un maggiore rischio di reazioni di ipersensibilita'. Prima della somministrazione i pazienti devono essere sottoposti a un'indagine sulla possibile precedente esposizione agli anticorpi monoclonali antimurini e a un test HAMA: un esito positivo costituirebbe una controindicazione per la somministrazione del farmaco. I dati circa la somministrazione ripetuta del medicinale sono molto limitati. Il prodotto deve essere utilizzato solo una volta nel corso della vita di un paziente. In seguitoalla somministrazione del medicinale possono verificarsi reazioni anafilattiche o anafilattoidi. Strutture adeguate per la rianimazione cardiopolmonare e personale addestrato devono essere immediatamente disponibili nel caso in cui si verificassero reazioni avverse. Poiche' non si possono escludere reazioni allergiche alla proteina murina, durantela somministrazione del prodotto devono essere tenuti disponibili trattamenti cardiovascolari, corticosteroidi e antistaminici.
Gravidanza e Allattamento
Quando e' necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in gravidanza. In caso di dubbio e' importante che l'esposizione alle radiazionisia la minima necessaria per ottenere le informazioni cliniche richieste. Si deve sempre considerare la possibilita' di metodi alternativi che non impieghino radiazioni ionizzanti. Il farmaco e' controindicatoin gravidanza. Nelle donne in stato di gravidanza le metodiche che utilizzano radionuclidi espongono anche il feto a dosi di radiazioni. Non e' noto se il prodotto sia escreto nel latte materno. Non si puo' escludere un rischio per il bambino allattato al seno. Prima di somministrare un medicinale radioattivo a una madre che allatta al seno si deve prendere in considerazione se l'indagine possa essere ragionevolmente rinviata fino al termine dell'allattamento e se sia stata fatta la scelta del radiofarmaco piu' adatto, tenendo conto della secrezione della radioattivita' nel latte materno. Se la somministrazione del medicinale radioattivo e' ritenuta necessaria, l'allattamento al seno deve essere interrotto per tre giorni e il latte prodotto durante tale periodo deve essere gettato via. Deve essere evitato anche un contatto stretto con il bambino per le prime 12 ore successive all'iniezione.
Interazioni con altri prodotti
Principi attivi che inibiscono l'infiammazione o influiscono sul sistema ematopoietico (come gli antibiotici e i corticosteroidi) possono provocare risultati falsi negativi. Pertanto tali sostanze non devono essere somministrate insieme o poco prima dell'iniezione del farmaco.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Tenere il flaconcino nel confezionamento esterno per proteggerlo dalla luce. I radiofarmaci devono essere conservati in conformita' con le normative nazionalirelative ai prodotti radioattivi.