ropivacaina teva*10sacche200mg ropivacaina teva italia srl

Che cosa è ropivacaina teva 10sacche200mg?

Ropivacaina teva soluzione per infusione prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Ropivacaina teva risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di anestetici locali, ammidi.
Contiene i principi attivi: ropivacaina cloridrato monoidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ropivacaina cloridrato (come monoidrato).
Codice AIC: 039805039 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del dolore acuto. Infusione epidurale continua o somministrazione intermittente in bolo durante il periodo post-operatorio o come antidolorifico durante il travaglio. Blocco del campo operatorio ("field block"). Blocco continuo del sistema nervoso periferico medianteinfusione continua o iniezioni intermittenti in bolo, per esempio peril trattamento del dolore post-operatorio. Trattamento del dolore acuto in pediatria (fase peri- e post-operatoria). Blocco epidurale caudale nei neonati, nei bambini di prima infanzia e nei bambini fino a 12 anni di eta'. Infusione epidurale continua nei neonati, nei bambini diprima infanzia e nei bambini fino a 12 anni di eta'.

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Posologia

Il farmaco deve essere utilizzato solo da medici esperti in anestesialocale o sotto la loro supervisione. Per l'anestesia chirurgica e perl'anestesia epidurale in caso di interventi chirurgici che richiedonoun blocco motorio completo, sono necessarie concentrazioni e dosi maggiori. >>Adulti e adolescenti di eta' superiore a 12 anni. Trattamentodel dolore acuto, concentrazione di ropivacaina cloridrato 2 mg/ml. Somministrazione epidurale lombare. In bolo: volume 10-20 ml, dose 20-40 mg, inizio 10-15 minuti per 0,5-1,5 ore; iniezioni intermittenti (top-up): volume 10-15 ml (intervallo minimo di 30 minuti), dose 20-30 mg; infusione continua: volume 6-10 ml/h, dose 12-20 mg/h; trattamento del dolore post-operatorio: volume 6-14 ml/h, dose 12-28 mg/h. somministrazione epidurale toracica. Infusione continua: volume 6-14 ml/h, dose 12-28 mg/h. blocco del campo operatorio: volume 1-100 ml, dose 2-200mg, inizio 1-5 minuti per 2-6 ore. Blocco dei nervi periferici. Infusione continua o iniezioni intermittenti: volume 5-10 ml/h, dose 10-20 mg/h. Associazione con oppiacei: ha determinato un maggiore sollievo dal dolore, provocando pero' effetti indesiderati legati agli oppiacei.Solo per uso perineurale ed epidurale. In caso di iniezione epiduraledi dosi elevate, si raccomanda di iniettare una dose di prova di lidocaina 3-5 ml con adrenalina. Ropivacaina cloridrato deve essere iniettata lentamente o a dosi incrementali a una velocita' di 25-50 mg/min, osservando attentamente le funzioni vitali del paziente e mantenendo il contatto verbale. In caso di comparsa di sintomi di tossicita', interrompere immediatamente l'iniezione. Per il trattamento del dolore post-operatorio, indurre un blocco epidurale con 7,5 mg/ml di ropivacainacloridrato soluzione per infusione mediante un catetere epidurale. L'analgesia viene mantenuta con ropivacaina cloridrato 2 mg/ml soluzioneper infusione. Una velocita' di infusione pari a 6-14 ml (12-28 mg) all'ora garantisce un'analgesia adeguata, con un blocco motorio leggeroe non progressivo nella maggioranza dei casi di dolore post-operatorio di grado da moderato a grave. La durata massima del blocco epiduralee' di 3 giorni. Se si effettuano blocchi dei nervi periferici prolungati, e' necessario tenere in considerazione il rischio di raggiungimento di una concentrazione plasmatica tossica o di induzione di lesioni neurali locali. >>Pazienti pediatrici da 0 a 12 anni di eta'. Trattamento del dolore acuto (periodo peri-operatorio e operatorio), concentrazione di ropivacaina cloridrato 2,0 mg/ml. Blocco epidurale caudale singolo; blocchi a un livello inferiore a T12, in bambini fino a 25 kg: volume 1 ml/kg, dose 2 mg/kg. Infusione epidurale continua in bambini fino a 25 kg. Da 0 a 6 mesi. Dose in bolo: volume 0,5-1 ml/kg, dose 1-2 mg/kg; infusione fino a 72 ore: volume 0,1 ml/kg, dose 0,2 mg/kg. Da6 a 12 mesi. Dose in bolo: volume 0,5-1 ml/kg, dose 1-2 mg/kg; infusione fino a 72 ore: volume 0,2 ml/kg, dose 0,4 mg/kg. Da 1 a 12 anni. Dose in bolo: volume 1 ml/mg, dose 2 mg/kg; infusione fino a 72 ore: volume 0,2 ml/kg, dose 0,4 mg/kg. Il volume per un singolo blocco epidurale caudale e il volume per le dosi del bolo epidurale non devono superare i 25 ml, indipendentemente dal paziente. Consultare i libri di riferimento per i fattori che incidono su tecniche di blocco specifiche e per le necessita' dei singoli pazienti. Solo per uso perineurale ed epidurale. Osservare con attenzione le funzioni vitali del paziente durante l'iniezione. In caso di comparsa di sintomi di tossicita', interrompere immediatamente l'iniezione. Una singola iniezione epidurale caudale di ropivacaina cloridrato 2 mg/ml nella maggioranza dei pazientidetermina un'adeguata analgesia post-operatoria a un livello inferiore a T12 quando si utilizza una dose di 2 mg/kg in un volume pari a 1 ml/kg. Il volume dell'iniezione epidurale caudale puo' essere adattato per determinare una distribuzione diversa del blocco sensoriale. Nei bambini oltre i 4 anni di eta' sono state valutate dosi fino a 3 mg/kg di una concentrazione di ropivacaina cloridrato pari a 3 mg/ml. Tuttavia, questa concentrazione e' associata a una maggiore incidenza di blocco motorio. Si raccomanda una somministrazione graduale della dose dianestetico locale calcolata, indipendentemente dalla via di somministrazione. L'uso di ropivacaina cloridrato nei neonati pretermine non e'stato documentato.

Effetti indesiderati

Disturbi psichiatrici. Non comune da >= 1/1000 a < 1/100: ansia. Patologie del sistema nervoso. Comune da >= 1/100 a < 1/10: parestesia, capogiri, cefalea; non comune: sintomi di tossicita' a carico del SNC, ipoestesia. Patologie cardiache. Comune: bradicardia; raro da >= 1/10000 a < 1/1000: arresto cardiaco, aritmie cardiache. Patologie vascolari. Molto comune >= 1/10: ipotensione; comune: ipotensione (nei bambini), ipertensione; non comune: sincope. Patologie respiratorie, toracichee mediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito (nei bambini); comune: vomito. Patologie renali e urinarie. Comune: ritenzione urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: aumento della temperatura, dolore alla schiena, rigidita'; non comune: ipotermia; raro: reazioni allergiche. Complicanze neurologiche: neuropatia e disfunzione del midollo spinale, sono state associate all'anestesia regionale. Blocco spinale totale: puo' avvenire se una dose destinata alla somministrazione per via epidurale viene accidentalmente somministrata per via intratecale.

Indicazioni

Trattamento del dolore acuto. Infusione epidurale continua o somministrazione intermittente in bolo durante il periodo post-operatorio o come antidolorifico durante il travaglio. Blocco del campo operatorio ("field block"). Blocco continuo del sistema nervoso periferico medianteinfusione continua o iniezioni intermittenti in bolo, per esempio peril trattamento del dolore post-operatorio. Trattamento del dolore acuto in pediatria (fase peri- e post-operatoria). Blocco epidurale caudale nei neonati, nei bambini di prima infanzia e nei bambini fino a 12 anni di eta'. Infusione epidurale continua nei neonati, nei bambini diprima infanzia e nei bambini fino a 12 anni di eta'.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a ropivacaina cloridrato, a uno qualsiasi degli eccipienti o ad altri anestetici locali di tipo ammidico. Occorre tenere in considerazione anche le controindicazioni generali dell'anestesia epidurale o regionale, indipendentemente dall'anestetico locale utilizzato. Anestesia regionale endovenosa. Anestesia paracervicale ostetrica.Ipovolemia.

Composizione ed Eccipienti

Sodio cloruro, idrossido di sodio, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Le procedure anestetiche regionali vanno sempre effettuate in locali debitamente attrezzati e da personale esperto. Devono essere immediatamente disponibili attrezzature e medicinali necessari per il monitoraggio e la rianimazione. I pazienti sottoposti a blocchi estesi devono essere in condizioni ottimali e prima della procedura di blocco e' necessario inserire una linea per endovena. Il medico deve evitare l'iniezione intravascolare e avere la conoscenza e l'esperienza adeguate rispetto alla diagnosi e al trattamento di effetti indesiderati, tossicita' sistemica e altre complicanze. Le convulsioni si sono verificate piu' spesso dopo il blocco del plesso brachiale e dopo il blocco epidurale. Evitare le iniezioni in zone infiammate. I pazienti trattati con farmaci antiaritmici di classe III vanno tenuti sotto stretta osservazione e vanno monitorati con ECG. Sono stati osservati rari casi di arresto cardiaco durante l'uso di ropivacaina cloridrato per anestesia epidurale o blocco nervoso periferico. In caso di arresto cardiaco potrebbero essere necessari prolungati sforzi di rianimazione per migliorare le possibilita' di successo di tale manovra. Le iniezioni nella regione della testa e del collo, possono essere associate a una maggiore frequenza di reazioni avverse gravi. I blocchi dei nervi periferici maggiori possono richiedere la somministrazione di elevati volumi di anestetico locale in aree altamente vascolarizzate, spesso vicino a grandi vasi sanguigni; in tali casi vi e' un rischio maggiore di iniezione intravascolare e/o di assorbimento sistemico rapido il quale puo' portaread alte concentrazioni plasmatiche. Occorre tenere in considerazione la possibilita' di ipersensibilita' crociata con altri anestetici locali di tipo ammidico. I pazienti con ipovolemia possono sviluppare un'ipotensione improvvisa e grave durante l'anestesia epidurale. I pazienti in cattive condizioni di salute generali richiedono attenzioni speciali. La ropivacaina cloridrato e' metabolizzata nel fegato e deve quindi essere utilizzata con cautela nei pazienti con una grave epatopatia; potrebbe essere necessario ridurre le dosi ripetute. Normalmente none' necessario modificare la dose nei pazienti con funzione renale compromessa. Acidosi e ridotta concentrazione delle proteine plasmatiche possono aumentare il rischio di tossicita' sistemica. La ropivacaina cloridrato deve essere utilizzata nei pazienti con porfiria acuta solo nel caso in cui non sia disponibile alcun trattamento alternativo. La somministrazione prolungata deve essere evitata nei pazienti trattati contemporaneamente con forti inibitori del CYP1A2. Questo medicinale contiene al massimo 3,4 mg di sodio per millilitro. I neonati potrebbero richiedere attenzioni speciali a causa dell'immaturita' delle vie metaboliche: puo' esserci un maggiore rischio di tossicita' sistemica inquesta fascia di eta'. Le dosi per i neonati si basano su dati clinici limitati. Quando ropivacaina cloridrato viene utilizzata in questo gruppo di pazienti, e' necessario il monitoraggio regolare della tossicita' sistemica e della neurotossicita' locale, da continuare anche dopo il termine dell'infusione, poiche' l'eliminazione nei neonati e' lenta.

Gravidanza e Allattamento

Con l'eccezione della somministrazione epidurale per uso ostetrico, non vi sono dati adeguati sull'uso di ropivacaina cloridrato durante lagravidanza umana. Non esistono dati sull'escrezione di ropivacaina cloridrato nel latte materno umano.

Interazioni con altri prodotti

Ropivacaina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti trattati con altri anestetici locali o con agenti strutturalmente legati ad anestetici locali di tipo ammidico in quanto gli effetti tossici sistemici sono additivi. L'uso simultaneo di ropivacaina cloridrato 2 mg/ml con anestetici generali od oppiacei puo' potenziare i relativi effetti. Non sono stati condotti studi specifici di interazione con ropivacainacloridrato e farmaci antiaritmici di classe III, ma si consiglia cautela nell'utilizzo. Il citocromo P450 (CYP) 1A2 e' coinvolto nella formazione di 3-idrossi-ropivacaina, il metabolita principale. La clearance plasmatica in vivo di ropivacaina cloridrato e' stata ridotta fino al 77% durante la somministrazione concomitante di fluvoxamina. La somministrazione prolungata di ropivacaina cloridrato deve essere evitata nei pazienti trattati contemporaneamente con potenti inibitori del CYP1A2. La clearance plasmatica in vivo di ropivacaina cloridrato e' stata ridotta fino al 15% durante la somministrazione concomitante di ketoconazolo. Ropivacaina cloridrato e' un inibitore competitivo del CYP2D6, ma pare non inibire questo isoenzima a concentrazioni plasmatiche cliniche.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Non refrigerareo congelare.