savene*ev 10fl 500mg+3fl solv dexrazoxano clinigen healthcare b.v.

Che cosa è savene ev 10fl 500mg+3fl solv?

Savene polv conc soluzione per infus prodotto da clinigen healthcare b.v.
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Savene risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di sostanze disintossicanti per trattamenti citostatici.
Contiene i principi attivi: dexrazoxano cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni ml del prodotto contiene 20 mg di dexrazoxano, previa ricostituzione con 25 ml di acqua per preparazioni iniettabili. ogni flaconcino contiene 500 mg di dexrazoxano (cloridrato).
Codice AIC: 037752019 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il medicinale e' indicato per il trattamento dell'extravasazione dell'antraciclina.

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Posologia

Il medicinale deve essere somministrato sotto il controllo di un medico esperto nell'impiego degli agenti chemioterapici contro il cancro. Il prodotto deve essere somministrato una volta al giorno per 3 giorniconsecutivi. Dose raccomandata. Giorno 1: 1.000 mg/m^2; giorno 2: 1.000 mg/m^2; giorno 3: 500 mg/m^2. Non c'e' esperienza su riduzione/aumento della dose ne' su variazioni della posologia nel trattamento dell'extravasazione. Per i pazienti con una superficie corporea superiore a2 m^2, la singola dose non deve superare i 2.000 mg. La dose indicatadeve essere somministrata sotto forma di infusione endovenosa nel corso di 1 o 2 ore in una grande vena di un arto/superficie diverso(a) daquello(a) interessato(a) dall'extravasazione. La prima infusione deveiniziare il prima possibile e, in ogni caso, entro le prime sei ore dall'evento. Eventuali misure di raffreddamento, come ad es. impacchi di ghiaccio, devono essere rimosse dalla zona d'interesse almeno 15 minuti prima della somministrazione del farmaco per consentire una circolazione sanguigna sufficiente. I giorni di trattamento 2 e 3 devono iniziare alla stessa ora (+/- 3 ore) del giorno 1. Prima dell'infusione, la polvere deve essere ricostituita con 25 ml di acqua per preparazioni iniettabili per produrre una concentrazione di 20 mg di dexrazoxano per ml di acqua sterile. Dopo la ricostituzione, la soluzione deve essere ulteriormente diluita nella sacca contenente il diluente. Gruppi di pazienti particolari. Pazienti pediatrici: l'uso del medicinale non e' raccomandato nei bambini a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e efficacia. Pazienti con insufficienza renale: non c'e' esperienza sull'uso del prodotto nei pazienti con una ridotta funzione renale e il suo impiego in questi pazienti non e' pertanto raccomandato. Una ridotta funzione renale puo' comportare un'inferiore velocita' di eliminazione e un'esposizione sistemica prolungata. Pazienti con insufficienza epatica: non c'e' esperienza sull'uso del prodotto nei pazienti con una ridotta funzione epatica e il suo impiego in questi pazienti non e' pertanto raccomandato. Pazienti anziani: il profilo di sicurezza e di efficacia del farmaco non e' stato studiato negli anziani.

Effetti indesiderati

Una serie di studi pubblicati condotti su oltre 1.000 pazienti ha mostrato un profilo uniforme di reazioni avverse dipendenti dal dosaggio quali nausea/vomito, diarrea, stomatite, soppressione midollare (neutropenia, trombocitopenia) e alterazioni della funzione epatica (aumentodi ALT/AST). Tutte le reazioni avverse osservate erano rapidamente reversibili. Le informazioni che seguono si basano su due studi clinici,TT01 e TT02, condotti sul medicinale somministrato ai pazienti con extravasazione gia' sottoposti a cicli di agenti chemioterapici. Le reazioni avverse sono quelle generalmente osservate con la chemioterapia standard e anche con il dexrazoxano: nausea/vomito in circa un terzo dei pazienti, neutropenia e trombocitopenia in circa la meta' dei pazienti, piu' raramente aumento della concentrazione degli enzimi epatici (ALT/AST). Gli effetti indesiderati associati al trattamento osservati nell'ambito degli studi clinici sono elencati di seguito. Incidenza delle reazioni avverse (MedDRA) negli studi TT01 e TT02 associate o possibilmente associate al trattamento. (Nota: i valori relativi alle Alterazioni del sangue e del sistema linfatico sono descritti in una tabella a parte relativa agli esami ematologici) Le reazioni avverse descritte come molto comuni si sono manifestate in piu' di 1 paziente su 10 (>= 1/10). Le reazioni avverse descritte come comuni si sono manifestate al massimo in 1 paziente su 10 (tra > 1/100 e < 1/10). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Molto comune: nausea; comune: vomito, diarrea, stomatite,secchezza delle fauci, appetito ridotto. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Molto comune: dolore nella sede di iniezione; comune: febbre, flebite in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, spossatezza, indurimento in sede di iniezione, gonfiore in sede di iniezione, edema periferico, sonnolenza. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezione postoperatoria; comune: infezione, infezione neutropenica. Lesioni, avvelenamento e complicazioni di procedure terapeutiche. Comune: complicazioni della ferita. Indagini diagnostiche. Comune: colo ponderale. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Comune: appetito ridotto. Alterazione dell'apparato muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia. Alterazioni delsistema nervoso. Comune: capogiro, deficit sensoriale, sincope, tremore. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella. Comune: emorragia vaginale. Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino. Comune: dispnea, polmonite. Alterazioni della cute e deltessuto sottocutaneo. Comune: alopecia, prurito. Alterazioni del sistema vascolare. Comune: flebite, tromboflebite superficiale, trombosi venosa degli arti.

Indicazioni

Il medicinale e' indicato per il trattamento dell'extravasazione dell'antraciclina.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Donne in eta' fertile che non usano misure contraccettive. Allattamento. Vaccinazione concomitante con vaccino contro la febbre gialla.

Composizione ed Eccipienti

Polvere: acido cloridrico. Diluente: cloruro di sodio, cloruro di potassio, magnesio cloruro esaidrato, sodio acetato, triidrato, sodio gluconato, sodio idrossido, acqua pers preparazioni iniettabili.

Avvertenze

La sede d'interesse va esaminata regolarmente dopo il trattamento fino a risoluzione dell'evento. In caso di sospetta extravasazione di composti vescicanti diversi dalle antracicline attraverso lo stesso accesso endovenoso, ad es. vincristina, mitomicina e vinorelbina, il prodotto non avrebbe alcuna efficacia sulla reazione scatenata da questi composti. Il farmaco deve essere somministrato a pazienti sottoposti a terapia citotossica con chemioterapie a base di antracicline e il suo potenziale citotossico (che provoca in particolare una tossicita' ematologica reversibile con il punto piu' basso ai giorni 11-12) viene quindi aggiunto a quello dell'altra chemioterapia somministrata. E' necessario, quindi, sottoporre il paziente a regolare monitoraggio ematologico. Negli studi clinici condotti, non sono stati reclutati pazienti conneutropenia e trombocitopenia > Common Toxicity Criteria (CTC) di grado 1. Dal momento che si puo' verificare una disfunzione epatica (aumento delle transaminasi e della bilirubina) (specialmente dopo dosi di dexrazoxano superiori a 1.000 mg/m^2), si raccomanda di effettuare analisi di routine della funzione epatica prima di ogni somministrazione di dexrazoxano nei pazienti con disturbi accertati della funzione epatica. Dal momento che la disfunzione renale puo' ridurre la velocita' di eliminazione del dexrazoxano, i pazienti con una funzione renale gia' compromessa devono essere tenuti sotto controllo per monitorare eventuali segni di tossicita' ematologica. Dal momento che il dexrazoxano possiede una certa attivita' mutagena, si consiglia agli uomini sottoposti al trattamento di astenersi dal concepimento durante e fino a tremesi dopo il trattamento. Le donne in eta' fertile devono fare uso diun contraccettivo efficace durante il trattamento. L'uso di questo prodotto e' in genere sconsigliato in combinazione con vaccini vivi attenuati o con fenitoina. Il dimetilsolfossido (DMSO) non deve essere usato nei pazienti cui viene somministrato dexrazoxano per il trattamentodell'extravasazione indotta dalle antracicline. Dal momento che il diluente contiene potassio (98 mg/500 ml), la concentrazione plasmatica di potassio deve essere strettamente monitorata nei pazienti a rischiodi iperpotassiemia. Contiene anche sodio (1,61 g/500 ml) che puo' essere dannoso per i pazienti che seguono una dieta iposodica.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati riguardanti l'uso del dexrazoxano in donne in gravidanza. Il farmaco puo' avere effetti dannosi sul feto se somministrato a donne in gravidanza. Sono disponibili pochi dati preclinici relativialla tossicita' riproduttiva. Il prodotto non deve essere somministrato a donne in gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Le donne in eta' fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento e informare subito il medico in caso di gravidanza.Dal momento che il dexrazoxano possiede una certa attivita' mutagena,gli uomini devono fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento e per 3 mesi dopo l'interruzione del trattamento con dexrazoxana. Non e' noto se il dexrazoxano venga escreto nel latte umano. A causa del potenziale di reazioni avverse gravi nei bambini allattati al seno esposti al dexrazoxano, le madri devono interrompere l'allattamento durante la terapia.

Interazioni con altri prodotti

Interazioni comuni a tutti gli agenti citotossici: visto l'aumento del rischio di trombosi nei pazienti con malattie maligne, l'impiego di trattamenti anticoagulanti e' piuttosto frequente. Gli agenti citotossici possono sviluppare interazioni con gli anticoagulanti orali. I pazienti trattati con anticoagulanti devono essere monitorati piu' spesso. Impiego concomitante controindicato. Vaccino contro la febbre gialla: rischio di malattia vaccinica generalizzata ad esito fatale. Impiegoconcomitante sconsigliato. Vaccini vivi attenuati: rischio di malattia sistemica, potenzialmente fatale. Il rischio e' piu' alto nei pazienti gia' immunocompromessi a causa della malattia di base. Fenitoina: l'impiego concomitante di medicinali citotossici puo' ridurre l'assorbimento della fenitoina con conseguente esacerbazione delle convulsioni.Usare un vaccino inattivato ove disponibile (poliomielite). Impiego concomitante da valutare. Ciclosporina, tacrolimus: eccessiva immunosoppressione con rischio di malattia linfoproliferativa. Interazione specifica del dexrazoxano. Durante le analisi condotte su cinque isoenzimiprincipali del citocromo P450: CYP1A, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6 e CYP3A4, nessuno di questi e' stato inibito dal dexrazoxano. Il farmaco puo'potenziare la tossicita' indotta dal ciclo di chemioterapia durante il quale si e' manifestato l'evento e richiedere un attento monitoraggio dei parametri ematologici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 25 grave C. Tenere i flaconcini e le sacche nell'imballaggio esterno per tenerli al riparo dalla luce.